Dai lettori di ” TI RACCONTERÒ TUTTE LE STORIE CHE POTRÒ”

 

 

 

AGNESE BORSELLINO 



  “TI RACCONTERÒ TUTTE LE STORIE CHE POTRÒ”

 

Un insieme di appassionati racconti e ricordi affidati alla penna del giornalista e scrittore Salvo Palazzolo.  Agnese Borsellino, scomparsa il 5 maggio del 2013 dopo una lunga malattia, prima di morire ha voluto lasciare una sorta di testamento autobiografico, “un regalo alla famiglia”, la cronaca di vita di due persone che si sono incontrate ed innamorate, di un’unione coronata dalla nascita di tre figli, di una quotidianità semplice, fatta di piccole cose. Il titolo del libro è tratto da una frase che Paolo Borsellino amava ripetere alla sua Agnese: “Io ti sollecito, ti stuzzico, ti racconto la lieta novella che sta dentro tante storie di ogni giorno. Ti racconterò tutte le storie che potrò. Così il nostro sarà un romanzo che non finirà mai, sino a quando io vivrò. La lieta novella manterrà sempre fresco il nostro amore. Perché l’amore ha bisogno di mantenersi fresco.” Ed è l’amore verso suo marito il filo conduttore di tutto il “testamento” della vedova Borsellino, un amore tanto grande da portarla ad accettare di buon grado il fatto che il suo Paolo non avesse orari, non potesse essere come quelli che nel pomeriggio escono con le proprie mogli. Sono passati 29 anni dalla strage di Via D’Amelio e ancora non si è fatta luce sulle responsabilità dell’attentato e, ancor meno, sul mistero dell’agenda rossa scomparsa.   Abbiamo chiesto all’amica Gabriella Tassone, co-amministratrice del Gruppo Fraterno sostegno ad Agnese Borsellino, che fra l’altro  viene citata nel libro dalla signora Agnese, di raccontarci  come nasce il libro  ” Ti racconterò tutte le storie che potrò” e quale ruolo ebbero gli iscritti al Gruppo. Fu un lavoro che iniziò da un desiderio della signora e cioè poter utilizzare gli scritti a lei pervenuti sia in email che tramite i commenti nel gruppo. Ma per capire bisogna fare un piccolo passo indietro. Quando nel marzo 2012 fu aperto il gruppo si diede la possibilità di scrivere alla signora tramite una mail. Poi si stampavano le mail e si portavano a Lei.E scrissero in centinaia da tutto il mondo, persino colleghi del giudice Borsellino. Alcuni di questi  autorizzarono la pubblicazione delle loro mail sul gruppo altri preferirono rimanere riservati. Sta di fatto che alla fine di gennaio 2013 la signora chiese,  tramite una comunicazione, di utilizzare le mail perché voleva che tutto questo materiale non rimanesse ” nascosto” ma  usufruibile da  chiunque. E così iniziò un lavoro immane di cernita e recupero contatti.Alla fine furono scelti alcuni scritti (quelli che la signora ritenne più significativi) e vennero inseriti nel libro. Purtroppo l’ uscita del libro avvenne solo dopo la morte della signora Agnese, nel novembre 2013.  È una eredità che Agnese Borsellino ha lasciato alle nuove generazioni in cui tanto credevano lei e il dr Paolo. Chiunque lo abbia letto avrà  compreso che non si tratta solo di un ” libro” ma è molto di più. È una storia di Amore e Speranza, ambientata in quella ” terra bellissima e disgraziata” in cui il giudice decise di restare e non sottrarsi al dovere morale di combattere per la libertà di tutti. E nella vita del dr Borsellino la famiglia ebbe un ruolo primario.  Agnese Borsellino ha voluto ripercorre la loro vita e lasciare un’ eredità a noi tutti.


Impressioni, giudizi, emozioni dei lettori

 

NICOLA MORRA
Sto leggendo e rileggendo, anche emozionandomi, “Ti racconterò tutte le storie che potrò”, il libro in cui Agnese Borsellino ha voluto, già malata, raccontare la sua vita col giudice morto in via d’Amelio.
Non ho conosciuto personalmente il protagonista di questo libro, ma ho potuto conoscere alcuni di coloro che gli sono stati accanto in quegli anni, ed ho intuito la sua grandezza umana, la sua pietà per il mondo e gli altri esseri umani appunto dalla “bellezza” di chi lui ha continuamente riempito d’attenzioni e d’affetto anche semplicemente “raccontando storie”. Era uomo innanzitutto generoso e ricco d’umanità, o meglio di pietà, dote oggi sconosciuta ai più. Stare accanto a chi soffre, non fuggire di fronte dolore e sofferenza, stare con gli ultimi. Questo era, anche, Paolo Borsellino.
E voglio velocemente riproporvi le parole del genero, l’avvocato Fabio Trizzino, marito della primogenita Lucia, parole su cui la stessa Agnese è tornata a riflettere dal momento che inizialmente, come lei stessa ha scritto, non le aveva comprese.
“Fabio dice: “Ho avuto il privilegio di non aver conosciuto il giudice Paolo”. La prima volta che me lo sussurrò, non capii. Mi spiegò: “Se l’avessi conosciuto, mi sarei ammalato assistendo a tutto quello che è accaduto dopo la sua morte. I depistaggi nelle indagini, l’omertà della stampa, lo sciacallaggio intorno alla figura di Paolo Borsellino, le trappole, le malignità. Agnese – mi ha chiesto Fabio – ma come hai fatto a resistere? Perfino Lucia mi ha detto: ‘Ero pronta alla morte di mio padre, ma non a quello che è accaduto dopo’”.
P.s.: per chi è interessato a cogliere direttamente tale passaggio, lo si trova a pag. 42 dell’edizione di cui posto la foto della prima di copertina.
 
