
TRASCRIZIONE AUTOMATICA DELLA REGISTRAZIONE AUDIO REQUISITORIA DI MATTEO
TESTO CON EVIDENZIATO IL RICHIAMO ALLA “RITRATTAZIONE”
Signori della Corte ricorderete che nelle scorse udienze 
Dopo aver esaminato le motivazioni per le quali il dottor Borsellino è stato ucciso e dopo aver esaminato le responsabilità della cosiddetta commissione provinciale di Palermo di Cosa Nostra e più in particolare degli odierni imputati a ieri Carlo Greco Giuseppe Graviano Salvatore Biondino Salvatore L’altro Rina 
Abbiamo iniziato a parlare anche delle dichiarazioni dei collaboratori e di tutte le prove di carattere oggettivo che attengono alla fase organizzativa ed esecutiva della strage 
In questo senso 
Abbiamo iniziato ad analizzare quel particolare segmento operativo 
Che  Vi abbiamo dimostrato è stato demandato 
Ai mandamenti di Brancaccio è al e di Santa Maria di Gesù o guadagna 
In questo senso vi abbiamo parlato delle dichiarazioni rese da Salvatore Cancemi RS già a partire dal novembre del mille novecentonovantatré quindi ancor prima dell’inizio della collaborazione di Vincenzo Scarantino 
Abbiamo iniziato a parlare delle circostanze che portarono all’incriminazione all’arresto di Vincenzo Scarantino 
E successivamente delle dichiarazioni che a partire dal ventiquattro giugno del novantaquattro Vincenzo Scarantino inizio arrendere a questo ufficio 
Dichiarazioni confessorie ed etero accusatorie 
Abbiamo esaminato e in particolare lo ha fatto la collega alla scorsa udienza 
Quindi le dichiarazioni di Scarantino collaboratore 
Di Scarantino fino al quindici settembre scorso 
Ricorderete 
Proprio quel giorno il quindici settembre a Como 
Nel corso di un’udienza alla quale partecipavano ed era veramente un fatto insolito in questo processo 
Decine di giornalisti 
Di tutte le principali testate anche nazionali 
Vincenzo Scarantino chiamato a confronto su sollecitazione dei difensori con il fratello Rosario 
Improvvisamente ma forse non troppo improvvisamente 
Dichiarava che tutto quello che aveva messo a verbale 
Innanzi a noi pubblici ministeri e quel che più conta innanzi ha più corti d’assise non corrispondeva assolutamente alla realtà 
Affermava lo Scarantino di essere assolutamente estraneo alla strage di via D’Amelio 
Di non conoscere alcunché neppure 
In ordine alle fasi meramente preparatorie della strage 
Affermava addirittura di essere completamente estranea all’organizzazione criminale Cosa Nostra 
Dell’attuale diceva di aver appresso l’esistenza e qualche regola di funzionamento solo attraverso notizie di tipo esclusivamente giornalistico 
Quel quindici settembre quindi Scarantino poneva in essere nella maniera più clamorosa possibile  La più sensazionale delle ritrattazioni 
Tra l’altro lo faceva 
Fin dall’inizio dell’udienza con una ostentazione palese 
Di una precisa volontà di dissociarsi 
Da tutto ciò che afferiva alla sua posizione di collaboratore di giustizia 
Vi ricordo in questo senso come sia stata oltremodo significativa la richiesta 
Che lo Scarantino di formulo appena entrato in Aula 
Di  Allontanamento dei poliziotti che lo scortavano  E la richiesta di essere ripreso senza alcuna precauzione 
Dagli operatori televisivi che caso strano quel giorno erano presenti in 
Con numerosi esponenti di numerosi televisivo numerose televisioni pubbliche e private 
Ovviamente le cronache televisive della carta stampata con grande spiegamento di energie con titolazioni anche a nove colonne riferivano la svolta processuale 
E riferivano di un crollo di una impalcatura processuale che  gSecondo quelle cronache 
Si reggeva solo ed esclusivamente sulle precedenti dichiarazioni di Scarantino 
In realtà e signori della Corte però voglio anticipare fin d’ora 
Questo ufficio ritiene che l’attività processuale 
Scaturita è originata dalla ritrattazione dello Scarantino 
Abbia finito per avvalorare ancor di più 
Le sue precedenti dichiarazioni o meglio gran parte delle sue precedenti dichiarazioni nei confronti di molti degli odierni imputati 
Vi dimostreremo come questa conclusione che pioggia prospettato non è frutto di un paradosso 
Non è il risultato di un atteggiamento di pregiudiziale ed acritico sostegno alle tesi compendiate nei capi di imputazione 
Non è signori della Corte un volere difendere a tutti i costi un’impostazione accusatoria che si fonda anche e vi sottolineo ancora una volta anche sulle propalazioni di Vincenzo Scarantino vi dimostreremo che il nostro convincimento circa la valenza rafforzativa che la ritrattazione ha finito con l’assumere del compendio delle dichiarazioni iniziali di Scarantino  è fondata ed è desumibile da una analitica e razionale 
Disamina delle dichiarazioni rese dall’ormai ex collaboratore dal quindici settembre in poi é fondata  questa conclusione che vi ho prospettato dall’analitica 
Dall’analitico esame di queste dichiarazioni che di qui a poco andremo a fare in combinato disposto con altre acquisizioni probatorie in parte precedenti 
E in parte successive a quella data a quel quindici settembre del novantotto 
Credo che sia opportuno ancor prima di approfondire le dichiarazioni di Scarantino chiamiamolo così nuova versione 
Fare un cenno proprio di natura cronologica a tutti quegli eventi 
E dichiarazioni processuali che hanno costituito l’antefatto 
Logico e cronologico della ulteriore convocazione dibattimentale di Vincenzo Scarantino per l’udienza del quindici settembre 
E allora ricorderete 
Che all’udienza del ventiquattro luglio del mille novecentonovantotto 
Veniva sentito su istanza della difesa nella sua qualità di testimone Rosario Scarantino fratello del collaborante Vincenzo 
I legali che conducevano l’esame 
Gli avvocati Petronio che quell’atti istruttori aveva sollecitato e l’avvocato Scott sola 
Non ponevano alcuna domanda a Rosario Scarantino in ordine al primo aspetto dell’originario capitolato di prova afferente l’asserita omosessualità del Vincenzo Scarantino 
Questo era 
Il primo degli argomenti oggetto del capitolato di prova ammesso dalla corte 
Il collegio difensivo rinunciava completamente ad approfondire quel tema di prova che pure fin dall’inizio dell’istruttore dibattimentale del primo processo 
Tanto spazio 
Aveva avuto nelle prospettazioni difensive di tutti o quasi tutti imputati 
Allora il ventiquattro luglio tutte le domande venivano invece concentrata su un altro aspetto sul secondo aspetto del capitolato relativo a De asserite confidenze che Rosario Scarantino avrebbe ricevuto da Vincenzo circa la di Luís estraneità alla strage e la connessa falsità delle dichiarazioni rese 
In sede di collaborazione con i magistrati di questo ufficio 
Rosario Scarantino quindi rispondendo 
Ai quesiti posti gli affermava che il fratello avrebbe più volte protestato la sua innocenza 
Affermando che nulla proprio nulla di quello che aveva detto sulla strage rispondeva a verità 
Proprio sulla base ed in esito di queste dichiarazioni testimoniali 
Su istanza dei difensori la Corte ex articolo cinquecentosette del Codice di rito disponeva procedersi a confronto tra Vincenzo Scarantino e Rosario Scarantino e fissava per l’espletamento Dell’Atti strutto olio 
L’udienza fuori sede del quindici sette 
Signori della Corte quanto vi ho appena ricordato e che attiene ad una ricostruzione 
Meramente cronologica è oggettiva di questi fatti processuali 
Costituisce un punto di riferimento che 
Mi permetto di affermare non dovete dimenticare neppure per un momento 
Senza l’intervento sulla scena processuale di Rosario Scarantino ed in assenza di ogni ulteriore acquisizione 
In tal senso è significativa Vincenzo Scarantino non avrebbe avuto ulteriori occasioni per essere esaminato innanzi a questa corte 
La sua attendibilità le sue dichiarazioni 
Sarebbero state valutate esclusivamente 
In base alla deposizione resa nel corso di sei lunghissime 
Concentratissima 
Estenuanti udienze nel corso delle quali Vincenzo Scarantino prima a Torino e poi a Roma era stato esaminato contro esaminato riesaminato dalle parti tutte e dalla corte 
Poi vedremo nel prosieguo di questa trattazione quale importanza a nostro avviso fondamentale 
Assume lo snodo processuale costituito  Dalla testimonianza di Rosario Scarantino del ventiquattro luglio mille novecentonovantotto 
A riprova di una vera e propria attività di intermediazione e garanzia prestata dallo stesso Rosario 
Nei confronti di coloro i quali tentavano di indurre ed infine inducevano il fratello Vincenzo alla ritrattazione 
Si impone  Prima di proseguire oltre e prima di spiegarvi perché ancor prima di Vincenzo Scarantino Rosario Scarantino è stato testimone mendace 
Si impone dicevo 
Soffermarci brevemente sulla figura di Rosario Scarantino 
Quale emerge dal suo vissuto criminale dal suo sostanziale inserimento nella struttura criminale Cosa Nostra 
Dal suo grado di contiguità proprio con gli esponenti mafiosi della famiglia di Santa Maria e Gesù guadagna ed ancora più in particolare con coloro i quali si chiamano Pietro ieri Carlo Greco le attività di quella famiglia mafiosa hanno diretto da diversi anni a questa parte 
Ed allora 
Non dimentichiamo ancor prima di dimostrare l’oggettiva falsità delle dichiarazioni di Rosario Scarantino 
Quella che definirei la sua intrinseca scarsa scarsissima signor Presidente 
Udibili ITA soggettiva 
Il Rosario Scarantino che così prepotentemente irrompe sulla scena di questo processo il ventiquattro luglio del novantotto 
Signori della corte non è soltanto 
Il fratello del collaboratore di giustizia 
Non è soltanto il solito parente di uno dei collaboratori 
Che non volendo seguire il collaboratore di giustizia 
Più o meno apertamente e più o meno 
Volontariamente si dissocia dalla scelta collaborativa del congiunto 
Non è il solito 
Parente che abbiamo visto 
Protagonista in tante fasi processuali suoi parenti di Filippo i parenti di Cannelle i parenti di Cancemi che si dissocia no dalla scelta 
Di collaborare con la giustizia dei loro congiunti no 
Rosario Scarantino questo 
Vi prego di tenerlo a mente fin d’ora 
Rappresenta qualcosa e qualcuno di diverso 
Rosario Scarantino senza volere parlare 
Dei precedenti penali e giudiziari che ancora oggi lo costringono a scontare un periodo di sottoposizione a misura di prevenzione 
Esso oggetto 
Però abbiamo dimostrato ebbero ricorderò 
Che da almeno quindici anni è organico 
Non vicino ma organico all’attività della famiglia mafiosa della guadagna 
è da sempre 
Ve l’abbiamo dimostrata adesso però ricorderò soggetto a disposizione degli uomini d’onore più rappresentativi di quella famiglia di quel mandamento 
Diretto coprotagonista delle loro imprese criminali dei loro traffici di stupefacenti della loro complessa attività 
Volta sfuggire all’esecuzione di provvedimenti restrittivi dell’autorità giudiziaria 
Della loro condotta lecita 
Anche nella sua estrinsecazione più violenta l’omicidio 
Certo Rosario Scarantino 
Nel panorama mafioso in qualche modo è sicuramente definibile come un pesce piccolo un esecutore di ordini 
Sicuramente è sconosciuto 
Ai più 
Agli uomini d’onore di altri mandamenti e di altre famiglie 
La sua e in qualche modo una figura assimilabile a quella del fratello Vincenzo 
Rosario è un personaggio che vive di luce riflessa 
Ma che sempre 
Ha saputo mantenersi vicino 
In un rapporto che oltre che di cooperazione criminale è stato di vera e propria amicizia con i rappresentanti più prestigiosi tra virgolette tra molte virgolette 
Del mandamento 
Voi avete agli atti sul sul rosario Scarantino le dichiarazioni di Candura di Salvatore Augello io non voglio neppure dimorare su queste 
Propalazioni 
Perché mi voglio concentrare su altre dichiarazioni che secondo noi assumono una valenza ancor più significativa 
E mi riferisco alle dichiarazioni che avete agli atti di Francesco Marino Mannoia 
Uomo d’onore di vecchio lignaggio che di sicuro prestigio della famiglia di Santa Maria di Gesù guadagna 
Collaboratore di provata affidabilità le cui dichiarazioni su tutti i fratelli Scarantino 
Signori della Corte sono veramente contraddistinte da una chiarissima genuinità da un più che palese disinteresse 
Al mendacio 
Ebbene Francesco Marino Mannoia all’udienza del ventitré marzo novantotto 
Viale dibattito quello che a noi aveva detto già in sede di rogatoria internazionale 
Già nel mille novecentonovantatré e quindi attenzione signor Presidente e signori della Corte ancor prima del pentimento di Vincenzo Scarantino 
Vi ha ribadito 
Alcune 
Notizie in ordine al lo spessore criminale ed ai trascorsi nei siti di tutti i fratelli Scarantino 
Il collaboratore 
Per scienza diretta e non per sentito dire 
Vi ha riferito che Rosario Scarantino questo signore attraverso il quale passa la ritrattazione del fratello Vincenzo già nel periodo tra il mille novecentottantatré ed il mille novecentottantacinque 
