Giornata della Legalità: Lucia Borsellino e Antonino Salvia alla SUN

 

VIDEO convegno

 

VIDEO intervento dottoressa Lucia Borsellino

 

VIDEO intervento avvocato FABIO TRIZZINO



L’Università Vanvitelli ospita Lucia Borsellino ed Antonino Salvia per la Giornata della Legalità

Creare una memoria collettiva, regalare attraverso testimonianze vere il ricordo alle giovani generazioni che non hanno vissuto gli anni delle stragi commissionate dalla mafia.
E’ una folta platea di giovani ad accogliere, nell’Aula Franciosi di Palazzo Melzi, Lucia Borsellino e Antonino Salvia, ospiti del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.
Ricordare le vittime di tutte le mafie e riaffermare l’impegno nella costruzione di una società più giusta e libera dai condizionamenti della malavita, attraverso le testimonianze di due figure simbolo della lotta dello Stato contro la criminalità organizzata, è stato l’obiettivo de “La Memoria Condivisa”, titolo dell’incontro inserito nelle celebrazioni della Giornata Nazionale della Legalità.
La manifestazione si inserisce nelle attività di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) e Terza Missione del Dipartimento di Giurisprudenza, rappresenta quella serie di iniziative per sensibilizzare i giovani universitari e la cittadinanza sull’importanza della legalità e della lotta alle mafie.  Isidoro Alberto Tardivo15 Maggio 2024 VIDEONOLA TV

 

 

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Giornata della Legalità: Lucia Borsellino e Antonino Salvia alla SUN
‘La Memoria Condivisa’
al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi della Campania Vanvitelli

 

Una folta platea di giovani ha accolto questa mattina, nell’Aula Franciosi di Palazzo Melzi, Lucia Borsellino e Antonino Salvia, ospiti del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.

Ricordare le vittime di tutte le mafie e riaffermare l’impegno nella costruzione di una società più giusta e libera dai condizionamenti della malavita, attraverso le testimonianze di due figure simbolo della lotta dello Stato contro la criminalità organizzata, è stato l’obiettivo de ‘La Memoria Condivisa’, titolo dell’incontro inserito nelle celebrazioni della Giornata Nazionale della Legalità.

Studenti e cittadini hanno avuto l’opportunità di ascoltare le testimonianze di Lucia Borsellino, figlia di Paolo Borsellino, il giudice ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992, e Antonino Salvia, figlio di Giuseppe Salvia, il vicedirettore del carcere di Poggioreale ucciso dalla camorra il 14 aprile 1981.

L’incontro, introdotto e moderato dalla Prof.ssa Mena Minafra, Docente di Diritto penitenziario, ha visto la presenza del Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Raffaele Picaro, del Prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Pierpaolo Bruni, del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, Maria Antonietta Troncone, e di Don Maurizio Patriciello, Parroco di Caivano.

Lucia Borsellino ha spiegato:

Ho accettato questo invito perché è un’occasione di testimonianza vera, della figlia di un uomo che ha sacrificato la propria vita per il rispetto dei principi di legalità e giustizia.
Voglio che la mia storia arrivi ai giovani, specialmente quelli che vivono in un contesto difficile, nei quali è particolarmente necessario alimentare la speranza, la fiducia nelle istituzioni e soprattutto quella in se stessi, perché possano, anche attraverso queste testimonianze, comprendere che la vita secondo le regole è sicuramente più difficile e complicata di quella che si vive fuori dalle regole, ma è quella che rende veramente liberi.
Condividere la mia esperienza con quella di Antonino Salvia è fondamentale per creare una memoria collettiva, perché solo così si porta avanti un impegno concreto, con la speranza di formare coscienza civica e un futuro migliore.
Lucia Borsellino, in merito all’uccisione del padre, ha detto, inoltre, che le istituzioni devono ricercare con onestà intellettuale e con profonda obiettività la verità su quanto accaduto, perché a distanza di tanti anni non si è fatta ancora luce.

Abbiamo subito un depistaggio che è stato definito il più grave nella storia della Repubblica, che ha reso la vicenda particolarmente complicata costringendoci a guardare in faccia questa realtà con gli occhi aperti non solo come familiari, ma soprattutto da cittadini.
Antonino Salvia ha raccontato i suoi ricordi di figlio, e nel frattempo ha focalizzato l’attenzione sugli attori istituzionali impegnati nella crescita culturale delle nuove generazioni: famiglia, scuola, istituzioni e contesto sociale, che hanno una responsabilità importante.

