Inchiesta “Ducale” a Reggio, coinvolto anche un sacerdote: avviso di garanzia per don Antonello Foderaro

La posizione di don Antonello Foderaro, indagato per scambio elettorale politico-mafioso, è collegato ai rapporti 3 relazioni con l’indagato Daniel Barillà

Un altro indagato eccellente nell’indagine della Dda di Reggio Calabria “Ducale”. Il sacerdote, Antonio Foderaro, di 61 anni, prelato molto noto a Reggio, incaricato diocesano per l’informatica e direttore dell’Istituto superiore di Scienze religiose, è stato raggiunto da avviso di garanzia nell’inchiesta su presunti intrecci tra politica e ‘ndrangheta collegati slle elezioni Regionali e Comunali del 2020 e 2021.

La posizione di don Antonello Foderaro, indagato per scambio elettorale politico-mafioso, è collegato ai rapporti 3 relazioni con l’indagato Daniel Barillà, finito prima ai domiciliari e poi all’obbligo di firma, e ritenuto uno dei collettori di voti a Sambatello dove risiede e nell’area nord di Reggio.
Per gli inquirenti del pool antimafia di Reggio Barillà avrebbe chiesto al sacerdote “consensi elettorali verso Giuseppe Neri”, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia indagato per il quale la Procura ha presentato appello al Riesame dopo che il gip lo scorso giugno ha rigettato nei suoi confronti la misura cautelare in carcere.  Francesco Tiziano