23.2.2023 Legalità e mafie, alla web radio della Palmezzano l’intervento di Fiammetta Borsellino
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Da anni incontra studentesse e studenti di tutte le scuole d’Italia sui temi della lotta alla mafia e della cultura della legalità
Mercoledì 22 febbraio alle ore 15:30 in diretta sul canale youtube di Radio Palmezzano Today, la web radio della Scuola media “Marco Palmezzano” di Forlì, interverrà Fiammetta Borsellino, che da anni incontra studentesse e studenti di tutte le scuole d’Italia sui temi della lotta alla mafia e della cultura della legalità.
Figlia del magistrato Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992 in un attentato dinamitardo sotto casa di sua madre e che fece vittime anche gli uomini della sua scorta. La testimonianza di Fiammetta Borsellino riveste particolare importanza in ragione della profondità delle conoscenze e della capacità di leggere a trent’anni dai fatti un momento centrale e drammatico della recente storia repubblicana. Oggi, con l’arresto del boss Matteo Messina Denaro, sembra essersi chiuso il cerchio attorno agli elementi e ai personaggi direttamente coinvolti nella stagione dello stragismo mafioso degli anni 1992-1993. Ricostruire attraverso le parole di Fiammetta Borsellino quegli eventi della storia recente del paese contribuisce alla formazione alla cittadinanza delle giovani generazioni cui si rivolge l’impegno della dr.ssa Borsellino e che rappresenta un’occasione di crescita culturale e civile non solo per le ragazze e i ragazzi della Scuola “Marco Palmezzano” di Forlì, ma per l’intera comunità. FORLÌ TODAY
Fiammetta Borsellino sarà intervistata da Radio Palmezzano Today
Staff 4live
Mercoledì 22 febbraio, alle ore 15,30 in diretta sul canale youtube di Radio Palmezzano Today, la web radio della Scuola media “Marco Palmezzano” di Forlì, interverrà Fiammetta Borsellino, che da anni incontra studentesse e studenti di tutte le scuole d’Italia sui temi della lotta alla mafia e della cultura della legalità.
Fiammetta Borsellino è la figlia del magistrato Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992 in un attentato dinamitardo sotto casa di sua madre e che fece vittime anche gli uomini della sua scorta. La sua testimonianza riveste particolare importanza in ragione della profondità delle conoscenze e della capacità di leggere a trent’anni dai fatti un momento centrale e drammatico della recente storia repubblicana.
In questi giorni, con l’arresto del boss Matteo Messina Denaro, sembra essersi chiuso il cerchio attorno agli elementi e ai personaggi direttamente coinvolti nella stagione dello stragismo mafioso degli anni 1992-1993. Ricostruire attraverso le parole di Fiammetta Borsellino quegli eventi della storia recente del paese contribuisce alla formazione alla cittadinanza delle giovani generazioni verso cui si rivolge il suo impegno e un’occasione di crescita culturale e civile non solo per le ragazze e i ragazzi della Scuola “Marco Palmezzano” di Forlì, ma per l’intera comunità.
Sarà possibile porre domande all’ospite attraverso la chat durante la diretta. Tutte le puntate rimangono visibili sul canale YouTube della scuola. Per informazioni: www.ic2forli.it.
Link della diretta: https://www.youtube.com/live/60ADnn5C0VE?feature=share.
20.2.2023
Forlì, Radio Palmezzano Today con la figlia di Borsellino
Legalità e lotta alla mafia. Sono i temi che verranno affrontati oggi alle 15.30 nel nuovo appuntamento con Radio Palmezzano Today. A parlarne ai ragazzi della scuola forlivese sarà Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992. Temi sempre d’attualità dopo il recente arresto del boss Matteo Messina Denaro, anche per i giovani dell’Istituto comprensivo 2 “Irene Ugolini Zoli”, la cui esperienza con “Radio Palmezzano Today” sta riscuotendo grande successo.
22.2.2023 Fiammetta Borsellino oggi in diretta web su Palmezzano Today. IL RESTO DEL CARLINO
Oggi alle 15.30 in diretta sul canale Youtube di Radio Palmezzano Today, la web radio della scuola media Palmezzano, interverrà Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992.
