17 luglio 2009 INTERROGATORIO FRANCESCO ANDRIOTTA

A.D.R.: E’ vero però che io non sapevo nulla della strage di via D’Amelio, ma non sono io che ho costruito le cose; il tutto è stato costruito dal dotto Arnaldo LA BARBERA e dal dottor Mario BO; mi avevano promesso che mi avrebbero fatto togliere l’ergastolo. Avevo chiamato la Procura di Milano, in particolare la dott.ssa Luisa ZANETTI allorché ero ristretto presso il carcere di Saluzzo. Preciso che il primo interrogatorio l’ho avuto al carcere di Saluzzo con un magistrato di Cuneo per rogatoria. Successivamente fui portato alla Procura di Milano per essere sentito dalla dott.ssa ZANETTI e lì incontrai, per la prima volta, il dottor Arnaldo LA BARBERA. Quando uscirono dalla stanza la dott.ssa ZANETTI e il suo segretario, venne il dotto Arnaldo LA BARBERA e un giovane funzionario che si chiamava pure LA BARBERA; ricordo che vi era anche un terzo poliziotto. Preciso meglio, prima nella stanza entrò solo il giovane LA BARBERA e mi disse che il dotto Arnaldo LA BARBERA poteva aiutarmi per l’ergastolo che mi era stato irrogato, perché “era una potenza”. Il giovane LA BARBERA, che adesso apprendo dalla S.V. chiamarsi Salvatore, mi accennò qualcosa sulla strage di via D’Amelio quasi per prepararmi, invitandomi a collaborare con la Polizia. Poi entrò nella stanza il dotto Arnaldo LA BARBERA e mi chiese se io sapessi qualcosa della strage di via D’Amelio. Desidero far presente che io temo per la mia vita e la vita dei miei familiari proprio per quello che sto riferendo.
A.D.R.: Ribadisco che le dichiarazioni da me riferite sulla strage di via D’Amelio le ho rese perché così mi fu chiesto dal dotto Arnaldo LA BARBERA, da altro poliziotto di cognome LA BARBERA, da un terzo poliziotto, dal dottor MARIO  BO e da altri appartenenti alle Istituzioni. Complessivamente si trattò di almeno cinque appartenenti alla Polizia di Stato. SCARANTINO non mi ha mai confidato i particolari poi da me riferiti alla A.G. sulla uccisione del dotto Borsellino e degli uomini della sua scorta, anzi, parlando con me, si è sempre protestato innocente sostenendo di essere sottoposto a violenze fisiche e psichiche per confessare di avere partecipato alla strage accusando altre persone. Ribadisco che sono stati in particolare il dotto Arnaldo LA BARBERA, il dotto Mario BO, l’altro LA BARBERA e un terzo poliziotto stempiato il cui nome non ricordo ad “istruirmi” di volta in volta su quello che avrei dovuto dire, in cambio della promessa di aiuti per far venire meno l’ergastolo ed ottenere permessi.