gli ATTI
A) I sopralluoghi nell’ufficio della procura e nello studio privato del dottor Borsellino effettuati dopo la strage.
B) L’apposizione dei sigilli all’ufficio della procura del dottor Borsellino
C) L’elencazione del materiale rinvenuto nell’ ufficio della procura e nello studio a casa del dottor Borsellino
D) Le comunicazioni tra la procura di Palermo e quella di Caltanissetta riguardo questa documentazione.
e inoltre:
5.11.1992 Cosa c’era nella borsa. Il VERBALE desecretato della procura di Caltanisetta
Questo è un estratto dalla repertazione del materiale (” numerosi atti e documenti”) rinvenuto nell’ ufficio del dr Borsellino durante il sopralluogo del 20 luglio 92.
I sigilli erano stati apposti il 19 sera dalle 23.25 alle 23.40.
Al terzo punto dell’elenco (lo vedete nella prima foto) leggerete del cosiddetto fascicolo Mutolo.
Il punto principale è che quel fascicolo era nella borsa del dr Borsellino.
E come lo sappiamo?
Dalle audizioni di Aliquò e Natoli al CSM.
A fine luglio 92 furono auditi molti colleghi di Borsellino presso il CSM.
Tra le tante domande e risposte, a un certo punto Aliquò, riguardo una nota contenuta nel fascicolo Mutolo, dichiara : “Si, dopo la morte di Falcone, nei primi di questo mese. Non posso dire di più perchè oltre tutto sto dicendo questo a mia memoria in quanto il fascicolo lo aveva nella borsa Borsellino ed è ri-masto chiuso lì fra le carte sequestrate, quindi non ricordo bene se la nota era a firma di Vigna o se era solo il verbale a firma di Vigna, questo non posso essere preciso, comunque c’è la traccia documentale, il fascicolo è fra le carte di Borsellino.”
Dello stesso tenore sono le dichiarazioni di Natoli, sempre al CSM, sempre in quelle audizioni.
“Ν. : Acquisire non è facile, perchè si trovava nella borsa di Paolo BORSELLINO che era con lui ed è stato sequestrato; noi siamo in possesso dei verbali perchè Paolo era andato via il venerdì, io resto con Guido LO FORTE a lavorare il venerdì pomeriggio ed il sabato e quindi i verbali li avevamo trattenuti noi. Infatti noi abbiamo i verbali e Paolo aveva tutto il fascicolo.”
La prima domanda che verrebbe da porsi è: come è finito lì il fascicolo visto che il dr Borsellino il sabato pomeriggio e domenica non è passato dalla procura?
Abbiamo ascoltato le testimonianze di tutti gli agenti di scorta tra sabato e domenica, e il dr Borsellino non passò dalla procura ne sabato pomeriggio ne domenica.
Da notare che già a fine luglio 92 quindi c’ erano due colleghi che avevano messo a verbale, davanti al CSM , di un contenuto presente nella borsa del giudice e che questo contenuto era stato sequestrato.
Se poi andiamo a vedere quali fossero gli atti cui si stava interessando Borsellino prima di morire ne troveremo molti che si ricollegano alla questione dell’ informativa del Ros ( mafia e appalti) e alle dichiarazioni di Leonardo Messina.
Perché? Tra gli atti rinvenuti, in ufficio , vi sono: il fascicolo Ranieri e atti su Aurelio Pino, oltre a molto altro.
Il primo, fascicolo Ranieri, lo ritrovano sul divanetto, era stato prelevato dal dr Borsellino sabato 18 mattina lasciando un biglietto.
Ad ottobre del 92 in procura si accorgono che manca il fascicolo Ranieri e chiedono a Caltanissetta la restituzione.
E Aliquò scrive a Caltanissetta
“Si è recentemente constatato presso l’archivio di questo Ufficio che il fascicolo n. 5261/90 NC, riguardante l’omicidio di Ranieri Luigi, noto imprenditore di questa città, non trovasi al suo posto, essendo invece sostituito da un foglio, a firma autografa del Dr. Paolo Borsellino, recante l’attestazione che esso era stato prelevato il 18.7.1992.
Poichè detto fascicolo non risulta fra quelli qui restituiti dalla S.V.,prego di voler accertare se si trovi tuttora agli atti del procedimento per la strage di via d’Amelio, o se non sia stato mai rinvenuto.”
E in effetti era tra le carte sequestrate, come risulta dall’ elenco dei faldoni affidati al Ros per la repertazione, in essi vi è il fascicolo Ranieri nel faldone N 3.
Lo potete vedere nella seconda foto che alleghiamo.
Chi era Luigi Ranieri?
“Luigi Ranieri, noto imprenditore ucciso a Palermo che viene ampiamente citato sia nel dossier mafia-appalti degli ex Ros, sia dal pentito Leonardo Messina – legandolo alla questione di Angelo Siino – che Borsellino ha interrogato direttamente per almeno dieci giorni di fila fino all’11 luglio del ‘92. “
Sempre nel faldone 3, vi sono ” atti riguardanti la società SAT
intercettazioni telefoniche, verbali di interrogatorio e materiale sequestrato a seguito dell’omicidio.”
Per quanto riguarda il fascicolo di Aurelio Pino, foto numero 3.
“50 Fascicolo processuale n. 26/92 relativo al collaboratore Pino Aurelio Napoleone contenente:
a) nota dell 11.3.92
b) nota n. 1814/92 del 3.3.92 in triplice copia”
Chi era Pino Aurelio Napoleone?
“Si tratta dell’imprenditore che il 21 febbraio 1989 riferì ai carabinieri la strategia di Cosa nostra per il controllo degli appalti, specificando che i gruppi mafiosi che gestivano e controllavano gran parte delle gare di appalto nella provincia di Palermo erano essenzialmente due: il gruppo Modesto e il gruppo Siino, sotto la tutela delle “famiglie” Salamone e Brusca, le quali avevano come referenti assoluti Riina e Provenzano”
Qui un articolo per comprendere meglio
Ranieri e Aurelio Pino.
GABRIELLA TASSONE – Fraterno Sostegno ad Agnese Borsellino
STRAGE VIA D’AMELIO – AUDIZIONI IN COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA dal 2023 ad oggi
STRAGE VIA D’AMELIO E CSM