SCARPINATO/NATOLI – intercettazioni

SCAMPOLI D’INTERCETTAZIONE

  • SCARPINATO: ”Sai che intenzioni ho? Di seppellire la Colosimo sotto una montagna dí documenti” 
  • NATOLI: “Perdonami fratello, se fai troppe cose, dai l’opportunità di dire “Ho bisogno di tempo per leggerle”

 

  • SCARPINATO: «Gioacchino cerchiamo di essere operativi! Tu puoi, come dire, anticipare a De Lucia che noi lo vogliamo sentire per vedere con che atteggiamento viene? Perché quello diventa un momento decisivo! […]. Parla in un certo modo oppure facciamo boomerang».  «Quello che conta è l’attuale procuratore di Palermo».  
    NATOLI: «Mi stai dando il destro peché é da tre mesi che chiedo a Maurizio De Lucia (Procuratore di Palermo)
  • SCARPINATO:«E allora fatti vedere in modo che siamo preparati, prima che ce la buttino adosso…  Perfetto fammi avere questa cosa»
  • SCARPINATO: «Gioacchì, devi fare sto lavoro, lo devi fare»
  • NATOLI: «Lo so, lo so. Ma se non mi danno il materiale».
    SCARPINATO «Parla con De Lucia, spiegaglielo. Tra pochi giorni iniziamo con queste cose e saremo con la stampa
    Perché stiamo partendo. Con queste cose dobbiamo rispondere subito». De Lucia é disposto ad andare lì e a fare una relazione lì
  •  NATOLI Ma che te ne frega ? Che te ne frega ? 
  • SCARPINATO: «De Lucia è disposto ad andare lì (probabilmente in Commissione, ndr) e fare una relazione (…) Si deve preparare e deve andare lì a fare una relazione orale, come lui può fare. Perché se lui dice “non mi ricordo” diventa un boomerang.».
  • NATOLI: «Perfetto! L’attuale procuratore di Palermo, proprio perché è in carica e ha una visibilità mediatica pari a 101 è colui che va tirato in ballo, è chiaro».
  • SCARPINATO: «Ma bisogna prepararsi a dire: “Quelle di Massa Carrara (probabilmente le carte sulle presunte infiltrazioni mafiose nelle cave toscane dell’inchiesta “mafia e appalti) sono rimaste a Massa Carrara”».

 

  • NATOLI: “Il buon avvocato Zanoni mi dice che non devo dare l’impressione di esserti amico. Ma non voglio neppure esserti nemico quindi fammi dare lo spunto.  
    SCARPINATO: “Io ti faccio parlare, ti faccio parlare.
  • NATOLI: “Diglielo pure a quel coglione di Andrea
  • SCARPINATO: “Quali erano i suoi  rapporti con Borsellino? Lei partecipò alla riunione ?
  • NATOLI: “E diglielo pure per piacere ad Andrea, Andrea Orlando se viene Peppe Provenzano di fare qualche domanda.”
  • SCARPINATO: “Di cosa ?”
  • NATOLI: “Gli passi qualche domanda tu”
  • SCARPINATO: No questo non glielo posso dire!” 
  • NATOLI: “Perché non glielo puoi dire?” 
  • SCARPINATO: “Perché non c’ho rapporti”
  • NATOLI: “A Verini neppure ?”
  • SCARPINATO: risponde con una risatina
  • SCARPINATO «Senti tu non ti devi dimenticare assolutamente…»
  • NATOLI: «Di che?»
  • SCARPINATO: «Di parlare della riunione che ci fu alla Procura di Palermo il 14 luglio, quella del ’92..».
  • NATOLI: «Il 14 luglio?».
  • SCARPINATO: «Sì, quella».
  • NATOLI: «La introduco io a cussi?». Ex abrupto? ».
  • SCARPINATO: «No, io ti faccio una domanda».
  • NATOLI: «Tu mi devi alzare la palla
  • SCARPINATO«Certo. “Quali erano i suoi rapporti con Borsellino?” E tu mi dici…
  • NATOLI: «E come no… Minchia! Io stavo facendo ammazzare tutti attraverso Buscemi.

