16 gennaio 2014 Il pentito GASPARE MUTOLO: «Parlai con Borsellino prima e dopo il suo incontro con Mancino» Il collaboratore di giustizia: «Quando tornò era arrabbiatissimo, fumava due sigarette insieme» Il pentito Gaspare Mutolo, interrogato da Paolo Borsellino tra la strage di Capaci e quella di via D’Amelio, sta deponendo al processo sulla trattativa Stato-mafia. «Il primo luglio del 1992, in un posto vicino alla prefettura di Roma, incontrai Borsellino perchè stavo collaborando con la giustizia. Durante l’interrogatorio lui ricevette una telefonata dal ministero e mi disse che si doveva allontanare per incontrare il ministro». Il ministro al quale si riferiva il magistrato era Nicola Mancino, all’epoca alla guida del Viminale, oggi indagato per falsa testimonianza al processo trattativa Stato mafia. Poco prima di avere ricevuto la telefonata dal ministero, Borsellino aveva appreso dal collaboratore la sua intenzione di parlare di uomini dello Stato in contatto con la mafia come il funzionario di polizia Bruno Contrada, il giudice Domenico Signorino e il magistrato di Cassazione Corrado Carnevale. «Borsellinoritornò dopo due ore. Era arrabbiatissimo, fumava due sigarette insieme e io capii dopo perchè. Mi disse di avere incontrato, fuori dalla stanza del ministro, Contrada e l’ex capo della polizia Vincenzo Parisi. Contrada mostrò di sapere dell’interrogatorio in corso con me, nonostante l’obbligo di segretezza. Anzi gli disse: «So che è con Mutolo, me lo saluti». «Io intuii – ha proseguito il pentito – che Borsellino era arrabbiato perché del nostro colloquio riservatissimo erano venuti a conoscenza personaggi discutibili».
21 gennaio 2014 La deposizione di ILDA BOCCASSINI La prova regina del fatto che Vincenzo Scarantino era un mentitore era già nel suo pentimento, nel suo background criminale. Diceva cose assurde, raccontava ‘fregnacce’, SEGUE ”Quando arrivai a Caltanissettani da parte di tutti c’erano perplessità rispetto alla caratura del personaggio Vincenzo Scarantino. Ricordo perfettamente che si trattava di dubbi nutriti non solo dai magistrati ma anche dagli investigatori.” e, a proposito di GIOACCHINO GENCHI: “aveva un atteggiamento non istituzionale. Avevo notato in lui un certo gusto che andava oltre lo spunto investigativo. Voleva acquisire troppo e ci propose di indagare su Giovanni Falcone, sui suoi viaggi e sulle carte di credito.” (Dal Borsellino Quater)
28 gennaio 2014 VINCENZO NATOLI, collega di Borsellino, depone al “Borsellino Quater” AUDIO
28 gennaio 2014 IGNAZIO DE FRANCISCI, già collaboratore di Borsellino depone al “Borsellino Quater” AUDIO
28 gennaio 2014 VINCENZO SCOTTI, già Ministro dell’Interno, depone al “Borsellino Quater” AUDIO
30 gennaio 2014 SCARANTINO viene arrestato: il VIDEO
1 febbraio 2014 SCARANTINO depone al “Borsellino Quater” AUDIO
1 febbraio 2014 GUIDO LO FORTE depone al “Borsellino Quater” AUDIO
1 febbraio 2014 MASSIMO CIANCIMINO depone al “Borsellino Quater” AUDIO
1 aprile 2014 SCARANTINO: “Chiedo scusa ai familiari delle vittime e alle persone offese. Tante volte ho cercato di dire la verità. Ho detto che quelli che mi hanno condotto a mentire sono stati La Barbera, Bo, Giampiero Valenti e Mimmo Militello e mi spiace perché ogni volta devo essere giudicato come il carnefice.” “Ho sempre detto che della strage non so niente e che mi hanno indotto a fare le dichiarazioni. Finché avrò ultimo respiro cercherò di difendermi per togliere ogni dubbio della mostruosità che mi hanno addossato.” “Mi hanno distrutto la vita sono 22 anni che non vivo più, sono chiuso in isolamento e spero in Dio che esca la verità. Sono stato picchiato davanti ai miei figli e mia moglie mi hanno anche puntato la pistola addosso.” (Dal Borsellino Quater)
1 aprile 2014 SCARANTINO depone al “Borsellino Quater” AUDIO
1 aprile 2014 LILIANA FERRARO depone al “Borsellino Quater” AUDIO
1 aprile 2014 ANTONIO INGROIA depone al “Borsellino Quater” AUDIO
1 aprile 2014 CLAUDIO MARTELLI depone al “Borsellino Quater” AUDIO
