dal 17 settembre su Rai Storia
Rai Educational presenta Lezioni di mafia con Pietro Grasso In anteprima al Prix Italia, Torino – 16 settembre 2012 ore 17.30 Presentano il progetto Anna Maria Tarantola, Presidente Rai, Francesco Profumo, Ministro dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca, Pietro Grasso, Procuratore Nazionale Antimafia, Silvia Calandrelli, Direttore Rai Educational Un serie in dodici puntate di Pietro Grasso, Giuseppe Giannotti e Davide Savelli, scritta con Alessandro Chiappetta e Aldo Pecora, per la regia di Graziano Conversano e in onda su Rai Storia dal 17 settembre, ogni lunedì alle 23.00 e la domenica alle 20.30. Un progetto di educazione alla legalità, dedicato alle generazioni più giovani per spiegare tutti i segreti di una delle organizzazioni criminali più potenti e sanguinose del mondo: Cosa Nostra. Le vicende e i misteri di decenni di storia della mafia raccontati per la prima volta in televisione da un narratore d’eccezione, il Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso. A far da cornice alle sue lezioni, l’Aula Magna della Suprema Corte di Cassazione, a Roma, dove si svolge l’inaugurazione dell’anno giudiziario. Dodici puntate per scoprire dall’interno i rituali di affiliazione, i ritratti, le regole, la vita quotidiana, i meccanismi di governo, i delitti, le connivenze di Cosa Nostra, il futuro e le nuove capitali dell’impero malavitoso. E per scoprire quale è stata, come si è sviluppata e rafforzata nel tempo, la risposta dello Stato, raccontando le storie dei tanti uomini che hanno sfidato la mafia, in particolare di quelli che per combatterla hanno perso la vita. Un programma che si ispira alle lezioni di mafia ideate nel 1992 dal direttore del tg2 Alberto La Volpe assieme a Giovanni Falcone, una delle ultime iniziative del magistrato palermitano, stroncata dall’attentato di Capaci. A vent’anni di distanza abbiamo chiesto al Procuratore di raccontare nuovamente ai giovani il fenomeno mafioso. “la questione non è se lo voglio fare – ci ha risposto Pietro Grasso – è che io lo devo fare!”. Un racconto che partendo da storie di mafia ce ne racconterà anche gli aspetti socio-antropologici e l’evoluzione. Lezioni di Mafia scava dentro il sistema mafioso e ne una restituisce una radiografia fatta di nomi, regole, storie, rete di complicità, intrecci, misteri, ambiguità. Da Palermo, capitale della Mafia, il racconto si allarga al resto dell’Italia del mondo, mostrando tutte le connessioni internazionali di una Holding del Crimine dai fatturati in perenne crescita. I repertori video di cui sono ricche le Teche Rai, le interviste esclusive, i documenti originali, le immagini dei momenti storici più significativi accompagneranno le riflessioni del Procuratore, sottolineandone i passaggi più salienti. Pietro Grasso vestirà i panni del docente e del testimone, dell’esperto e del protagonista dei fatti. Nelle sue lezioni si alterneranno sempre storia, attualità, ricordi personali, aneddoti. Le lezioni, oltre alla diffusione televisiva su Rai Storia e su una rete generalista, saranno utilizzate con modularità diverse sia sul web sia come strumenti didattici proprio per “i nativi digitali”. LE PUNTATE 1 – LA CUPOLA Dal 1957 Cosa Nostra è organizzata secondo una struttura unitaria, gerarchica e verticistica, che segue regole precise: la Commissione Provinciale, la cosiddetta “Cupola”. Racconteremo le sue funzioni, le sue trasformazioni, la storia di lotte e conflitti interni che hanno portato i maggiori boss al vertice dell’organizzazione: dal triumvirato degli anni Settanta, alla seconda guerra di mafia che porta alla guida di Cosa Nostra, i Corleonesi di Totò Riina. “Per far comprendere meglio la struttura mafiosa – spiega Grasso – ricorro spesso alla metafora dei cerchi concentrici. Rappresento l’organizzazione partendo dal suo nucleo centrale, la parte militare, organica di Cosa Nostra, composta dagli uomini d’onore, gli affiliati”. Fu il collaboratore Tommaso Buscetta a raccontare per primo a Giovanni Falcone la struttura della Commissione, nel 1984. “La Commissione Provinciale di Cosa Nostra – aggiunge il Procuratore Grasso – è il vero organo di coordinamento dell’organizzazione”.