La testimonianza di Fiammetta Borsellino riveste particolare importanza in ragione della profondità delle conoscenze e della capacità di leggere a trent’anni dai fatti un momento centrale e drammatico della recente storia repubblicana. L’incontro con gli studenti rappresenterà un’opportunità culturale e civile non solo per le ragazze e i ragazzi della Palmezzano, ma per l’intera comunità.
E’ possibile porre domande all’ospite attraverso la chat durante la diretta. Tutte le puntate rimangono visibili sul canale YouTube della scuola.
22.2.2023 Lotta alla mafia, Fiammetta Borsellino interverrà a Radio Palmezzano Today
(Sesto Potere) – Forlì – 22 febbraio – Oggi pomeriggio, alle ore 15:30, in diretta sul canale youtube di Radio Palmezzano Today, la web radio della Scuola media “Marco Palmezzano” di Forlì, interverrà Fiammetta Borsellino, che da anni incontra studentesse e studenti di tutte le scuole d’Italia sui temi della lotta alla mafia e della cultura della legalità.
Figlia del magistrato Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992 in un attentato dinamitardo sotto casa di sua madre e che fece vittime anche gli uomini della sua scorta. Un agguato che cadde dopo circa due mesi dalla strage di Capaci, avvenuta il 23 maggio 1992 e che costò la vita al giudice Giovanni Falcone (i due nella foto).
E’ possibile porre domande all’ospite attraverso la chat durante la diretta. Tutte le puntate di Radio Palmezzano Today rimangono visibili sul canale YouTube della scuola.
SESTO POTERE 22.2.2023
8.2.2023 Fiammetta Borsellino chi è la figlia del giudice Paolo Borsellino. Biografia: quando è nata, quanti anni ha, chi sono i suoi fratelli. Il rapporto con il padre, quanti anni aveva quando c’è stata la Strage di via D’Amelio. Cosa fa oggi, le interviste.
Fiammetta Borsellino nasce nel 1973, quindi nel 2023 compie 50 anni. È figlia del giudice Paolo Borsellino e di Agnese Piraino Leto. Ha un fratello e una sorella, entrambi maggiori: Manfredi Borsellino, nato nel 1971 e diventato commissario di Polizia, e Lucia Borsellino, nata nel 1969. È nipote di Angelo Piraino Leto, ex magistrato e presidente del Tribunale di Palermo.
Si laurea in Giurisprudenza e lavora per 17 anni come dirigente nella Pubblica Amministrazione al Comune di Palermo, decidendo poi di dedicarsi ad altro.
Sono passati 30 anni dalla Strage di via D’Amelio: quando il padre Paolo Borsellino muore insieme agli agenti della scorta (Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina), lei ha 19 anni.
“Amo ricordare di mio padre quella sua incredibile capacità di non prendersi mai sul serio ma al tempo stesso di prendersi gioco di taluni suoi interlocutori. Queste qualità caratteriali l’hanno aiutato in vita ad affrontare di petto qualsiasi cosa minasse il suo ideale di società pulita e trasparente e ne sono sicura lo avrebbero accompagnato ancora in questo particolare periodo storico, in cui l’illegalità e la corruzione continuano ad essere fenomeni dilaganti nel nostro paese”, racconta Fiammetta in un’intervista.
Insieme ai fratelli Manfredi e Lucia Borsellino, non ha mai smesso di cercare la verità su quei tragici avvenimenti del 1992, sottolineando in diverse occasioni quanto ci sia ancora molto su cui fare luce: “Ci sono uomini che lavorano per allontanare la verità sulla strage di via D’Amelio. Oggi questa verità è negatanon solo alla mia famiglia ma tutto il popolo italiano, il primo a essere stato offeso”. Queste le sue parole, nel luglio del 2022.
“A casa mia – aggiunge Fiammetta Borsellino – da quando è morto mio padre, è entrato chiunque. Ma se all’inizio questa presenza continua era giustificata come forma di attenzione, alla luce di tradimenti e depistaggi, ci ha fatto capire che c’era una forma di controllo, una necessità di una sorta di stordimento. Davanti a una finta attenzione non c’è stato un giusto percorso di verità per noi l’unico modo di fare memoria era attivare un giusto percorro di verità. Invece abbiamo avuto solo tradimenti verità distorte”.
