Chi ha paura dell’uomo nero ?

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RASSEGNA STAMPA

 

 

PROGRAMMA

 12 Dicembre, ore 10, Palazzo Vecchio – Firenze

Chi ha paura dell’uomo nero?
La Vita a colori
 
 A un anno dalla strage dei senegalesi, un incontro per parlare di immigrazione e della ricchezza che nasce dalle diversità, nell’arte e nella cultura come nella società.
A un anno dalla strage dei senegalesi in piazza Dalmazia, a Firenze, un incontro per parlare di immigrazione, non limitandosi a stigmatizzare il razzismo e la xenofobia, ma puntando piuttosto a valorizzare la ricchezza che nasce dalle diversità, in campo culturale e artistico, come nella società.
E’ lo scopo dell’iniziativa in programma domani, mercoledì 12 dicembre, a partire dalle ore 10, nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio, promossa da Cisl Firenze e Anolf Firenze e Toscana, in collaborazione con Comune di Firenze, Arte per le Marche eProgetto San Francesco.
“Chi ha paura dell’uomo nero ? La vita a colori” il titolo scelto per l’incontro, che alternerà immagini, suoni, parole, colori per ricordare, per riflettere, per non dimenticare.
Massimiliano Comparin leggerà una “Lettera aperta contro ogni chiusura”, Walter Scotucci parlerà della via salvifica dell’arte e della bellezza. Francesca Maranetto Gayriassumerà, con il video “In cammino….per la libertà e l’eguaglianza dell’uomo” un secolo di soprusi e violenze.
Per ricordare Samb Modou e Diop Mor uccisi il 13 dicembre 2011, ma anche Moustapha Dieng, Sougou Mor e Mbenghe Cheike, feriti dalla stessa mano. Colpiti con un gesto non relegabile alla mera follia ma frutto, anche, di quella intolleranza e razzismo che trovano radici in società sempre più timorose di ciò che non conoscono. Società, spesso, impaurite da volti dai mille colori, che portano bagagli ricchi di diversità.
Per riflettere sull’importanza che, nel corso della storia, hanno avuto i processi di mescolanza, dai quali sono nati nuovi generi musicali, inedite espressioni artistiche, fenomeni letterari che hanno arricchito le nostre società e le nostre culture. E su come l’arte sia fonte immediata di emozioni, linguaggio universale che non ha bisogno di traduzioni, strumento attraverso il quale si abbattono confini fisici e mentali.
Per non dimenticare che le nostre società per divenire sempre più aperte, coese e solidali devono basare le loro fondamenta sul dialogo interculturale, sul rispetto della legalità e su un nuovo umanesimo del lavoro.
Verrano esposte tre opere, in olio su tela, del pittore romeno Madalin Ciuca, rappresentanti il bianco e il nero della stessa faccia di un unico uomo, espressione del gioco perverso delle contraddizioni umane.
Nel corso della mattinata, alternati a proiezioni di video, letture, musica e momenti d’arte, gli interventi di Roberto Pistonina, segretario generale Cisl Firenze, Rosa Maria Di Giorgi, Assessore all’Educazione del Comune di Firenze, Pappe Diaw, rappresentante della comunità senegalese di Firenze, Mohamed Ba, autore teatrale e operatore di pace, don Giovanni Momigli, direttore dell’Ufficio pastorale sociale della diocesi di Firenze.
All’evento sono stati invitati anche Andrea Riccardi, Ministro della Cooperazione Internazionale e Youssou N’Dour, cantante senegaleseora Ministro del Turismo per il Senegal. La mattinata sarà coordinata da Direttore del Centro Studi Sociali contro le mafie –  Progetto San Francesco, Alessandro De Lisi.
 


GONEWS.IT  12.12.2012

A Palazzo Vecchio un convegno su immigrazione e accoglienza. L’assessore Di Giorgi: “Il razzismo si può battere”

“Non vogliamo limitarci a stigmatizzare la xenofobia, ma puntare piuttosto a valorizzare la ricchezza che nasce dalle diversità”

