Salvo Palazzolo su la Repubblica-Palermo del 27/07/2025
𝑆𝑒𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑏𝑜𝑟𝑠𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑎𝑙𝑙’𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑑𝑜𝑐𝑢𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑑𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑙𝑙’𝑒𝑠𝑎𝑚𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑚𝑎𝑔𝑖𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑖 𝑛𝑖𝑠𝑠𝑒𝑛𝑖
L’inchiesta della procura di Caltanissetta sui misteri della strage Borsellino e la scomparsa dell’agenda rossa segna una svolta. Ed entra nei segreti della massoneria.
I pubblici ministeri stringono il cerchio sul magistrato che avrebbe dovuto cercare la verità, invece sarebbe stato uno dei registi del depistaggio: è l’ex procuratore di Caltanissetta Giovanni Tinebra, morto nel 2017.
Il procuratore 𝐒𝐚𝐥𝐯𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐃𝐞 𝐋𝐮𝐜𝐚 e il suo pool hanno incaricato i carabinieri del Ros di perquisire tre abitazioni dell’ex capo dei pm nisseni, fra Caltanissetta e Catania.
È stata aperta anche una cassetta di sicurezza, non c’era nulla. In una delle abitazioni, gli investigatori hanno trovato invece una borsa piena di documenti, adesso all’esame dei pm.
I pubblici ministeri stringono il cerchio sul magistrato che avrebbe dovuto cercare la verità, invece sarebbe stato uno dei registi del depistaggio: è l’ex procuratore di Caltanissetta Giovanni Tinebra, morto nel 2017.
Il procuratore 𝐒𝐚𝐥𝐯𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐃𝐞 𝐋𝐮𝐜𝐚 e il suo pool hanno incaricato i carabinieri del Ros di perquisire tre abitazioni dell’ex capo dei pm nisseni, fra Caltanissetta e Catania.
È stata aperta anche una cassetta di sicurezza, non c’era nulla. In una delle abitazioni, gli investigatori hanno trovato invece una borsa piena di documenti, adesso all’esame dei pm.
Da mesi, il procuratore capo assieme all’aggiunto 𝐏𝐚𝐬𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐏𝐚𝐜𝐢𝐟𝐢𝐜𝐨 e ai sostituti 𝐍𝐚𝐝𝐢𝐚 𝐂𝐚𝐫𝐮𝐬𝐨, 𝐂𝐥𝐚𝐮𝐝𝐢𝐚 𝐏𝐚𝐬𝐜𝐢𝐮𝐭𝐢 e 𝐃𝐚𝐯𝐢𝐝𝐞 𝐒𝐩𝐢𝐧𝐚 cercano dentro i misteri della massoneria, di cui Tinebra avrebbe fatto parte in modo riservato.
In una vecchia indagine della procura di Napoli riguardante 𝐒𝐚𝐥𝐯𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐒𝐩𝐢𝐧𝐞𝐥𝐥𝐨, secondo i pm nisseni «massone già in rapporti con il palermitano 𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐞 𝐌𝐚𝐧𝐝𝐚𝐥𝐚𝐫𝐢 », sono state trovate delle intercettazioni riguardanti proprio Tinebra.
In una vecchia indagine della procura di Napoli riguardante 𝐒𝐚𝐥𝐯𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐒𝐩𝐢𝐧𝐞𝐥𝐥𝐨, secondo i pm nisseni «massone già in rapporti con il palermitano 𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐞 𝐌𝐚𝐧𝐝𝐚𝐥𝐚𝐫𝐢 », sono state trovate delle intercettazioni riguardanti proprio Tinebra.
Spinello diceva al gran maestro 𝐆𝐢𝐮𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐃𝐢 𝐁𝐞𝐫𝐧𝐚𝐫𝐝𝐨: «𝘛𝘪𝘯𝘦𝘣𝘳𝘢 𝘦̀ 𝘥𝘦𝘪 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘪 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘶𝘪, 𝘦𝘳𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘭𝘰𝘨𝘨𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘕𝘪𝘤𝘰𝘴𝘪𝘢… 𝘯𝘢𝘵𝘶𝘳𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘷𝘢𝘥𝘰 𝘭𝘢, 𝘯𝘰𝘯 𝘷𝘢𝘥𝘰 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘥 𝘢𝘣𝘣𝘳𝘢𝘤𝘤𝘪𝘢𝘳𝘭𝘰, 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦́ 𝘯𝘰𝘯 𝘷𝘰𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘳𝘰𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘭𝘰».
