MAFIA e IMPRESE

RAPPORTO

I motivi che spingono le organizzazioni criminali (OC) a infiltrarsi nelle imprese legali, o a colludere con queste ultime, possono essere molto diversi tra loro. Questo studio introduce un quadro concettuale per distinguere i diversi motivi di infiltrazione e ne fornisce una validazione utilizzando le informazioni disponibili presso l’Unità di Informazione Finanziaria. Le imprese create dalle OC appaiono principalmente utilizzate per supportare attività criminali (motivazione ‘funzionale’). Le imprese di medie dimensioni, spesso infiltrate dopo la loro costituzione, sembrano riflettere principalmente una motivazione ‘competitiva’, in cui le attività criminali avvantaggiano l’impresa. Infine, le imprese infiltrate (o colluse) grandi e ben consolidate tendono a rimanere separate dalle attività criminali, risultando quindi perfettamente ‘mimetizzate’, e sono utilizzate dalle OC presumibilmente per incrementare le connessioni con l’economia e la società (motivazione ‘relazionale’). Quest’ultima motivazione, finora poco analizzata in letteratura, sembra rappresentare una quota significativa della presenza delle OC nell’economia.

 

TESTO

 

Mafie: Uif, infiltrazione ‘relazionale’ nelle imprese la piu’ diffusa

Mappatura Fiu italiana individua 106mila entita’ infiltrate (Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 26 nov – Una quota significativa dell’infiltrazione della criminalita’ organizzata nelle imprese italiane riguarda la motivazione ‘relazionale’, ossia quella che mira ad incrementare la propria rete di relazioni all’interno dell’economia e della societa’, “creando i presupposti per un’ulteriore crescita delle proprie attivita’ e dei profitti connessi”. Lo si legge in un lavoro pubblicato nella collana ‘Quaderni dell’antiriciclaggio’ della Uif, la Financial unit italiana.

Il lavoro utilizza i dati della cosiddetta ‘Mappatura’ delle infiltrazioni mafiose, elaborata dalla Uif sulla base delle segnalazioni di operazioni sospette (sos) e utilizzata per analizzare le motivazioni (essenzialmente tre) che spingono le mafie ad infiltrarsi nelle imprese legali.

Dalla mappatura della Uif emergono 106mila imprese infiltrate “una rete molto piu’ ampia di quanto finora emerso in letteratura” si legge nel rapporto firmato da Jaime Arellano-Bover, Marco De Simoni, Luigi Guiso, Rocco Macchiavello, Domenico J. Marchetti and Mounu Prem. La mappatura della Uif, e’, secondo gli autori, “lo sforzo piu’ sistematico fatto per l’individuazione dell’infiltrazione di gruppi criminali organizzati nell’economia legale italiana e probabilmente il tentativo piu’ ampio intrapreso finora a livello mondiale”. Ggz (RADIOCOR) 26-11-24