Quattro giorni di interrogatori blindati per Siino. Il procuratore aggiunto di Palermo Guido Lo Forte ha deciso di contrattaccare e ha querelato il capitano dei carabinieri del Ros Giuseppe De Donno per calunnia. Il legale di Lo Forte, l’avvocato Michele Costa, non ha voluto né confermare né smentire la notizia. Le dichiarazioni rese da De Donno, più il rapporto che lo stesso ufficiale aveva consegnato nei giorni scorsi alla procura di Caltanissetta (relative alle confidenze rivelategli da Angelo Siino prima che assumesse la qualifica di collaboratore di giustizia), hanno portato Lo Forte al centro di un’inchiesta che lo vede indagato dalla procura nissena. De Donno ha riferito ai magistrati che Angelo Siino (che sarà interrogato per quattro giorni, dal 26 al 29 novèmbre, dai magistrati di Caltanissetta negli uffici dello Scico, la sezione criminalità organizzata della Guardia di Finanza, a Roma); quando era un confidente dei carabinieri, gli avrebbe detto di essere entrato in possesso del dossier del Ros su mafia e appalti proprio grazie al procuratore ag giunto di Palermo, allora sostituto, all’ex capo dell’ufficio Pietro Giammanco (oggi giudice di Cassazione) e a un altro ex sostituto di Palermo, Giuseppe Pignantone.