Come la vecchia mafia è diventata tecno

 


Una società, con sede a Malta, fornisce a Cosa nostra gli smartphone anti intercettazione
. E il dark web è un’armeria. I retroscena del maxi blitz che ha portato a 180 arresti a Palermo

L’operazione dei carabinieri che l’11 febbraio 2025 ha coinvolto 180 persone, 33 delle quali già in carcere, ha riguardato molti cognomi noti di Cosa nostra, famiglie che da tempo sono ai vertici dei mandamenti. Boss che hanno continuato a portare avanti i soliti affari, in primis le estorsioni e il traffico di droga, sfruttando tutti gli strumenti hi-tech a disposizione oggi. Ma i giochi online sono la principale new entry tra i business che danno nuova linfa a Cosa nostra.

Se il dark web è il posto dove si comprano le armi, i mini telefoni introdotti negli istituti penitenziari hanno consentito ai detenuti di proseguire la loro militanza mafiosa anche da dentro le carceri. 

Fino a qualche anno fa le imprese leader nel settore delle comunicazioni criptate erano EncroChat, Sky Ecc e Anom, ma nessuna delle tre ha garantito la riservatezza promessa, aprendo – invece – una finestra sul mercato globale degli stupefacenti.
Anom è stata gestita direttamente dall’Fbi, all’insaputa degli utenti, mentre le autorità europee sono riuscite a compromettere sia EncroChat (nel 2020) sia Sky Ecc (nel 2021). È questo il momento che ha segnato l’ascesa di No1BC tra le mafie. TODAY.IT Rosita Rijtano 14 febbraio 2025 


 

 

Da un narcos a un banchiere Usa: la società che vende telefoni anti intercettazioni alle mafie