Fiammetta Borsellino a CHE TEMPO CHE FA

 

 

Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato Paolo, torna a parlare e questa volta lo fa in televisione, a Che tempo che fa, ospite di Fabio Fazio su Rai Uno. L’intervista è stata preceduta dalle immagini del 19 luglio 1992 relative alla strage di via D’Amelio, mentre il pubblico ha poi accolto con applausi l’ospite, a cui Fazio ha chiesto perché abbia deciso di intervenire proprio ora. La figlia di Paolo Borsellino ha parlato del bisogno di verità, che sull’uccisione di suo padre non è ancora stata fatta fino in fondo. “Non bisogna mai smettere di sognare, io sono quella bambina che spera in un cambiamento vero, quello delle coscienze”, ha detto la donna. Dai depistaggi nelle indagini che hanno seguito la strage, passando per i processi condotti in maniera opinabile, fino alle persone che hanno ostacolato che la verità emergesse. La testimonianza di Fiammetta Borsellino si è rivelata tanto toccante, quanto spunto di riflessione. Fiammetta Borsellino ha invitato a fare chiarezza e a farla presto: “Dopo 25 anni, compromettendo la possibilità di avere la verità, non si può far passare neanche un altro giorno”.  “Il Depistaggio su via d’Amelio è un’offesa per tutto il popolo italiano”, ha detto ancora Fiammetta Borsellino nel corso dell’intervista. Un popolo che, nella serata del 3 febbraio, si è stretto attorno a lei per dimostrare quanto ancora ci sia voglia di “fare rete” e lottare per la legalità. Legalità per cui la figlia del magistrato si batte da tempo e rievocata sovente nei suoi discorsi pubblici, come quello tenuto recentemente presso la Libreria Feltrinelli di Palermo in un incontro-dibattito con il presidente della Commissione regionale antimafia, Claudio Fava. “Il processo? Assisto a delle udienze ignobili […] Qualsiasi Procura illuminata non può portare avanti un’impresa (la scoperta della verità sulla strage di via D’Amelio, ndr) che appare ciclopica se non c’è una collaborazione di chi è stato protagonista in quegli anni. Parlo di poliziotti, magistrati, ministri”, aveva ribadito la donna anche in quell’occasione.


CHE TEMPO CHE FA –  TESTIMONIANZA DI FIAMMETTA BORSELLINO (VIDEO)

Fiammetta Borsellino

  • “Sono andata da Giuseppe e Filippo Graviano con l’idea che può vivere e morire con dignità non soltanto il magistrato che sacrifica la propria vita, ma anche chi, pur avendo fatto del male, è capace di riconoscere il grave male che ha inflitto alle famiglie e alla società ed è capace di chiedere perdono e di riparare il danno. Riparare il danno vuol dire non passare il resto della propria vita all’interno di un carcere, ma dare un contributo concreto per la ricerca della verità. Chi uccide, uccide la parte migliore di sé. E poi soltanto contribuendo alla ricerca della verità, i figli potranno essere orgogliosi dei padri”
  • “Io mi fido di chi, pur essendo esposto al maggiore pericolo, svolge il suo lavoro con sobrietà; di certo non mi fido di chi si espone alle liturgie dell’antimafia per la devozione dei devoti.” 
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La vice presidente della Commissione parlamentare antimafia, Jole Santelli, insieme al capogruppo di Forza Italia, Luigi Vitali, hanno chiesto al presidente della Commissione Nicola Morra, di ascoltare in commissione plenaria, Fiammetta Borsellino. “Le sue parole – dice Santelli – meritano il rispetto e la considerazione delle istituzioni e non possono passare in cavalleria”. –La vice presidente della Commissione parlamentare antimafia, Jole Santelli, insieme al capogruppo di Forza Italia, Luigi Vitali, hanno chiesto al presidente della Commissione Nicola Morra, di audire in commissione plenaria, Fiammetta Borsellino, LEGGI TUTTO