Ha detto Salvia:

I ragazzi sono lo specchio della società ed evidentemente non siamo ancora riusciti ad offrire loro, in maniera efficace, un riferimento culturale valido ed alternativo alla malavita.
Ci vorrebbe una regolamentazione più approfondita dei social media che ormai rappresentano una piazza non soltanto virtuale ma reale, in cui, purtroppo, si sono spostati gli interessi delle organizzazioni criminali.
A distanza di qualche anno dall’introduzione di piattaforme come TikTok, per fare un esempio, siamo ancora in attesa di una normativa che riesca a regolamentare l’uso e l’accesso a questi strumenti.
C’è ancora tanto da fare anche nel sociale, penso, ad esempio, ai sussidi scolastici che non devono subire tagli, perché solo attraverso l’istruzione e la cultura si combatte la criminalità.

Il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Raffaele Picaro ha spiegato:

Sono iniziative dall’alto valore simbolico che rientrano nell’accezione di un dipartimento come il nostro che è presidio della cultura della legalità nel territorio in cui opera. Oggi si completa un percorso che abbiamo iniziato nel 2022, perché è importante che i giovani conservino la memoria, e con la testimonianza di Lucia Borsellino e Antonino Salvia facciamo sì che i nostri giovani sappiano veramente cosa è accaduto in quegli anni che loro non hanno vissuto.
Facciamo sì che l’università riesca ad innestare nei nostri giovani gli enzimi per lo sviluppo della loro personalità, che sia improntata ai canoni etici e ai valori e principi della nostra carta costituzionale.

La manifestazione si inserisce nelle attività di PCTO, Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, e Terza Missione del Dipartimento di Giurisprudenza, e rappresenta un’iniziativa di grande valore per sensibilizzare i giovani universitari e la cittadinanza sull’importanza della legalità e della lotta alle mafie. EXPARTIBUS 15 maggio 2024

 

 


Università Vanvitelli Dipartimento di Giurisprudenza: le testimonianze di Lucia Borsellino e Antonino Salvia

perché è un’occasione di testimonianza veradella figlia di un uomo che ha sacrificato la propria vita per il rispetto dei principi di legalità e giustizia. Voglio che la mia storia arrivi ai giovani, specialmente quelli che vivono in un contesto difficile, nei quali è particolarmente necessario alimentare la speranza, la fiducia nelle istituzioni e soprattutto quella in sestessi, perché possano, anche attraverso queste testimonianze, comprendere che la vita secondo le regole è sicuramente più difficile e complicata di quella che si vive fuori dalle regole, ma è quella che rende veramente liberi. Condividere la mia esperienza con quella di Antonino Salvia è fondamentale per creare una memoria collettiva, perché solo così si porta avanti un impegno concreto, con la speranza di formare coscienza civica e un futuro migliore.  
Antonino Salvia ha raccontato i suoi ricordi di figlio, e nel frattempo ha focalizzato l’attenzione sugli attori istituzionali impegnati nella crescita culturale delle nuove generazioni: famiglia, scuola, istituzioni e contesto sociale, che hanno una responsabilità importante. “I ragazzi – ha detto Salvia – sono lo specchio della società ed evidentemente non siamo ancora riusciti ad offrire loro, in maniera efficace, un riferimento culturale valido ed alternativo alla malavita. Ci vorrebbe una regolamentazione più approfondita dei social media che ormai rappresentano una piazza non soltanto virtuale ma reale, in cuipurtropposi sono spostati gli interessi delle organizzazioni criminaliA distanza di qualche anno dall’introduzione di piattaforme come TikTok, per fare un esempio, siamo ancora in attesa di una normativa che riesca a regolamentare l’uso e l’accesso a questi strumentiC’è ancora tanto da faranche nel sociale, penso, ad esempio, ai sussidi scolastici che non devono subire tagli, perché solo attraverso l’istruzione e la cultura si combatte la criminalità”, ha concluso Antonino Salvia.