Fiammetta Borsellino a Palermo
Sebbene proprio a Palermo il padre Paolo Borsellino abbia trovato la morte, Fiammetta Borsellino non ha mai pensato di lasciare la città, come i suoi fratelli: “Non è Palermo che l’ha ucciso. Io non ho mai pensato di lasciare questa città come peraltro non fece mai neanche mio padre in quegli anni. Nutro una passione viscerale anche se piena di conflitti nei confronti di questa città”, racconta.
“Certo”, aggiunge, “Palermo è una città dalla quale sento il periodico bisogno di allontanarmi, sento ogni tanto questa cappa di oppressione, ma mi basta qualche giorno in campagna, i miei viaggi, ma non ho mai pensato di andare a vivere altrove. (…) Ho messo le radici qui, nel centro storico di Palermo che amo follemente, con i miei bambini con cui lavoro da anni e che riuscivo persino a portare a casa quando ancora c’era papà. Glieli facevo trovare lì e riempivo la casa. E a lui piaceva tanto “, conclude.
8.2.2023 FIAMMETTA BORSELLINO: “Le idee di mio padre possano camminare con le vostre gambe
“Io sono Fiammetta, la figlia più piccola di Paolo Borsellino, morto nell’attentato di via D’Amelio il 19 luglio 1992. A differenza di mia sorella Lucia e mio fratello Manfredi che si occupano di altro, ho scelto di espormi pubblicamente non solo per raccontare la storia di mio padre ma per fare memoria delle sue idee, dei suoi pensieri, del suo esempio, affinché possano continuare a camminare anche con le vostre gambe”.
Si presenta così Fiammetta Borsellino sul palco del Cinema-teatro Italia alla platea di studenti e studentesse del liceo Russell Fontana, del liceo Falcone-Borsellino di Arese e di una scuola media di Milano che porta sempre il nome di suo padre e di Giovanni Falcone. “Parlate di mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali, però parlatene”, diceva Paolo Borsellino per spronare la società a non arrendersi alla lotta alla mafia.
E il liceo garbagnatese nell’ambito di un progetto di educazione civica ha incontrato Fiammetta per sapere cosa possono fare i giovani. “Il sostegno della società civile nella lotta alla mafia è fondamentale quando il lavoro da magistrato che faceva mio padre, la prima cosa da fare è creare un movimento culturale, affinché il fresco profumo della libertà si opponga al puzzo della mafia – aggiunge – voi dovete vivere i territori, proprio come mio padre ha sempre vissuto e amato la città di Palermo, dovete occupare spazi, piazze e giardini. La libertà e la cultura alla legalità sono gli antidoti alla mafia”. Gli studenti e le studentesse della classe quarta C e terza E del liceo artistico Fontana hanno presentato alla Borsellino le loro opere d’arte grafica e pittorica ispirate al padre Paolo. Le classi quarte e quinte dei licei Russell, invece, in questi mesi sono protagoniste del progetto “Conoscere le mafie, costruire la legalità”, per conoscere e interpretare i fenomeni mafiosi, i loro insediamenti e l’attività dell’antimafia. Il progetto si concluderà un’uscita didattica alla Bottega del Grillo di via Rimembranze, un locale confiscato alla mafia e gestito della cooperativa “Il Grillo parlante”. IL GIORNO 8.2.2023 di Roberta Rampini
La figlia di Paolo Borsellino questa mattina a Garbagnate dagli studenti
Fiammetta Borsellino questa mattina, 7 febbraio alle 11, incontra gli studenti del liceo Russell-Fontana per parlare di mafia: l’appuntamento è al Cinema Italia di Garbagnate, con la figlia del giudice Paolo Borsellino, in un momento in cui pare ancora più evidente quanto ci sia bisogno di parlare di certe tematiche e tenere viva l’attenzione su temi così importanti.
Fiammetta Borsellino incontra gli studenti di Garbagnate e Arese
Fiammetta Borsellino, figlia del giudice Paolo, incontra gli studenti del liceo Russell-Fontana al Cinema Italia di Garbagnate: appuntamento alle 11, in un incontro che vuole sottolineare l’importanza che la scuola riservi all’urgenza di rilanciare iniziative contro le mafie e a tutela della
legalità.
