Il Progetto San Francesco con il Ministro Lanzetta e i candidati a sindaco a San Gimignano: tre proposte per il lavoro, il territorio e la lotta alle mafie

 

 

 

 

RASSEGNA STAMPA

  

9 maggio 2014, ore17.30 – Teatro dei Leggieri, San Gimignano. Nel cuore della Val d’Elsa il Progetto San Francesco incontra i candidati a sindaco dei comuni di San Gimignano, Poggibonsi, Casole d’Elsa, Radicondoli e Colle Val d’Elsa, alla presenza del Ministro per gli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta.

Lanzetta

Con l’ex Sindaco coraggio di Monasterace e oggi Ministro Lanzetta, il PSF dell’Area del Tirreno e in Toscana presenta alla politica una Road Map contro le mafie e per lo sviluppo del territorio e del lavoro: impegna i futuri primi cittadini contro le slot machine, per una buona edilizia a salvaguardia del territorio, per un credito e una finanza etica contro il riciclaggio e la contaminazione mafiosa delle imprese in difficoltà.Microfoni aperti per tutti i candidati a sindaco, cinque minuti a testa come all’Europarlamento e l’accorta richiesta di “stare sul pezzo”: tre passi concreti e sostenibili coi quali la pubblica amministrazione e la politica di prossimità possono erigere una barriera culturale e giuridica ai possibili interessi criminali.

Cos’è il Progetto San Francesco?
E’ un’associazione di promozione sociale nazionale, un centro studi, un movimento culturale federale e popolare a sostegno del sindacato, della responsabilità sociale, della contrattazione e del contrasto alle mafie nel mondo del lavoro. Con il PSF si è voluta una piattaforma dove rinforzare le relazioni istituzionali del sindacato con le prefetture, le questure e i differenti uffici del governo del territorio coinvolti nella prevenzione e nella sicurezza dei luoghi di lavoro, nel welfare territoriale, nelle scelte di politiche dello sviluppo.  Attraverso la formazione permanente e la collaborazione con tutti i protagonisti sociali, altre associazioni, sindacato e imprese, il centro studi promuove la cultura della giustizia e della lotta alle mafie come strumento strategico per la costruzione di un welfare della legalità. In Toscana i comuni che aderiscono gratuitamente sono diversi, in Val d’Elsa San Gimignano, Poggibonsi, Colle Val d’Elsa, Radicondoli e Casole d’Elsa si sono impegnati a promuovere con il PSF un nuovo modello culturale, per la responsabilità sociale e contro le mafie, soprattutto nel mondo del lavoro.

Di seguito una sintesi del documento inviato ai candidati.

“Oggi, a poche settimane dalle elezioni amministrative il PSF invita tutti i candidati a sindaco delle città citate, oltre a tutti gli altri candidati di altri comuni del senese che vorranno comunque partecipare, a confrontarsi pubblicamente e positivamente sui temi chiave per il welfare della fiducia e della responsabilità sociale: patti civici di responsabilità sociale a tutela del territorio e per il lavoro, azioni comuni e inclusive per la promozione della cultura della responsabilità sociale nel mondo del lavoro, sostenibilità energetica delle azioni di programmazione e di manutenzione del patrimonio storico delle comunità (un nuovo modello bilaterale di tutela del patrimonio storico contro il dissesto idrogeologico in primis), un piano integrato territoriale di azioni locali comuni contro le mafie.

A – Noi siamo contro il gioco d’azzardo, in qualunque forma si presenti. Pertanto proponiamo un piano di responsabilità sociale contro il sovrindebitamento delle famiglie, partendo dallo “stop a nuove sale vlt slot machine” e da una campagna di obiezione di coscienza contro le slot machine già presenti nel territorio; tracciabilità delle giocate attraverso pos; recupero e riutilizzo delle vincite non riscosse da indirizzare per un fondo sociale per il recupero delle ludopatie…

B – Noi siamo per la buona edilizia, responsabile, sostenibile e intelligente. Proponiamo la diffusione dello strumento della bilateralità ampliandone le funzioni agli enti locali, quindi rafforzando nelle proposte le parti sociali, sindacati e organizzazioni di imprese, al fine di incentivare una programmazione di manutenzione, ristrutturazione e infrastrutture ad alto valore di responsabilità sociale; a partire dall’edilizia scolastica, mettendo in sicurezza i numerosi e diffusi edifici storici, magari a rischio sismico, e recuperando tutto in una nuova ottica di risparmio energetico e a bassissime emissioni di anidride carbonica…

C – Noi siamo per la democrazia energetica. Serve ovunque un programma a medio e lungo termine, urgente ma non frettoloso, che sposti gradualmente il peso dal costo del lavoro al valore delle energie, la loro distribuzione e la partecipazione popolare alle reti, per recuperare un maggiore margine di competitività  produttiva locale…”.

(Ingresso libero fino ad esaurimento posti).