Lucia Borsellino e Antonino Salvia al Dipartimento di Giurisprudenza

Il 15 maggio, alle ore 10.30, nell’aula Franciosi del Dipartimento di Giurisprudenza, si terrà una manifestazione per la celebrazione annuale della Giornata Nazionale della Legalità, istituita per commemorare le vittime di tutte le mafie. L’evento vedrà il coinvolgimento di Lucia Borsellino, figlia di Paolo, Giudice ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992, e di Antonino Salvia, figlio di Giuseppe, Vicedirettore del carcere di Poggioreale ucciso dalla camorra il 14 aprile 1981.
Due storie simbolo della lotta dello Stato contro le mafie che verranno condivise con la cittadinanza.
Interverranno per i saluti il nostro Direttore, Raffaele Picaro, il Prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di S. Maria C. V., Pierpaolo Bruni ed il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, Maria Antonietta Troncone.
Lucia Borsellino e Antonino Salvia, insieme al Questore di Caserta, Andrea Grassi, ed alla Direttrice del Centro Penitenziario di Napoli-Secondigliano “P. Mandato”, Giulia Russo, parleranno dell’esempio di vita dei loro familiari con gli studenti dei corsi Diritto penitenziario, Laboratorio di esecuzione penale e Clinica legale – Esecuzione penale, Diritto Penitenziario e Giurisdizione di sorveglianza.
Saranno presenti alcuni detenuti, in permesso premio, della Casa Circondariale di Santa Maria C.V. “F. Uccella”
L’incontro sarà introdotto e moderato da Mena Minafra, docente di Diritto penitenziario e sarà concluso da Fabio Trizzino, legale della Famiglia Borsellino.
Il Dipartimento di Giurisprudenza è presidio di legalità sul territorio e questa bella manifestazione lo dimostra pienamente.
Diamo V:alore al tuo futuro
 
 
 

 


La ‘memoria condivisa’ con Lucia Borsellino e Antonio Salvia

Lucia Borsellino e Antonino Salvia insieme per parlare ai giovani universitari e riflettere sulla memoria delle vittime di mafia.
Il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, celebra con la presenza due figure simbolo della lotta dello Stato contro la criminalità organizzata, la Giornata Nazionale della Legalità.
 Oggi mercoledì 15 maggio, ore 10.30, presso l’aula Franciosi di Palazzo Melzi, a Santa Maria Capua Vetere, si svolgerà l’evento istituito per ricordare le vittime di tutte le mafie e riaffermare l’impegno nella costruzione di una società più giusta e libera dai condizionamenti della malavita.
 Studenti e cittadini avranno l’opportunità di ascoltare le testimonianze di Lucia Borsellino, figlia di Paolo Borsellino, il giudice ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992, e Antonino Salvia, figlio di Giuseppe Salvia, il vicedirettore del carcere di Poggioreale ucciso dalla camorra il 14 aprile 1981.
L’incontro sarà introdotto e moderato da Mena Minafra, Docente di Diritto penitenziario.
Interverranno per i saluti il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Raffaele Picaro, il prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di S. Maria C. V., Pierpaolo Bruni, e il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, Maria Antonietta Troncone.
Saranno presenti anche alcuni detenuti, in permesso premio, della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere (CE) “F.
Uccella”.
L’incontro offrirà agli studenti la possibilità di comprendere meglio le dinamiche e le sfide del sistema penale, aprendo una finestra di approfondimento e riflessione sulle tematiche della giustizia e della legalità. Per le conclusioni, è previsto l’intervento dell’avvocato Fabio Trizzino, legale della Famiglia Borsellino.
La manifestazione si inserisce nelle attività di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) e Terza Missione del Dipartimento di Giurisprudenza e rappresenta un’iniziativa di grande valore per sensibilizzare i giovani universitari e la cittadinanza sull’importanza della legalità e della lotta alle mafie.    ANSA


“Lucia Borsellino e Antonino Salvia … la Memoria condivisa”