“Parlate di Mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali, però parlatene…”, ripeteva Paolo
Borsellino, spronando la società civile a non arrendersi alla lotta alla mafia. A moderare l’incontro di questa mattina sarà Luca Fazzo, giornalista de Il Giornale. Saranno presenti la dirigente scolastica del liceo Russell-Fontana, Giuseppina Pelella, il dirigente scolastico del liceo Falcone e Borsellino id Arese, Emilio Mancuso, e la dirigente scolastica della scuola secondaria Falcone e Borsellino di Milano, Lara Santangelo. Con loro anche Giuseppe Maugeri del comando dei carabinieri di Garbagnate Milanese, oltre che docenti e studenti, oltre che Cristina Seveso di Associazione Libera e Agende Rosse, di Garbagnate Milanese.
Lotta alla mafia: l’incontro con la figlia di Borsellino e la visita al bene confiscato
In vista di quest’incontro di altissimo valore socio-pedagogico, che si innesta nelle programmazioni di educazione civica del nostro istituto, le studentesse e gli studenti del liceo artistico presentano vere e proprie opere d’arte grafica e pittorica ispirate al magistrato palermitano, vittima del brutale attentato mafioso nel luglio 1992.
Le classi quarte e quinte dei licei Russell, invece, sono protagoniste del progetto “conoscere le mafie, costruire la legalità”, un’azione educativa attraverso la quale si è inteso fornire alle studentesse e agli studenti gli strumenti conoscitivi per interpretare i fenomeni mafiosi, i loro insediamenti e l’attività dell’antimafia. Il progetto si concluderà con l’uscita didattica – Uso sociale dei beni confiscati – in via Rimembranze, alla La Bottega del Grillo. Progetto sociale della cooperativa “Il Grillo parlante” per parlare e raccontare del bene confiscato alla mafia e restituito alla cittadinanza. IL NOTOZIARIO
La figlia di Borsellino incontra gli studenti del liceo
Un incontro di alto valore educativo che ha visto la platea al completo stracolma di studenti che hanno voluto essere presenti
La figlia del giudice Paolo Borsellino ha incontrato gli studenti del Liceo Russell-Fontana di Garbagnate Milanese questa mattina, 7 febbraio, al Cineteatro Italia di via Varese.
Fiammetta Borsellino parla di Mafia e ricorda “mio padre diceva sempre parlatene alla radio, in televisione, sui giornali è molto importante perché spronava la società civile a non arrendersi alla lotta”. Con lei la preside del liceo Giuseppina Pelella, il preside Emilio Mancuso, Dirigente del liceo “Falcone-Borsellino di Arese e la professoressa Lara Santangelo a capo del della superiore statale “Falcone-Borsellino” di Milano. Un incontro di alto valore educativo che ha visto la platea al completo stracolma di studenti che hanno voluto essere presenti. Gli studenti del liceo artistico hanno posizionato sul palco alcune opere d’arte grafica e pittorica ispirate al magistrato palermitano, vittima del brutale attentato nel luglio 1992.
Le parole di Fiammetta
“L’augurio è che veramente le nostre scelte possano cambiare la vita, virare dalla parte dell’onestà spinti dal desiderio della legalità e della giustizia” ha detto la preside Pelella. “Questa storia nella sua praticità è stata una ferita non solo individuale ma collettiva. Dobbiamo anche dire che è una vicenda piena di lutti ma ha fatto emergere che c’è una vittoria della vita sulla morte. Sicuramente essere qui dopo 30 anni a far rivivere le idee di chi ci ha preceduto dimostra che le persone possono essere eliminate fisicamente ma non possono essere cancellati gli esempi, le idee come la vostra presenza qui. Il ricordo cammina sulle gambe delle nuove generazioni. Questo comporta che il ricordo non è sterile ma produttivo. Per me il ricordo non passa solo attraverso l’intitolazione di una piazza ma dalla forza che si trae dall’insegnamento”.
La mattinata si è conclusa con la visita alla Bottega del Grillo Parlante in via Rimembranze (noto locale confiscato alla criminalità organizzata) per parlare e raccontare di questo locale restituito alla cittadinanza dove si tengono conferenze e incontri PRIMA MILANO