Il penalista ha sottolineato di “non aver mai ricevuto minacce e di non aver paura”. “Mi è stato detto – ha spiegato all’Agi – che ero esposto dopo le mie audizioni in commissione nazionale antimafia”

E’ stata ssegnata la scorta all’avvocato Fabio Trizzino, marito di Lucia Borsellino e legale dei figli del giudice ucciso dalla mafia. Si tratta di una scorta livello 4 che prevede, 24 ore su 24, due poliziotti armati e una macchina non blindata. La decisione è stata assunta alcuni mesi fa dalla prefettura di Palermo.
Trizzino è accompagnato dalla scorta solo quando si trova in Sicilia, mentre la moglie Lucia è scortata dal 2015 su tutto il territorio nazionale. La scorta sarebbe stata assegnata all’avvocato Trizzino, 58 anni, dopo aver indicato, in commissione nazionale antimafia, la pista legata al dossier “Mafia e Appalti”, come una delle cause della strage di via D’Amelio, in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta.
Trizzino assiste i figli del giudice Lucia, Fiammetta e Manfredi, dal 2019.
Il penalista ha sottolineato di “non aver mai ricevuto minacce e di non aver paura. Mi è stato detto – ha spiegato all’Agi – che ero esposto dopo le mie audizioni in commissione nazionale antimafia.
E’ chiaro che quella vicenda, rispolverata a distanza di anni, è una vicenda oscura, opaca. Avere posto i riflettori su questa pista, probabilmente mi ha esposto. Voglio pensare – ha concluso – che si tratti più di un’esposizione mediatica e che non esistano pericoli concreti”.