Data dell’ultima carcerazione del Mannoia per questo Mannoia si ferma all’ottantacinque perché poi dopo essere evaso dal carcere di Castelbuono nell’ottantatré fu nuovamente riarrestato dall’ottantacinque e non uscì più dal carcere prima di pentirsi nell’ottantanove 
Ebbene Rosario Scarantino già nel periodo intercorrente tra l’ottantatré e l’ottantacinque quindi quindici anni fa 
Si riforniva da Carlo Greco di grosse partite di eroina che provvedeva a trafficare ulteriormente intratteneva rapporti di continua giornaliera 
Non lo dico io lo dice Francesco Marino Mannoia frequentazione tra smontanti in una vera e propria grande amicizia sono testuali parole del Mannoia 
Con Pietro ieri e Carlo Greco 
Ci dice Francesco Marino Mannoia che fin da allora 
Pietro Aglieri e Carlo Greco di Rosario Scarantino ancor più che del fratello Vincenzo 
Si servivano come veri e propri picciotti a disposizione da coltivare ed affinare nelle loro capacità criminali in vista ed in funzione del pieno inserimento mafioso 
Vi ricordo che Rosario Scarantino è sempre Mannoia che parla non per sentito dire ma per scienza e conoscenza diretta 
è colui il quale viene incaricato proprio da Carlo Greco odierno imputato di rubare una macchina una FIAT centoventotto 
Che viene utilizzata per un omicidio perpetrato nel territorio della guadagna dagli uomini della guadagna ma che era stato richiesto in particolare da Peppino Farinella 
Parente dei Pullara capo mandamento 
I San Mauro Castelverde che era particolarmente interessato 
A uccidere quel rappresentante di libri 
Rosario Scarantino venne già nell’ottantaquattro coinvolto a pieno titolo nelle fasi preparatorie dell’omicidio di questo rappresentante di libri 
Rosario Scarantino è colui il quale è sempre Mannoia riferircelo 
Ospita presso case e ville appartamenti nella sua disponibilità 
Latitanti assai importanti nel panorama mafioso di Santa Maria di Gesù 
Come Carmelo Zanca ed Ignazio Pullarà 
Signori della Corte tenete presente che siamo in presenza di un’attività che dimostra la piena fiducia che i mafiosi di quel mandamento avevano fin da allora né i fratelli Scarantino e nei confronti di Rosario in particolare 
Le vicende processuali ci hanno e vi hanno insegnato che il coinvolgere un soggetto nelle fasi preparatorie di un omicidio 
Anche l’attribuirgli la responsabilità di ospitare nella propria casa latitanti di spicco 
Che a loro volta necessariamente si incontravano in quell’altra casa con altri uomini d’onore 
Magari anche si latitanti 
Significa ritenere quella persona e nella specie quindi Rosario Scarantino alla stessa stregua di un vero e proprio uomo d’onore sicuramente affidabile 
Certo le conoscenze del Mannoia sull’attività di Rosario Scarantino si fermano sostanzialmente ad una certa data 
Perché poi Mannoia nell’ottantacinque viene arrestato 
E da quel momento in poi non esce più dal carcere 
Immaginate di però signor presidente secondo le normali regole della comune chiamiamo la progressione criminale 
Quale possa essere stato successivamente fino agli ultimi anni grado di inserimento nel contesto mafioso di Rosario Scarantino 
La sua affidabilità sicuramente ritenuta idonea a farne strumento di persuasione nel costringere il fratello Vincenzo a ritrattare 
E comunque nell’ulteriormente esercitare attraverso cui 
Una forma di neppure sottile persuasione tale da indurre Vincenzo Scarantino a fare marcia indietro 
Quindi attenzione dato di fatto processuale desunto dalle carte mi permetto di sottolineare però come premessa del discorso un’altra volta 
Attraverso la testimonianza di Rosario Scarantino ammessa per un capitolato di prova più generico e che poi si esplicita soltanto nelle domande sulla confidenze avute da Vincenzo 
Si ottiene la possibilità del confronto e attraverso quel confronto Vincenzo Scarantino ritratta 
Questo è un dato freddo oggettivo processuale 
E se questo è il presupposto di natura 
Esclusivamente 
Oggettiva 
Dovete poi primaria andare oltre soffermarmi un attimo su chi è Rosario Scarantino nell’ottantaquattro nell’ottantatré ottantaquattro ottantacinque era già un uomo talmente vicino a Pietro Aglieri e Carlo Greco 
Da non solo trafficare in stupefacenti in nome e per conto di questi signori 
Ma 
Talmente di fiducia di questi signori d’essere coinvolto nelle fasi preparatori di un omicidio e ancor più da ospitare latitanti come Ignazio Pullarà come Carmelo Zanca che che poi come ci ha detto 
In un primo momento Scarantino e come abbia avuto anche modo in parte di riscontrare attraverso le dichiarazioni di Brusca in quelle case si incontravano anche con altri latitanti e con altri soggetti nella specie con lo stesso Giovanni Brusca 
Se questo è il presupposto soggettivo è il chi è di Rosario Scarantino 
è necessario evidenziare 
Attraverso una disamina prettamente e freddamente oggettiva ve ne accorgerete signor Presidente del contenuto delle dichiarazioni di Rosario 
Come queste dichiarazioni di Fossati sono completamente false 
E sono strumentali a preparare la strada a quelle del fratello Vincenzo 
Vi ricordate la dichiarazione di Rosario all’udienza del ventiquattro sette novantotto 
Per la leggo testualmente nella sua parte più significativa 
Mio fratello 
Ha detto anzi mi ha detto di essere innocente e di essersi inventato tutto quello che ha sul 
Ebbene 
Se questi in estrema sintesi è il contenuto essenziale delle dichiarazioni di Rosario 
Se questo ha costituito presupposto del confronto con Vincenzo della ritrattazione di Como 
Diciamo subito che quanto asserito da Rosario 
Assolutamente falso 
Siamo in grado di dimostrare però non attraverso elucubrazioni particolari 
Che prendono spunto dall’inquadramento della personalità di Rosario Scarantino in un contesto mafioso 
Non in virtù del tra virgolette solite dichiarazioni di pentiti più o meno informati 
Signore la corte e qui abbiamo qualcosa di estremamente diverso che vi dimostra la falsità delle dichiarazioni di Rosario Scarantino abbiamo un materiale probatorio che raramente trova ingresso nei fascicoli processuali e di special modo in quelli che si riferiscono a fatti di mafia 
Abbiamo le dichiarazioni stavolta di un sacerdote dongiovanni neri 
Che ancor prima 
Della ritrattazione di Scarantino 
Già agli inizi di settembre di quest’anno 
Avendo percepito un qualcosa di molto strano di veramente anomalo nel comportamento di Rosario Scarantino 
Sente il bisogno di andare a cercare la polizia e di riferire quanto gli doveva riferire 
Senza neppure lontanamente immaginare in quel momento l’importanza investigativa e processuale di quelle sue conoscenze 
Di qui a poco ci dilungherei Emo sul contenuto di tutte le dichiarazioni di don Giovanni Neri 
Non senza aver prima sottolineato alcuni dati che credo oggettivamente ed indiscutibilmente rafforzano ancora di più intrinseca attendibilità di questo testimone 
Però per non perdere il filo di un’impostazione proprio logica cronologica del discorso 
Vi ricordo in questo momento soltanto che la falsità di quanto affermato da Rosario Scarantino nel luglio di quest’anno è intanto 
Dimostrata 
Da quanto donne ieri gli ha riferito all’udienza del tredici ottobre scorso intanto vivo io prendere questa parte delle dichiarazioni di donne IPO le andiamo a sviscerare tutte 
Leggo testualmente perché non voglio neppure correre il rischio di manipolare a mio favore a nostro favore 
Il dato processuale 
E vi prego signori della corte di ricordarvi questo passaggio testuale 
Rosario dice Gonnelli 
Da due anni mi dice nonché Vincenzo e innocente 
E che si è inventato tutto ma ed è cosa ben diversa signori della Corte 
Che ha fatto incriminare anche persone che non c’entravano riferendosi a pochi una o due persone 
La Corte è in grado di valutare l’enorme portata di questa dichiarazione 
Sulla valutazione della prima testimonianza di Rosario Scarantino che aveva detto mio fratello mi ha detto che è innocente e che si è inventato tutto proprio tutto 
Al prete 
Quindi Rosario Scarantino non aveva mai detto che il fratello Vincenzo era innocente 
Non aveva mai detto che si era inventato quanto aveva dichiarato in ordine alla strage 
Aveva semplicemente riferito che Vincenzo aveva fatti incriminare una forse due persone che non c’entravano 
Che aveva inserito nel mucchio 
Forse per antipatia una o due persone 
E sto utilizzando proprio testualmente le parole di donne 
Quindi avere inserito nel mucchio forse per antipatia uno due persone in un contesto quindi di dichiarazioni che erano quindi evidentemente essenzialmente veritiere 
Ad oneri è stato chiesto se Rosario gli avesse fatto i nomi di quel o di quei soggetti ingiustamente accusati da Scarantino 
Il prete ha specificato che il nome o i nomi se erano due 
Non gli furono mai fatti 
E che egli do neri dedusse semplicemente dedusse signor Presidente senza alcun fondamento di natura oggettiva che uno di quei soggetti potesse essere Salvatore Profeta 
Ciò dice Cornello dedotto in virtù del fatto che questi discorsi Rosario Scarantino ebbe a farmeli anche in presenza di prossimi congiunti del profeta ma senza mai fare riferimento nominativo Allo stesso 
Ed allora 
Anche ponendoci nell’ottica 
Che in questo momento voglio accettare voglio dare per buona 
Che Rosario Scarantino intrattenesse col prete 
Anche su questi argomenti così delicati un rapporto di totale sincerità 
Anche dando per 
Buona l’ipotesi che non vi fosse in Rosario 
L’intenzione di riferire qualcosa di falso al prete 
Per screditare la figura del fratello pentito 
La conclusione che intanto dovette trarre è quella che è sicuramente Rosario Scarantino il ventiquattro luglio del novantotto è venuto a fare in quest’aula anzi eravamo all’aula bunker 
Comunque davanti a questa Corte una testimonianza assolutamente falsa 
Esclusivamente volta a creare le condizioni attraverso l’attivazione dell’ulteriore meccanismo processuale del confronto per le ulteriori false dichiarazioni del fratello Vincenzo 
Così come poi esternate a partire da quindici sette 
Eccetto che e lo voglio sottolineare ancor prima di procedere oltre nella importantissime dichiarazioni del prete 
Deve essere sottolineato un altro dato incontestabile signor Presidente 
Il sacerdote non aveva e continua a non avere alcun interesse neppure ipotetico a rendere false dichiarazioni che possano semplicemente anche mettere in difficoltà Rosario Scarantino 
Lo dico non soltanto perché è un prete perché poi accordare 
Fiducia di teste 
Veritiero a un soggetto solo perché veste l’abito talare no nessun pregiudizio né in positivo né in negativo 
Lo dico perché il prete perché dongiovanni neri ha premesso di essere stato 
E di continuare ad essere in ottimi rapporti in rapporti di vera e propria amicizia con i coniugi Scarantino Cannata 
Ha ricostruito la storia e la scaturigine di questi rapporti 
Che dimostrano come nei confronti dei suddetti coniugi il sacerdote abbia sempre avuto un atteggiamento improntato alla bontà e disponibilità più assolute 
Il prete ha candidamente confermato di avere continuato ad intrattenere strettissimi rapporti con i coniugi Scarantino anche dopo le sue prime dichiarazioni alla polizia 
Ha candidamente affermato concio suscitando anche un po’di stupore nella corte che fino alla sera prima della testimonianza 
Innanzi a questa corte ed è addirittura il giorno stesso dell’udienza 
Il prete aveva tranquillamente colloquiato con Rosario sugli argomenti che aveva già riferito alla polizia e che di lì a poco avrebbe esternato a questa Corte 
Ha riferito candidamente il prete 
La circostanza che nel corso di quei colloqui 
Successivi alle prime dichiarazioni alla polizia 
è antecedenti alla testimonianza Rosario cercò di convincerlo a modificare la versione dei fatti riferita alla polizia 
Della quale lo stesso Rosario era stato messo a conoscenza del sacerdote 
Questo 
E il quadro quando donne Rivi smentisce Rosario Scarantino come vi ho già dimostrato 
Che che ha smentito Rosario Scarantino proprio nel nucleo essenziale della dichiarazione di Rosario non è un teste 
Che vuole smentire un suo nemico che lo vuole mettere in difficoltà 
è un teste che per dire la verità è costretto 
A mettere in difficoltà un suo amico con il quale continua a mantenere rapporti di amicizia che continua ad ospitare presso la sua parrocchia a cui continua ad elargire somme di danaro per il sostentamento 
Ed invero nel corso della testimonianza soprattutto nella prima fase dell’atto istruttorio 
Donne ieri proprio in virtù di questo evidente rapporto di Scizia con Rosario Scarantino 
Ha mostrato anche una qualche titubanza dovuta semplicemente ad un evidente imbarazzo di accusare e smentire l’amico Rosario 
Nonostante ciò il sacerdote anche attraverso ripetute sollecitazioni non solo delle parti ma della stessa presidenza 
Ha infine riferito con molta chiarezza la sua versione dei fatti 
Vi ho ricordato questo per dirvi che non solo non c’è motivo di dubitare sulla rispondenza peritale le dichiarazioni di donne non solo è assolutamente da escludere ogni possibile intento malevolo nei confronti di Rosario Scarantino 
