16.10.2024 Antimafia, COLOSIMO vuole fuori SCARPINATO e DE RAHO – FQ

𝗔𝗻𝘁𝗶𝗺𝗮𝗳𝗶𝗮, 𝗖𝗼𝗹𝗼𝘀𝗶𝗺𝗼 𝘃𝘂𝗼𝗹𝗲 𝗳𝘂𝗼𝗿𝗶 𝗦𝗰𝗮𝗿𝗽𝗶𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝗗𝗲 𝗥𝗮𝗵𝗼
Luca De Carolis sul Fatto del 16 Ottobre 2024
𝐍𝐨𝐫𝐦𝐚 𝐚𝐝 𝐡𝐨𝐜 – 𝑉𝑖𝑎 𝑑𝑎𝑖 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑖 𝑐ℎ𝑖 𝑒̀ 𝑙𝑒𝑔𝑎𝑡𝑜 𝑎 𝑑𝑜𝑠𝑠𝑖𝑒𝑟 𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝐶𝑜𝑚𝑚𝑖𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒
Un attacco alla gola dei due esterni di peso del Movimento, gli ex magistrati Roberto Scarpinato e Federico Cafiero de Raho. Proprio dalla presidente dell’Antimafia, la veterana di FdI Chiara Colosimo, che sul finire di un teso ufficio di presidenza annuncia un disegno di legge per modificare la legge istitutiva della commissione – ne va fatta una nuova per ogni legislatura – così da escludere dai lavori i membri della commissione in caso di “conflitto di interessi”.
Ovvero, se l’Antimafia si trovasse a discutere di inchieste che li tocchino, anche indirettamente. “L’astensione dovrebbe riguardare anche la consultazione di documenti che riguardino gli atti di quelle indagini”, spiega Colosimo ai commissari in un martedì di cattivi pensieri.
Ad ascoltarla, anche il vicepresidente della commissione De Raho. Uno dei bersagli della sua norma, visto che le destre da settimane invocano che l’ex procuratore si astenga dai lavori sul caso di Pasquale Striano, il finanziere accusato di accesso abusivo ai sistemi informatici e rivelazione di segreto, in servizio presso la Procura nazionale antimafia quando la dirigeva De Raho.
Pochi minuti prima, il deputato aveva sostenuto le ragioni di Scarpinato, anche lui sotto assedio dalla maggioranza per aver parlato con il suo ex collega Gioacchino Natoli, poco prima che venisse ascoltato in Antimafia.
Quella, come altre 29 conversazioni di Scarpinato, è stata intercettata senza il via libera del Parlamento. Atti inviati dalla Procura di Caltanissetta a Colosimo, che li ha sul suo tavolo – raccontano – dal 5 settembre, ma che non li ha mai depositati. Scarpinato, con lettera formale, le ha chiesto di restituirle alla procura, assieme a “informative e atti nei quali si fa riferimento alle predette intercettazioni”.
De Raho ripete la richiesta in ufficio di presidenza. Ma l’esponente di FdI risponde di no: quegli atti li depositerà. Soprattutto, sul finire della riunione sgancia la proposta che il M5S legge subito come su misura per i due ex magistrati.
E non solo, perché ora il sospetto è che si provi una carta simile per escludere dai lavori della Commissione Covid Giuseppe Conte.
Proprio ieri l’ex premier lo ha ribadito ai commissari: “Sono disponibile a essere audito, a patto che non si determinino incompatibilità con il mio ruolo in commissione”.
In serata apprende del caos in Antimafia. E intervenendo alla Camera, accusa la premier presente in aula: “Presidente Meloni, quando lei predicava l’inflessibile lotta alla mafia, intendeva dire: facciamo la guerra ai campioni dell’antimafia, come Scarpinato e De Raho”. Il capogruppo M5S in Antimafia, Luigi Nave, scuote la testa: “Ma il conflitto di interessi chi lo stabilisce nel merito?”.
Ma il forzista Mauro D’Attis, vicepresidente in commissione, è quasi sarcastico: “La proposta prova a dare soluzione all’imbarazzo che registriamo negli approfondimenti sull’inchiesta di Perugia e su via D’Amelio”. E il riferimento ovviamente è a De Raho e Scarpinato. Mentre la renziana Raffaella Paita cannoneggia: “Cosa ha da nascondere Scarpinato sulla vicenda Borsellino?”.