Palermo, legati alla strage due nomi dell’alta finanza?

 

Palermo, legati alia strage due nomi dell’alta finanza? L’inchiesta sull’assassinio del giudice Chinnici Palermo, legati alia strage due nomi dell’alta finanza? PALERMO — Quindici insospettabili, tra loro due nomi dell’alta finanza. E’ la nuova, delicata pista sulla strage di via Plpltone Federico, a Palermo, nella quale sono stati assassinati il consigliere istruttore Rocco Chinnici, due agenti di scorta e il portiere dello stabile in cui il magistrato abitava. Secondo notizie trapelate ieri da Palazzo di Giustizia il giudice ucciso aveva appena ricevuto dalla procura della Repubblica la richiesta di emissione di quindici nuovi mandati di cattura contro insospettabili inclusi nel cosiddetto «rapporto del 161». Le fonti ufficiali non hanno dato nessuna conferma alla notizia. Ma ieri mattina, il procuratore capo della Repubblica di Catanissetta, Sebastiano Patané, appena rientrato a Palermo ha ripreso le fila dell’Inchiesta, ascoltando prima il giudice istruttore Paolo Borsellino (che guida inchieste sul traffico di stupefacenti), poi incontran dosi con funzionari della Mobile, della Criminalpol e ufficiali dei carabinieri. Sono anche stati interrogati nuovamente alcuni abitanti di via Plpltone Federico. Subito dopo è stata compiuta un’ispezione nell’ufficio e nell’abitazione del dottor Chinnici. Ieri pomeriggio il giudice istruttore Falcone e il sostituto procuratore Signorino, di ritorno dalla Thailandia, sono andati a riferire al dottor Patané: nei giorni scorsi infatti hanno interrogato il trafficante di droga cinese Bak Ko Kin, che riforniva di stupefacenti le cosche mafiose siciliane. Intanto, ieri all’alba è scattata una vasta operazione nella borgata Ciaculli. Il quartiere è stato passato al setaccio da 200 militari: sono stati impiegati 5 autoblindo, 2 I elicotteri e cani poliziotto. I carabinieri hanno sequestra to esplosivo e fermato una trentina di persone per accer tamenti. LA STAMPA 5 agosto 1983