L’azione di contrasto si è concentrata, altresì, sull’aggressione ai patrimoni illeciti: nel 2024, grazie ad interventi di natura ablativa nell’ambito di misure di prevenzione patrimoniale, la DIA ha sequestrato circa 15 milioni di euro e confiscato oltre 8 milioni di euro alle cosche ‘ndranghetiste; parallelamente, le indagini giudiziarie hanno portato all’adozione di 7 provvedimenti restrittivi nei confronti di soggetti appartenenti ‘ndrangheta e al sequestro di beni per un valore superiore a 500 mila euro, grazie anche all’esame e allo specifico approfondimento investigativo delle segnalazioni di operazioni sospette. Il monitoraggio delle attività imprenditoriali, svolto dai Gruppi interforze istituiti presso tutte le Prefetture italiane, al fine dell’emissione di provvedimenti interdittivi antimafia o dell’iscrizione nelle white list, ha restituito un quadro analitico che evidenzia un’infiltrazione sempre più concreta e articolata della ‘ndrangheta nel settore degli appalti pubblici e nel rilascio di autorizzazioni, licenze e concessioni.Nel periodo di riferimento sono stati adottati almeno 208 provvedimenti interdittivi antimafia, di cui oltre 138 emanati da Prefetture aldi fuori della Calabria (alcuni dei quali in aree d’origine di altre matrici criminali quali Sicilia, Puglia, Campania, Lazio e Basilicata). Tali misure testimoniano la marcata propensione delle cosche a infiltrarsi e a condizionare, in maniera preponderante, i settori agroalimentare, la produzione e il commercio all’ingrosso e al dettaglio di prodotti alimentari, l’edilizia, il turismo e la ristorazione, nonché il settore estrattivo e dei trasporti nelle Province calabresi; mentre, in ambito extra‐regionale, l’intervento si concentra nei settori agricolo, turisti-co‐ricettivo, della raccolta dei rifiuti, delle costruzioni edili, del trasporto merci, del commercio al dettaglio, della farmaceutica, dellasomministrazione di alimenti e bevande e del noleggio di autovetture. SEGUE
L’impianto organizzativo della ‘ndrangheta nella Provincia di Como si articolerebbe tramite l’operatività di locali giudiziariamente ri- conosciuti (locali di Erba, Canzo e Asso, Mariano Comense, Appiano Gentile, Senna Comasco, Fino Mornasco e Cermenate).
Il 28 febbraio 2024, la Corte d’Appello di Milano ha confermato in rito abbreviato, 34 condanne inflitte il 19 dicembre 2022 dal Tribunale di Milano753, per un totale di circa 200 anni di reclusione, nei confronti di altrettanti soggetti fermati il 16 novembre 2021 nell’ambito dell’operazione “Cavalli di razza”e ritenuti vicini, tra gli altri, al locale di Fino Mornasco.
Le indagini, che il 16 novembre 2021 videro le DDA di Milano, Reggio Calabria e Firenze coordinare l’esecuzione di oltre 100 misure cautelari, ebbero ad oggetto le proiezioni della cosca MOLÈ-PIROMALLI di Gioia Tauro (RC) in Lombardia, Toscana e Svizzera. Il filone lombardo delle indagini si concluse con l’esecuzione, da parte della Polizia di Stato e della Guardia di finanza, di una misura cautelare nei confronti di 34 soggetti indiziati, a vario titolo, di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, occultamento e distruzione di documenti contabili, banca- rotta, falso in bilancio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, turbativa di gare pubbliche e utilizzo illecito di carte di credito. Il successivo 21 ottobre 2024, la Corte d’Appello di Milano, nell’ambito del medesimo processo in rito ordinario, ha condannato 59 soggetti comminando complessivamente oltre 70 anni di reclusione.
Il 28 maggio 2024, la Polizia di Stato, nell’ambito dell’operazione “Hocus Pocus” , ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 30 soggetti riconducibili a due gruppi criminali ritenuti vicini ai locali di Erba e Canzo-Asso e responsabili di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, porto abusivo di armi e munizioni, estorsioni, usura, minaccia, reati tributari, autoriciclaggio, malversazione di erogazioni pubbliche ed altro.
Con riferimento agli illeciti di natura economico-finanziaria, è emerso l’utilizzo di società di comodo prive di reale operatività nonché di prestanome nullatenenti e di professionisti del settore (avvocati, consulenti finanziari, commercialisti) che avrebbero realizzato diverse intestazioni fittizie di beni, falsi in bilancio, reati tributari, truffe, autoriciclaggio (riutilizzando i proventi dell’attività di spaccio per acquistare locali pubblici e finanziare società), compravendita di titoli azionari, false assunzioni e appropriazioni indebite, al fine di ottenere finanziamenti agevolati e garantiti dallo Stato, oltre che truffe nei confronti di istituti bancari per ottenere mutui e fidejussioni.
Tra le altre, si segnala l’acquisto di ingenti quantitativi di carburante da importanti società petrolifere utilizzando il credito ottenuto dalle stesse attraverso le cc.dd. carte carburante, generando in tal modo debiti che in seguito rimanevano insoluti.
Le indagini, inoltre, hanno fatto emergere alcuni episodi usurari per i quali, a fronte di capitali erogati per importi di diverse decine migliaia di euro, sarebbero stati computati tassi di interesse anche superiori al 10% mensile.
Con riferimento alla criminalità straniera, il 22 maggio 2024 la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 18 persone, in prevalenza di origine turca, ritenuti responsabili di far parte di un’associazione a delinquere armata finalizzata al compimento di atti terroristici in territorio europeo e turco, nonché al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, al traffico di stupefacenti e a reati in materia di armi. Nello specifico, sono state ravvisate diverse condotte di importazione di stupefacente, mediante autovetture dotate di doppifondi al fine di introdurre in vari paesi europei, tra cui l’Italia e la Germania, ingenti quantitativi di cocaina e Mdma-Extasy-Anfetamina.
La Lombardia si configura come il principale snodo finanziario del Paese, grazie a un tessuto produttivo florido e diversificato, caratterizzato dalla presenza di grandi conglomerati industriali, imprese di medie dimensioni e una fitta rete di attività minori. Con oltre dieci milioni di abitanti e una posizione geografica strategica, la regione rappresenta un hub cruciale per l’economia nazionale, anche grazie a una rete infrastrutturale avanzata che comprende importanti scali aeroportuali e arterie di collegamento. SEGUE