ANNA MARTINI
Uno dei libri più belli e più intensi che io abbia mai letto…uno di quelli che ti fanno toccare con mano il dolore e ti lasciano tanta rabbia per tutto ciò che non è stato fatto…
 
STEFANIA BELLANOVA
Ogni volta che lo rileggo è una grande emozione allo stesso tempo con tanta tristezza pensando a Giovanni Francesca Paolo i ragazzi della scorta le loro famiglie. Non doveva succedere purtroppo… resta sempre il loro grande ricordo nel cuore
 

GIUSY MATTALIANO
Da leggere e da rileggere e le lacrime scendono sole

CONCETTA FELICE
L’ho letto e lo consiglio a tutti

 

IRENE MARCHETTI
Bellissimo

ANNALISA SACRIPANTE
Bellissimo libro

SANDRA MASCHERA
Ho letto il libro di Agnese e a tratti mi ha commosso una famiglia unica nella mia adolescenza ricordo i discorsi dei mie genitori riguarda agli anni di piombo che portarono alla morte di giovani carabinieri anche nella mia città e ricordo in centro Treviso le auto che scortavano il prefetto non capivamo eravamo giovani ora ci riflettiamo e a volte penso che i nuovi magistrati dimentichino il passato troppo in fretta chissà che futuro avremo

MARIA TERESA DRAGONETTI 
Lo lessi tutto d’un fiato, rinnovo il mio grazie per tutto ciò che hanno fatto per noi, lo spirito di servizio, la loro ragione di vita. E quanto amore, quanta tenerezza in quelle pagine!

ANTONELLA CINA’
Leggerlo ha suscitato in me, dall ‘ inizio alla fine, a parte la grande ammirazione per questo eroe, un senso di impotenza, frustrazione verso una società già altamente corrotta, schiava del potere e dei soldi. Abbiamo vissuto noi di quella generazione quei fatti tremendi, ma troppo giovani per comprenderli a pieno,per comprendere la gravità del marcio intorno a noi, e era inimmaginabile pensare a quello che avrebbe portato, quello che adesso viviamo. Amo e ammiro Borsellino e Falcone, e ancora oggi mi fa arrabbiare il fatto che uomini, veri uomini come loro non ci siano più!! Loro erano giusti, e non ci sono più… ci sono gli altri…

NIKOL GENOVA
Letto, riletto, letto, riletto, mi ci perdo dentro.

BARBARA BOCCARDI
  Dignità e delicatezza …un libro bellissimo per conoscere il grande uomo che era Paolo Borsellino

CHIARA CUTILLI
Un mix di emozioni… Sono una matricola Del primo anno di filosofia ma ho sempre avuto bisogno di mantenere alto il nome di uomini come Paolo borsellino nel mio piccolo scrivendo leggendo tanto battendomi sempre contro le ingiustizie …  Questo libro acceso in me una lampadina e mi ha spronato a fare del mio meglio per cambiare o almeno provare di cambiare questo mondo…  È stato fonte di ispirazione. Ritrae una donna fortissima, Agnese, che ha sacrificato per l’amore di Paolo la sua vita, i suoi sogni, rinunciando A moltissime cose alle quali ho dovuto rinunciare anche Paolo, solo per cercare di cambiare il mondo. Ovviamente ritrae un Paolo ha già il volto della sua carriera, da ragazzo fino alla fine della sua vita…   Delicato, coinvolgente, struggente attratti.la storia di un uomo, delicato, coinvolgente, struggente a tratti  storia di un Uomo, di quello che considero di quello che io considero un vero Uomo.

SARA PIERANTOZZI
Speciale. semplicemente speciale…

EMANUELA SALVATORE
Attraverso i racconti di Agnese emerge l’uomo che fu Paolo Borsellino.le parole di Agnese rimangono impresse nella mente.

MONICA CORTICELLI 
Toccante.

MARIA PAOLA SAX
Ancora non lo metto il piacere di leggerlo, lo farò a breve.

MARIA LUISA VUONO
Un libro molto bello ed emozionante che restituisce il quadro completo dell’uomo Paolo dietro il grande Magistrato, sostenuto da una moglie meravigliosa.  Ho pianto tanto, non posso che consigliarlo.  Grazie signora Agnese

FABIO GRISAFI
Grazie a questo libro sono uscito da un vicolo cieco, sono rimasto a Palermo per amarla e, soprattutto, è nata Flavia, alla quale spero di riuscire a raccontare tante storie. Ho regalato il libro a tanti amici. Grazie Donna Agnese!