«Valorizzare la propria identità attraverso il confronto e il rapporto con le altre culture. Questa è la sfida che ci attende e la scuola è il luogo privilegiato dove vincerla». E’ quanto ha sottolineato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi intervenendo, questa mattina a Palazzo Vecchio, all’iniziativa “Chi ha paura dell’uomo nero ? La vita a colori” promossa da Cisl Firenze, Anolf Firenze e Toscana, in collaborazione con il Comune di Firenze e Arte per le Marche. «A un anno dalla strage dei senegalesi in piazza Dalmazia – ha sottolineato l’assessore Di Giorgi – questo incontro si colloca all’interno della formazione civile della città, per parlare di immigrazione e di accoglienza. Non vogliamo limitarci a stigmatizzare il razzismo e la xenofobia, ma puntare piuttosto a valorizzare la ricchezza che nasce dalle diversità, in campo culturale e artistico, come nella società».
«Purtroppo oggi mancano gli studenti delle scuole per una protesta sindacale degli insegnanti – ha spiegato l’assessore –. Sono dispiaciuta per questa assenza: penso che ai ragazzi nuocia molto, ma accettiamo la protesta dei docenti per il rispetto che portiamo alla libertà sindacale». «Questa mattina – ha aggiunto Rosa Maria Di Giorgi – abbiamo fatto una riflessione sulle modalità con le quali si può cercare una nuova integrazione tra soggetti che arrivano da mondi diversi. Lo si può fare attraverso l’arte, lo spettacolo e tante altre attività forme che, tutte insieme, contribuiscono alla crescita complessiva della società. Lo sforzo più grosso, però dobbiamo farlo a partire dalla scuola. Il razzismo e la xenofobia sono il frutto del terrore di perdere la propria identità e della incapacità di gestire il rapporto con altre e nuove identità. Per superare queste paure, l’educazione dei giovani è fondamentale: dobbiamo insegnare che ciò nasce dal rapporto con nuove culture arricchisce l’identità di ciascuno». «Non abbiamo voluto limitarci a una commemorazione, a ricordare i morti e i feriti del dramma di un anno fa – ha dichiarato Roberto Pistonina, segretario generale Cisl Firenze – perché non crediamo si possa catalogare quanto accaduto solo sotto l’etichetta del razzismo e della xenofobia. Quanto successo un anno fa è l’esempio di una società che sta involvendo sotto il profilo della tenuta sociale; quello del razzismo è un recinto troppo stretto, dobbiamo affrontare il problema sotto il profilo sociale e culturale, della legalità e del lavoro». «Dobbiamo lavorare in particolare sui giovani e sulle scuole, per costruire un nuova cultura – ha concluso Pistonina – oggi è il mondo che ce lo chiede. In questo quadro si inserisce la battaglia in cui la Cisl si sta spendendo, per la cittadinanza agli immigrati di seconda generazione. «Un grande esempio ci viene dagli Stati Uniti, dove il mix di culture e tradizioni differenti ha dato vita a generi musicali assolutamente nuovi che tutto il mondo ha amato e ama. Affrontare il tema dell’immigrazione e dell’integrazione attraverso l’arte e la cultura ha quindi un senso profondo».
A partire dalle 10, nel Salone dei Duecento, Massimiliano Comparin ha letto una “Lettera aperta contro ogni chiusura”, Walter Scotucci ha parlato della via salvifica dell’arte e della bellezza. Francesca Maranetto Gay ha riassunto, con il video “In cammino….per la libertà e l’eguaglianza dell’uomo” un secolo di soprusi e violenze, per ricordare Samb Modou e Diop Mor uccisi il 13 dicembre 2011, ma anche Moustapha Dieng, Sougou Mor e Mbenghe Cheike, feriti dalla stessa mano. Colpiti con un gesto non relegabile alla mera follia ma frutto, anche, di quella intolleranza e razzismo che trovano radici in società sempre più timorose di ciò che non conoscono. Società, spesso, impaurite da volti dai mille colori, che portano bagagli ricchi di diversità.
Sono state esposte tre opere, in olio su tela, del pittore romeno Madalin Ciuca, rappresentanti il bianco e il nero della stessa faccia di un unico uomo, espressione del gioco perverso delle contraddizioni umane. Nel corso della mattinata, alternati a proiezioni di video, letture, musica e momenti d’arte, gli interventi di Roberto Pistonina, segretario generale Cisl Firenze, Rosa Maria Di Giorgi, assessore all’educazione, Pape Diaw, rappresentante della comunità senegalese di Firenze, Mohamed Ba, autore teatrale e operatore di pace, don Giovanni Momigli, direttore dell’Ufficio pastorale sociale della diocesi di Firenze. (fn)

 


REPORTER.IT  13.12.2012

Ieri a Palazzo Vecchio si è tenuta l’iniziativa “Chi ha paura dell’uomo nero ? La vita a colori” promossa da Cisl Firenze, Anolf Firenze e Toscana, in collaborazione con il Comune di Firenze e Arte per le Marche. “Valorizzare la propria identità attraverso il confronto e il rapporto con le altre culture. Questa è la sfida che ci attende e la scuola è il luogo privilegiato dove vincerla”: sono state queste le parole dell’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi. “A un anno dalla strage dei senegalesi in piazza Dalmazia – ha sottolineato l’assessore Di Giorgi – questo incontro si colloca all’interno della formazione civile della città, per parlare di immigrazione e di accoglienza. Non vogliamo limitarci a stigmatizzare il razzismo e la xenofobia, ma puntare piuttosto a valorizzare la ricchezza che nasce dalle diversità, in campo culturale e artistico, come nella società”.

