Confcommercio Palermo ha espresso gratitudine e apprezzamento per l’attività investigativa delle forze dell’ordine locali che ha portato a numerosi arresti per associazione mafiosa.
In una lettera inviata il 7 marzo scorso al questore, Vito Calvino, e al Comandante provinciale dei Carabinieri, il Generale di Brigata Luciano Magrini, la presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio, ha espresso gratitudine e apprezzamento per l’attività investigativa che ha portato a numerosi arresti per associazione mafiosa nella zona di Brancaccio.
“Questo encomiabile sforzo ci rincuora e conferma il costante impegno delle Istituzioni nel contrastare il crimine organizzato e gli sforzi per garantire un ambiente sicuro per i cittadini e gli imprenditori” ha spiegato Di Dio, sottolineando anche l’impegno che da anni Confcommercio dedica alla lotta contro l’estorsione e l’usura, costituendosi parte civile in tutti i processi e mettendo a disposizione di chi ne faccia richiesta appositi sportelli anti usura e anti racket per dare sostegno materiale e di accompagnamento alle denunce di pizzo e usura.
“Sono assolutamente certa – ha aggiunto la presidente di Confcommercio Palermo – che tanti imprenditori, per ragioni di etica, coscienza e dignità, non si sottomettono al ‘pizzo’ e danno l’esempio DI come certi comportamenti siano la migliore difesa alle richieste estorsive”.
Ad oggi le inchieste di magistratura e forze dell’ordine confermano l’esistenza di ancora tanti casi di volontaria sottomissione da parte di alcuni commercianti al pagamento del “pizzo”, ritenuto un atto giusto e dovuto, e sono ancora pochi quelli che denunciano. “È il segno segno inequivocabile di come una parte di questa città sia ancora pericolosamente soggiogata da una subcultura criminale alimentando vergognosamente la criminalità organizzata. Questi episodi, purtroppo, evidenziano la necessità di ulteriori sforzi da mettere in campo nel promuovere la consapevolezza e l’adesione a principi etici e legali anche nel tessuto economico della nostra comunità”, ha concluso Di Dio. CONFCOMMERCIO 7.3.2024