TIZIANA SEMPRONIO
Era da tanto tempo che non riuscivo più a leggere un libro. Ne ho comprati tanti, negli ultimi anni, senza mai riuscire a finirne uno. Tra i molti ho comprato anche ” Ti racconterò tutte le storie che potrò”. Inutile dirlo, ma l’ho letto tutto d’un fiato!
Ovunque lei sia, grazie signora Agnese. La ringrazio per il coraggio, la dignità e la voglia di giustizia che trasuda da ogni pagina. Lei, la sua famiglia e il ” nostro” Paolo- ho detto proprio nostro, nostro di tutte le persone ” per bene” che popolano questo paese da troppo tempo alla deriva- avrete sempre un posto nel mio cuore. Grazie

MARIA PIA PUGLIESE
Letto, riletto e ancora, ancora… Vicinissimo ai bambini e ai ragazzi, profondissimo per noi docenti. Un regalo di una generosità unica.

STEFANIA BELLANOVA
Grazie dolcissima signora Agnese Lo leggero ‘ai miei nipoti.

ANTONELLA PRUDENTE
Un libro di grande coraggio…delicato, che sa urlare in un silenzio frastornante…DIFFICILE non ascoltare, non sentire, non avvertire…

SILVIA PASSANITI
Un libro stupendo che ci fa capire ancora di più che splendida persona fosse questo uomo.L’ho regalato a tutte le persone che potevo…

MARIA ROSANNA CARNEVALE
Un libro dolcissimo , la loro storia d’amore. Finito di leggere il giorno dell’anniversario della morte di Paolo Borsellino. Ancora più bello….

MARIATERESA ROSA
 Tenero. Bellissimo.

ENZA USCIDDA
E’ proprio un bel libro.

MARINA RUOTOLO 
Lo leggerò volentieri deve essere stupendo.

VALENTINA GIORILetto, e amato.

VALERIA POLIMENI
A me questi libri lacerano l’anima già dal titolo… Ecco, questi libri non mi stancherei mai di vederli postati anche ripetutamente. Emozioni e speranza.

CLAUDIA VANESSI 
Tenero e dolce come libro.La moglie che racconta la loro storia d’amore. Lo rileggerei mille volte

GLORIANA LEONE
Il contenuto è importante e utile per conoscere chi veramente è stato Paolo Borsellino uomo e magistrato, personalmente ho trovato troppo sdolcinato il linguaggio e monotona la scrittura. Ottimo per avere comunque uno sguardo sul fenomeno mafie.

SARA BI 
 Letto or ora, molto delicato e bello, mi lascia tanta malinconia per questo nostro paese senza giustizia e legalità.

ANTONIETTA DI GIACOMO 
BELLISSIMO….

FABRIZIA MORELLO 
LIBRO FAVOLOSO!

ANNA REALINI 
Terminato di leggere ieri sera. A dir poco favoloso !!!! Lo farò sicuramente leggere a mio figlio di 21 anni.

ALESSANDRO FARRIS
Splendido e struggente. Lo farò leggere anche a mia madre.

TOMMASINA COCCO  
è  un libro che ti tocca il cuore !!!

GAIA CITTERIO 
Veramente commuovente e fonte di grande ispirazione!

ANTONELLA CHIODI 
Stasera é la terza volta che leggo il libro bellissimo di Agnese e ogni pagina mi fa salire l’emozione .la sua é una testimonianza d’amore al suo uomo. Grazie Agnese sarai sempre nei nostri cuori con il tuo paolo

DANIELA GARUFI 
 lo sto leggendo ……..l`emozione e forte che provo

MILENA MAURI 
Ieri sera ho iniziato, e quasi finito, questo libro… mi sono commossa, dovrebbero leggerlo tutti..

PINA CAVALLARO 
Ogni pagina ti emoziona e ti commuove!!!

PEZZER ANTONINO MARIA
E’ bellissimo leggervi. Vi emozionate solo Leggendola … e non l’avete conosciuta ! Di persona era……coinvolgente! 

CLAUDIA GIUSEPPE E PLUCHINO TINNIRELLO
Meraviglioso, toccante, di una tenerezza infinita ma al contempo una forza straordinaria

LUDOVICA ROMANO
Un diario di memorie che ripercorrono la vita di queste gemme preziose e rarissime, davvero emozionante e bellissimo 

MARIS VALDAMERI
Letto appena pubblicato. Stupendo e commovente.

PAOLINO BIONDO
Fantastico memoriale di una vita fatta di amore per la famiglia è di vita in difesa di un vivere civile e sociale .

ALESSANDRO DEPALM
Finito di leggere da poco. Emozionante e a tratti commovente, leggerlo è importante anche se come in tutti i libri in cui si parla di mafia, rimane poi un retrogusto amaro per le vicende e vicissitudini italiane.

ROSAMARIA GRAZIA LAVORO 
Su facebook ho letto un accenno a questo libro, mi sono affrettata a comprarlo, e l’ho letto d’un fiato. Un prezioso esempio di grande umanità, di valori e di ideali espressi nella quotidianità di vite semplici, di persone che ti entrano ancor più nel cuore, una narrazione che ti coinvolge e vorresti non finisse mai.

PAOLO CARLI
Bellissimo letto e…i valori che esprime con umiltà e generosità lo rendono ancora più importante

LINDA BISCAZZO
Bellissimo questo libro! La forza che trasmette Agnese Borsellino tramite le sue parole è immensa!