Addirittura 
Vi dico di più 
è ragionevole pensare che l’intera testimonianza del sacerdote sia stata caratterizzata 
Dalla definiamola così prudenza nel riferire quei fatti che potessero riverberare in negativo sulla posizione di Rosario 
Ed allora andiamo a vedere 
In sintesi 
Gli ulteriori punti essenziali della testimonianza di donne neri ulteriori rispetto a quel primo che vi avevo già ricordato 
Il sacerdote ha riferito 
Che aveva notato che a partire dal giugno luglio di quest’anno lo stato d’animo di Rosario Scarantino era completamente cambiato 
Tanto da produrre 
Effetti assolutamente devastanti anche nel rapporto tra Rosario e la convivente Antonietta Cannata 
Rapporto fino a quel momento caratterizzato da una perfetta 
Venti 
Il prete gli ha riferito 
Che a partire dal mese di luglio e fino agli ultimi giorni di agosto in più occasioni Rosario si era mostrato assolutamente disperato 
Ed aveva riferito questo suo stato d’animo al prete 
Esternando gli anche le motivazioni 
Che afferivano alla circostanza Kaye il rosario si era fatto garante della ritrattazione del fratello Vincenzo 
Vi ha riferito il prete 
Che in quello stesso periodo Rosario Scarantino era sicuramente in contatto quanto meno in contatto epistolare con personaggi di Palermo 
Chi inviavano presso la parrocchia di Marzaglia delle missive intestate fittiziamente ad un inesistente Pietro Cannata 
Ed effettivamente ricevute da Rosario quando vedeva arrivare queste missive da Palermo intestata a questo personaggio inesistente 
Le prendeva 
Con sé l legge 
Vi ha riferito il prete 
Che Rosario gli aveva precisato di essere stato minacciato di morte 
Non solo dal fratello Vincenzo in relazione alle garanzie economiche che quest’ultimo pretendeva per ritrattare 
Ma soprattutto che era stato minacciato di morte da personaggi di Palermo con i quali esso Rosario si era fatto garante della ritrattazione di Vincenzo 
A questo proposito signori della Corte il prete ha confermato punto per punto 
Dopo iniziali e in qualche modo comprensibili titubanze il contenuto delle sommarie informazioni da lui rese alla polizia il diciassette sette ve le leggo testualmente perché esse fanno parte del fascicolo 
E il prete che parla 
Voglio precisare 
Che Rosario è stato sicuramente minacciato di morte 
Sia dal fratello Vincenzo in quanto mi riferiva quel bastardo mi ammazza 
Sia da personaggi di Palermo a me sconosciuti 
Rosario mi riferiva che stava cercando di mediare la ritrattazione delle dichiarazioni rese da Vincenzo all’autorità giudiziaria in merito alla nota vicenda di via D’Amelio 
Aggiungendo che se il Vincenzo non avesse ritrattato 
Noi sarebbe stato ammazzato Buy Rosario sarebbe stato ammazzato da questi personaggi palermitani in quanto si era fatto garante per portare a buon fine la vicenda in questione 
Ancora 
Il prete ci ha riferito che Vincenzo Scarantino aveva posto come condizione essenziale per la ritrattazione 
L’ottenimento di una somma di denaro 
Che servisse a garantire all’Hui e ancor più alla sua famiglia la sicurezza economica per gli anni avvenire 
A questo proposito signor Presidente la natura di condizione essenziale 
In dottrina si dice di condicio sine qua non 
Del versamento di denaro 
La natura di controprestazione della ritrattazione rispetto al versamento di denaro 
è stata acclarata con sufficiente chiarezza e senza tema di smentita o di diverse interpretazioni dalle risposte che io vi invito a rileggervi che il sacerdote ha dato alle domande del legale di parte civile avvocato Crescimanno 
In merito a quanto ho saputo da Rosario Scarantino sul rapporto che c’era tra il denaro che doveva arrivare a Vincenzo e la ritrattazione che Vincenzo doveva venire a fare 
Ancora 
Il prete ci ha detto di aver saputo che in un primo momento 
Per soddisfare le pretese economiche di Vincenzo Scarantino 
Si era posto in essere un tentativo di vendere alcuni beni immobili di sua pertinenza pertinenza Vincenzo Scarantino Palermo 
E che però tale iniziativa non era andato a buon fine per il mancato intervento 
Dell’autorizzazione di qualcuno dice il prete a qualcuno che certamente non era lo Stato poi finalmente chiama per nome e cognome questo qualcuno dicendo la mafia 
Dice il prete che Rosaria aveva detto che quindi non era stata consentita la vendita dei beni del pentito se prima 
Non si fosse ottenuto il risultato della effettiva ritrattazione 
Poi ci torniamo su questo punto 
Ancora sempre il prete 
Ed è lady Enzo soltanto per sintesi di quello che ha detto 
Ha detto che è proprio per questo motivo proprio perché la mafia intanto voleva prima il risultato e poi dava i soldi ma prima intanto da venti 
Voleva il risultato proprio per questo motivo e al fine di garantire il buon fine della vicenda della quale si era fatto intermediario 
Rosario Scarantino aveva iniziato a vendere alcuni beni immobili nella sua disponibilità a Palermo 
Iniziando avversare 
Però signori della Corte iniziando a versare come anticipo di una maggiore somma 
Proprio nell’agosto di quest’anno i primi quaranta milioni al fratello Vincenzo 
Ciò nell’attesa di poter recuperare al ritrattazione avvenuta 
Queste somme attraverso l’autorizzazione alla vendita dei beni di Vincenzo che sarebbe arrivata e stavolta si sarebbe arrivata solo dopo il dietrofront processuale del pentito 
Ancora attraverso Donnelly abbiamo saputo 
Che la consapevolezza di questo comportamento del convivente aveva provocato la reazione di Antonietta Cannata 
Concretizzatasi in furiosi litigi tra la stessa e Rosario 
Litigi sedati a fatica dato neri 
E nel corso dei quali il sacerdote aveva più volte direttamente personalmente udito il riferimento ai quaranta milioni già consegnati da Rosario a Vincenzo 
Ancora il prete ci ha detto che questi quaranta milioni ve lo avevo già accennato costituivano semplicemente l’anticipo di una somma ben più cospicua 
Che il sacerdote non ha saputo precisare pur riferendo genericamente di avere superficialmente saputo di una cifra di centosettanta milioni 
Riferita ad una casa di Palermo che Rosario nello stesso torno di tempo stava cercando di vendere però ci ha detto 
Questi quaranta milioni intanto costituivano un anticipo non so la somma che doveva essere data Vincenzo quanto ammontasse intanto sentito parlare anche di un tentativo di vendere un’altra casa per centosettanta milioni 
Sempre allo stesso fine 
Non sappiamo la somma promessa Scarantino a quanto ammontasse 
Ancora 
Il sacerdote ha riferito che i contatti e le occasioni di incontro tra Rosario ed il fratello Vincenzo si erano intensificati proprio a partire dal mese di giugno di quest’anno 
Attenzione alle date 
Contravvenendo alle precedenti abitudini di visite saltuarie e caratterizzate da mutevoli 
Da notevole prudenza negli spostamenti 
Proprio a partire da quella data Vincenzo iniziò a recarsi compra Equense ha quasi giornaliera dal fratello Rosario a Modena 
Ancora il prete ha riferito di una riunione nei locali della parrocchia di Marzaglia tra tutti i componenti della famiglia del clan Scarantino compresa la moglie di Salvatore Profeta 
E compresa la madre che mai in precedenza per nessun motivo si era spostata da Palermo 
Dicevo di una riunione nella giornata di domenica tredici settembre 
Quindi nel Periodo immediatamente antecedente l’attesa di trattazione dibattimentale 
Donne ci ha spiegato anche che nel corso di quella riunione plenaria la cui durata coincise con l’intera giornata domenicale sono parole sue signor Presidente il clima era assolutamente di festa 
Ancora 
Ed infine 
Attraverso la testimonianza del prete 
Corroborata del resto da quella successiva del dottor boh 
Abbiamo apprezzo che immediatamente dopo la nuova carcerazione di Vincenzo Scarantino a seguito della revoca del programma di protezione 
La moglie Rosalia Basile insieme ai figli si trovava già all’estero in Germania 
Ed aveva già dopo due giorni dal suo arrivo nel territorio di quella nazione trovato stabile occupazione lavora 
Questa è la sintesi intanto della deposizione di donne 
Alcune considerazioni devono già in questa fase e prima ancora di sviscerare le dichiarazioni nelle quali si è concretizzata la nuova versione di Scarantino 
Essere necessariamente rappresentate alla corte 
La ritrattazione di Scarantino che poi spiegheremo perché deve considerarsi falsa è innanzitutto una ritrattazione indotta 
Non siamo in presenza di un atteggiamento processuale 
Scaturito dalla volontà 
Del protagonista della scena dibattimentale 
Siamo in presenza di un risultato di una complessa attività posta in essere per costringere il pentito a cambiare versione 
D’altra parte lo accennavamo nelle scorse udienze 
L’avvicinamento dei collaboratori per indurli e costringerli a fare marcia indietro è diventata 
Una costante nel comportamento e nella strategia che Cosa Nostra da qualche tempo a questa parte pone in essere per ottenere 
Gli sperati esiti processuali 
In questo processo avete avuto modo di accertare quali pressioni minacce in qualche caso ritorsioni siano state poste in essere nei confronti 
Di Candura di Augello di Andriotta e di Vincenzo Scarantino 
Avete già agli atti quanto vi basta per capire che in ogni caso in ognuno di questi casi 
Per indurre i rispettivi dichiaranti 
A smentire quello che avevano già detto si è fatto sempre ove possibile differimento come intermediari a familiari dei rispettivi collaboratori 
E qualche altra volta si è rappresentata la minaccia in caso di mancata ritrattazione di ritorsioni non solo e non tanto dirette nei confronti del pentito ma anche 
Nei confronti dei familiari del pentito è questa minaccia lo potete capire tutti ancora più grave ricordatevi quello che vi ha detto 
Andriotta sulle modalità con le quali ebbe l’ha detto proprio nel giugno del novantotto con le modalità sulle modalità con le quali era stato avvicinato e sul contenuto delle minacce 
Fatte agli 
Cosa nostra 
Da questo punto di vista 
Ha cambiato strategia si è fatta sicuramente più più prudente prima uccideva i collaboratori di giustizia e soprattutto i parenti dei collaboratori di giustizia 
Il risultato era per lei negativa perché molto spesso i collaboratori invece di fare l’auspicata marce indietro continuavano anzi sempre hanno continuato a ribadire le loro accuse 
E la pressione delle forze dell’ordine dello Stato si faceva ancora più penetrante nei confronti di Cosa Nostra oggi no si tenta il sistema dell’aggiramento si tenta il sistema dell’aggiustamento del processo 
E non più e non tanto attraverso la corruzione l’avvicinamento dei giudici togati o dei giudici popolari anche questa per purtroppo per Cosa Nostra per fortuna per noi è diventato una prassi in qualche modo desueta sicuramente più pericolosa 
No adesso si tenta di aggiustare il processo partendo dalle fonti del processo partendo dai testimoni partendo da quelli che sono in nemici storici e i nemici veramente più temuti da Cosa Nostra i collaboratori di giustizia 
Ebbene proprio quando questo processo si avviava alla conclusione 
Nel timore o meglio nella consapevolezza che il materiale probatorio via via acquisito potesse portare come logica conseguenza all’affermazione di responsabilità degli imputati 
Cosa nostra ha posto in essere l’estremo tentativo 
Di salvare il salvabile 
Individuando in Vincenzo Scarantino l’anello della catena probatorie da colpire 
Individuandone i familiari di Scarantino ed in particolare nel fratello Rosario 
Il soggetto che doveva farsi garante della ritrattazione eventualmente pagando anche con la propria vita il mancato raggiungimento del fine 
Attivandosi in qualunque modo 
Per garantire ai familiari di Scarantino 
Tra virgolette un’uscita a testa alta e consolida garanzie per il futuro dalla vicenda del pentimento del loro congiunto 
E fingendo di garantire perché io sono convinto e questa è una finta garanzia 
A Vincenzo Scarantino a condizione dell’avvenuta ritrattazione l’impunità e l’incolumità fisica 
Io dico fingendo di garantire perché non sono del tutto convinto che con il suo atteggiamento processuale successivo al quindici settembre 
Vincenzo Scarantino si sia conquistato un reale e definitivo perdono degli imputati della famiglia di Santa Maria di Gesù di Cosa Nostra 
Certamente da un punto di vista umano ce lo auguriamo tutti che sia che sia così Vincenzo Scarantino avverte il pericolo tant’è vero che 
Non dimenticheremo mai credo tutti avverte il pericolo di essere ucciso è facile dire mi pare Tucci voi dottore Di Matteo dottoressa Palma di fare di uccidere voi in carcere perché tanto nelle carceri comandate voi comanda la polizia fate con io credo che Vincenzo Scarantino pur nella sua rozzezza 
Avverta il pericolo che ogni garanzia prestata nei suoi confronti per l’un con l’unità fisica possa col tempo non essere mantenuta certamente credo che sia abbastanza facile scaricare 
