TRAILER
PAOLO VIVE
Docu-film su Paolo Borsellino e la Strage di Via D’Amelio – Regia di Debora Scalzo
Il Docufilm “PAOLO VIVE” (2024), scritto e diretto da Debora Scalzo sarà distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 19 Ottobre 2024.
Un potente tributo a una delle figure antimafia più importanti d’Italia, la regista Debora Scalzo fa rivivere la storia del giudice Paolo Borsellino, interpretato magistralmente dall’attore Bruno Torrisi, nel suo ultimo documentario, Paolo Vive. Torrisi dichiara: “Paolo Vive non è soltanto il titolo di un bellissimo docufilm, è qualcosa di reale, di tangibile, di concreto: Paolo Borsellino è vivo, non è morto, continua a vivere nel quotidiano di tutta la società civile. Vive nell’animo di tutti quelli che amano questa terra martoriata, che
soffrono la prepotenza, l’ingiustizia, l’indifferenza della politica. Io sono diverso da quando Paolo vive in me e farò di tutto perché continui a vivere. Non facciamolo morire mai”.
Il documentario, che debutterà nelle sale il 19 ottobre, non solo racconta la vita e l’eredità di Borsellino, ma serve anche a ricordare la lotta in corso contro la criminalità organizzata.
La distribuzione internazionale partirà da dicembre per un tour internazionale che toccherà l’Europa, il Regno Unito, la Nuova Zelanda, l’Australia, il Brasile e il Nord America, con proiezioni speciali a Los Angeles, New York, Toronto e Vancouver. Un viaggio attraverso i continenti.
Sinossi La strage di Via D’Amelio del 1992 scosse profondamente Palermo e l’intera Italia, provocando la tragica morte del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta. “Paolo vive” intreccia con maestria l’instancabile ricerca della giustizia di Borsellino, vividament rappresentato da Bruno Torrisi, con le toccanti riflessioni di coloro che hanno condiviso il suo coraggioso viaggio. Attraverso interviste intime, testimonianze inedite e filmati d’archivio, questo documentario non solo onora l’eredità duratura di Borsellino, ma funge anche da grido di battaglia per una nuova generazione, esortandola ad abbracciare i suoi valori di integrità e coraggio. “Paolo vive” è un potente invito a continuare la lotta contro la minaccia mafiosa, mantenendo viva la memoria di un uomo che ha sacrificato la propria vita per il bene comune. Un ritratto commovente e ispiratore di un eroe moderno, il film ci ricorda che la vera giustizia è un impegno continuo e collettivo.
La regista dichiara: “Spero che “Paolo Vive” possa fare riflettere tutte quelle persone che stanno in silenzio, che non si oppongono alla mafia. Spero che i giovani si avvicinano sempre di più al mondo della legalità, è importante studiare, capire e conoscere, tre parole d’ordine che servono per avviare un processo di cambiamento sociale. Paolo Borsellino ha lasciato una grande eredità, il coraggio di camminare a testa alta, la sua grande dedizione, il saper dire di no e lottare per ciò in cui si crede. Ma soprattutto, ci ha insegnato che anche il nemico più difficile può essere sconfitto. Perché la Sicilia quella vera è Paolo Borsellino”.
Cast Bruno Torrisi, Luciano Traina, Fiammetta Borsellino, Salvatore Borsellino, Antonio Vullo, Roberta Gatani, Grazia Lizzio, Claudia Loi, Pierangela Giuffrida, Lucio Di Mauro, Giovanni e Virginia La Perna.
Riconoscimenti Paolo Vive diventerà ufficialmente materiale opera di studio per l’educazione alla legalità, presso la prestigiosa “British Columbia University” a Vancouver (tra le università più importanti del mondo), che ospiteranno la regista il prossimo 20 marzo, per un incontro emozionante con gli studenti.
Eventi Promozionali L’anteprima italiana di “PAOLO VIVE” si terrà il 19 Ottobre 2024 alle ore 21 presso il multisala Eplanet King di Palermo, alla presenza della regista, l’attore protagonista, le personalità intervistate e le maestranze che hanno collaborato al progetto. Proseguirà il 20 Ottobre presso il multisala Empire Cinemas di Partinico e continuerà il 21 Ottobre presso i multisala Eplanet di Catania e Siracusa.
Bruno Torrisi: Il docufilm “Paolo Vive” e l’impegno per “non dimenticare”
Bruno Torrisi è un attore di grande talento, con una carriera che abbraccia cinema, teatro e televisione. Dal grande schermo con film come “L’uomo delle stelle” di Giuseppe Tornatore, fino al piccolo schermo con serie cult come “Squadra antimafia”, Torrisi ha sempre saputo portare autenticità e intensità nei suoi personaggi.
Nel docufilm “Paolo Vive, diretto da Debora Scalzo, in uscita nelle sale il prossimo 19 Ottobre, interpreta il ruolo del giudice Paolo Borsellino. Un progetto che va oltre la semplice narrazione della tragica morte del magistrato e della sua scorta nella strage di Via D’Amelio del 1992. Attraverso testimonianze inedite, filmati d’archivio e interviste a persone che lo hanno conosciuto da vicino, il film esplora l’eredità morale di Borsellino, ricordandoci quanto il suo impegno e il suo coraggio siano ancora vivi e attuali.