DAWIDH MELEK ATTESTI 
Ho trovato esposto questo libro, circa due settimane fa, nella libreria del Liceo (Aldo Moro) dove insegno a Reggio Emilia e l’ho preso in prestito. Ho letto il libro tutto d’un fiato, terminandolo ieri sera, e mi sono sentito condotto da Agnese, quasi a sentirne la voce, in una storia che mi appartiene in quanto palermitano (sono cresciuto a Villabate) e in quanto cittadino italiano. Quando Paolo e Giovanni furono ammazzati insieme alle loro scorte avevo dodici anni e ricordo la tristezza che si respirava in quei giorni. Penso che quel sacrificio non sia stato vano perché, anche se la verità è tutt’ora occultata da alcuni uomini mafiosi e delle istituzioni che probabilmente sperano che il tempo affievolisca, scoraggiando, la ricerca della stessa verità, la coscienza per la legalità è sempre più viva.

FABRIZIO CANTONI
Bellissimo libro, l’ho letto qualche anno fa.

ROSETTA BERNARDO
Bellissimo libro e molto emozionante grazie Agnese

STEFANIA BELLANOVA
Grazie signora Agnese 

ANTONIO MAROSCIA
Ho appena terminato la lettura del libro “Ti raccontero’ tutte le storie che potro’ e mi sono ancora di più convinto di che uomo fosse il giudice Borsellino e dal profondo del cuore lo ringrazio per tutto quello che ha fatto.

ANNA RINALDI MARRONE
Libro vero…ti fa vivere la famiglia BORSELLINO. Grazie

BEATRICE GRANATO
terminato il meraviglioso libro: “Ti racconterò tutte le storie che potrò”. Ringrazio di cuore per la stupenda testimonianza. Sono sicura che potrà aiutare le persone coinvolte ma ancora silenti, e che questo libro farà il giro del mondo.

GIULIA BERTINI
un “libro” che oserei definire un “libro di vita” … ricco di emozioni, amore, e voglia di essere! pagine che ti facapire l’attaccamento ai veri valori della vita, della famiglia…oltre a raccontare di un grande uomo , di un grande magistrato!

DAVIDE MONTIALBO
…finito di leggere il libro “ti racconterò tutte le storie che potrò”, trovato per caso in una libreria romana. Non sapevo dell’esistenza di questo gruppo ed ho amato quelle pagine. Lì dentro vi ho scoperto. Leggo sovente libri sui martiri di mafia, sono molto interessato a queste tristi parentesi della nostra storia. Ma in quel libro ho trovato qualcosa di diverso e di bellissimo. Sono i pensieri di una nonna che racconta a tanti ideali nipoti quale sia il giusto modo di vivere certi sentimenti, con una tenerezza che mi ha commosso. Per tutto questo, grazie Agnese. Vorrei che quelle parole potessero risuonare con ancor più forza.

SONIA CARTOSCIELLO  
Ti racconterò tutte le storie che potrò di Agnese Borsellino 22 luglio 2014 alle ore 11.39 Oggi, d’un solo fiato, ho letto il libro di Agnese Borsellino “Ti racconterò tutte le storie che potrò” ed ho ancora dentro un’emozione che non è possibile descrivere, ma può essere compresa da chi, se pure in spazi e luoghi differenti, si fa trasportare da ” quel fresco profumo di libertà”. “L’amore – diceva Paolo Borsellino ad Agnese – si mantiene con una sorpresa ogni giorno, che non sia un regalo o un fiore. Ti racconterò tutte le storie che potrò, così il nostro sarà un romanzo che non finirà mai, sino a quando io vivrò”. Parole che arrivano dritte al cuore, ci accarezzano l’anima, ci fanno chiedere per la milionesima volta, perché il loro sublime romanzo è stato barbaramente interrotto e ancora non troviamo risposta. Invito tutti a leggerlo per sentire la tenerezza di un Padre amorevole, di un Marito esemplare, di un Uomo straordinario, tutto ciò prima ancora di sentire la forza, la paura, il coraggio, determinazione di un Magistrato di rara levatura etica e professionale. E, camminando tra i ricordi, a volte felici, altre dolorosi di Agnese, si procede in punta di piedi, assaporandone tutta la bellezza, ma con il rispetto dovuto a chi ha ritenuto volerci fare un regalo così prezioso. SC Giovanni e Paolo di Gianni Terminiello Sottovoce……memorie in sordina, si resta così al ricordo di un senso, di una vita consegnata. Ma diventa poi, sublime accordo per un racconto sospeso e fermo alle nuvole di passaggio. Amore per una vita, camminando con l’insegna appiccicata della morte delle rondini. Uomini………. torneranno quegli sbalzi delle chimere assopite, per rispondere di un credito aspettato. Uomini………. non abbassate ora gli ignari sguardi di gesso di coccio, tra gli alberi, i colori delle scuole innalzano nuovi sapori e……. ditelo al mondo di questo girotondo di sacchi di neve disciolta. E’ ancora alto il rumore che si abbevera, carponi……… ai fili di una speranza.

MASSIMO RIZZO
E’ un libro che trasmette coraggio, il coraggio di essere se stessi sempre, il coraggio di vivere con dignità ogni giorno. Da questi racconti ho percepito l’energia della Signora Agnese, questi racconti ci riguardano perché in essi c’è anche la storia di ogni italiano.

STEFANIA MESSINA
Che dire emozionante questo per me non è stato un libro ma una vera e toccante STORIA D’AMORE in ogni sua parte per tutte le pagine lette mi sembrava di essere lì . GRAZIE AGNESE GRAZIE INFINITE.