Questo pericolo sui pubblici ministeri sulla polizia 
Comunque lasciamo perdere questo inciso se no 
Rischiamo di perdere il filo del discorso 
Io dico che Cosa nostra in questa sua manovra agito con la solita spietata lucidità di chi per il raggiungimento del fine ottiene proprio il coinvolgimento delle entourage familiare del pentito 
Cerca di colpire il collaboratore nel suo punto debole costituito da quegli affetti di natura familiare che sono assolutamente insopprimibili 
Cosa Nostra preteso che tuttora Entourage familiare degli Scarantino compresa quella Scarantino Ignazia che oltre ad essere sorella di Vincenzo e moglie di Salvatore Profeta 
Contribuisse ad eliminare quel bubbone che era costituito dalla intrapresa collaborazione con la giustizia da parte di Vincenzo Scarantino 
In fondo andiamo per sintesi signori della Corte in questa vicenda 
In qualche modo diversi uomini d’onore pagavano 
Con la carcerazione un errore di superficialità attribuibile in primo luogo a Salvatore Profeta 
E dalla fiducia mafiosa 
Che questi aveva per primo riposto nel cognato Vincenzo 
Parenti di Vincenzo Scarantino avevano garantito invano la sua affidabilità come uomo d’onore 
Parenti di Scarantino dovevano garantire con la loro intermediazione in qualche modo il recupero di quanto era andato perduto l’annullamento delle conseguenze pregiudizievoli che la collaborazione di Scarantino 
Aveva indubbiamente prodotto negli assetti interni del mandamento di Santa Maria di Gesù e più in generale di cosa nostra 
Chi è causa del suo male pianga se stesso 
Era stato un errore di leggerezza che c’aveva consentito già le diciannove luglio del novantadue di raccogliere sul posto i primi elementi utili a 
Ricostruire la dinamica della strage era stato leggero Vincenzo Scarantino nel affidare l’incarico di rubare la macchina a Salvatore Candura era stato ancor prima leggero Salvatore Profeta 
A fidarsi tanto di questo suo cognato da portarlo con sé da consentirgli di di partecipare 
Seppure in maniera molto marginale 
A riunioni con altri uomini d’onore da dargli l’incarico di rubare la macchina era stato leggero ancora Vincenzo Scarantino quando Candura gli aveva esternato le sue prime preoccupazioni a non uccidere tandoori sarebbe finito tutto lì non saremmo arrivati al punto in cui siamo arrivati ebbene la leggerezza era partita da Salvatore Profeta 
Proprio loro propri familiari dovevano garantire attraverso l’intermediazione nella ritrattazione il risultato che si voleva ottenere 
L’azzeramento secondo loro l’azzeramento della portata probatoria delle dichiarazioni prime di Vincenzo Scarantino 
Come al solito sottile era stato il ricatto posto in essere da Cosa Nostra 
Spiegato ci molto bene forse al di là della sua stessa consapevolezza da don Giovanni Neri 
Vincenzo Scarantino voleva delle garanzie economiche per il futuro della moglie e dei figli 
Voleva in qualche modo riuscire a vendere quei beni intestati a prestanome che aveva accumulato con anni e anni di illecita attività 
Bene Cosa Nostra stavolta non poteva permettersi 
Di cadere nuovamente in errore di farsi ingannare un’altra volta di cadere nuovamente in trappola la risposta era stata prima la ritrattazione poi noi viviamo la garanzia economica per i familiari tra virgolette incolpevoli 
La risposta era stata se Vincenzo vuole il denaro prima di affrontare il grande passo che quel denaro venga fuori da terra ossario Scarantino da voi familiari di Scarantino noi prima vogliamo vedere i risultati e poi garantiamo 
La controprestazione 
Ancora sull’argomento induzione alla ritrattazione perché non so se sono stato chiaro sul punto prima di voglio rappresentare tutto quanto ci induce a ritenere che la ritrattazione sia stata indotta 
Poi tutto quanto ci induce a ritenere come assolutamente certo che la ritrattazione sia stata falsa ancora il riferimento 
All’argomento induzione alla ritrattazione 
Volevo ricordarvi che come ci ha detto don neri il tredici settembre il clima che si respirava nella riunione di famiglia del clan Scarantino in quel di Modena era assolutamente di festa 
Signori della corte riflettiamo un attimo su questo dato 
Evidentemente la moglie la madre i fratelli e le sorelle di Scarantino 
Lo stesso Vincenzo Scarantino 
Avevano accettato con entusiasmo la svolta processuale che di lì a poco si sarebbe andata a realizzare e che avrebbe prevedibilmente comportato come poi ha comportato una nuova carcerazione per Vincenzo Scarantino 
Non ritengo credibile che la semplice asserita consapevolezza della genuinità della ritrattazione e dei possibili effetti favorevoli sulla posizione del congiunto Salvatore Profeta 
Fossa fosse in ipotesi idonea è sufficiente a provocare quel clima di festa 
In realtà quell’atteggiamento forse sicuramente anzi più che di testa era di sollievo 
Era dettato dalla consapevolezza di potersi finalmente sottrarre al pericolo di ritorsioni ricordata il rosario dice se quello non ritratta mi ammazzano 
Era dettato questo sollievo 
Dalla consapevolezza di potere finalmente riconquistare da un lato la sicurezza del proprio avvenire 
Dall’altro e principalmente la riconquista di quell’onore e prestigio mafioso che da sempre hanno contraddistinto i comportamenti della famiglia profeta Scarantino 
E che erano stati duramente messi a repentaglio se non completamente perduti a seguito della collaborazione di Vincenzo 
Il clima era di festa che Vincenzo andasse pure in carcere che non avesse più la possibilità di vedere crescere i propri figli tutto questo che importanza aveva a fronte della garanzia della propria incolumità a fronte del ripristino della vecchia posizione 
Di gente il rispetto nelle l’universo mafioso della guadagna 
Sempre a dimostrazione del fatto 
Cioè la ritrattazione è stata indotta innanzitutto indotta poi vedremo perché falsa 
Dovete pure prendere in considerazione quel compendio probatorio scaturito essenzialmente dalle intercettazioni ambientali effettuate in casa Scotto del latitante Gaetano Scotto nostro imputato 
Ed integrato dalle dichiarazioni 
In parte palesemente false in parte a Missori dei fratelli Antonino e Leonardo l’amore dichiarazioni acquisita agli atti del fascicolo 
Chiaramente su questo argomento 
Non voglio e non posso dilungarmi come vorrei perché esso riguardanti un’indagine che in parte è ancora in corso 
Della quale sia io che la collega ci siamo per così dire spogliati con dichiarazione di astensione accolta dal capo del nostro ufficio 
Indagine volta ad accertare se altri soggetti ed in ipotesi anche legali difensori di imputati di questo processo 
Abbiano posto in essere comportamenti costituenti reato per indurre Scarantino a ritrattare 
Non in Moriero eccessivamente sul contenuto di quelle intercettazioni ambientali le leggerete le valuterete nella loro portata nel chiuso della camera di consiglio però tre considerazioni ma le voglio fare 
Ben precise 
Vi voglio rappresentare tre dati di fatto come emersi in questo processo lasciando a voi non mi interrompa avvocato Petronio perché devo fare la mia requisitoria e non voglio essere disturbato 
E non voglio e non voglio essere disturbato 
Presidente pretendo che lei riprenda l’avvocato che li interrompe durante la mia requisitoria 
Le mie non sono tre considerazioni sono intanto tre sottolineature di dati che non sono seriamente confutabili 
Seriamente a confutabili 
Innanzitutto 
è importante evidenziare come si evinca dalle intercettazioni ambientali 
L’inizio e lo svolgimento di un’attività della quale era stata messa a conoscenza la moglie è latitante Gaetano Scotto 
Finalizzata alla ritrattazione processuale delle dichiarazioni di Scarantino 
Proprio nel Periodo fine maggio giugno novantotto 
Cioè proprio nello stesso torno di tempo nel quale l’inizio il coinvolgimento pressante di Rosario Scarantino nell’attività che doveva portare alla ritrattazione di Vincenzo 
Primo dato di fatto 
E non mi interessano 
Le disquisizioni della camera penale 
Dato di fatto processuale 
Dalle intercettazioni ambientali emerge 
Che 
Uno dei legali di questo processo 
L’avvocato Scott sola metteva a conoscenza 
La moglie del latitante 
Imputato Gaetano Scotto 
Del fatto che forse Vincenzo Scarantino ritrattata va però che voleva delle garanzie economiche 
E che voleva anche delle garanzie di assistenza legale 
Non è solo la polizia sentire queste cose e anche il perito nominato dal collegio 
Senza ombra di dubbio 
Emerge da quelle intercettazioni 
Che l’avvocato scosso la dice alla signora Scotto mi limito questo questo è il dato di fatto 
Che la ritrattazione di Scarantino doveva passare attraverso la gestione degli avvocati non sono parole mie ma sono parole di Cosima d’amore 
Che i pubblici ministeri dovevano rimanere assolutamente al di fuori di questa svolta processuale 
Che non doveva passare attraverso la loro coscienza e conoscenza né tanto meno attraverso interrogatori da loro condotta 
Questo dato intanto lo dico per inciso anticipando quanto poi approfondirò in relazione alle dichiarazioni di Scarantino 
La dice lunga in merito alla asserita da Scarantino asserita 
Consapevolezza dei pubblici ministeri di una volontà risalente secondo Scarantino nuova versione addirittura da alcuni anni orsono di Vincenzo Scarantino di ritrattare le sue dichiarazioni 
Ma io proprio nell’ottica che avevo premesso 
Di volermi attenere strettamente a fatti che voi dovete giudicare nel chiuso nella camera di consiglio per l’affermazione di responsabilità di questi imputati 
Vi devo sottoporre all’attenzione un terzo dato 
Tutte le intercettazioni ambientali sono precedenti 
Al quindici settembre data della ritrattazioni in comodi Vincenzo Scarantino 
Ce n’è una sola 
Che successiva ed è del diciassette settembre di due giorni dopo l’udienza di Como 
La signora Cosima d’amore conversa con il cognato Francesco Paolo fratello dell’odierno imputato Gaetano Scotto commenta con entusiasmo la svolta processuale di Como 
Dicendo la bellissima notizie di quelle che si hanno una volta ogni mille anni 
E in quel contesto la D’Amore esprime la sua ansia di andare subito dal legale di suo marito per saperne ancora di più 
In quel contesto la D’Amore 
Che come risulta da altre precedenti intercettazioni si era fatta prestare del denaro dal cognato Francesco Paolo 
In funzione di attività propedeutica alla ritrattazioni di Scarantino afferma 
Mi pare che è testuale ulivisti Ca’di piccione un un minivan mancia rubare o pentito ritratto 
Scusate se ho parlato in siciliano certe volte è importante come voi mi insegnate anche il dato testuale 
Anzi unisce al bar ma o caffè 
Ricollega quindi 
Ma se la signora D’Amore che che lo fa però lo dovete sapere che la signora D’Amore parla così con suo cognato al quale dal quale si era fatto dare dei soldi ricollega quindi Laratta dazione di danaro all’avvocato di suo marito 
Apparentemente connesse alle garanzie di natura per così dire legale chieste da Scarantino per ritrattare il fatto e si devono trovare un legale alla svolta processuale verificatesi verificatesi a Como 
Questo intanto è quanto emerge qui la signora Cosima d’amore 
Prima prospetta quello che vi ho detto ai suoi interlocutori certamente non non sospetta parla a ruota libera non sospetta di di potere essere intercettata 
Dopo la svolta processuale perlomeno lei ricollega questa dazione di denaro all’avvocato 
Alla svolta processuale 
Questo credo che emerga in maniera 
Assolutamente logica da una lettura attenta dell’intercettazione 
Signori della Corte vedete anche queste risultanze probatorie derivanti dalle intercettazioni ambientali 
Anche l’evidente mendacio posto in essere dinanzi a questo pubblico ministero da D’Amore Leonardo 
Che annegato spudoratamente anche di fronte alla contestazione di registrazioni dal contenuto inconfutabile 
Anche l’evidente mendacio posti in essere in misura minore da D’Amore Antonino che ammesso solo quanto già risultava evidente dalle registrazioni intanto costituisce riprova di un dato minimale sarà un dato minimale ma 
è un dato inconfutabile 
La ritrattazione di Vincenzo Scarantino non è stata frutto di una scelta di coscienza 
Di una volontà talmente spontanea da manifestarsi attraverso comportamenti che non tenessero conto di garanzie precauzioni assistenza economica assistenza legale 
Se l’imminente ritrattazioni di Scarantino era ormai dato acquisito da almeno uno dei legali di questo processo dai familiari degli imputati di questo processo 
E queste intenzione non era stata manifestata perché non era stata manifestata né a questo ufficio né e questo è ancora più grave la corte tutto questo deve avere un significato 
Vi avevo già soprattutto con le dichiarazioni di donne e di evidenziato come le stesse costituiscono prova 
Di una vera e propria costrizione come causa scatenante la ritrattazione 
Attraverso la registrazione le registrazioni in casa Scotto né non 
