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Le dichiarazioni di Maggi
Alcuni stralci della deposizione di Francesco Paolo Maggi dinanzi la Corte di Assise del Tribunale di Caltanissetta nel dibattimento del Borsellino Quater (udienza del 20 maggio 2013, pp. 72, 77-79):
- TESTE MAGGI F.P. – Cioè la cosa strana è che io notai molta gente che si aggirava giacca e cravatta dei Servizi. Ho detto: “Ma questi come hanno fatto a… a sapere già…?”, Ma dopo dieci minuti io già ne avevo visto un paio là che gironzolavano.
- P.M. Dott. GOZZO – Lei ha ricostruito che si trattasse dei Servizi o…?
- TESTE MAGGI F.P. – Sì, perché un paio li conosco, di Roma. Io ho lavorato sette anni a Roma.
- P.M. Dott. GOZZO – E a questo punto la invito a fare i nomi di queste persone, se li riconosce.
- TESTE MAGGI F.P. – E non li conosco, conosco di… di faccia, è gente questa che… manco ti dà confidenza.
- P.M. Dott. GOZZO – E quando ha notato queste persone? Dal punto di vista del timing, diciamo così.
- TESTE MAGGI F.P. – Dopo dieci minuti che era avvenuto tutto il fatto.
- P.M. Dott. GOZZO – E quindi quando siete arrivati voi, praticamente.
- TESTE MAGGI F.P. – Sì, sì, subito dopo. Io uscii da… da ‘sta nebbia che… e subito vedevo che arrivavano tutti ‘sti… tutti chissi giacca e cravatta, tutti cu’ ‘u stesso abito, una cosa meravigliosa.
[…]
TESTE MAGGI F.P. – … ripeto, io sono stato uno dei primi ad arrivare là. E poi in questo andirivieni, che saranno passati cinque – dieci minuti, forse pure un quarto d’ora, non riesco a quantificare i minuti, notavo questa gente giacca e cravatta che… che si avvicinava, che cercava, che… Cioè non.. (…) In primo tempo mi volevo avvicinare a queste persone per chiedere: “Ma voi che state facendo? Che state cercando?” Poi ho visto che era gente di Roma, perché li conoscevo di vista, e ho lasciato perdere.
- P.M. Dott. GOZZO – Eh, ma mi scusi, ecco, allora a questo punto esploriamo meglio questa cosa. Stavano cercando cosa? Cioè non dico che lei sapesse cosa stavano cercando, dico, ma cosa facevano?
- TESTE MAGGI F.P. – No, tipo che si aggiravano in tutto… in tutta la… come vogliamo dire.
- P.M. Dott. GOZZO – In tutta l’area.
- TESTE MAGGI F.P. – In tutta l’area, sì.
- P.M. Dott. GOZZO – Attorno al cratere, diciamo.
- TESTE MAGGI F.P. – Ecco, nelle macchine parcheggiate.
- P.M. Dott. GOZZO – Anche vicino a questa macchina azzurrina che lei…?
- TESTE MAGGI F.P. – Certo, qualcuno si avvicinò pure là. Va beh, si avvicinarono quando il fumo già forse era un po’
- meno, sennò i vestiti si sporcavano.
- P.M. Dott. GOZZO – Quindi forse cercavano qualche traccia, come stava facendo lei.
- TESTE MAGGI F.P. – E penso di sì, essendo… essendo poliziotti pure loro.
- P.M. Dott. GOZZO – Ecco, essendo lei un poliziotto può capire anche l’atteggiamento che si…
- TESTE MAGGI F.P. – Non è che gli posso dire a un collega: “Oh, ma che stai facendo? Che fai qua?” Non glielo posso
- dire.
- P.M. Dott. GOZZO – Diciamo che ha notato, ha registrato questa presenza, ma chiaramente non ha fatto altro.
- TESTE MAGGI F.P. – Sì, ho detto: “Ma chissi… ma che ci avevano la radio?” Non lo so io, va’, mi sono posto questa domanda, ho detto: “Ma come mai?” E me la sono posto ora. Ai tempi non lo so perché, forse ero troppo giovane, ora, con il tempo, ‘sta cosa.
- P.M. Dott. GOZZO – Senta, a questo punto, visto che lei ha un ricordo abbastanza nitido, mi pare, se può specificare, ecco, adesso quante sono queste persone, se può in qualche modo quantificarle.
- TESTE MAGGI F.P. – Perché arrivavano man mano, diventarono poi un esercito.
- P.M. Dott. GOZZO – Allora, diciamo, nell’immediatezza lei già ha individua…?
- TESTE MAGGI F.P. – Quattro o cinque potevano essere.
- P.M. Dott. GOZZO – Quattro o cinque persone.
- TESTE MAGGI F.P. – E c’era qualcuno pure che non conoscevo, ah? Solo che parlavano tra di loro e ho detto: “Mi’, su’
- puru colleghi”, erano vistuti uguali, avevano ddocu ‘a spilletta, perché poi…
- P.M. Dott. GOZZO – Avevano anche la spilletta di riconoscimento?
- TESTE MAGGI F.P. – Penso del Ministero degli Interni o…
- P.M. Dott. GOZZO – Del Ministero degli Interni.
- TESTE MAGGI F.P. – …dell’ufficio che facevano parte questi, non lo so.
- P.M. Dott. GOZZO – Senta, riesce a descriverli, cioè a dire com’erano, insomma, che…? Oppure ha un ricordo semplicemente numerico, diciamo così?
- TESTE MAGGI F.P. – Sì, grossomodo è numerico, dottore, io non… non riesco a vedere… a riconoscere i visi. Mah
20 maggio 2013 – VIA D’AMELIO I primi arrivati sulla scena del crimine