In questa intervista, Bruno Torrisi ci racconta il suo coinvolgimento in questo progetto, la preparazione per interpretare una figura così simbolica e amata ed il suo rapporto personale con la memoria di Paolo Borsellino e l’importanza di mantenere viva la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per un’Italia migliore.
Su Che! Intervista abbiamo il piacere di ospitare l’attore Bruno Torrisi
Benvenuto Bruno, sei un attore di cinema e teatro con una lunga carriera alle spalle. Come ti sei avvicinato a questo nuovo progetto, interpretando Paolo Borsellino e cosa ha significato per te vestire il ruolo di un personaggio così importante nella storia italiana?
Intanto ci tengo a precisare che è stata la prima volta per me che ho interpretato Borsellino. La bravissima Debora mi ha proposto questo progetto credo un po’ per la somiglianza e un po’ perché avendomi visto all’opera in Squadra Antimafia, dove interpretavo il “Questore Licata” uomo di legge onesto e ligio al dovere, ha pensato che io fossi la persona giusta. Lo spero.
Il docufilm offre un ritratto intimo e personale di Borsellino. Quali sono stati per te i momenti più intensi e significativi durante le riprese?
Sicuramente quando passeggio per via D’Amelio fino a raggiungere il luogo dell’attentato. Quell’albero di ulivo, le foto, le immagini, i disegni dei bambini…quel posto conserva una energia indefinibile che provoca emozioni forti. Nelle riprese forse non si vede ma ho pianto.
Il progetto “Paolo Vive” si distingue per l’inclusione di testimonianze inedite e materiali d’archivio. Qual è stato il contributo che hai voluto portare a questa narrazione collettiva?
Ho cercato di non essere soltanto un attore, anzi mi dà un certo fastidio pensare a questo documentario come una occasione professionale, dove mostrare bravura e professionalità. Ho cercato di essere me stesso, un semplice cittadino che approfitta del cinema per mostrare il suo pensiero più profondo nei confronti di questa immane tragedia. La mafia ci ha fatto male a tutti, a tutti gli uomini di pace, ha inferto un dolore enorme, barbaro, profondo, indelebile. Ci ha offeso tutti, lo Stato, l’Italia, il mondo. Ha calpestato la giustizia con l’arroganza dell’ignoranza. Perché l’ignoranza è arrogante.
Nel trailer si percepisce una grande forza emotiva. Come hai gestito la pressione di interpretare una figura così amata e rispettata?
Per questo devo ringraziare Debora che mi ha messo nella migliore condizione per potermi concentrare. Si è lavorato in serenità e comunanza di intenti, tutta la squadra, capitanata dal bravissimo Antonio Licciardello, ha mostrato comprensione e sensibilità. Sapevamo tutti quello che volevamo e abbiamo collaborato mostrando solidarietà e profondità d’animo.
“Paolo Vive” non è solo un omaggio a Borsellino, ma anche un invito a continuare la sua battaglia contro la mafia. Che messaggio speri che il film possa trasmettere al pubblico e soprattutto alle nuove generazioni?
Che la vita è tutt’altro che sopraffazione, arroganza e violenza. La vita è preziosa, è un dono che ha più senso nella fratellanza, nell’amore, nella sapienza, nella luce e dobbiamo difenderla a tutti i costi per tutti quelli che verranno e che avranno il diritto di viverla in pace, per darle il vero senso. Chi delinque non sta godendo della vita la sta solo sprecando.
La regia di Debora Scalzo ha portato una visione particolare e innovativa al progetto. Come è stato lavorare con lei?
Come ho detto è stata un’esperienza indimenticabile, di confronto, di rispetto e anche l’occasione di conoscerci meglio.
La data di uscita del docufilm è prevista per il 19 Ottobre. Come pensi che sarà accolta l’anteprima a Palermo, una città così profondamente segnata dalla vicenda di Via D’Amelio?
Spero bene, perché il film merita e l’argomento è tutt’altro che retorico.
Nel cast ci sono anche persone legate direttamente alla vicenda, come i familiari di Borsellino e gli agenti della scorta. Qual è stato il tuo rapporto con loro durante le riprese e come hanno vissuto questo progetto?
Non ho incontrato tutti ma con quelli con i quali ho avuto la fortuna di conoscere c’è stata da subito un’intesa e una comune commozione. Forse anche per la somiglianza, per la quale devo ringraziare la bravissima truccatrice Costanza Dicorrado, ho intravisto in loro una meraviglia intrisa di commozione che ci ha fatto nascere un sentimento di vera amicizia.
Il film verrà distribuito anche a livello internazionale. Cosa speri che il pubblico fuori dall’Italia possa comprendere della figura di Paolo Borsellino e della realtà italiana attraverso questo docufilm?
Spero che con questo film si possa riscattare ancora di più l’immagine della Sicilia e dei siciliani. Per fortuna non siamo solo mafia.
Guardando al futuro, quali sono i tuoi progetti e le tue ambizioni? Hai in programma altri lavori che trattano temi di impegno civile o sociale?
Per me questo mestiere è impegno civile: è il mio modo di combattere la bruttura. Tutto quello che faccio è di cercare sempre di creare bellezza. La bellezza salverà il mondo, spero solo di esserne capace. a cura di Salvatore Cucinotta Ott 4, 2024 CHEINTERVISTA.IT
SEGUE