A Nicosia, provincia di Enna, Tinebra fu procuratore dal 1969 al 1992. Scrive la procura di Caltanissetta in un comunicato che annuncia le perquisizioni: «𝘚𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘢𝘤𝘲𝘶𝘪𝘴𝘪𝘵𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘭𝘶𝘳𝘢𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘦𝘭𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘦𝘮𝘦𝘳𝘨𝘦𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘳𝘦𝘵𝘪 𝘪𝘯𝘥𝘪𝘻𝘪 𝘤𝘪𝘳𝘤𝘢 𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘭𝘰𝘨𝘨𝘪𝘢 𝘮𝘢𝘴𝘴𝘰𝘯𝘪𝘤𝘢 𝘤𝘰𝘱𝘦𝘳𝘵𝘢 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘪𝘵𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘕𝘪𝘤𝘰𝘴𝘪𝘢, 𝘥𝘪 𝘤𝘶𝘪 𝘢𝘷𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘰 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘥𝘰𝘵𝘵𝘰𝘳 𝘛𝘪𝘯𝘦𝘣𝘳𝘢».
Dunque, una loggia segreta, che assomiglia molto a quella di cui parlò tanti anni fa il pentito 𝐆𝐢𝐨𝐚𝐜𝐜𝐡𝐢𝐧𝐨 𝐏𝐞𝐧𝐧𝐢𝐧𝐨: «Quanto alla nascita del “Terzo Oriente”, questa struttura è sorta sulle ceneri della P2 e al pari della P2 – mise a verbale – si proponeva di affiliare tutti coloro di cui non si poteva rendere manifesta l’appartenenza massonica, al fine di creare un organismo capace di gestire il potere al di sopra dei partiti e del governo.
A parlarmi di tale organizzazione furono principalmente 𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐞 𝐋𝐢𝐬𝐨𝐭𝐭𝐚, medico, 𝐜𝐮𝐠𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐕𝐢𝐭𝐨 𝐂𝐢𝐚𝐧𝐜𝐢𝐦𝐢𝐧𝐨, nonché 𝐀𝐧𝐭𝐨𝐧𝐢𝐧𝐨 𝐒𝐜𝐡𝐢𝐟𝐚𝐮𝐝𝐨, i quali esplicitamente mi manifestarono la loro appartenenza al Terzo Oriente. Mi fecero i nomi di alcune persone: il medico 𝐀𝐧𝐭𝐨𝐧𝐢𝐧𝐨 𝐂𝐢𝐧𝐚̀ e l’imprenditore 𝐁𝐮𝐬𝐜𝐞𝐦𝐢».
A parlarmi di tale organizzazione furono principalmente 𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐞 𝐋𝐢𝐬𝐨𝐭𝐭𝐚, medico, 𝐜𝐮𝐠𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐕𝐢𝐭𝐨 𝐂𝐢𝐚𝐧𝐜𝐢𝐦𝐢𝐧𝐨, nonché 𝐀𝐧𝐭𝐨𝐧𝐢𝐧𝐨 𝐒𝐜𝐡𝐢𝐟𝐚𝐮𝐝𝐨, i quali esplicitamente mi manifestarono la loro appartenenza al Terzo Oriente. Mi fecero i nomi di alcune persone: il medico 𝐀𝐧𝐭𝐨𝐧𝐢𝐧𝐨 𝐂𝐢𝐧𝐚̀ e l’imprenditore 𝐁𝐮𝐬𝐜𝐞𝐦𝐢».
Le coincidenze di Palermo, quel Buscemi citato nel rapporto mafia e appalti del Ros e nelle indagini di Massa Carrara della Guardia di finanza.
Nonostante le accuse, ebbe una sorte giudiziaria molto fortunata.
Nonostante le accuse, ebbe una sorte giudiziaria molto fortunata.
Diceva anni fa il pentito 𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥𝐨 𝐒𝐢𝐢𝐧𝐨, l’ex ministro dei lavori pubblici di Cosa nostra, pure lui massone: «Nel ripercorrere i suoi rapporti con Salvatore Spinello – scrive la procura di Caltanissetta – Siino ricordava che questi si era presentato quale massone intenzionato a creare una super loggia massonica segreta nella quale potessero confluire esponenti politici di rilievo della imprenditoria, della criminalità organizzata in modo da creare rapporti di reciproca convenienza e con grande capacità di infiltrazione negli apparati pubblici».
Nella nota diramata ieri, la procura di Caltanissetta rileva anche il ruolo avuto da Tinebra «al vertice del club Kiwanis di Nicosia, organizzazione indicata come vicina alla massoneria».
I pm citano il gran maestro della Gran loggia regolare d’Italia, Fabio Venzi, che disse anni fa: «Accade spesso che gli iscritti alla massoneria siano contemporaneamente iscritti ad altre forme associative. Parlo del Rotary, dei Lions, dei Kiwanis. In queste occasioni i massoni di varie obbedienze – ed è l’unico posto dove avviene – si incontrano».
I pm citano il gran maestro della Gran loggia regolare d’Italia, Fabio Venzi, che disse anni fa: «Accade spesso che gli iscritti alla massoneria siano contemporaneamente iscritti ad altre forme associative. Parlo del Rotary, dei Lions, dei Kiwanis. In queste occasioni i massoni di varie obbedienze – ed è l’unico posto dove avviene – si incontrano».
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