 


IL GIORNALE DI MONTESILVANO 12.12.2012

FIRENZE – Il 12 dicembre prossimo, alle ore 10, a Firenze, nel Salone dei Duecento a Palazzo Vecchio, l’Associazione Arte per le Marche, in collaborazione con la Municipalità, la Cisl e l’Anolf di Firenze e la Comunità del Senegal nel capoluogo toscano, rappresentata da Pape Diaw,  condurrà un evento culturale ed artistico ad un anno esatto dall’uccisione di due ragazzi senegalesi e il ferimento grave di un terzo, rimasto tetraplegico, per mano di un killer omicida. La città di Firenze, culla del Rinascimento, s’interroga insieme alla comunità senegalese e al mondo della cultura sul quanto accaduto e sulla paura del diverso.  Nel palazzo più nobile della cultura italiana, Palazzo Vecchio, celebrare l’antirazzismo diviene un valore assoluto che esalta la bellezza, la conoscenza e l’evoluzione stessa della nostra società. Per questo Arte per Le Marche ha chiesto a persone del mondo della cultura e dell’impegno sociale un contributo per un così alto messaggio. Uno scrittore impegnato nella ricerca della verità, storica e scomoda, Massimiliano Comparin, autore di un romanzo appassionato, “I Cento Veli”, nelle cui trame tinte di giallo si celebra un lutto nazionale mai rielaborato, l’esodo dal confine orientale italiano a seguito della perdita dei territori dopo la fine della Seconda Guerra, leggerà una sua “Lettera aperta contro ogni Chiusura”. Walter Scotucci, pediatra, pedagogista ed esperto di arte classica, parlerà della via salvifica dell’arte e della bellezza. Discorso dedicato alle nuove generazioni, oppresse dalla mistificazione della verità e dalla cultura della morte. L’evento si aprirà con una firma rosa, quella di un’artista poliedrica e impegnata, la torinese Francesca Maranetto Gay, che nel video “In Cammino… per la Libertà e l’Eguaglianza dell’Uomo” riassumerà un secolo di soprusi e violenze dell’uomo sull’uomo, il ‘900. In particolare, verrà citata la famiglia Jervis Rochat , quale dinastia distintasi nella difesa dei diritti dell’Uomo scegliendo, nella seconda metà dell’800, Firenze come città d’elezione al posto della neutrale Svizzera. Qui, con altre famiglie illuminate, come i Vannucci, i Jervis Rochat fonderanno, nei primi del ‘900, il Partito d’Azione. La chiosa musicale, un inno alla vita, Ayo Nene, ninna nanna senegalese cantata da Dine Mboup, del gruppo italo-senegalese AnimaEqual, rappresenta un simbolo di interazione creativa e positiva che dal jazz-fusion ci parla di vita vissuta. Sono Ospiti d’onore invitati: Andrea Riccardi, Ministro della Cooperazione Internazionale;
Youssou N’Dour, cantante senegalese, ora Ministro del Turismo per il Senegal;
, autore teatrale;
Don Giovanni Momigli, operatore di pace e uomo di fede, dalla carica umana straordinaria. Il coordinatore, Alessandro De Lisi, direttore del Centro Studi Sociali contro le mafie – Progetto San Francesco, darà alla manifestazione un taglio sociale e d’impegno, dove l’etica della comunicazione rappresenta la prima forma di bellezza. Promossa con entusiasmo dalla Cisl di Firenze – nella persona del suo Segretario Roberto Pistonina che ha colto nell’iniziativa un evento sociale importante – e patrocinata con altrettanto entusiasmo dal Comune di Firenze, nella figura dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Rosa Maria De Giorgi, primo ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’evento “Chi ha paura dell’Uomo Nero? La Vita a Colori” gode anche del patrocinio d’un organismo internazionale come l’O.M.P.S.I. (Osservatorio della Pace e Monitoraggio della Sicurezza Internazionale di Assisi), esempio corale di alto valore umanitario.