Ma 
Invito i più tutti presente a osservare il massimo le 
Avvocato Petrone io non prendo non riesco a distinguerla dal partito l’
Avvocato io posso capire che spiacevole però dobbiamo tutti fare il nostro dovere osservare il massimo silenzio 
A 
Vedete anche nel PPI farli cessare da fuori 
Prego 
Mi stavo dicendo come soprattutto con le dichiarazioni di Connery di aver evidenziato come 
Sia stata posta in essere una vera e propria costrizione intanto per l’abbiamo dimostrato nei confronti di Rosario 
Come intermediario come causa scatenante la ritrattazione 
Attraverso le le registrazioni in casa Scotto avete intanto prova dell’intervento di altri fattori e soggetti che sicuramente non avevano titolo ad intervenire 
Intanto avete la dimostrazione più evidente che la scelta di Scarantino è maturata in un contesto di preventiva conoscenza da parte degli imputati e dei familiari degli imputati 
Ciò non può non assumere di per se stesso 
Un ulteriore valenza negativa in ordine alla genuinità e spontaneità 
Della scelta stessa 
Signor presidente io adesso devo passare ad un lunghissimo 
Lunghissimo comunque ad un articolato prosieguo della requisitoria in relazione alla falsità 
Della ritrattazione o di parte della ritrattazione di Scarantino 
Se mi consente cinque minuti di pausa per riordinare un po’quegli appunti va bene l’udienza è sospesa per facciamo dieci minuti fino alle ore diciassette 
Numero uno 
A 
Uno 
Avvocato Di Gregorio rientrato in Aula nominato ai sensi dell’articolo novantasette 
E allora stampella precario sembra 
Dell’avvocato Di Gregorio 
Presidente nomina temporaneamente in sostituzione ex articolo novantasette l’avvocato Petronio 
Pubblico ministero può proseguire 
Cosa nostra aveva individuato nella ritrattazione di Scarantino 
Una carta che riteneva vincente nella partita processuale che si sta giocando in quest’aula 
Noi crediamo che stavolta abbia sbagliato previsione 
Probabilmente perché si è dovuta ancora una volta affidare ad un soggetto Vincenzo Scarantino 
Che per le sue caratteristiche comportamentali e mentali 
Non è pienamente controllabile 
E non è stato in grado di portare a termine efficacemente 
Con una gestione per così dire oculata e razionale delle sue nuove dichiarazioni 
Una vicenda processuale così delicata 
Scarantino è sempre lo stesso 
Aveva peccato di leggerezza quando aveva affidato l’incarico di rubare la centoventisei a Salvatore Candura 
Aveva peccato altra cosa che pretenderei presidente che di non essere interrotto mentre parlo c’è stata una pausa per la quale gli imputati avrebbero potuto 
Sì prima vediamo però vedremo quale 
Prendo 
Presi all’esponente sarebbe locale l’immagine però adesso è stato ripristinato va bene 
Dicevo Scarantino è sempre lo stesso 
Aveva peccato di leggerezza quando aveva affidato l’incarico di rubare la centoventisei a Salvatore Candura 
Aveva peccato di intolleranza alla condizione di imputato 
è detenuto per strage iniziando a collaborare 
Era stato poco affidabile come soggetto sottoposto agli obblighi imposti IVA al contratto di protezione 
Contravvenendo più volte gli stessi 
Ha continuato 
Ad essere poco affidabile 
Forse ancor meglio poco intelligente 
Nel cercare di accreditare processualmente le dichiarazioni fatte dal quindici settembre imposti 
Cioè quelle della ritrattazione 
Esse sono un cumulo di menzogne porte alla corte senza neppure curarsi di accreditarle di intrinseca verosimiglianza 
Io dico che rappresenta un compendio di quello che non dovrebbe dire il falso testimone 
Se vuole non farsi scoprire nel suo intento 
In alcuni punti che cercherò di evidenziare sono oggettivamente assurde 
In altri punti sono smentite categoricamente 
Da una semplicissima ricostruzione anche cronologica delle vicende che hanno contraddistinto l’indagine e i processi 
Sulla strage di via D’Amelio 
Per questo riteniamo che come sicuramente hanno avvertito anche alcuni dei legali impegnati in questo processo in realtà la ritrattazione di Scarantino non giovi 
Agli imputati 
Non migliori la loro rispettiva posizione processuale 
Anzi finisce per diventare un pericolosissimo boomerang 
Nei confronti di chi a vario titolo 
Provocando la auspicando la favorendo la l’aveva in qualche modo costruita questa ritrattazione 
Se mi si lascia passare la metafora calcistica siamo in presenza di un clamoroso autogol 
Fatto da chi sul tappeto processuale ha voluto spargere artificiosamente il seme della menzogna e della calunnia 
Andiamo ad esaminare intanto in sintesi ma senza tralasciare alcun aspetto importante 
Quello che come un fiume in piena rette realmente incontrollabile ha dichiarato Scarantino a partire 
Dal quindici settembre 
Quando 
Con evidente baldanza quasi a volere sfidare la corte di pubblici ministeri presentandosi in tuta 
All’udienza di Como e chiedendo espressamente di fare allontanare i poliziotti che lo proteggevano e ne impedivano la visione al pubblico dei cineoperatori 
Ha iniziato il suo show 
Che cosa ha detto Scarantino dopo il quindici settembre 
Ha detto di essersi letteralmente inventato tutto 
Ha detto di non aver avuto conoscenza neppure del minimo sentimento operativo o preparatorie della strage 
Ha detto di non sapere nulla neppure del furto della centoventisei utilizzata come autobomba ha detto di essere completamente estraneo non solo alla strage ma anche all’attività di Cosa Nostra 
Della cui esistenza avrebbe appreso solo attraverso i giornali 
E della quale mai aveva avuto modo di conoscere 
Esponenti 
C’è di più signor Presidente 
Ha detto 
Che nei suoi confronti è stato sostanzialmente ordito 
Una sorta di disegno di Piano veramente diabolico 
Di vero e proprio complotto istituzionale 
Finalizzato a creare 
Attraverso il concepimento l’ideazione e la creazione di un falso pentito 
Dei falsi colpevoli da presentare all’opinione pubblica come responsabili della strage 
Quasi a volere nascondere una verità ben diversa 
Io non sto esagerando signori della Corte se analizzate quanto vi ha detto ultimamente Scarantino in uno sforzo divisione intanto complessiva 
Prescindendo quindi dall’analisi spicciola intanto che le sue dichiarazioni vi renderete conto che non sto affatto esagerando 
è vero quanto vi ho appena accennato e cioè che Scarantino 
E chi lo ha maldestramente 
Armato 
Ha dipinto un quadro talmente fosco talmente inquietante 
Da risultare alla fine anche agli occhi del più dietro omologo degli osservatori un quadro assolutamente inverosimile 
E allora riferendoci come al solito ad un ordine cronologico 
Non delle dichiarazioni ma dei punti che 
Sono stati toccati da questo Scarantino nuova versione 
Vediamo in sintesi che quadro 
Impressionante è talmente Fosco da risultare ridicolo ha dipinto Scarantino per cercare 
Di salvare il salvabile 
E di ritrattare le sue dichiarazioni 
Allora 
Intanto Scarantino di ha affermato così impunemente per ore impunemente 
Di avere saputo da tale Giampiero già autista del dottor la Barbera 
Che la macchina realmente utilizzata come autobomba in occasione della strage 
Era stata immediatamente immaginate vivamente il tempismo 
Condotta su ordine del dottor la Barbera detto il fariseo in quell’occasione 
A Bellolampo 
Dov’era stata completamente distrutta 
Ed ulteriormente fatta saltare in aria per disperdere né ogni traccia 
Scarantino vi ha detto che contemporaneamente 
Attraverso la collocazione di resti e pezzi di altre ma di altre macchine in via D’Amelio 
La polizia sempre con tempismo eccezionale 
Per costituiva le prove per potere incastrare 
Attraverso i proprietari delle automobili di cui faceva ritrovare i resti soggetti che in realtà non c’entravano nulla 
Questo Scarantino afferma all’udienza 
Del ventitré ottobre novantotto dicendo di averlo appresso dopo la sua collaborazione da questo Giampiero non meglio identificato eccetto 
Ci si trova nelle condizioni in questo processo il pentito che vuole fare marcia indietro si trova nelle condizioni in questo processo 
Di dovere buttare fango su tutto e su tutti si trova nelle condizioni intanto di insinuare 
Il seme del dubbio 
E dico io il seme della calunnia 
Già a partire dai primi elementi da cui è partita last l’indagine sulla strage 
Io non c’erano pentiti non c’erano confidenti non c’era niente c’è stato il ritrovamento del blocco motore della macchina c’è stato il ritrovamento della targa rubate apposta l’autobomba allora si deve dire 
Che la polizia a precostituito anche quelle prove 
Ancora 
Sempre seguendo un ordine in qualche modo cronologico 
Scarantino afferma di essere stato oggetto di inenarrabili torture fisiche e psicologiche 
Subite nelle carceri di Busto Arsizio e di Pianosa 
All’esclusivo scopo di indurlo a collaborare e di costringerlo ad accusare anche falsamente altri soggetti della strage per 
La quale era già stato arrestato lo Scarantino 
Addirittura Scarantino nel tentativo 
Diminuire la portata probatoria della collaborazione di Andriotta 
Che avverte come insormontabile ostacolo alla credibilità della sua nuova versione che cosa fa 
Dipinge nel carcere di Busto Arsizio non come un penitenziario come tutti gli altri 
Ma come una sorta di luogo di concentrazione stazionamento 
Di tutti i detenuti che a vario titolo si prestassero a fungere da agenti provocatori per conto di polizia e magistratura e comunque affari confidenti delle forze dell’ordine 
Ancora e seguo sempre signor Presidente un ordine cronologico della vicenda in sé e per sé considera 
Scarantino afferma che nel corso di colloqui investigativi 
Il dottor la Barbera e il dottor boh 
Gli avevano già sostanzialmente riferito il contenuto della collaborazione che avrebbe dovuto intraprendere per la strage di via D’Amelio 
E di essere stato poi indotto a chiedere definitivamente ed effettivamente di collaborare con l’autorità giudiziaria per i continui a suo dire arbitrari provvedimenti giudiziari ora di arresto ora di condanna che fioccavano a più riprese sul capo dei fratelli 
Sempre a proposito di quei colloqui investigativi che cosa dice lo Scarantino posto quindici settembre 
Quello prima del quindici settembre aveva affermato che mai i colloqui avevano avuto alcuna attinenza alla strage 
Lo Scarantino posto quindici settembre 
Dice che nel corso di quei colloqui investigativi 
Si era dichiarato disponibile a fare arrestare tre quarti di Palermo 
Per vicende legate al traffico di stupefacenti utilizza le sue parole per quindici sette 
E gli era stato detto che quelle cose non interessavano e che egli avrebbe dovuto collaborare a tutti i costi solo ed esclusivamente sui fatti di stragi 
Ancora 
In relazione al periodo nel quale poi si concretizzò la collaborazione con i magistrati e quindi a partire dal ventiquattro giugno del novantaquattro Scarantino ha affermato dando veramente il meglio di se stesso 
Che fin dal primo interrogatorio i magistrati e di funzionari che lo conducevano 
Gli hanno suggerito in parte il contenuto delle dichiarazioni che il larga altra parte era invece frutto di mera invenzione 
Scarantino 
Ha continuato nella sua linea di demolizione di tutto e di tutti 
Di coinvolgimento infatti illeciti di tutti coloro signor Presidente tutti che a vario titolo sempre istituzionale si sono occupati di Luís e delle sue dichiarazioni 
Ha affermato che tutti i magistrati proprio tutti i pubblici ministeri di questo ufficio che nel tempo lo hanno interrogato ed hanno indagato in ordine alle sue dichiarazioni 
Hanno posto in essere comportamenti di reato gravissimi 
Secondo Scarantino a vario titolo ed in più occasioni 
Il dottor Tinebra 
Il dottor Cardella 
La dottoressa bar Boccassini 
Per non parlare poi dei tre più scatenati nel porre in essere reati dottor Petralia la dottoressa Palma è Dio 
A sentire Scarantino tutti questi soggetti avremmo suggerito dichiarazioni accusatorie 
Indotto lo Scarantino ad aggiustarle 
A modificare il in ragione di sopravvenienze di natura esclusivamente obiettiva 
Ed in modo che i nostri dessero Colle ulteriori acquisizioni probatorie che via via emergevano 
Ancora 
Noi pubblici ministeri avremmo avuto da sempre la conoscenza e la consapevolezza della falsità delle sue dichiarazioni 
Con contestuale volontà di valorizzarle in ogni caso in danno degli imputati imputati che dovevano essere condannati a tutti i costi 
Avremmo ancora avuto sempre secondo Scarantino piena consapevolezza della sua volontà precisa di ritrattare 
E per impedire questo passaggio processuale avremmo esercitato ricatti e pressioni di varia natura 
Avvalendoci secondo quello che dice lui di straordinarie doti quasi magiche degna dell’operato di perversi psicologico 
E giungendo al punto di ricattare lo Scarantino minacciando il di fargli togliere i figli 
Ancora 
E qua veramente permettetemi di sorridere 
Non solo 
Il sottoscritto unitamente al dottor Petralia e alla dottoressa Palma quindi non solo in quei tre magistrati che non avevano mai rispettato le pur minime regole deontologiche di natura penale 