Una folta platea di giovani ha accolto, nell’Aula Franciosi di Palazzo Melzi, Lucia Borsellino e Antonino Salvia, ospiti del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Ricordare le vittime di tutte le mafie e riaffermare l’impegno nella costruzione di una società più giusta e libera dai condizionamenti della malavita, attraverso le testimonianze di due figure simbolo della lotta dello Stato contro la criminalità organizzata, è stato l’obiettivo de “La Memoria Condivisa”, titolo dell’incontro inserito nelle celebrazioni della Giornata Nazionale della Legalità. Studenti e cittadini hanno avuto l’opportunità di ascoltare le testimonianze di Lucia Borsellino, figlia di Paolo Borsellino, il giudice ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992, e Antonino Salvia, figlio di Giuseppe Salvia, il vicedirettore del carcere di Poggioreale ucciso dalla camorra il 14 aprile 1981. L’incontro, introdotto e moderato dalla Prof.ssa Mena Minafra, Docente di Diritto penitenziario, ha visto la presenza del Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Raffaele Picaro, del Prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di S. Maria C. V., Pierpaolo Bruni, del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, Maria Antonietta Troncone, e di Don Maurizio Patriciello, Parroco di Caivano. “Ho accettato questo invito – ha spiegato Lucia Borsellino -perché è un’occasione di testimonianza vera, della figlia di un uomo che ha sacrificato la propria vita per il rispetto dei principi di legalità e giustizia. Voglio che la mia storia arrivi ai giovani, specialmente quelli che vivono in un contesto difficile, nei quali è particolarmente necessario alimentare la speranza, la fiducia nelle istituzioni e soprattutto quella in sestessi, perché possano, anche attraverso queste testimonianze, comprendere che la vita secondo le regole è sicuramente più difficile e complicata di quella che si vive fuori dalle regole, ma è quella che rende veramente liberi. Condividere la mia esperienza con quella di Antonino Salvia è fondamentale per creare una memoria collettiva, perché solo così si porta avanti un impegno concreto, con la speranza di formare coscienza civica e un futuro migliore. Lucia Borsellino, in merito all’uccisione del padre, ha detto, inoltre, che le istituzioni devono ricercare con onestà intellettuale e con profonda obiettività la verità su quanto accaduto, perché a distanza di tanti anni non si è fatta ancora luce. “Abbiamo subito un depistaggio che è stato definito il più grave nella storia della Repubblica, che ha reso la vicendaparticolarmente complicata costringendoci a guardare in faccia questa realtà con gli occhi aperti non solo come familiari, ma soprattutto da cittadini”, le sue parole. Antonino Salvia ha raccontato i suoi ricordi di figlio, e nel frattempo ha focalizzato l’attenzione sugli attori istituzionali impegnati nella crescita culturale delle nuove generazioni: famiglia, scuola, istituzioni e contesto sociale, che hanno una responsabilità importante. “I ragazzi – ha detto Salvia – sono lo specchio della società ed evidentemente non siamo ancora riusciti ad offrire loro, in maniera efficace, un riferimento culturale valido ed alternativo alla malavita. Ci vorrebbe una regolamentazione più approfondita dei social media che ormai rappresentano una piazza non soltanto virtuale ma reale, in cui, purtroppo, si sono spostati gli interessi delle organizzazioni criminali. A distanza di qualche anno dall’introduzione di piattaforme come TikTok, per fare un esempio, siamo ancora in attesa di una normativa che riesca a regolamentare l’uso e l’accesso a questi strumenti. C’è ancora tanto da fare anche nel sociale, penso, ad esempio, ai sussidi scolastici che non devono subire tagli, perché solo attraverso l’istruzione e la cultura si combatte la criminalità”, ha concluso Antonino Salvia. “Sono iniziative dall’alto valore simbolico – ha spiegato il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Raffaele Picaro – che rientrano nell’accezione di un dipartimento come il nostro che è presidio della cultura della legalità nel territorio in cui opera. Oggi si completa un percorso che abbiamo iniziato nel 2022, perché è importante che i giovani conservino la memoria, e con la testimonianza di Lucia Borsellino e Antonino Salvia facciamo sì che i nostri giovani sappiano veramente cosa è accaduto in quegli anni che loro non hanno vissuto. Facciamo si – ha continuato Picaro – che l’università riesca ad innestare nei nostri giovani gli enzimi per lo sviluppo della loro personalità, che sia improntata ai canoni etici e ai valori e principi della nostra carta costituzionale”. La manifestazione si inserisce nelle attività di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) e Terza Missione del Dipartimento di Giurisprudenza, e rappresenta un’iniziativa di grande valore per sensibilizzare i giovani universitari e la cittadinanza sull’importanza della legalità e della lotta alle mafie.

 



Mercoledì 15 maggio, alle ore 10.30, presso l’aula Franciosi del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli” (sede di Santa Maria Capua Vetere), si terrà una manifestazione in occasione della celebrazione annuale della Giornata Nazionale della Legalità, istituita per commemorare le vittime di tutte le mafie.
L’evento si svolgerà con un significativo incontro tra Lucia Borsellino, figlia di Paolo, Giudice ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992 ed Antonino Salvia, figlio di Giuseppe, Vicedirettore del carcere di Poggioreale ucciso dalla camorra organizzata il 14 aprile 1981.
Due storie simbolo della lotta dello Stato contro le mafie che verranno condivise con la cittadinanza.
Interverranno per i saluti il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Raffaele Picaro, il Prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di S. Maria C. V., Pierpaolo Bruni ed il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, Maria Antonietta Troncone.
Lucia Borsellino e Antonino Salvia, insieme al Questore di Caserta, Andrea Grassi, ed alla Direttrice del Centro Penitenziario di Napoli-Secondigliano “P. Mandato”, Giulia Russo, parleranno dell’esempio di vita dei loro familiari con gli studenti dell’Universitá “L. Vanvitelli”.
Saranno presenti anche alcuni detenuti, in permesso premio, della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere (CE) “F. Uccella”
L’incontro sarà introdotto e moderato da Mena Minafra, Docente di Diritto penitenziario ed è previsto anche l’intervento di Fabio Trizzino, Legale della Famiglia Borsellino, al quale saranno affidate le conclusioni.
 

