Quel 19 Luglio con le suole..bucate.

Quello che vi sto per raccontare volevo scriverlo tempo fa ma non ebbi il coraggio di chiedere ad Agnese se lei volesse o meno,non volevo parlare di certi argomenti con lei ma spesso lei li tirava fuori..

Finalmente ho trovato il coraggio di chiederlo a Manfredi lui mi ha gentilmente autorizzato..
Una mattina parlando di varie cose il discorso arrivò sul San Francesco che era in Paolo e Agnese mi disse:-Quella sera di quel 19 Luglio disgraziato una collega di mio marito venne a casa e mi chiese un paio di scarpe nuove per la ricomposizione della salma perchè quelle di Paolo avevano le suole rotte..Io la guardai e poi le dissi:Che se ne fa Paolo di scarpe nuove?Di lui è rimasto ben poco..non saprebbe cosa farsene..era così,non amava particolarmente vestirsi con abiti nuovi o eleganti,quando i maglioni erano logori dovevo corrergli dietro nel corridoio per farglieli cambiare e lui mi diceva di metterci la toppa a quello logoro..si figuri se adesso possono servirgli,no non servono scarpe nuove,potete ricomporlo così..quelle nuove le darò a chi può usarle ma non può comprarle,lui avrebbe fatto così.-
Lui ha vissuto sempre così aiutando gli altri, quando venne a mancare il marito di mia cognata Adele lei rimase da sola e con sette figli,mia cognata era l’unica della famiglia che non aveva lavorato  e non poteva farlo perchè con 7 figli non avrebbe potuto.Allora Paolo si prese cura di lei e dei ragazzi,il più piccolo mi pare avesse 8 anni,mantenne gli studi dei figli,pagò le rette fino all’Università,comprò tutto quello che comprava ai nostri,anche il motorino o,se serviva,la macchina,era come avere 10 figli e non 3,non so come facessimo ma ci riuscivamo..certo era sempre senza una lira..quando Paolo venne a mancare non aveva nulla, nemmeno un auto,lasciò qualche conto in rosso..nessuna eredità,  non aprimmo neanche la successione perchè non c’era attivo..bada bene nessuna eredità materiale perchè la ricchezza interiore che ha lasciato è incommensurabile..e poi ha lasciato tre figli splendidi, gioielli come li chiamo io..tutti cresciuti con valori tali che oggigiorno è raro trovare.Ha lasciato semi di legalità quello sì..ma di materiale nulla..perchè aiutava il prossimo,soprattutto quando si trattava di bambini era sempre molto generoso, se sapeva di qlcn che aveva bisogno per far curare il proprio figlio lui aiutava la persona senza che quella lo sapesse..ecco perchè lo considero un novello San Francesco…

Gabriella Tassone, 13 giugno 2013