Ma anche il procuratore capo dottor Tinebra avrebbe espresso la sua soddisfazione davanti a Scarantino 
Per la valenza che alcune sue dichiarazioni nei confronti di Berlusconi di Biondi ed altri esponenti politici avrebbero assunto per la caduta del governo Berlusconi quindi 
Quattro magistrati tra cui il procuratore capo vanno da Scarantino 
E in qualche modo lo inducono gli fanno i complimenti comunque per le dichiarazioni che aveva reso nei confronti dell’avvocato Biondi di Berlusconi eccetera eccetera 
Per cercare di risultare credibile nella sua ritrattazione e non c’è riuscito completamente 
Lo Scarantino evidentemente avvertendo la difficoltà legata alla complessità e alla durata della sua pregressa collaborazione ha coinvolto anche 
Fatti costituenti reato 
Magistrati del collegio giudicante del primo processo 
Ha detto che il dottore Di Natale 
Ammetteva o meno le domande poste dai difensori 
Soltanto sulla base di sollecitazioni visive che i pubblici ministeri gli avrebbero fatto per capire se la domanda era pericolosa uno 
Ha coinvolto 
Avvocati e poliziotti 
Non reputo opportuno scendere troppo nei particolari di ricordo però che ad esempio lo Scarantino 
Ha sostenuto che in sede di sopralluoghi i poliziotti invece di prendere atto di quanto egli affermava gli suggerivano quello che doveva dire 
Ha sostenuto ancora che prima ed a margine della sottoposizione 
Ufficiale chiamiamola così di album fotografici i veniva data la possibilità di conoscere il nominativo dei soggetti raffigurati 
Ha sostenuto che l’avvocato Falzone il suo legale avrebbe contro la volontà espressa del proprio assistito e come al solito d’accordo con questi pubblici ministeri 
Omesso di presentare impugnazione avverso la sentenza di condanna dello Scarantino per la strage 
Soltanto al fine di perorare in questo modo 
Con il passaggio in giudicato di una pronuncia della Corte 
La 
Falsa a causa di uno Scarantino pentito attenti 
Queste ed altre analoghe accuse sono state mosse dallo Scarantino nei confronti di chi di tutti coloro i quali per motivi istituzionali o professionali 
Mi aveva in qualche modo gestito la collaborazione e ancor prima la posizione processuale detentiva antecedentemente al ventiquattro giugno del novantaquattro 
Questo per sommi capi è il quadro 
Io vi dico questo 
E credo che questa valutazione prima ancora che frutto del dello studio delle carte da parte di un pubblico ministero da parte di un ufficio del pubblico ministero 
Sia frutto di buonsenso comune 
Io vi dico 
C’è un coinvolgimento così clamoroso 
Di tanti numerosi esponenti dello Stato un intero ufficio di procura interi reparti della Polizia di Stato stimatissimi funzionari magistrati del collegio giudicante avvocati 
Un coinvolgimento così clamoroso sarebbe di per sé di per se stesso già sufficiente ad acclarare la non credibilità di queste dichiarazioni ritratta attori 
Sarebbe di per sé bastevole a farci capire che questo attacco frontale lo Scarantino lo ha mosso nel difficile per Luís difficile quasi impossibile tentativo di giustificare 
L’imponente mole di dichiarazioni spesso così ricche di particolari descrittivi 
Da non potere certamente provenire da soggetto non veritiero se Scarantino avesse fatto una sola dichiarazione 
Così generica sulla partecipazione del alla strage di questi soggetti che oggi sono imputati 
Avrebbe potuto forse anche nella sua rozza ignoranza avrebbe saputo ritrattare 
Forse in maniera apparentemente almeno più convincente per cercare di essere convincente Scarantino dipinge 
Un quadro che assolutamente di per se stesso inverosimile 
Certo oggi noi siamo sicuramente abituati a dubitare 
A torto o a ragione purtroppo certe volte ha ragione della correttezza istituzionale di questo o di quel magistrato di questo o di quel funzionario di polizia di questo o quell’esponente politico del mondo professionale 
Però 
Attenzione signori della Corte qui a volere dare credito all’Oscar Antino nuova versione saremmo in presenza di un vero e proprio complotto 
Degno veramente di un appassionante film di Fantozzi tizia 
Protrattosi nel tempo 
Dalle ore sedici e cinquantotto del diciannove luglio del mille novecentonovantadue fino al quindici settembre del novantotto 
Dal momento in cui un complotto che sarebbe nato con la predisposizione di prove false in via Mariano D’Amelio e sarebbe continuato 
Fino al quindici settembre novantotto 
Di un complotto ordito tra l’altro 
Non si capisce bene per quale fine del istante 
In concorso tra loro 
Da 
Più funzionari dell’amministrazione penitenziaria 
Cominciamo da Pianosa cominciamo da Busto Arsizio 
Da più funzionali ed agenti della Polizia di Stato 
Da un intero ufficio di procura nel tempo integrato da diversi magistrati da presidenti della Corte avvocati dello Scarantino 
Con la partecipazione e strumentalizzazione di altri pentiti Candura ed Andriotto in prima battuta che avrebbero costituito 
Per così dire il sale necessario ad arricchire questo conto 
Quindi un complotto fantastico incredibile nella convergenza della volontà di tutti questi soggetti volto ad incastrare prima Scarantino 
E successivamente attraverso l’induzione alla collaborazione gli altri soggetti che Scarantino accusa 
Allora vivo io direi che già intrinsecamente 
Prescindendo dalla confutazione sistematica ed analitica che ci accingiamo a fare 
Le nuove dichiarazioni di Scarantino nel loro complesso considerate sono assolutamente inverosimili 
Guardate certamente Scarantino sarebbe stato in apparenza 
Più credibile se avesse posto in essere la propria ritrattazione 
Vorrei dire con maggiore intelligenza e con maggiore prudenza 
Se avesse con precisione con precisione chirurgica 
Vorrei dire 
Ritrattato soltanto quelle dichiarazioni 
Non confortate da indiscutibili elementi di riscontro oggettivo o soggettivo 
Sarebbe stato più credibile se avesse ammesso come io ho continuato da mettere le proprie responsabilità in ordine alle fasi della strage per le quali è attinto da schiaccianti elementi di prova 
Negando magari il suo protagonismo per altre fasi relazione alle quali il quadro indiziario si presentava più incerto 
Scarantino forse sarebbe stato apparentemente più credibile quanto meno ci troveremmo oggi in una maggiore difficoltà argomentativa nel dire che la ritrattazione di Scarantino è totalmente falsa 
Scarantino forse sarebbe stato apparentemente più credibile se non avesse negato lo stesso pregresso inserimento nel contesto mafioso del mandamento della guadagna 
Che risulta indiscutibilmente 
Prima ancora che da altre dichiarazioni di altri collaboratori Marino Mannoia 
Cannella Candura Augello dal suo stesso vissuto criminale consacrato tra l’altro in sentenze di condanna per traffico di stupefacenti che hanno già acquistato l’autorità di cosa giudicata 
Voglio dirvi che Scarantino è stato sicuramente poco abile 
Forse mal consigliato ed ispirato 
Nel porre in essere con modalità così clamorose ed in maniera così totale così assoluta la ritrattazione non di una parte ma di tutte le sue dichiarazioni 
Un’operazione più limitata una scelta ben meditata che avesse portato ad una ritrattazione parziale ad una ritrattazione mirata di parti del compendio delle sue precedenti dichiarazioni 
Avrebbe potuto 
Sempre solo apparentemente praticare in qualcuno un giudizio di attendibilità della ritrattazione 
Scarantino non è stato in grado 
Di gestire questa fase processuale così dedicata che nell’intendimento suo e dei suoi ispiratori doveva necessariamente portare 
Come conseguenza ultima ad un giudizio di assoluta inutilizzabilità di tutte le precedenti dichiarazioni già rese nei confronti degli imputati 
Non è stato 
Capace Luís forse non è stato possibile per altri consigliare bene lo Scarantino organizzando una ritrattazione più limitata e più mirata 
Forse però 
E in questo caso non le voglio trarre io le conclusioni ma voglio veramente lasciarle a voi 
Le precedenti dichiarazioni di Scarantino erano talmente omogenei talmente connesse le une con le altre da quelle 
Sulla continuità con altri uomini d’onore a quelle sugli omicidi a quelle sul furto e la centoventisei a quelle sulla imbottitura dell’autobomba nel garage di via Messina marine 
A quelle sulla riunione a casa di Calascibetta a quelle sul trasporto e la centoventisei 
La domenica mattina erano talmente omogenee da non costituire oggetto di una possibile e plausibile 
Revoca parziale 
E allora quindi Scarantino nel tentativo di elidere incisività la portata delle sue accuse nei confronti degli imputati 
Ente sì prego 
Da Spoleto sembra o il solito problema reciproca dell’immagine però accendiamo Claudio 
Va bene vediamo verificare questo questo succede ogni cinque minuti dieci minuti 
Se si tratta di un’interruzione Breve è possibile dato che non ci sono delle attività invidio particolarmente interessante seppur Claudio giunga 
Sì però adesso oltre un minuto e che è ancora bloccato l’immagine 
Vediamo se possono riattivare 
Presidente chiedo scusa da Napoli Secondigliano colgo l’occasione per comunicare l’imputato non solo chiedo di allontanarsi dolosamente o rinunciare al prosieguo 
Va bene prendiamo atto 
Chiedo contestualmente la disattivazione del collegamento in quanto unico imputato va bene autorizzato 
Residente da Spoleto voleva avvisare che è stato riattivato il collegamento benissimo Pubblico ministero può proseguire 
Dicevo che le dichiarazioni 
Nelle quali si era concretizzata la collaborazione di Scarantino 
Erano talmente omogenee e connesse tra di loro 
Che Scarantino e chi lo ha ispirato si è trovato nella necessità di confutare le in tutto e per tutto e nella consequenziale necessità di accusare tutti coloro che si erano occupati 
Di Vincenzo Scarantino di indagare sulle sue dichiarazioni 
E di accusarlo di comportamenti di inaudita gravità da un punto di vista deontologico ancor prima che pena 
Il risultato di tutto questo 
Che già intrinsecamente già sulla base di una valutazione complessiva di una valutazione sommaria 
Lo Scarantino nuova versione quello 
Che ritratta risulta intrinsecamente inattendibile 
Nel momento in cui delinea uno scenario oggettivamente pazzesco in cui lo Stato in tutte le sue componenti risulta come un puparo 
Che esclusivamente a suo vantaggio ed a suo piacimento 
Nel vestire il pupo dimentica in tutte le sue componenti in tutte le sue componenti ogni elementare esigenza di trasparenza nella ricerca della verità 
Signori della Corte la storia è sempre quella Astori è sempre quella 
Siamo in presenza questo cielo prospettano i mafiosi ma lo prospettano da quando sono nati i processi di mafia da quando ogni tanto si riesce a trovare la prova di chi ammazza il giudice i poliziotti e i carabinieri e e qua e tutti gli altri che si contrappongono a Cosa Nostra 
Siamo in presenza dello stato disonesto 
Siamo in presenza quindi dei soliti mafiosi che in realtà non sono tali ma sia sono brave persone siamo in presenza di brava gente infamata dagli sbirri 
è sempre la solita storia non crediate che soprattutto voi che avete questa esperienza credo la prima esperienza come giudici popolari che le cose per la prima volta si verificano in questo modo in questo processo 
Ci troviamo di fronte al solito modo di agire da sempre utilizzato da Cosa Nostra 
Le prove a carico dei mafiosi sono sempre precostituite 
Le accuse mosse dai collaboratori di giustizia sono sempre frutto di diabolici suggerimenti degli inquirenti 
I corpi buone tracce del reato attraverso le quali si risale agli autori del delitto 
Qui per esempio il blocco motore con la targa rubata nel garage di Orofino sono portate sul posto certo quelle non si possono cancellare lì non c’è il pentito allora 
Ha sempre sempre la solita cosa sono portate sul posto dagli inquirenti per loro scopi che non hanno a che fare 
Con la ricerca della verità 
Nulla di nuovo sotto il sole 
La rabbia l’amarezza la costernazione la delusione 
Che 
I miei colleghi ed io abbiamo 
Provato nel sentirci accusare di gravissimi reati 
Che non abbiamo mai neppure lontanamente pensato di potere compiere sono sentimenti mitigati però da una consapevolezza chiara 
E cioè dalla consapevolezza che specialmente in questo particolare Periodo che l’Italia sta vivendo 
Lo sparare a zero sui pubblici ministeri l’accusarsi di precostituirsi arbitrariamente le prove a carico dei loro indagati o imputati 
è diventato 
Una sorta di sport nazionale praticato non solo e non tanto dai pentiti come nel caso di specie ma da tutti coloro che anzi da molti di coloro che a vario titolo e a vario livello hanno soltanto lo scopo di fare esplodere il sistema giudiziario 
Di minare nella maniera più subdola con ripetuti Contini strumentali attacchi la credibilità di quegli organi che lo Stato rappresentano agli occhi dei cittadini 
Finora ci siamo mantenuti 