VALENTINA RONCOLETTA
Da leggere (tutto d’un fiato) “Ti racconterò tutte le storie che potrò”… è inspiegabile il numero di emozioni che mi stanno percorrendo ed è soprattutto incredibile la forza e la speranza che sono riuscite a trasmettermi le parole di Agnese e Paolo…. un grazie infinite per l’accoglienza e un abbraccio grande a tutti voi

GIULIA MASCARO  
Ho appena finito di leggere “Ti racconteró tutte le storie che potró” scritto da Agnese Borsellino con Salvo Palazzolo. Nonostante la malattia che la divorava e che l’ha condotta lentamente alla morte, Agnese, la moglie di Paolo Borsellino, ci regala un libro bellissimo, toccante, commovente, dove ogni pagina è intrisa di emozioni.

ANGELA FAVALORO
Finito proprio oggi di leggere “Ti racconterò tutte le storie che potrò”.. Ho pianto sentendomi vicina al dolore di questa donna davvero grande.. Ho pianto lacrime fra i sorrisi per i dolci aneddoti su di un Paolo Borsellino che pochi hanno conosciuto, come i suoi famigliari.. Ho pianto al ricordo di quelle immagini viste in TV, ero poco più di una bambina.. Della mafia si deve parlare, queste sono le parole che risuonano nelle mie orecchie.. Esiste.. È vera.. È una realtà così radicata da sembrare quasi la normalità.. Ma non può essere normalità la malvagità di cui questa gente è capace.. La signora Agnese ha lasciato dentro di me la consapevolezza che davvero non ci si deve fermare.. “La verità vi farà liberi”..

SABRINA NATALI
Ho iniziato il libro “Ti racconterò tutte le storie che potrò” alle 23.30 di ieri sera e l’ho finito alle 3. Non potevo smettere. Grazie alla mia cara amica che me lo ha prestato. Grazie ad Agnese che con le sue dolci parole è riuscita a farmi conoscere un aspetto meravigliosamente umano di Paolo Borsellino. Un incentivo in più (se ce ne fosse stato bisogno) per andare avanti e non mollare mai. E chiedere Verità e Giustizia. Anche per Agnese.

GIULIA GAROLDI
Vorrei trovare parole diverse dal solito, diverse da quelle già dette da altri per dire ciò che penso e ciò che mi hanno trasmesso le parole che ho letto…. Una però, anche se già detta e ridetta non posso non dirla a mia volta: Grazie ! Forse un giorno anch’io seguirò a modo mio le orme di Paolo Borsellino, chissà, e non parlo solo di ciò che è stato per l’Italia, del Paolo magistrato, procuratore, parlo dell’uomo, del padre, del marito, dell’amico, del fratello… Mi piace sperarlo, incrociando le dita ! 🙂 Grazie con tutto il cuore !

STEFIN STESI
Ti resterà nelcuore ogni singola parola!

MARINA ARBARELLO  Ho quasi finito di leggere “Ti racconterò tutte le storie che potrò” della signora Agnese Borsellino. E’ un libro che dovrebbe essere adottato come lettura per gli studenti in ogni scuola superiore italiana tanta è la sua valenza educativa

GIULIA BARRALE
non vanno più via, ma restano e ti cambiano. Cambiano il tuo modo di pensare, di vedere le cose e di agire per cambiarle. Questo è quello che è successo a me leggendo il libro “Ti racconterò tutte le storie che potrò” scritto da Agnese Piraino Borsellino con l’aiuto di Salvo Palazzolo. Questo libro è l’eredità del nostro caro giudice Borsellino che questa grande donna ha voluto lasciarci. Proprio ciò mi ha spinta a voler creare questa pagina, voglio far conoscere a più gente possibile questo libro per portare avanti la storia dell’uomo di valore che Paolo Borsellino è stato. Se vi va seguite la pagina su Instagram cercando “fraterno_sostegno_borsellino”

BIANCA MARIA AMORUSO 
Ho appena terminato la lettura di “Ti racconterò tutte le storie che potrò”. Intenso, struggente e divertente al tempo stesso. Un racconto vero. Grazie a questo libro ho scoperto il gruppo Facebook. Grazie a questo libro ho scoperto di non essere la sola a provare certe sensazioni nei confronti del Dott. Borsellino e della sua storia.

FRAN CESCA  
Ho finito oggi di leggere ” Ti racconterò tutte le storie che potrò” . Ogni Grande Uomo è destinato ad una Grande Donna. Grazie Ad Agnese per non aver mai perso la speranza, per aver lottato fino all’ultimo respiro. Le vostre idee camminano sulle nostre Gambe. Grazie per aver accettato la mia richiesta di iscrizione.

