3 dicembre 1990: viene istituito Raggruppamento operativo speciale (ROS) Carabinieri

 

📌 Il ROS (Raggruppamento Operativo Speciale) è un reparto investigativo dei Carabinieri, fondato nel 1990, specializzato nel contrasto alla criminalità organizzata e al terrorismo, sia nazionale che internazionale. È l’unico reparto dell’Arma con competenza centralizzata su questi reati, svolgendo indagini complesse, anche in ambito internazionale, attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate e una struttura suddivisa in reparti specializzati


Il Raggruppamento Operativo Speciale – ROS –  è stato istituito il 3 dicembre 1990, con il medesimo provvedimento di legge con cui sono stati costituiti i Servizi Centrali ed Interprovinciali di Polizia Giudiziaria, della Polizia di Stato (S.C.O.) e della Guardia di Finanza (SCICO).

All’atto della sua costituzione il ROS assorbì la preesistente struttura anticrimine dell’Arma, nata a Torino nel maggio del 1974 con un “Nucleo Speciale di Polizia Giudiziaria”, – il Nucleo Scintilla – costituito da appena 40 unità appositamente prescelti dal Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, per l’espletamento di particolari e complesse indagini a livello nazionale.
Era l’epoca degli anni di piombo e della “notte della Repubblica” che il 16 marzo 1978 condusse al rapimento dell’Onorevole Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana. 
In breve tempo la speciale struttura si impose per l’innovativo metodo investigativo, incentrato sull’approccio sistemico alle matrici criminali e alle rispettive organizzazioni più che sul raggiungimento di successi parziali, seppur importanti: il perseguimento dei reati fine.  Strumenti investigativi come le osservazioni, i pedinamenti e le intercettazioni ora consolidati nel cosiddetto metodo anticrimine, vennero sviluppati e via via affinati per identificare i membri delle formazioni eversive e i loro contatti, risalendo progressivamente ai vertici.
La struttura del Nucleo Speciale venne nel tempo ampliata, con la costituzione delle Sezioni Anticrimine con competenza interprovinciale e compiti di contrasto alla criminalità organizzata e ai fenomeni eversivi, strettamente coordinate attraverso la condivisione delle informazioni e delle procedure operative.
Il metodo anticrimine, che contribuì agli inizi degli anni 80 alla disarticolazione dei più importanti gruppi terroristici attivi in Italia, quali le Brigate Rosse, Prima Linea, Nuclei Armati Rivoluzionari, venne, poi, adottato per il  contrasto a qualsiasi forma di criminalità organizzata. L’obiettivo principale rimase quello di conoscere prima in maniera approfondita il fenomeno, il gruppo criminale, per procedere quindi alla sua disarticolazione. CARABINIERI



ORGANIZZAZIONE:

Il ROS è articolato su una struttura centrale e una periferica ed è comandato da un Generale di Divisione/Brigata, che si avvale del Vice Comandante, col grado di Colonnello, responsabile del Servizio di polizia giudiziaria a livello nazionale.
Alle dirette dipendenze del Comandante del R.O.S. operano, con competenza nazionale, il: 

  • Reparto Antiterrorismo, che definisce per l’Arma il quadro della minaccia eversiva e terroristica orientando e coordinando le attività informative e investigative svolte dai Reparti e dalle Sezioni Anticrimine congiuntamente all’organizzazione Territoriale, assumendo, se necessario, la direzione delle indagini nei casi di preminente rilevanza anche internazionale. Assicura, inoltre, lo scambio info-operativo con i collaterali organi di polizia nazionali ed esteri operanti nello specifico settore;
  • Reparto Indagini Tecniche, che garantisce la ricerca e la sperimentazione delle attrezzature per le investigazioni, realizzando periodici scambi informativi con le polizie straniere specializzate nel settore, fornendo supporto tecnico-operativo alle articolazioni periferiche del Raggruppamento e dell’organizzazione Territoriale;
  • Reparto Indagini Telematiche, istituito nel febbraio 2015 che rappresenta il “Polo Centrale” di riferimento per l’Arma dei Carabinieri nel contrasto alla criminalità informatica, nello studio e sperimentazione delle tecnologie per l’esplorazione del web e l’intercettazione dei flussi telematici;
  • Reparto Crimini Violenti, istituito nel 2012, che assicura il potenziamento delle capacità investigative e di intervento dell’Arma dei Carabinieri in occasione di crimini particolarmente efferati che suscitano clamore nella pubblica opinione e nei casi in cui la scomparsa di persone può essere correlata ad un crimine.

