- FRANCESCO PAPA – DIA – Processo Depistaggio audio
Dall’analisi di alcune telefonate effettuate dal falso pentito Vincenzo Scarantino, attraverso gli apparati utilizzati per le registrazioni, quando era nella localita’ protetta di San Bartolomeo al Mare, emergerebbero ancora delle presunte anomalie. “Abbiamo rilevato tracce sullo scontrino e sul diplay ma non sulle bobine”, ha sostenuto il colonnello della Dia di Caltanissetta, Francesco Papa, nell’ambito del processo sul depistaggio della strage di via d’Amelio, in corso a Caltanissetta e che vede imputati per depistaggio i poliziotti Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo, accusati di calunnia aggravata dall’aver favorito Cosa nostra. Nello specifico l’ufficiale e’ stato chiamato a riferire sugli accertamenti compiuti sui brogliacci e le telefonate effettuate dal falso collaboratore di giustizia Vincenzo Scarantino quando era nella localita’ protetta di San Bartolomeo al Mare, in Liguria.
“Venticinque anni dopo – ha detto – abbiamo riprodotto quello che rilevavano a quell’epoca gli operatori di polizia giudiziaria. Abbiamo effettuato sostanzialmente un salto indietro nel tempo che e’ consistito nell’ascolto sulla stessa macchina sulla quale lavoravano allora”. Quattro le telefonate passate al setaccio dalla Dia, comprese tra il febbraio 95 e il giugno dello stesso anno, che si aggiungono ad altre cinque telefonate dalle quali erano emerse anche delle presunte anomalie.
Il teste, analizzando il brogliaccio messo a disposizione dalla procura di Caltanissetta, ha riferito che insieme alle bobine esistevano anche dei nastrini in carta termica che l’apparato Rt 2000 emetteva ogni volta che dall’abitazione in cui viveva Scarantino, in Liguria, c’era una telefonata. Questi nastri a fine attivita’ venivano chiusi, piegati e messi nella stessa custodia delle bobine. “Aprendo una di queste custodie – ha detto il colonnello Papa rispondendo alle domande del Pm Gabriele Paci – invece di trovare un nastro unico, ne abbiamo trovato uno diviso in 3 parti con uno strappo irregolare. IL FATTO NISSENO