Ad una prospettazione di valutazione complessiva delle dichiarazioni di trattori di Scarantino 
Adesso vorrei porre e concentrare la mia e la vostra attenzione 
Su una serie di circostanze affermate da Vincenzo Scarantino dopo il quindici settembre 
Circostanze particolari analitiche 
Che risultano assolutamente false 
Ora in base a prove consistenti in dichiarazioni di soggetti 
Assolutamente non sospetti 
Ora e più spesso in ragione di applicazione di principi assolutamente elementari di logica 
Io vi premetto che questa mia elencazione di punti smentiti dal dai fatti 
Non ha pretese in questa sede di esaustività 
La corte avrà modo di leggere e valutare con attenzione le trascrizioni del quindici e del sedici settembre del quattordici e del ventitré ottobre avrà quindi sicuramente modo di valutare ed apprezzare tutti vi assicuro non sono pochi 
Gli elementi di falsità che Scarantino ha voluto introdurre con la sua ritrattazione 
Per salvare il salvabile ed evitare la condanna degli imputati 
Io intanto mi permetto di porgervi alcune considerazioni basate su una valutazione ripeto stavolta non litica delle dichiarazioni 
Primo punto 
Scarantino ha dichiarato di non avere mai avuto alcun contatto con coloro i quali a accusato della strage 
Di non aver avuto mai occasione di rapporti con questi soggetti 
Rapporti diversi dal semplice ed insignificante saluto 
Di non avere mai avuto rapporti di tipo criminale con questi soggetti al di là della consegna di qualche stecca di sigarette di contrabbando apre Puccio Calascibetta 
O della richiesta peraltro asseritamente non esaudita 
Al Vernengo gli altri quantitativi di sigarette 
Scarantino nel rimangiarsi tutto quello che aveva già dichiarato 
Sul suo coinvolgimento in grossi traffici di stupefacenti con Pietro Aglieri ed ancora più direttamente con Carlo Greco Enzino finire dello tra gli altri 
Ha affermato che quanto prima aveva dichiarato non era vero 
Che la sua attività era una attività di spacciatore esercitate in misura modesta 
E senza che nessuno nella zona tanto meno ai piedi greco che secondo lui si giravano la faccia quando lo vedevano in giro peccato che Marino Mannoia ci dice cosa ben diversa 
Dicevo senza che nessuno lo avesse preventivamente autorizzato 
E senza che nessuno fosse stato semplicemente informato 
Dell’attività che Scarantino 
Poneva in essere in quel territorio servendosi a sua volta di numerosi altri uomini 
Addirittura neanche profeta il cognato di Scarantino 
Che nella nuova versione del di Scarantino viene rappresentato quasi come un estraneo neppure profeta sarebbe stata a conoscenza di quello che Vincenzo Scarantino faceva nell’ambito del traffico di stupefacenti 
Al di là signor Presidente della difficoltà di accreditare questa nuova versione 
A fronte della ricchezza di particolari tutti già riscontrati nel primo processo 
Sull’attività di trafficante di stupefacenti in nome per conto con l’avallo e l’autorizzazione di Cosa Nostra che Scarantino aveva posto in essere fin dall’età adolescenziale 
Al di là di questo immaginate di voi 
In un territorio come quello della guadagna 
Se è un’attività 
Come quella che pone in essere Scarantino servendosi di altre decine di trafficanti e spacciatori 
Poteva essere esercitata in quel territorio alla guadagna banca buona Gia Fazio miele nel territorio del mandamento di Santa Maria di Gesù 
Senza la cointeressenza della competente famiglia mafiosa 
O senza quanto meno la preventiva autorizzazione di quella famiglia 
Per chi abbia un minimo di esperienza di come vanno le cose Palermo e non c’è bisogno né Nash neppure di essere carabinieri poliziotti o magistrati 
Risulta agevole trarre la conclusione che quanto Scarantino tenta ora strumentalmente di rappresentare sarebbe forse plausibile non so in Austria in Svizzera 
Non 
Accanto sulla sponda del fiume Oreto 
Ancora e sempre sul punto qualcuno mi dovrebbe spiegare qual è la coerenza logica delle dichiarazioni di chi anche dopo il quindici settembre assume 
Di essere in grado di fare arrestare tre quarti di Palermo per il traffico di stupefacenti 
Ho e poi invece quando le domande di questo pubblico ministero cercano minimamente di approfondire l’argomento 
Che cosa succede Scarantino o si trincera come al solito nella facoltà di non rispondere e va bene 
Fin qua diciamo poco male 
Ma afferma poi che è l’unico suo fornitore di stupefacenti era un tale Silvestri chiaramente 
Come volevasi dimostrare morto già è morto ammazzato 
Quindi Scarantino in questa sua ritrattazione su questo punto è assolutamente illogico 
Io dicevo al dottore La Barbera posso fare arrestare tre quarti di Palermo io vi dico ancora voi sono semplicemente un trafficante di stupefacente però a parte il fatto che sarebbe un trafficante 
Che era che spacciava in tutta Palermo che trafficare faceva trafficare in tutta Palermo senza Cosa Nostra sapesse niente quando gli si chiede ma questi tre quarti Palermo chi sono tira fuori un solo nome morto ammazzato 
Secondo punto 
Scarantino afferma 
è chiaro che ormai mi riferisco soltanto all’Oscar Antino posto quindici settembre quindi non lo specifico più 
Afferma di non essere uomo d’onore anzi dice col solito fare sprezzante calunnioso a me è un uomo d’onore mi ha mi ha battezzato il dottore La Barbera 
Dice di non avere mai avuto a che fare con gli uomini d’onore di non sapere neppure chi fossero questi soggetti neppure con riferimento al territorio della guadagna di Santa Maria di Gesù 
Afferma che tutte le sue precedenti dichiarazioni sulla organizzazione e sulla composizione di quella famiglia mafiosa della guadagna 
E per quel poco che aveva detto su altre famiglie mafiose 
Erano frutto in parte di conoscenze meramente giornalistiche e in larga parte ancora della cultura acquisita attraverso Radio Radicale dice 
In parte ancora come al solito non potevano mancare 
Dei suggerimenti di polizia e magistrati 
Quando è stato chiesto a Scarantino allora perché avesse chiamato in causa e non solo in relazione alla strage ma anche per tanti altri episodi di omicidi estorsioni traffici di stupefacenti 
I vari a ieri Gregotti Mirello Gambino la mattina Calascibetta Giuseppe Graviano e compagnia cantante 
Scarantino entra completamente nel pallone perché non non sa che cosa dire dice 
Non ha trovato di meglio che dire l’ho fatto per sfregio 
E allora signori della Corte intanto Scarantino dovrebbe spiegarci attraverso quali conoscenze giornalistiche proprio lui praticamente analfabeta 
Con la licenza di terza elementare acquisita per anzianità come ci ha detto lui 
Avrebbe potuto sapere attraverso quali conoscenze giornalistiche avrebbe potuto sapere di capo mandamento Sottocapo consigliere capo decina della famiglia della guadagna 
Come avrebbe potuto elencare come appartenenti a quella famiglia mafiosa giusto quei soggetti in parte tra l’altro ancora all’epoca sconosciuti alle cronache giornalistiche 
Che poi guarda caso abbiamo accertato aliunde attraverso dichiarazione di altri collaboratori sono gli effettivi i componenti della famiglia 
Vorrei capire a quale cultura acquisita da Radio radicale si riferisca Scarantino 
Quando è un fatto notorio questo signor Presidente 
Prima del suo pentimento nel giugno del novantaquattro radio radicale 
Non aveva trasmesso sicuramente dichiarazioni di pentiti di mafia 
Per il semplice motivo che ancora ben raramente in casi assolutamente sporadici 
Nel Periodo di detenzione dello Scarantino quelle dichiarazioni erano sfociate in fase dibattimentale ammesso e non concesso 
Perché ci risulta 
Esattamente il contrario che a Busto Arsizio si potesse ascoltare la radio 
Ma immaginate di anche quando 
Anche quando Scarantino avesse ascoltato queste cose che non ha potuto ascoltare per i motivi che vi ho detto ma diamo per un attimo per ammesso immaginatevi la capacità di uno Scarantino 
Di memorizzare metabolizzare in maniera così precisa 
Dichiarazioni eventualmente sottolineo tre volte evento al mente ascoltate una volta per radio 
Tant’è vero che poi appena il Pubblico ministero 
Subito al controesame del quindici settembre ha cercato di minimamente incalzarlo con le domande sul punto lo Scarantino che ha fatto 
Non mi ricordo queste cose mi avvalgo della facoltà di non rispondere oppure non sapendo riferire un solo caso di dichiarazioni di pentito di mafia 
Che ascoltate per radio che avrebbero costituito la fonte delle sue conoscenze 
Si riferisce esclusivamente al collaboratore Pugliese Ana condire 
Come se questo avesse parlato i mandamenti sotto casa i consiglieri capo decina pietra ieri Carlo Greco Giuseppe Graviano pensino di livello non l’ho mai interrogato non l’ho mai ascoltata una Condi ha ma non credo proprio che questo sia il suo Como 
Habitat di conoscenza 
Poi 
Sul fatto che Scarantino abbia accusato le persone che ha chiamato in causa per la strada 
Di Santa Maria di Gesù e Brancaccio semplicemente come dice lui per un motivo di spregio 
Io penso che su questo veramente non poca formularsi un giudizio di visibilità 
Scarantino costretto a motivare ciò che in realtà era non motivabile non spiegabile perché non corrispondente al vero 
Non ha saputo inventarsi una scusa che fosse plausibile è riferibile a ciascuno degli imputati 
Ma d’altra parte 
Poverino come avrebbe potuto fare cosa avrebbe potuto dire quando aveva premesso che con questi soggetti non aveva mai avuto nulla a che fare che sostanzialmente neppure riconosceva 
Come avrebbe potuto giustificare rappresentando un eventuale motivo di rancore e concreto e comunque verosimile le sue accuse così circostanziate nei confronti di tutti gli odierni imputati 
Che cosa avrebbe potuto inventare per spiegare ad esempio perché coinvolgeva Natale Gambino nata Nino Gambino Pino la mattina Calascibetta sulla strage negli omicidi cosa avrebbe potuto inventare nulla 
Ed allora 
Scarantino 
Si rifugia nella frase io accusati per sfregio 
Qualcuno mi dovrà spiegare 
Se ci riesce Scarantino ci ha provato ma non c’è riuscito 
Che cosa significa accusare per sfregio una persona con la quale non si è avuto mai motivo di contrasto e della quale si ignorano per come assunto da Scarantino financo le notizie più importanti 
Io posso accusare per sfregio 
Una persona che mi ha fatto un torto 
Una persona che semplicemente mi fa antipatia una persona che conosco 
Ecco di cui so determinate cosa che non mi quadrano 
Non posso accusare per sfregio chi neppure 
Conosco 
Allora Scarantino condisce la sua nuova azione con qualche altro particolare 
E affermo accusato quelle persone perché le vedevo alla guadagna sapevo che abitavano vivevano la in alcuni casi saltuariamente le frequentavo semplicemente per il saluto per prendere il caffè poi per opera ieri Greco dice che si giravano la faccia dall’altra parte 
Ma signori della Corte diamo pure per buono per un attimo questo 
Contenuto di dichiarazione ma Renzi noti Mirello Giuseppe Graviano Ciccio Tagliavia Gaetano epilettico Pietro Scotto Orofino 
Per non parlare di Biondino e di Totò Riina Scarantino dove li aveva visti 
Quando ne aveva sentito parlare alla guadagna se non per come in realtà è accaduto in occasione delle fasi preparatorie della strage 
In verità in qualche caso per poche persone Scarantino ha cercato di motivare in maniera più specifica asserite ragioni di astio che lo avrebbero indotto a costruire false accuse 
Sarebbe stato meglio per lui signori della Corte e per gli stessi imputati che non lo avesse fatto poiché con queste ulteriori precisazioni Scarantino si è ulteriormente ha dato la zappa sui piedi 
Ha ulteriormente dimostrato la pretestuosità delle sue affermazioni poste ritrattazione 
Scarantino ha affermato l’esempio che si era indotto ad accusare falsamente Ciccio Tagliavia 
Perché aveva saputo come al solito dei pubblici ministeri che allorquando il Tagliavia era stato interrogato da noi pubblici ministeri di Caltanissetta e quindi evidentemente per la strage di via D’Amelio 
Aveva offeso la reputazione di Scarantino definendolo un cornuto di famiglia 
Si è fatto notare Allo Scarantino 
Che chiaramente come ogni volta appena messo in difficoltà insormontabile si è avvalso della facoltà di non rispondere stranamente solo alle domande del pubblico ministero e della parte civile mai alle domande di altri difensori Scarantino subito 
Ha detto che gli aveva reso dichiarazione appena si è fatto notare a Scarantino 
Mi ricordo che eravamo accomuna eravamo assolutamente impreparati non c’eravamo ripassati tutte le dichiarazioni di Scarantino andavamo per flash per ricordo 
Appena gli si è fatto notare che gli aveva reso dichiarazioni accusatorie nei confronti di Tagliavia fin dal primo verbale del ventiquattro giugno novantaquattro 
E quindi i signori della Corte ben prima dell’interrogatorio in cui Tagliavia avrebbe potuto così pesantemente offenderlo 
Scarantino che cosa fare cerca di farfugliare qualcosa di correggere in parte il tiro 
