Quell’informativa su un picciotto qualunque con parentele molto “pericolose”

 

La legge all’epoca vigente così come l’attuale era chiara nel vietare qualunque rapporto diretto fra servizi segreti e magistratura inquirente. Eppure, dopo la strage di via D’Amelio a Caltanissetta quel divieto si aggira sfacciatamente. Torniamo al dottor Contrada. E alle indagini del Sisde su procura di Tinebra.

  • FAVA, presidente della Commissione. Poi che accadde dopo gli incontri con Tinebra?
  • CONTRADA, già dirigente della Polizia di Stato e del Sisde. Misi al corrente il dottor Arnaldo La Barbera.
  • FAVA, presidente della Commissione. Era presente anche il dottor La Barbera a quell’incontro?
  • CONTRADA, già dirigente della Polizia di Stato e del Sisde. No, non c’era. La Barbera non aveva ancora costituito il gruppo investigativo “Falcone e Borsellino”, era solo il capo della Squadra mobile di Palermo. Io avevo detto al dottor Tinebra che avrei informato di questa nostra attività i due organi di Polizia giudiziaria, la PS e i Carabinieri, cioè il dottor La Barbera e il maggiore Obinu per l’Arma dei Carabinieri.
  • FAVA, presidente della Commissione. E quando parlò con La Barbera di questa ipotesi di vostra collaborazione?
  • CONTRADA, già dirigente della Polizia di Stato e del Sisde. Qualche giorno dopo. Una volta costituito il mio gruppo di lavoro… perché per fare questa attività informativa dovevo costituire un gruppo di lavoro. Da tenere presente che il Sisde si occupava quasi esclusivamente di terrorismo politico, Brigate rosse… tranne qualche ufficiale dei Carabinieri non c’era alcun funzionario di grande esperienza di lotta alla mafia…
  • FAVA, presidente della Commissione. Nel Sisde non c’era. Quindi come fa ad organizzare questo gruppo di lavoro? Con chi lo organizza?
  • CONTRADA, già dirigente della Polizia di Stato e del Sisde. Scegliendo due o tre elementi del Centro Sisde di Palermo e poi siccome occorreva qualcuno che avesse conoscenza delle famiglie di mafia che si ha sul campo o sulle carte, sulle carte c’era un ottimo funzionario di Polizia, Carmelo Emanuele, che era il responsabile dirigente dell’ufficio “misure di prevenzione”.
  • FAVA, presidente della Commissione. Quindi non era aggregato al Sisde?
  • CONTRADA, già dirigente della Polizia di Stato e del Sisde. No, lui era sempre dipendente come funzionario di Pubblica sicurezza della Questura di Palermo, però faceva servizio al Gabinetto dell’Alto commissario.
  • FAVA, presidente della Commissione. Diciamo quindi questo gruppo di lavoro che si costituisce attorno a lei non è formato solo da funzionari del Sisde, ma anche personale di Polizia giudiziaria in qualche modo aggregato.
  • CONTRADA, già dirigente della Polizia di Stato e del Sisde. Ha sede all’ufficio del centro Sisde di Palermo. D’accordo col colonnello Ruggeri, che non volevo esautorare, si costituisce questo gruppo, con alcuni dipendenti del Centro Sisde di Palermo, con la supervisione del capo centro e del vice che era Lorenzo Narracci. In più ritengo di far venire due funzionari del servizio, uno che faceva servizio a Padova e un altro a Firenze, quello di Padova era il dottor Paolo Splendore, anche lui ufficiale di complemento dei Carabinieri che aveva lavorato con me nell’ufficio dell’Alto commissario, e un altro di Firenze, Carlo Colmone, che era un consigliere di Prefettura passato al Sisde.
  • FAVA, presidente della Commissione. Ci può raccontare come si definisce il vostro accordo di lavoro col dottor La Barbera quando vi incontrate?
  • CONTRADA, già dirigente della Polizia di Stato e del Sisde. Fu l’unico incontro che ho avuto col dottor La Barbera. Se altri hanno avuto incontri con lui io non lo so e non ne sono stato messo al corrente, né io ho cercato di avere incontri con lui dopo questo giorno. Quindi quello fu l’unico incontro da cui io capii che questo mio intervento, in un settore che lui riteneva di sua esclusiva competenza di polizia giudiziaria, non gli andasse troppo per il verso giusto.
  • FAVA, presidente della Commissione. Quanti altri incontri ci furono col dottor Tinebra in quelle settimane, in quei mesi?
  • CONTRADA, già dirigente della Polizia di Stato e del Sisde. Tre. La prima il 20 luglio al Palazzo di Giustizia di Palermo, la seconda il 24 luglio all’hotel San Michele…
  • FAVA, presidente della Commissione. Ce n’è stata un’altra, molti mesi dopo.
  • CONTRADA, già dirigente della Polizia di Stato e del Sisde. Il 19 ottobre. A Caltanissetta, con Ruggeri, per questioni di indagini.
  • FAVA, presidente della Commissione. Chi c’era a questo terzo incontro? Dei magistrati dico.
  • CONTRADA, già dirigente della Polizia di Stato e del Sisde. Tinebra, Petralia… i sostituti credo che fossero più di due perché a tavola eravamo per lo meno una quindicina di persone.