Alle dirette dipendenze del Vice Comandante, oltre che le articolazioni periferiche  sono posti i 3 Reparti del Servizio Centrale di Polizia Giudiziaria:

  • I Reparto Investigativo, che concorre alle indagini in materia di criminalità organizzata di tipo mafioso e cattura dei latitanti di massima pericolosità, nonché alle attività di ricerca e sequestro dei beni di provenienza illecita nel quadro della speciale normativa antimafia;
  • II Reparto Investigativo, che concorre alle indagini in materia di traffico di armi e sostanze stupefacenti, sequestri di persona, riciclaggio, criminalità multietnica e tratta di esseri umani. Provvede, inoltre, all’analisi dei fenomeni di narcotraffico, attuando il collegamento con la Direzione Centrale dei Servizi Antidroga del Ministero dell’Interno per tutte le attività investigative  in materia di stupefacenti condotte dall’Arma dei Carabinieri
  • III Reparto Analisi, che svolge attività di analisi e ricerca operativa sulle manifestazioni della criminalità organizzata, assicurando il supporto informativo alle attività investigative del R.O.S., mantenendo i rapporti con organismi nazionali ed esteri che si occupano di studio ed analisi dei fenomeni criminali. Partecipa a progetti di analisi interforze sui fenomeni criminali individuati dalle “Conferenze dei Servizi Centrali di polizia giudiziaria”.

La struttura anticrimine periferica è articolata in 8 Reparti Anticrimine(Torino, Milano, Roma, Bari, Napoli, Catanzaro, Reggio Calabria e Palermo)  e 18 Sezioni Anticrimine, collocati in sede di Procure Distrettuali Antimafia e Antiterrorismo nonché 3 Nuclei a Livorno, Nuoro e Foggia.


Il raggruppamento operativo speciale (più spesso indicato semplicemente con l’acronimo ROS) è un reparto investigativo dell’Arma dei Carabinieri, l’unico con competenza centralizzata sulla criminalità organizzata e sul terrorismo. Il raggruppamento ha la consistenza di una brigata, inserita ordinativamente nel Comando delle unità mobili e specializzate “Palidoro”, mentre dipende funzionalmente direttamente dal Comando generale sotto il profilo tecnico-operativo.

Nacque dalle ceneri del Nucleo speciale antiterrorismo creato a Torino nel 1974 dal generale dei Carabinieri Carlo Alberto dalla Chiesa per contrastare il fenomeno del terrorismo e che dal 1978 aveva aggiunto sedi su tutto il territorio nazionale (Genova, Napoli, Milano, Padova, Bologna, Roma). Terminata l’emergenza terrorismo, uomini e risorse furono dirottati per la lotta alla criminalità organizzata.

Venne istituito formalmente il 3 dicembre 1990 con il decreto legge 13 novembre 1990 n. 324 e successivamente con decreto legge 13 maggio 1991, n.152, convertito dalla legge 12 luglio 1991, venne prevista l’istituzione di “Servizi centrali ed interprovinciali di polizia giudiziariadell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato (Servizio centrale operativo) e della Guardia di Finanza (Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata)” al fine di assicurare il collegamento delle attività investigative relative ai delitti di criminalità organizzata.

