LA REPLICA di SCARPINATO: “Con Natoli ricostruivo fatti per smentire le bugie su via D’Amelio”

 

(AGENPARL). ROMA, 22 sett. 2025 – “Dopo quasi un anno ritornano nella macchina del fango le intercettazioni di alcuni dialoghi tra me e il collega Gioacchino Natoli, storico componente del pool antimafia. Eppure in oltre 11 mesi nessuno è stato in grado di indicare una sola frase da cui risulti che concordavamo di nascondere il vero o di affermare il falso. Perchè questo non è mai avvenuto. Con Natoli al telefono, quando né io nè lui eravamo al corrente dell’indagine su di lui, ci sforzavamo di ricordare e ricostruire in modo rigoroso elementi reali su Borsellino e sui giorni precedenti alla Strage, perchè era già iniziata la campagna per diffondere una verità di comodo e preconfezionata, quella secondo cui Borsellino sarebbe stato ucciso perchè voleva mettere le mani sull’indagine ‘mafia-appalti’ che sarebbe stata insabbiata dalla procura di Palermo. L’affermazione che quell’indagine sia stata insabbiata è un’assoluta falsità, come dimostrato da centinaia di documenti, ordinanze di custodia cautelare, sentenze, richieste di autorizzazioni a procedere nei confronti di numerosi parlamentari. E con Natoli invece ricostruivamo i fatti veri confrontando i nostri ricordi. Per citare solo uno dei punti, chi conosce le intercettazioni sa bene che saltai sulla sedia quando Natoli mi disse una circostanza che ignoravo, e cioè che anche lui era stato presente alla riunione in procura del 14 luglio 1992, nella quale io invece ero assente, e mi confermò che in quella sede si parlò della parziale archiviazione di un filone di ‘mafia-appalti’ – poi riaperto qualche mese dopo quando, una volta ottenuti nuovi elementi, arrestammo le persone prima archiviate – e mi confermò che era presente anche Borsellino, il quale quindi era al corrente di tutto. La stessa identica circostanza aveva riferito pochi giorni prima in audizione anche il magistrato Luigi Patronaggio, peraltro chiamato dalla maggioranza, e da lì partiva la nostra conversazione. Io esortai Natoli a riferire tutto alla Commissione e gli dissi che in caso di dimenticanza sarebbe stato doveroso da parte mia fare un’apposita domanda. Risulta dal verbale di audizione che, siccome Natoli in Commissione si dilungava, a portarlo a riferire chiaramente questa informazione essenziale fu proprio la presidente Colosimo. Dunque, di cosa stiamo parlando? Parliamo piuttosto del fatto che la tesi unica, preconfezionata e imposta ad ogni costo di ‘mafia-appalti’ come movente della Strage, per seppellire moventi ben più incidibili, è stata orchestrata da fuori e nell’ombra dal generale Mori, indagato a Firenze per le Stragi, come svelato da Report. E’ lo stesso Mori che all’insediamento della Commissione andò a trovare la presidente Colosimo a Palazzo San Macuto, scagliandosi subito contro di me, e che ha dichiarato che vive per vendicarsi dei magistrati che lo hanno processato. Dicevo a Natoli che avrei seppellito la presidenza di documenti? L’abbiamo fatto, abbiamo prodotto solo documentazione giudiziaria ufficiale che dimostra l’infondatezza delle tesi di Mori e di tutto il centrodestra e che, invece, fornisce riscontri pesantissimi che aprono piste ben più inquietanti. Ricordo infine che a Natoli in commissione non ho fatto alcuna domanda sulle accuse mosse a lui dall’avvocato Trizzino in ordine alla gestione di un procedimento penale del quale non mi sono mai occupato e che non conoscevo, per le quali lui ha poi chiesto di poter replicare in audizione, e che poi sono divenute oggetto dell’indagine a suo carico. E’ evidente a tutti come la trasmissione sottobanco in questi giorni ad alcuni media di trascrizioni coperte dal segreto, dopo che a luglio la maggioranza ha approvato in Commissione al Senato il Ddl per estromettere me e il collega Cafiero De Raho dalla Commissione, sia parte di una campagna di delegittimazione finalizzata a creare il giusto clima per accelerare l’approvazione della legge in aula, eliminando due persone che per le conoscenze acquisite e l’esperienza maturata in decenni in magistratura sono temuti dal centrodestra. Lascio ai cittadini comprendere a che punto di degradazione sia arrivata la lotta politica”.

 

Commissione Antimafia 🔴🔴🔴 SCARPINATO, NATOLI e l’accordo per …