 

  • SCARPINATO: «Ti faccio una domanda… quando sono lì, lei sa che rapporti c’erano tra Borsellino e Lima?». Felice Lima, ex pm di Catania, si occupò di un filone del dossier Mafia e appalti.
  • NATOLI: «Sai su Lima chi è che dobbiamo citare? Dobbiamo citare Ignazio Fonzo, attuale procuratore aggiunto a Catania, mio carissimo amico!».
  • SCARPINATO: «E che ne sa Fonzo di questa storia?».
  • NATOLI: «Tutto! Di Lima, ma secondo te nel movimento perché Lima lo abbiamo tenuto a…».
  • SCARPINATO: «No, no, ma Fonzo in particolare che sa di questa storia?».
  • NATOLI «Tutto, tutto!».
  • SCARPINATO: «E che cosa andrebbe a dire? Perché se so cosa andava a dire lo facciamo chiamare! Fatti spiegare esattamente». È lui a tirare i fili.
  • SCARPINATO «Allora Gioacchino facciamo così, io ti faccio avere una pendrive con tutti questi documenti… mi serve che tu ritorni all’antica e ti fai giudice istruttore e ti leggi gli atti!».
  • NATOLI: «Sì, comunque, intanto mandami per piacere quello di Gilda Loforti (la gip di Caltanissetta che nel 1999 archiviò le accuse contro alcuni i pm palermitani, ndr) che lui (l’avvocato Fabio Trizzino, marito di Lucia Borsellino, ndr) utilizza come se fosse la Bibbia! Perché devo capire dov’è che ci sono momenti di fragilità di quella ricostruzione». 
  • SCARPINATO: «Allora facciamo così, intanto ti mando questo provvedimento della Loforti…». L’obiettivo è uno solo: «Noi non possiamo permettere a Gilda Loforti, buonanima, di riscrivere e di dire chi ha fatto bene e chi ha fatto male! Non possiamo consentire a Fabio Trizzino di rileggere centinaia di migliaia…».

Sui collaboratori di giustizia da scegliere.

  • NATOLI: «Giovanni Drago, Baldassarre Di Maggio…».
  • SCARPINATO: «Io mi concentrerei su mafiosi che hanno reso dichiarazioni successiva mente».
  • NATOLI: «Bravo!»
  • SCARPINATO: «Pigliati un appunto! Piglia un appunto perché questo impressiona…».
  • SCARPINATO: «Tu mi devi dire che ci una esposizione anche del fatto che c’era stata la richiesta di’ archiviazione con tutti i contenuti eccetera…”
  • SCARPINATO: “Pigliati un appunto su questo”.
  • NATOLI: “Non c’ho bisogno dell’appunto su questo”
  • SCARPINATO: «Gigi Insacco l’ha sottoscritto quel documento e va tirato in ballo!».
  • SCARPINATO: «Lo so!».
  • SCARPINATO: «La mia preoccupazione è che arrivano con dei fisiologici non ricordo dopo 30 anni che fanno una brutta impressione, capisci?». In sacco sì, ma con cautela. 

 

📌 Intervistato da Giletti, il 21 ottobre scorso, Scarpinato aveva precisato: “Io e Natoli non ci siamo mai messi d’accordo. Gli ho parlato prima che iniziassero le audizioni alla Commissione antimafia. Lo avevo indicato come una persona che dovevamo sentire, sulle dichiarazioni che aveva reso in un processo, sulle confidenze che gli fece Borsellino. Poi, mesi dopo l’audizione, è stato accusato di avere gestito in modo irregolare un procedimento di cui non mi sono mai occupato. E su questa storia non gli ho fatto nessuna domanda. Quindi cosa dovevamo aggiustare?”.
In una nota aggiunse: “Con Natoli ho condiviso un lunghissimo percorso di lavoro che ha reso normale un costante e approfondito scambio di idee tra noi”.