FEDERICA VERGARO
Tante storie di ogni giorno. Ti racconterò tutte le storie che potrò. Così il nostro sarà un romanzo che non finirà mai, sino a quando io vivrò. La lieta novella manterrà sempre fresco il nostro amore. Perché l’amore ha bisogno di mantenersi fresco». * * * Paolo era sempre il primo ad arrivare in ufficio, di buon mattino, e prendeva una delle adorate papere della collezione di Falcone. Poi aspettava che Giovanni se ne accorgesse. Magari, Paolo si divertiva pure a fargli sorgere il dubbio: «Ma ci sono proprio tutte le tue paperelle? Ne sei sicuro?». Quegli scherzi erano un modo per allentare la tensione. A un certo punto, Paolo lasciava di nascosto un biglietto nella stanza di Giovanni: “Se vuoi riavere la tua papera cinquemila lire mi devi portare”. * * * Ricordo le parole di Paolo: «Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla. Perché il vero amore consiste nell’amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare». Anche questa era una buona novella che mio marito mi annunciava ogni giorno. Perché a differenza di tante altre persone lui credeva nell’uomo, anche il più terribile all’apparenza, come appunto è il mafioso. Ecco cosa diceva Paolo ai suoi imputati, persino agli uomini d’onore: «Voi siete come me, avete un’anima, come ce l’ho io. E oltre l’anima cosa avete? I sentimenti ». Loro gli rispondevano: «Signor giudice, si sbaglia, noi siamo delle bestie».

ERICA BENDINELL
Un libro a mio parere bellissimo e toccante, che fa capire la grande ed importante eredità che ci hanno lasciato Paolo ed Agnese Borsellino, e tutti coloro che hanno lottato e lottano contro qualsiasi tipo di Mafia, quello di non abbassare mai la guardia e di non arrendersi mai. Perché un Italia migliore è possibile!

ANNA MARIA FRATANTONI  
Ho appena finito di leggere ” . Ti racconterò tutte le storie che potrò” ,un libro scritto con graffi di rabbia e dolore e dolci pennellate di sentimenti e ricordi! Quel 19 luglio, a pochi giorni dalla mia laurea, smisi di ripassare la mia tesi perché non si poteva non sentirsi feriti da tanto scempio! Dolcissima signora Agnese, insieme al suo amato Paolo, avete generato tre figli esemplari ma siete riusciti a generare tante coscienze che non si fermeranno nella ricerca della verità.

ENRICO GHIONE
letto, in un fiato, il libro “ti racconterò tutte le storie che potrò” . Mi ha commosso e riempito di rabbia allo stesso momento. Mi auguro che nascano altre persone in grado di fare ciò che hanno fatto i BORSELLINO.

SILVANA PROVENZANO
penso a Paolo Borsellino alla signora Agnese….ma una cosa è certa non finirò mai di raccontare, soprattutto ai miei alunni, questa storia…per cercare di cambiare e continuare a sperare

MICHELE CAGNAZZO
Sto leggendo il libro “Ti racconterò tutte le storie che potrò” scritto dalla cara e nobile Sig.ra Agnese Borsellino con Salvo Palazzolo e credetemi per ogni pagina verso lacrime……grazie dolcissima Sig.ra Agnese, grazie Giudice Borsellino, grazie ai tuoi splendidi figli

