(Adnkronos) – “Esattamente un anno fa, ad ottobre 2023, io e mio nonno eravamo tra queste sale, gli era stato promesso da esponenti della Commissione antimafia che si sarebbe fatta luce sui depistaggi istituzionali che hanno seguito il triplice omicidio di mio zio Nino, mia zia Ida e della creatura che lei portava in grembo. Nonno Vincenzo, non si sarebbe mai aspettato, che ad un anno di distanza dalla sua venuta in Senato, si sarebbe mossa una così vergognosa e terribile campagna Statale volta a distruggere il senatore Roberto Scarpinato, andando così a denigrare l’eccellente operato di tutti i suoi decenni di carriera di Magistrato e di Procuratore Generale”. Così, Nino Morana Agostino, nipote di Vincenzo Agostino, morto pochi mesi fa senza avere mai tagliato la barba dopo l’uccisione del figlio Nino e della nuora Ida. “La famiglia Agostino sarà per sempre grata al senatore Scarpinato, che, avendo attorno un terreno bruciato, ha proseguito con le indagini ponendo massima fiducia nei miei nonni- dice ancora Morana intervenendo alla conferenza stampa al Senato organizzata dai familiari delle vittime delle stragi-Grazie alla sua grandissima caparbietà siamo riusciti a ottenere due importanti risultati: la condanna in primo e secondo grado per Nino Madonia e la recente condanna di Gaetano Scotto in primo grado, non solo due boss affiliati a cosa nostra, ma due veri e propri ibridi a cavallo tra mafia e apparati dello Stato”.
“Non è un caso che nelle motivazioni della condanna in Appello per Madonia ci sia scritto che in questo delitto ci sono state e ci sono inquietanti depistaggi istituzionali, e nonostante queste condanne permangono zone d’ombra tipiche delle stragi.- denuncia Nino Morana – Non è neanche un caso che questo attacco nei confronti del senatore Scarpinato sia avvenuto dopo la condanna di Gaetano Scotto”.