PSF con il Sindaco antimafia Maria Lanzetta ora Ministro del Governo Renzi

Lanzetta due 300
Lanzetta due 300

   

 

 

 

Maria Carmela Lanzetta

chi é

 

21.2.2014

Maria Lanzetta è Ministro degli Affari Regionali del Governo Renzi componete del comitato scientifico del Centro Studi sociali contro le mafie Progetto San Francesco e donna coraggiosissima testimone di una Calabria libera e possibile.
Vogliamo augurare buon lavoro a Maria Carmela Lanzetta in qualità di Ministro della Repubblica Italiana. Una donna coraggiosa e perbene, colta e aperta al mondo capace di riempire le leggi con le idee più vicine e innovative, per un nuovo urgente modello di sviluppo sociale. Il Ministro Lanzetta saprà interpretare in modo nuovo il ruolo del dicastero degli affari regionali, aprendolo al Mediterraneo, alle persone che a migliaia al giorno lo attraversano e vigilerà sull’autonomia di indispensabile responsabilità sociale delle diverse regioni italiane. Maria Carmela Lanzetta è anche testimone del Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco e ne è componente del comitato scientifico.

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Di seguito la lettera aperta del sindaco di Monasterace Maria Carmela   Lanzetta alla Presidente della Camera Laura Boldrini – Giorno 12 luglio   l’Amministrazione Comunale di Monasterace avrebbe avuto il grandissimo   privilegio di ricevere la Presidente Boldrini per un incontro con i Cittadini   del Comune e del Comprensorio locrideo.

Purtroppo si è verificata una circostanza amministrativa inattesa che mi   costringe a rassegnare le dimissioni dalla carica di Sindaco.
Dimissioni di cui ho informato l’Ufficio Stampa della Presidenza per   correttezza istituzionale.
Ho avuto il piacere e l’onore di essere ricevuta  dalla Presidente alla   Camera dei Deputati, insieme ai Sindaci Elisabetta Tripodi e Gianni Speranza.   Nell’occasione abbiamo  potuto esprimere le preoccupazioni per le   difficoltà finanziarie che incontrano i Sindaci dei piccoli Comuni anche per   le intimidazioni che subiscono e, soprattutto, per le condizioni disagiate   del lavoro in Calabria che riguarda gli uomini, le donne e i giovani   calabresi. In particolare ho potuto e voluto esprimere le condizioni   difficili che stanno attraversando  le lavoratrici delle serre   florovivaistiche, i cui terreni sono stati concessi con diritto di   superficie  per 66 anni dal Comune di Monasterace  ad aziende   private.
Preoccupazioni che legano  in maniera indissolubile   Lavoro/Donne/Legalità/Rispetto delle Regole. 
Di questo avremmo parlato con la Presidente il 12 luglio presso il giardino   del Museo Archeologico.  
A tale discussione sarebbero intervenuti  donne dei sindacati, della   confcommercio Calabria, delle cooperative sociali, del giornalismo,   dell’Imprenditoria della Locride, delle Serre di Monasterace, dei precari   della   pubblica amministrazione e del sociale; con inviti rivolti   anche a uomini e donne delle istituzioni  e della chiesa.
Rinunciare  a questo incontro, già in fase organizzativa  avanzata,   è per me una vera  sofferenza umana e amministrativa;  ma   l’esigenza  di non derogare alla coerenza personale di  valutazioni   istituzionali  indirizzate a tenere la schiena dritta  per   tutelare  il  nome  del mio  Comune e della mia   Amministrazione, mi hanno convinta a fare una  scelta dolorosa ma   necessaria, di cui Lei, gentile Presidente, sono sicura che  ne capirà   le ragioni.
Sono le ragioni dei principi che stanno alla base della mia esistenza umana,   professionale e amministrativa: lavoro, giustizia sociale, cultura e rispetto   dell’uomo e della donna in quanto tali. Principi che ho appreso dai miei   genitori e da molti uomini e donne che hanno sacrificato  sacrificati la   loro vita   per rispettare i principi su cui avevano fondato la   loro esistenza. Purtroppo   queste scelte, quando non vengono   comprese, conducono anche a perdere le amicizie di una vita e al peso della   solitudine, ma sono il pilastro su cui è possibile poggiarsi  per   conservare la Libertà del proprio agire umano e amministrativo. 
  