Operativo dal 1991, nel 1992, all’interno del ROS, fu creata un’unità speciale: il CrimOr, che pochi mesi dopo portò alla cattura del capo di Cosa nostra Totò Riina. Nel 2001 venne potenziato con 200 effettivi il reparto antiterrorismo, e così il ROS nel 2002 raggiunse i 1 214 componenti. Nel 2012 nasce il reparto Crimini violenti e nel 2015 quello Indagini Telematiche.

Il ROS è suddiviso in due strutture: una centrale e una periferica.

Struttura centrale

La sede centrale è articolata in quattro reparti alle dirette dipendenze del comandante del ROS:

  • Reparto Antiterrorismo: deputato al contrasto dell’attività terroristica ed eversiva interna ed internazionale
  • Reparto Crimini Violenti: nato il 15 novembre 2011 con scopi puramente investigativi, è articolato in due sezioni, ognuna delle quali composta da 16 effettivi, e sono deputate alle indagini: sui più efferati delitti che destano particolare allarme sociale.
  • Reparto Indagini Tecniche
  • Reparto Indagini Telematiche: staccatosi nel 2015 dal Reparto Indagini Tecniche e costituitosi come reparto a sé stante

Servizio Centrale di Polizia Giudiziaria

Parte anch’esso della struttura centrale è posto alle dirette dipendenze del vicecomandante del ROS e composto da tre reparti:

  • I Reparto Investigativo: che si occupa di criminalità organizzata di tipo mafioso e ricerca di grandi latitanti
  • II Reparto Investigativo: deputato al traffico di armi, al narcotraffico, ai sequestri di persona e varie altre materie
  • III Reparto Analisi: che si occupa di analisi e ricerca operativa

Struttura periferica

Territorialmente il ROS è strutturato in:

  • Reparti Anticrimine: formati da 10 unità situate a Roma, Milano, Padova, Bologna, Torino, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Catanzaro e Palermo
  • Sezioni Anticrimine: formate da 16 unità collocate nelle altre sedi delle Procure Distrettuali Antimafia e Antiterrorismo. Le sezioni anticrimine sono direttamente dipendenti dal comandante del raggruppamento e si avvalgono, in termini di supporto specialistico, dei reparti centrali in tutti i settori, dal terrorismo alla criminalità organizzata, ai crimini violenti e alle altre forme di criminalità organizzata.
  • Nuclei Anticrimine: formati da tre unità situate a Livorno, Foggia e Nuoro

Personale e attività

Il personale del ROS è estremamente specializzato in indagini di polizia giudiziaria specificamente per i reati di sequestro di persona, lotta alla criminalità organizzata (mafiosa, terroristica o eversiva) e traffico di armi e droga. Esso è costituito solo per un quarto da agenti di polizia giudiziaria, i rimanenti sono tutti ufficiali e sottufficiali dell’Arma che hanno la qualifica di ufficiali di polizia giudiziaria. Al ROS è anche affidato il compito di supportare informativamente gli altri reparti speciali dell’Arma (Comando carabinieri per la tutela dell’ambiente, Comando carabinieri per la tutela della salute, Comando carabinieri per la tutela del patrimonio culturale e Comando carabinieri antifalsificazione monetaria).
Allo scopo d’incoraggiare la sinergia con i reparti territoriali, il personale del ROS frequenta spesso corsi di aggiornamento professionale con altri militari oltre che conferenze di servizio insieme ai corrispondenti organi centrali della Polizia di Stato (DIGOS), della Guardia di Finanza (GICO) e della Polizia Penitenziaria (NIC). Fra gli strumenti di indagine utilizzati dal ROS vi è anche l’infiltrazione nelle bande criminali attuata soprattutto nei settori dei sequestri, del riciclaggio e reimpiego dei proventi illeciti e nel traffico di stupefacenti, armi, munizioni ed esplosivi.


COMANDANTI

Voci correlate

Collegamenti esterni