Uniting for Memory and Justice: A Day of Legal Awareness Against Mafia Crimes

Lucia Borsellino and Antonino Salvia come together to speak to university students and reflect on the memory of mafia victims. The Department of Law of the University of Campania “Luigi Vanvitelli”, celebrates with the presence of two symbolic figures of the State’s fight against organized crime, the National Day of Legality. Tomorrow at 10:30, in the “Franciosi” hall of Palazzo Melzi, in Santa Maria Capua Vetere, the event established to remember the victims of all mafias and reaffirm the commitment to building a more just society free from the influence of the underworld will take place. Students and citizens will have the opportunity to listen to the testimonies of Lucia Borsellino, daughter of Paolo Borsellino, the judge killed by the mafia on July 19, 1992, and Antonino Salvia, son of Giuseppe Salvia, the deputy director of the Poggioreale prison killed by the Camorra on April 14, 1981. The meeting will be introduced and moderated by Mena Minafra, professor of Penitentiary Law. Greetings will be given by the director of the Department of Law, Raffaele Picaro, the prefect of Caserta, Giuseppe Castaldo, the public prosecutor at the Court of S. Maria Capua Vetere, Pierpaolo Bruni, and the public prosecutor at the Court of Naples North, Maria Antonietta Troncone. Some prisoners, on reward leave, from the Santa Maria Capua Vetere Penitentiary “F. Uccella” will also be present. The meeting will offer students the opportunity to better understand the dynamics and challenges of the penal system, opening a window for in-depth reflection on the themes of justice and legality. The conclusions will be presented by lawyer Fabio Trizzino, legal representative of the Borsellino family. The event is part of the activities of Pcto (Paths for Transversal Skills and Orientation) and the Third Mission of the Department of Law and represents an initiative of great value to raise awareness among young university students and the citizens on the importance of legality and the fight against mafias. IL MATTINO 14.5.2024


Legalità: Santa Maria Capua Vetere, domani all’Università della Campania Luigi Vanvitelli il ricordo di Paolo Borsellino e Giuseppe Salvia

Lucia Borsellino e Antonino Salvia insieme per parlare ai giovani universitari e riflettere sulla memoria delle vittime di mafia. Il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli, a Santa Maria Capua Vetere (Ce), ricorda due figure simbolo della lotta dello Stato contro la criminalità organizzata, in vista della Giornata nazionale della legalità.
Domani, mercoledì 15 maggio, alle ore 10.30, presso l’aula Franciosi di Palazzo Melzi, si svolgerà un evento per ricordare le vittime di tutte le mafie e riaffermare l’impegno nella costruzione di una società più giusta e libera dai condizionamenti della malavita.
Studenti e cittadini avranno l’opportunità di ascoltare le testimonianze di Lucia Borsellino, figlia di Paolo Borsellino, il giudice ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992, e Antonino Salvia, figlio di Giuseppe Salvia, il vicedirettore del carcere di Poggioreale ucciso dalla camorra il 14 aprile 1981.
L’incontro sarà introdotto e moderato da Mena Minafra, docente di Diritto penitenziario. Interverranno per i saluti il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Raffaele Picaro, il prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di S. Maria Capua Vetere, Pierpaolo Bruni, e il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, Maria Antonietta Troncone.
Saranno presenti anche alcuni detenuti, in permesso premio, della casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere “F. Uccella”. L’incontro offrirà agli studenti la possibilità di comprendere meglio le dinamiche e le sfide del sistema penale, aprendo una finestra di approfondimento e riflessione sulle tematiche della giustizia e della legalità. Per le conclusioni, è previsto l’intervento dell’avvocato Fabio Trizzino, legale della Famiglia Borsellino.
La manifestazione si inserisce nelle attività di Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) e terza missione del Dipartimento di Giurisprudenza e rappresenta un’iniziativa di grande valore per sensibilizzare i giovani universitari e la cittadinanza sull’importanza della legalità e della lotta alle mafie.

 

Lucia Borsellino

 

FABIO TRIZZINO: “Ora spazio alla verità storica”