L’Italia è stata ed è ricca di figure che hanno illuminato e illuminano    la sua Storia. 
  
E’ necessario una svolta profonda, che è  soprattutto culturale,   per  valorizzare le tantissime Persone coerenti, coraggiose e solidali    che operano spesso e volentieri mettendo in gioco se stessi, in termini di   impegno civile e, a volte,  anche economico, per raggiungere l’obiettivo   del Bene Comune.
  
Grazie ancora Presidente. Spero comunque di poterLa incontrare al più   presto.
  
Maria C. Lanzetta –
Sindaco di Monasterace

 

Il sindaco di Monasterace Maria Carmela Lanzetta si è dimessa. Il Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco esprime la propria vicinanza e conferma il suo impegno a fianco della Dottoressa Lanzetta.

Abbiamo avuto modo di conoscere una persona perbene, una donna libera da tentazioni e pressioni di potere, un’amministratrice che ha sempre avuto a cuore il bene comune e quello di Monasterace. Oggi la Dottoressa Lanzetta torna ad essere una cittadina tra cittadini, dimessasi per impossibilità a continuare la propria opera amministrativa, e proprio su questo abbiamo il bisogno di fare alcune specifiche.

Il Sindaco Lanzetta ha sempre chiesto vicinanza e non carità o sterile solidarietà, ovvero un programma pubblico di azioni condivise che avessero sempre al centro il lavoro e il bene comune, declinando tutto ogni volta a favore di un’evidenza indiscutibile e quindi antiretorica. Siamo stati chiamati ad essere, con lei, parte di un rinascimento culturale e contrattuale che vede la Calabria pienamente autonoma e al contempo bisognosa di concrete alleanze più ampie.

Il Progetto San Francesco, con la parte sindacale che ne è fondatrice, ha voluto ampliare il fronte della contrattazione sociale, tanto da chiedere alla FAI, la Federazione delle Associazioni Antiracket Italiane e specificatamente all’Associazione Antiracket di Lamezia Terme (ALA) con Maria Teresa Morano e Armando Caputo, di aiutarci.

Il Sindaco Lanzetta e la sua giunta hanno voluto dedicare al PSF una delibera di adesione e di patrocinio permanente, e intitolare quindi la casa comunale dell’accoglienza e della legalità, a Monasterace superiore, ad Epifanio Li Puma, sindacalista ucciso dalla mafia. Poi una lunga serie di incontri pubblici e azioni comuni, soprattutto di aggregazione con altri centri della Calabria. Pochi giorni fa, ci siamo incontrati ancora, invitati da lei per scrivere insieme un nuovo bando di gara per l’affidamento delle serre di Monasterace, secondo criteri di responsabilità sociale, di legalità e di innovazione territoriale, con il coinvolgimento delle altre amministrazioni della locride.

Oggi siamo socialmente accanto ad una delle donne protagoniste in Calabria, con altre autrice di una riscossa libera contro la cultura di ‘ndrangheta, motivate nel loro insieme anche da un eccezionale lavoro della magistratura reggina negli ultimi anni, e che non lasceremo sola od isolata. La Filca Cisl, la Fim Cisl, la Fiba Cisl, la Cisl di Reggio Calabria, l’Anteas nazionale e calabrese, insieme ai dirigenti sindacali territoriali e di altre parti di Italia, con il Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco sono stati protagonisti di un abbraccio ricco di amicizia e anche di autonomia. Per noi, storicamente, autonomia significa anche anticipare gli altri con responsabilità attraverso le proposte, e quindi tale gesto dirompente, come queste motivate dimissioni, di Maria Carmela Lanzetta impone ancora più coraggio e coesione nell’azione di promozione di un nuovo modello sociale. Questo modello è per noi comunemente basato sul rispetto della persona e del territorio, quali elementi fondativi per la competitività nel mondo del lavoro.

