Presupposti, requisiti e modalità per l’accesso al fondo. Riferimenti normativi
Se sei vittima di un reato di mafia, puoi ottenere un ristoro dallo Stato.
Presenta la domanda alla prefettura dove risiedi o a quella del luogo dove è stata pronunciata la sentenza di condanna degli autori del reato di cui sei stato vittima.
Per presentare la domanda devi avere i requisiti che prevede la legge 512 del 1999:
- devi essere vittima di un reato di mafia riconosciuto da una sentenza penale;
- devi esserti costituito parte civile nel processo penale o in quello civile per il risarcimento del danno;
- non devi avere precedenti penali che rientrino nell’elenco riportato dall’art. 407 comma 2 del codice di procedura penale;
- né avere in corso un procedimento per l’applicazione di una misura di prevenzione per mafia;
Se rappresenti un ente o un’associazione, puoi fare richiesta per ottenere un rimborso delle spese legali sostenute in un processo dove ti sei costituito.
A seguito della domanda, la prefettura competente raccoglierà tutte le informazioni utili, anche tramite gli organi di Polizia, sulle frequentazioni di chi ha proposto domanda e sui suoi familiari.
La documentazione raccolta perverrà poi all’esame del Comitato di solidarietà, che valuterà la sussistenza dei requisiti.
In caso di accoglimento, lo Stato ti corrisponderà il risarcimento quale vittima di un reato di mafia.
Riceverai una comunicazione da parte della prefettura e l’importo ti sarà versato sul conto da te indicato.
In caso di risultato sfavorevole dell’esame della tua istanza, riceverai una comunicazione dalla prefettura e potrai proporre altri documenti e altre osservazioni.
Legge 22 dicembre 1999, n. 512 – Istituzione del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso
DPR 19 febbraio 2014, n. 60 –
Regolamento recante disciplina del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell’usura
FAC SIMILE DELLA DOMANDA
Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive, dell’usura e dei reati intenzionali violenti nonché agli orfani per crimini domestici
Normativa Fondo vittime mafia, estorsione, usura, reati violenti e orfani per crimini domestici
- Legge n. 44 del 23.02.1999
Disposizioni concernenti il Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell’usura - Legge n. 108 del 07.03.1996
Disposizioni in materia di usura - Legge n. 512 del 22.12.1999
Istituzione del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso - Legge n.10 del 26.2.2011
Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 29.12.2010 n. 225 (art. 2 comma 6 sexies)
- Decreto del Presidente della Repubblica n.60 del 19.02.2014
Regolamento recante la disciplina del fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso , delle richieste estorsive, dell’usura e dei reati violenti
- Legge n. 122 del 7.7.2016 (artt. 11 e seguenti)
Disposizioni concernenti l’indennizzo in favore delle vittime di reati intenzionali violenti, in attuazione della direttiva 2004/80/CE - Legge n. 4 del 11.1.2018
Modifiche al codice civile, al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in favore degli orfani per crimini domestici - Decreto del 22 novembre 2019
Determinazione degli importi dell’indennizzo alle vittime dei reati intenzionali violenti - Decreto n.71 del 21 maggio 2020
Regolamento recante l’erogazione di misure di sostegno agli orfani di crimini domestici e di reati di genere e alle famiglie affidatarie
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