Accordo ANCE e PSF

 27.7.2012  
 Accordo ANCE – PSF per apertura cantiere a Cermenate  

 

 

Un nuovo passo verso il patto sociale della responsabilità antimafia” – Ance Como con il Progetto San Francesco

Stamane in Camera di Commercio, durante la conferenza stampa di presentazione, l’Ance Como e il Progetto San Francesco hanno presentato il sodalizio strategico per il recupero della casa di Cermenate, bene confiscato alla ‘ndrangheta e affidato al Centro Studi Sociali contro le mafie in collaborazione con Jus Vitae  “Abbiamo immediatamente risposto all’appello di solidarietà sollecitato dal Prefetto Tortora, l’Ance Como ha aderito al Progetto San Francesco e sarà protagonista del recupero dell’edificio di Cermenate – così il Vice Presidente di Ance Como Enrico Bianchi, che aggiunge – e abbiamo voluto al nostro fianco i ragazzi dell’Espe, perchè i professionisti di domani devono sapere stare in partita con tutte le carte in regola e con anche una robusta educazione antimafia. Questa occasione serve anche per le imprese e per i nostri soci, poichè la stretta della crisi e degli eccessivi ribassi d’asta di talune ditte che concorrono agli appalti pubblici rischiano di peggiorare le condizioni già critiche di un settore estremamente importante per lo sviluppo del territorio”. Proprio il Prefetto di Como Michele Tortora ha voluto sottolineare il valore sociale di tale unione progettuale: “Sin dal principio sono stato a fianco del Progetto San Francesco, che sicuramente con la presenza e l’impegno dell’Ance e dei giovani dell’Espe aumenterà il già ampio radicamento sociale. Serve allargare il fronte sociale per sconfiggere le mafie, affiancando il lavoro delle forze investigative e delle istituzioni già notevolmente e proficuamente impegnate in questa storica battaglia contro i clan”. Sono state anche date delle scadenze per il cantiere di Cermenate, da ottobre fino alla fine dell’anno per il primo significativo step e quindi la prosecuzione dei lavori di formazione popolare aperta alle imprese, alle associazioni, ai sindaci e quindi ai lavoratori.