PACO COL
Ti racconterò tutte le storie che potrò: Ho pensato spesso a come avrei voluto scrivere questa lettera, l’ho vista scorrere nella mia testa come scorre un fiume,il cui flusso non altera l’esisto della vita ma lo mantiene intatto; intatto come i ricordi , come un passato che resta, permane , e di vite come disse Agnese probabilmente se ne vivono tante, si scorre insieme a quel fiume, un manto di cristallo che aderisce all’ essere ritagliandone un’anima, e quell’anima può diventare qualsiasi cosa desideri , perché infondo i dannati non possono mica fare saltare in’ aria i principi, non possono impedire che il fiume scorra, o che le onde del mare non bacino la riva, o non mangino tratti di sabbia, o che l’alba non spunti ed il sole cali. La vita forse è anche questo; la vita resta mentre tutto scorre, resta mentre il mondo cade, si rompe,s’appende in cima al sole, e poi s’affaccia verso il domani, quello che io non vidi per molto tempo, e quasi non ricordo il suono d’un sorriso, proprio io che di motivi per sorridere ne ebbi tanti , sino a quando in un tempo assai distante subì un greve dolore, perché tutti le ingiustizie le subiamo, non esiste un verbo diverso da rinominare, ed è come una poesia dalle rime baciate. Si subisce,ci si ferma, ed infine un giorno altro non facciamo se non prender atto che il fiume continua a scorrere, e che le onde del mare baciano ancora i tratti di spiaggia, ed allora ci rendiamo conto che la luce illumina la nostra posizione , e che in codesta guerra dobbiamo pur schierarci : puoi esser bene o male, ma devi essere. Io non posso presentarmi, vorrei che le persone leggessero ciò che dovrei essere, che ascoltassero una storia probabilmente poco originale, una storia come tante, forse è per questo che la fetta buona d’Italia, dovrebbe rifiutarsi d’ appartenere allo stesso Paese che sfiorì tempo addietro, quando l’affronto divenne crimine, ed il crimine presto si giustificò di scelte e fatti, di negazioni e posizioni appetibili, ed io credo che il potere non possa giustificarsi in virtù di se stesso, se così fosse vivremmo una dittatura sprezzante, senza precedenti, ma noi non l’abbiamo mai capito che l’Italia s’e già giustificata in virtù di se stessa ,e quello che vediamo, non è altro che il relitto di ciò che sarebbe dovuta essere. Anch’io mi sono sentita un relitto, come quest’Italia maldestra che trattiene il fiato e salta dentro ai cerchi di fuoco bruciandosi il ciuffo, ed io son io, sono un’anoressica di ventidue anni, non mi ricordo da quanti anni lo sia, troppi per non potersi sentire in colpa, troppi per non rimpiangere d’essere inciampata brucandomi il ciuffo, e m’è perso che il mare non esistesse, e l’ho confuso con il cielo, e poi l’ho confuso con l’Italia. In questi ultimi mesi son andata incontro ad un altro “periodo basso”; dei “periodi alti” me ne ricordo molti, tutti bellissimi, tutti ricchi d’amore e di speranza, tutti soli, ed insieme ad essi però v’erano anche i “periodi bassi”, e direi che anche di quelli mi ricordo molto bene, ed anche quelli sono stati molti , tutti difficili , ed ogni giorno sceglievo di costruire un castello di sabbia che le onde inghiottivano per ingordigia, e mentre io digiunavo le onde mangiavano, e mentre io restavo dov’ero, le onde del mare baciavano la spiaggia, e mentre io mi sentivo un ospite , il Paese rubava il lavoro alla gente, inquinava le terre ,poi rubava la dignità, lasciando in vista quel ciuffo affinché si potesse avere la possibilità di saltare dentro ai cerchi di fuoco, cinquanta e cinquanta erano le chance o vivi o muori, e mentre gli altri valutavano il da farsi io m’ero già bruciata. Decisi di studiare giurisprudenza, decisi che il cerchio di fuoco l’avrei saltato a modo mio, e che per una sola volta quel ciuffo che alle volte mi ricresceva , ed altre volte cadeva sarebbe restato; volli sognare di difendere la gente, di preoccuparmi per essa, di scrivere ed avere gli strumenti che mi necessitavano per ingrassare di prospettive, ed allora il mio castello non fu più costruito con la sabbia, ma di canne di bambù, poi di tavole di legno, e pian piano scoprii che il cemento respingeva le onde del mare, e per una volta soltanto anch’io avrei avuto un nido dentro al quale ripararmi quando mi sentivo fragile, giusto il tempo d’architettare un nuovo piano per sfoggiare la mia corazza. Paolo Borsellino fu da sempre un modello, ogni giorno mi regalavo un libro, tanti ne lessi, troppo poco sapevo. Quest’anno in uno dei miei periodi bassi i miei genitori per Natale mi regalarono il libro di Agnese Borsellino : ti racconterò tutte le storie che potrò. Ed io sfiorai la copertina, l’osservai incredula e ciò che vidi non fu altro che uno dei miei periodi alti, lunghi per un intero istante. Lo lessi tutto ad un fiato il libro di Agnese, e mi sentii in colpa per non averlo letto prima, per non aver avuto la forza di vivere tutte le vite che ella racconta con coraggio , e con la dignità di chi sceglie di indossare l’ abito più bello, quello con i ricami , adornati d’accessori ,e poi si dipinge il volto con un filo di trucco per sentirsi donna fino infondo, ma io penso che lei sia stata donna sempre, una di quelle donne che versano lagrime amare concimando il Paese, una di quelle donne che saltava dentro alle vite dei ragazzi e si regalava un sorriso ;io l’ho letto tutto ad un fiato il suo libro, perché volevo vivere una delle sue vite: l’ultima. Io ho voluto vivere la sua ultima vita per capire cosa si provi a contrastare con il bene un male incurabile, per rimproverarmi di non aver avuto la forza necessaria ,quella che non può mancare nemmeno se digiuni; e la luce forse può accarezzare la pelle invece di bruciarla,ed io pensai a questo insieme a tante altre cose; pensai alla famiglia Borsellino, alla stessa famiglia che il cognome lo deve “portare”; allora sarà certamente un giogo da ragazzi portar cesti di frutta, regalar pacchetti da scartare a Natale, ma quel cognome si porta con lo spirito del sacrificio, della volontà, della consapevolezza di chi ha perso troppe, lasciando che sul palco si precipitassero soltanto le comparse, perché alle volte i protagonisti non devon mica recitare o presiedere sui piedistalli per esser ricordati, i protagonisti sono gli stessi che compaiono ancor meno delle comparse, che s’escludono da se, perché non è importante che il faro venga puntato sul loro volto offuscandone la vista. Si può essere protagonisti senza volerlo, oppure si può scegliere d’esser protagonisti ma in modo dignitoso, senza girare in lungo e in largo finendo per smarrirsi, al contrario rischieremmo di dimenticarci da dove siamo partiti. Devo ad Agnese una vita,ed una vita che avanza non può andare perduta, allora ho scelto di correre sotto la pioggia ,d’alzare il capo e di consegnarle un tratto della mia esistenza, così che ella potesse leggere il suo libro con la soddisfazione d’urlare al cielo la sua vittoria, e di silenzi io non ne rinvengo nemmeno l’ombra, ed ella si scansa poiché la dignità l’ha salvata; il cerchio di fuoco si può saltare, si deve saltare per il bene di questo Paese. L’ultima vita che ho vissuto m’ha concesso di iniziare dal basso per poi sollevarmi d’aspetto e servigi , allora mi sono ricordata che devo laurearmi, che devo stringere la mano di Paolo Borsellino e chiedergli quanto lunga sia la strada prima che possa indossar la sua toga, simbolo di giustizia vera quella che non s’avvale di codardie e d’indifferenza snaturata, ma prima devo essere forte come Agnese; “perché i magistrati non vivono d’aria”, così mi dicono in tanti, ed io vivo di parole, di racconti, di libri da studiare, d’ esami da sostenere, con la paura di imbattersi nei periodi bassi, e sarcasmo nell’attendere i periodi alti. Io devo ancora saltare i cerchi di fuoco, devo rincorrere le onde del mare, devo scrivere nuovi pezzi da regalare a Salvatore Borsellino, e devo ringraziare colei che m’ ha dato il coraggio di non condannare questa storia, ma di scriverla come meglio potevo ; ed io devo immaginarla la giustizia, poi la devo raccontare, e per far ciò devo ascoltare tutti in egual modo senza sprecarmi in giudizi di poco conto, poiché di conti in Italia se ne fan troppi, e nessuno m’ha mai convinta più del dovuto. Devo imparare a distinguere i dolori senza classificarli, a costruire una stanza delle bambole tutta mia che mi ricordi com’ero, devo appuntare su un foglio bianco tutte le volte che il sole spunta, e per ogni stella che scorgo un sorrido devo regalare perché Agnese questo voleva dire! perche nella camera delle bambole poteva cucir merletti, suonar note nobili come i suoi sentimenti ,e l’alba forse anch’io avrei potuto descriverla quand’ella era stanca. Prima devo sognare di metter piede a Palermo , di guardare il cielo senza coprirmi gli occhi ,e bagnar le punte dei piedi nel mare di Paolo e di Agnese. Il mio nome non sarà reso noto, ma m’auguro che la mia esperienza possa esser d’aiuto a coloro che lottano ogni giorno contro un male, poiché la mia novella è come le altre. Speciali son coloro che s’apprestano a rammentare, perché la vita è bella e di Agnese voglio fidarmi. “Una piccola molecola di ossigeno”