8 aprile 2014 VITTORIO TUTINO interrogato al “Borsellino Quater” AUDIO
22 aprile 2014 VITTORIO TUTINO interrogato al “Borsellino Quater” AUDIO
22 aprile 2014 GIULIANO AMATO depone al “Borsellino Quater” AUDIO
22 aprile 2014 GIUSEPPE ARLACCHI depone al “Borsellino Quater” AUDIO
20 maggio 2014 ALESSANDRA CAMASSA depone al “Borsellino Quater” AUDIO
27 maggio 2014 GIOVAN BATTISTA FERRANTE: “Provammo noi i telecomandi per l’attentato di Borsellino. Dalla deposizione al “Borsellino Quater” “Facemmo delle simulazioni per provare i telecomandi che dovevano azionare l’autobomba circa 15 giorni prima della strage di via D’Amelio. Li provammo vicino viale Regione Siciliana. SEGUE
27 maggio 2014 VINCENZO SINICORI depone al “Borsellino Uno” ricordando una riunione a Castelvetrano in cui erano stati deliberatigli attentati a Falcone, Martelli e Costanzo.“C’erano Riina, Matteo Messina Denaro, Giuseppe Graviano, Mariano Agate ed altri – Fu in quel momento che Riina diede l’incarico di partire per Roma e fare questi attentati. Venne creato proprio un gruppo speciale che obbediva solo a Riina. Andammo a Roma portando armi ed esplosivo e iniziammo gli appostamenti. Parteciparono anche i napoletani. Quando capimmo che l’unico fattibile nell’immediato era l’attentato a Costanzo io tornai in Sicilia e incontrai Riina che mi disse di far rientrare tutti perché ci avrebbero pensato loro. E poi ci fu Capaci”. Sulle stragi del 1993 ha aggiunto: “C’era chi si opponeva che venissero fatte in Sicilia come Provenzano, Raffaele Ganci e Brusca. Avevano paura che il cerchio si potesse stringere troppo e così andammo in continente”. Su Scarantino dichiara:. “Tutti sapevamo che non era uomo d’onore. Da una parte si diceva che poteva essere un bene che parlasse perché così screditava i pentiti. Ma ce ne sono stati tanti così. Per esempio c’era un certo Scamuzzo che diceva che io mi chiamavo Aladino, o poi ancora un altro di Castelvetrano, Calcara, che si autoaccusava dell’omicidio Lipari quando l’omicidio Lipari l’ho fatto io con altri”. AUDIO
7 ottobre 2014 ANTONINO GAGLIANO: “la decisione di uccidere il giudice Paolo Borsellino venne presa sin da quando era procuratore a Marsala” SEGUE
16 ottobre 2014 FRANCESCO ONORATO depone al“Borsellino Quater” (AUDIO) ex reggente del mandamento di Partanna-Mondello, davanti alla Corte d’Assise di Caltanissetta che celebra il processo Borsellino quater. “La Barbera c’ha i corna dure, riesce a portare in una strada diversa questa indagine” dicevano i boss di Cosa nostra in carcere. “Quando Scarantino collabora sia con Pino Galatolo che con qualche altro uomo d’onore si parlava di questo episodio, che La Barbera usava lo Scarantino per parare altre persone, portando una strada diversa da quella che poi realmente era. Eravamo nella stessa sezione nel ’95-’96 io e Pino Galatolo, fratello di Enzo e rappresentante della famiglia dell’Acquasanta”.
27 novembre 2014 “E’ stato Giuseppe Graviano ad azionare il telecomando in via D’Amelio”. È quanto sostiene, FABIO TRANCHINA pentito ed ex autista del boss Giuseppe Graviano,durante l’interrogatorio al processo “bis” sulla strage di Capaci. Nell’aula bunker del carcere di Rebibbia il collaboratore spiega che un giorno lui e Gravano si trovavano in via D’Amelio e il boss gli disse: “Mi devi trovare un appartamento qua. Mi pose però tanti di quei vincoli e condizioni che io ci rinunciai. Mi disse di non recarmi in nessuna agenzia, di non consegnare documenti a nessuno e se fosse stato necessario avrei dovuto pagare anche un anno d’affitto anticipato. La settimana prima della strage, mentre facevamo un sopralluogo io gli dissi che l’appartamento non l’avevo trovato e lui risposte: mi arrangio nel giardino”. E all’indomani della strage, quando i due si rincontrarono, Graviano gli disse: “‘na sprughiamu (ce la siamo cavata, ndr)”. “Da quel momento in poi sono stato assalito da questo rimorso. E’ come se io avessi contribuito a questa strage”. ”PROCESSO CAPACI BIS” – udienza 27.11.2014 – AUDIO