Al contempo siamo umanamente vicini ad un’amica, in un momento drammatico per chi come lei intende la politica quale sacrificio personale per il sevizio al prossimo, equilibrata e prudente, ma mai equilibrista tra i poteri e le opportunità personali. Pertanto ribadiamo il nostro impegno di lavoro comune alla Dottoressa Lanzetta, e rinnovato amore per la Calabria e per la sua gente operosa.

Il Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco

 

 

 

Tessere di un mosaico di amicizia e impegni
 

 

 

Locride, sindaci coraggiosi e onesti, sindacalisti della Filca Cisl della Calabria e della Liguria, della Cisl, della Fiba Cisl calabrese e della Fim Cisl nazionale, il lavoro, l’occupazione femminile, il mare, i paesi piccoli della provincia, la cultura e la storia, l’arte del passato e i progetti contemporanei, i giovani e le scuole, i lavoratori, e una sana e robusta costituzione antimafia dei nostri protagonisti, sono gli ingredienti per una nuova ricetta del welfare locale in tempo di crisi. Servono un nuovo contratto per la ricostruzione della filiera sociale del credito, un nuovo piano di governo per le opere edili a tutela del patrimonio paesaggistico, migliori fonti energetiche,  un piano di ottimizzazione per la raccolta dei rifiuti differenziata e sostenibile, un programma di governo dell’acqua e del sole, e serve tutto urgentemente. A partire, qui a Monasterace, da una riforma del settore produttivo più diversificato: da queste parti può non servire abbassare la soglia per le gare d’appalto, poiché è tale la plusvalenza del capitale di ‘drangheta che sarebbero anche disposti a perderci per confermare il loro potere sul territorio.

 Il sindaco di Monasterace Lanzetta ha chiesto ufficialmente la presenza del PSF e del sindacato al suo fianco per costruire la riforma del regolamento per i bandi europei d’appalto, trasformandoli di fatto in strumenti sociali per la partecipazione e per l’inclusione delle imprese giovani e femminili, ma anche collante con gli altri comuni retti nella locride da giunte coraggiose.

 Primo passo per la realizzazione di una richiesta collettiva e pubblica del riconoscimento del marchio territoriale di responsabilità sociale, a difesa del lavoro e dell’ambiente. Paola Bavoso, Tina Ascanelli, Margherita Manno, Giovanni Gattuso Luciano Belmonte, Salvatore Teresi, Rosario Iaccarino, Claudio Ramaccini e Alessandro de Lisi hanno accettato l’invito della prima cittadina di Monasterace, e il suo richiamo a fare cose e progetti concreti per la locride. Prossimo passo, un appuntamento pubblico per la responsabilità sociale e per il lavoro, intanto un lungo iter di programmazione comune.

 Nella lunga riunione è stato avviato anche il cantiere per la realizzazione a Monasterace della “giornata delle utopie concrete”, meeting al quale saranno invitati studiosi, giornalisti, imprenditori, economisti e sociologi, come Karl Ludwig Schibel, giovani laureati nelle università italiane e il sindacato, come ad esempio Fiba Cisl Social Life, il Dipartimento per la promozione della Legalità della Filca Cisl nazionale e la Formazione Nazionale della Fim Cisl con lo storico Dipartimento Internazionale dei metalmeccanici.  

 Questo al fine di includere, e non sprecare, anche i fallimenti economici e sociali, le buone prassi in Europa ed i progetti migliori per il rinascimento della Calabria non ancora realizzati, quali esperienze difficilmente perdibili, nella progettazione culturale di un nuovo modello sociale e della contrattazione sociale in tempo di crisi. Una menzione speciale di ringraziamento va a Giovanni Panozzo, regista e autore che si è reso disponibile gratuitamente a documentare le diverse tappe d un progetto diffuso.  

 

 
 
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 La Giunta comunale di Monasterace, il 14 agosto 2012, ha deliberato:

  1. l’adesione al Progetto San Francesco
  2. di concedere al PSF, in patrocinio non oneroso permanente ogni manifestazione specifica, di formazione e informazione come di ricerca.
  3. di determinre la propria volontà a costituirsi parte civile in tutti i procedimenti in cui si verrà a configurare il reato di abusivismo edilizio  

ALBO PRETORIO

Info Comune di Monasterace


 

 Le donne sindaco della Locride scuotono il Pd sulla legalità

 

 

 

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