MARIA C. ALBA
Agnese Borsellino ha condiviso i momenti più belli, intimi e tristi della sua splendida avventura con un uomo speciale, Paolo Borsellino, un grande uomo, marito e lavoratore che ha sacrificato tutto per amore di una Patria che non lo ha protetto e tutelato. Momenti ordinari fatti di una bella e faticosa quotidianità. Grazie per aver voluto condividere il vostro vissuto. I vostri figli sono il segno del bel lavoro che avete fatto.
I ricordi di Paolo e di quello che ha fatto e sacrificato per la nostra amata Italia devono renderci sensibili e partecipi al lavoro iniziato, svolto e condiviso da voi tutti.
Bellissima ed emozionantissima lettura.
 
BENEDETTA SALOMONE
Libro immensamente straordinario…letto più volte ed ogni volta è un’emozione lo regalo alle persone che voglio bene di più
 
ADRIANA VEZZONI Ho letto questo splendido libro inzuppato di dolore e tristezza, ma grondante Amore e ciò che più mi ha sorpreso di Speranza….la signora Agnese dice che ogni post di questa pagina ed ogni lettera che riceveva le donava una nuova amicizia, orbene, Agnese non c’è più ma vorrei fregiarmi di essere sua amica dopo che sono stata partecipe della sua Vita e di quella di suo marito tramite questo libro.
Grazie al cielo che sono esistite e sicuramente esistono ancora persone così

SARA KATSUKI CELLI
un libro stupendo che ti fa veramente vedere la forza di una donna per la sua famiglia. Nessuna donna sarebbe stata bene accanto a Paolo come lo è stata lei.

MERAVITA TINELLI
Un libro bellissimo!

MICHELE VALENZA
commovente e toccante

STEFANIA BELLANOVA
Una grande emozione leggendo

IVANA D’AGOSTINI
Un libro che si potrebbe usare a scuola come narrativa o altro ecc

BEATRICE GRAGNATO
Libro meraviglioso, perché racconta di persone meravigliose

BIANCA GENNARO
Commovente, da rileggersi e meditare profondamente

MARIS VALDAMERI
Libro stupendo, ricco d’amore.

ASERET ALLECIPE  
Stupendo

ANGELO FRANZA
molto bello commovente e pieno di amore.

ANTONELLA GEORGINO
Stupendo

ELEONORA BUFFON
Bellissimo

LOREDANA BOBBIO
Bellissimo

IVANA BALDELLI
Splendido, dalla prima all’ultima riga, da leggere assolutamente per me

GIOVANNA MASIA
Bellissimo

FRANCA VERBO
Intenso!

VARENA SANTARELLI  
Vero

VIVI HOBBIE
emozionante! Mi sembra di vederlo Paolo Borsellino descritto da Agnese…

ELONA XIBINAKU
non nascondo le lacrime che sono scese. Se prima ero innamorata del Giudice Borsellino adesso sono innamorata anche di Paolo Borsellino. Quanto avrei voluto lavorare con Paolo Borsellino e Giovanni Falcone! Non ero in Italia nel 1992, ero poco più che una bambina, ma ho seguito tutto da lontano, è stato il loro lavoro a farmi scegliere da che parte stare! Grazie
 
ANTONELLA GORGERINO 
Un libro stupendo. Letto con tanta emozione
 

Fonte: Facebook – Istagram 


Per espresso desiderio della signora Agnese i diritti sul libro sono devoluti in beneficenza 

La storia di   “TI RACCONTERÒ TUTTE LE STORIE CHE POTRÒ”


 

 

Ti racconterò tutte le storie che potrò