E dice che dopo l’interrogatorio dei pubblici ministeri di Caltanissetta Tagliavia 
E dopo aver appreso dei commenti di taglia via sulla propria persona 
Aveva in qualche modo ampliato il protagonismo di Ciccio Tagliavia in elevazione 
Alla partecipazione a più fasi preparatorie esecutive della strage dice appena voi mi avete detto che 
Ciccio Tagliavia si era espresso in questo modo nei miei confronti 
Prima lo avevo messo soltanto da una parte poi l’ho messo 
Come dice lui scusate l’espressione poco giuridica commesso alla riunione l’ho messo nella carrozzeria dove è stata imbottita l’autobomba l’ho messo domenica diciannove luglio come protagonista del trasporto dell’autobomba fino a piazza leoni 
E poi da piazza leoni Finardi rammento 
Avete agli atti 
Per fortuna registrato per fortuna registrato in un’epoca in cui la registrazione non era obbligatoria 
Il verbale del ventiquattro giugno 
Dal novantaquattro l’interrogatorio il primo signori della Corte nel quale Scarantino 
Nel chiamare in causa Tagliavia ne descrive il protagonismo in relazione a tutte le fasi dico tutte le fasi preparatorie ed esecutive delle quali egli Scarantino ha avuto conoscenza 
E nelle quali fin dall’inizio ha coinvolto Tagliavia 
Proprio quelle sul taglia via sono tra le poche dichiarazioni di Scarantino che non hanno risentito di alcuna per così dire progressione accusatoria sono state sempre dal primo interrogatorio reiterate con costanza e precisione fin da prima dell’arresto del Tagliavia per questi fatti e quindi all’interrogatorio di questi pubblici ministeri 
Dicevo quando Scarantino 
Si vuole rifugiare 
Per cercare di essere poco generico perché evidentemente avverte che quando dice ho accusato queste persone per sfregio noi non ci crediamo la corte non potrà crederci riteniamo ogni tanto allora cerca di trovare un motivo di rancore concreto 
Quando in realtà non era ancora quello per cui aveva accusato queste persone ma l’aveva accusata soltanto perché aveva detto la verità 
Scarantino ha poi pensato bene ad esempio di essere un po’più specifico 
In relazione ai motivi di astio che lo avrebbero indotto a formulare false accuse nei confronti di Salvatore Tomaselli per esempio 
Anche questi motivi di astio ha detto erano risalenti a causati da affermazioni offensive di Tomaselli nei confronti di Scarantino 
Per mansioni che non sto qui a ripetere ma comunque connesse alla questione della pretesa omosessualità di Scarantino 
Affermazioni che come al solito sarebbero state all’Oscar Antino riferite quasi a sobillare nell’odio dal pubblico ministero di Caltanissetta 
Lo stesso giorno in cui veniva effettuata 
Veniva effettuata l’attività istruttoria ha seguito della nota ritrattazione televisiva 
Del luglio del novantacinque 
Per fortuna anche qui per fortuna su nostra richiesta e con il consenso delle altre parti avete acquisito agli atti tutte le dichiarazioni rese da Scarantino in fase di indagine preliminare 
Avete anche agli atti le ordinanze di custodia cautelare emessi nei emesse nei confronti degli imputati di questo processo e quindi anche nei confronti Tomaselli 
Vi renderete conto da soli semplicemente leggendo le carte e leggendo le date 
Che Tomaselli 
Anche e soprattutto sulla base di precedenti dichiarazioni di Scarantino 
Risalenti all’inizio della sua collaborazione era già stato arrestato ben prima di quel ventisei luglio del novantacinque dati in cui Vincenzo Scarantino 
Avrebbe appresso dal dottor Petralia i commenti negativi asseritamente formulati da Tomaselli sulla sua persona quindi non è vero 
Non può non è neanche verosimile è smentito 
Dalla cronologia degli atti processuali 
Che il motivo di astio nei confronti Tomaselli possa essere quello rappresentato da Scarantino 
Terzo punto sempre nell’ottica di una elencazione che non vuole non potrebbe essere esaustiva vi voglio invitare a riflettere su tutte le dichiarazioni sugli omicidi 
Fatte da Scarantino nel corso i sei lunghissime udienze caratterizzate tra l’altro sul punto da controesami assai stringenti e poi dichiarazioni sugli omicidi improvvisamente ritrattate come tutte le altre 
Vi ho già detto che è Scarantino ha scelto o qualcuno ha scelto per lui la strada della negazione totale di tutte le sue dichiarazioni anche quelle non afferenti la strage per cui è processo 
In quest’ottica Scarantino ha affermato di essersi inventato anche le dichiarazioni riferite al suo e all’altrui protagonismo nel duplice omicidio Lucera nell’omicidio Bonanno e negli altri omicidi di cui ha parlato 
D’altra parte anche qui poverino avrebbe avuto serie difficoltà laddove avesse scelto altra condotta processuale 
Avrebbe avuto serie difficoltà a contenere continuare a mantenere intatta la sua versione 
Dopo avere detto di non avere mai avuto alcun significativo rapporto criminale con i vari Calascibetta Gambino la mattina che invece coinvolgeva ampiamente direttamente nelle fasi di quegli omicidi 
Certo Scarantino avrebbe trovato enormi difficoltà a reclamare la sua estraneità alla famiglia ma 
Chiosa della guadagna continuando a sostenere le analitiche dichiarazioni fatte in merito a quegli omicidi 
E da allora 
Che fa Scarantino sostiene anche qui e anche in questo caso di essersi inventato tutto 
E messi in chiara difficoltà dalle domande del Pubblico ministero sul modo in cui avrebbe potuto inventare determinati particolari 
In relazione alle modalità di perpetrazione di quegli omicidi 
Particolari sulle automobili utilizzate per trasportare i cadaveri i cadaveri addirittura sugli abiti indossati dalle vittime al momento dell’eliminazione 
Sul modo in cui sono stati sgozzati mi pare i fratelli Lucera 
Sull’ora in cui avvengono determinati omicidi eccetera eccetera 
Messi in difficoltà che cosa dice 
Dice di avere sentito parlare in giro alla guadagna di questi particolari 
E di averli per questo motivo riferiti all’autorità giudiziaria a riscontro della sua credibilità 
Avete agli atti tutto quanto vi è necessario per capire che la numerosità e particolarità di elementi descrittivi 
L’analitica esposizione dei fatti preparatori ed esecutivi di quegli omicidi 
L’acquisizione di riscontri oggettivi sulle modalità di perpetrazione dei rispettivi delitti 
Certamente non può che derivare da una conoscenza diretta 
E certamente non lo metterei in dubbio non sono conoscenze riferibili a discorsi da bar genericamente ed in maniera assolutamente occasionale riferiti allo Scarantino come inutile e disinteressata chiacchiera 
Immaginatevi se al bar alla presenza di un soggetto 
Che 
Non sarebbe neppure legato a Cosa Nostra e chiunque si metta a fare discorsi sul perché è stato ucciso tizio sul perché è stato ucciso Bonanno su quell’arma utilizzata sulla macchina bruciata 
E sulle utilizzata la famosa super cinque di Antonino Pipitone per occultare un cadavere 
E cose di questo genere questo non avviene neppure a Stoccolma non non dico manco a a Palermo 
Senza dire poi che sul punto la credibilità di Scarantino nuova versione sul punto degli omicidi dovrà pure fare i conti che ne uscirà ancora una volta con le ossa rotte con quelle dichiarazioni di Tullio Cannella 
Che si riferiscono a quanto il Cannella appresso 
Da Luca Bagarella e da Nino Mangano sul protagonismo diretto di Vincenzo Scarantino tra gli altri 
Proprio nell’esecuzione dell’omicidio Buonanno guarda caso proprio per le stesse ragioni rappresentate Giada Scarantino 
Ragioni 
Prospettate 
Da Giuseppe Graviano dal mandamento di Brancaccio 
Con una delega per l’esecuzione dell’omicidio a 
Mandamento di Santa Maria di Gesù perché il Bonanno abitava 
Tra l’altro da quelle parti 
Poi signori della corte per favore gli avvocati facciano silenzio perché non 
Altrimenti disturbano il filo del discorso 
Veramente singolare nella sua assoluta incomprensibilità 
E la giustificazione che a partire dal quindici settembre lo Scarantino fornisce in relazione al motivo 
Per il quale pur potendosi in ipotesi limitare a parlare della strage di via D’Amelio egli già all’inizio della collaborazione ha riferito della sua compartecipazione a diversi omicidi 
Gli si chiede ma tu se ti sei inventato tutto se da tempo avevano sapere soltanto le fesserie sulla strage come dici tu perché di Vaia ai impelagati in discorsi su cinque omicidi 
Nella impossibilità di trovare una giustificazione a questo comportamento collaborativo che invece era chiaramente indice e frutto di sincerità lo Scarantino ha letteralmente farne cliccato 
Dicendo di essere stato indotto a parlare degli omicidi 
Dopo avere K capito dalla lettura di un resoconto giornalistico 
Che riferiva della cattura in via Scarantino dieci a Gela di un latitante appunto gelese 
Dice Luigi a questa lettura ho capito che dame si voleva un comportamento processuale di compressione di almeno dieci omicidi 
Signori della Corte io non voglio soffermarmi su questa giustificazione perché in realtà 
è veramente una non giustificazione assolutamente non plausibile neppure nella mente di chi fosse in ipotesi portato a sospettare di tutto e di tutti 
E da leggere ogni notizia come induzione ad una falsa collaborazione neppure in una mente perversa di questo tipo potrebbe essere questa una giustificazione 
Per mero 
Spirito di curiosità 
E per me era scrupolosità di voglio segnalare tra l’altro che le morti di cui Scarantino si dichiara responsabili comprese quelle purtroppo verificatesi a seguito della strage sono undici e neppure dieci come detto Scarantino 
Andiamo ad altri punti ancora più significativi ancora più seri 
Per cui oltre ad un giudizio di complessivi inattendibilità e la ritrattazione di Scarantino vi stiamo smontando punto per punto queste dichiarazioni ritrattato riscatti 
Un altro punto 
Accuse nei confronti dei fratelli Pietro e Gaetano Scotto anche se 
Soggetto anzi oggetto di ritrattazione compie 
Addirittura il quindici settembre Scarantino ci ha detto e vi ha detto di non avere mai conosciuti i fratelli Scotto 
Di non averne mai sentito parlare al di fuori prima dell’arresto di Pietro Scotto 
Di non averli mai visti né nel quartiere Arenella 
Né tantomeno alla guadagna al bar Badalamenti così come invece dichiarato all’autorità giudiziaria 
Volevo soffermarmi su questo punto delle dichiarazioni della ritrattazione anche per la particolarità dovuta al fatto che stiamo parlando di soggetti che non abitano alla guadagna e che ben difficilmente lo Scarantino avrebbe potuto conoscere e frequentare se non effettivamente in funzione della comune attività preparatorio 
Ciascuno per il suo segmento operativo espletata in vista della strage 
Volevo ancora soffermarmi su questo passaggio della ritrattazione perché ha costituito una delle prime fasi del controesame di Como 
Ed in quella sede una delle prime delle tante accuse mosse a questo pubblico ministero 
In relazione all’asserito aggiustamento progressivo delle dichiarazioni in relazione alla necessità di modellare l ad altre acquisizioni probatorie via via acquisite 
Ricorderete quelle fasi che non esito a definire in qualche modo drammatiche dell’inizio del controesame di Scarantino a Como 
Ricorderete che proprio subito dopo le domande su questo argomento Scarantino ha iniziato a non volere più rispondere i pubblici ministeri 
E addirittura ad affermare  Gridando come un forsennato  Gridando come chi non aveva messo forse nel conto di poter essere messo così in difficoltà dal controesame del pm gridando che questi pubblici ministeri quella notte stessa che avrebbero lo avrebbero fatto ammazzare 
Ed allora quando è successo questo Scarantino ha affermato di essersi inventato tutto quello che aveva dichiarato sugli Scotto 
Quando il pubblico ministero gli ha chiesto Sella dichiarazione relativa alla presenza di Gaetano Scotto alla guadagna assieme al fratello Pietro 
Nei giorni di sabato diciotto luglio è sabato undici luglio fosse frutto di ulteriori invenzione Scarantino prima ha risposto in maniera affermativa ha detto sì mi sono inventato anche i giorni 
Evidentemente subito dopo si è reso conto della elementari età di una considerazione che già era stata ampiamente sviscerata anche con la sentenza del primo processo 
E cioè signor Presidente il fatto che Gaetano Scotto avesse in qualche modo comprovato la sua presenza a Bologna in quasi tutti i giorni del luglio novantadue 
E che invece non fosse stato in grado di farlo completamente proprio ed esclusivamente per i giorni undici e diciotto luglio 
Finiva penso la la dice già la prima sentenza per avvalorare l’intrinseca credibilità di Vincenzo Scarantino che guarda caso proprio in riferimento a quei due giorni sabato diciotto luglio e sabato undici luglio 
Riferisce della presenza di pietre Gaetano Scotto alla guadagna e nel secondo caso dell’avviso che l’intercettazione illegale sulla utenza della madre del dottor Borsellino poteva dare buoni frutti ed era pronte 
Scarantino allora quel quindici settembre mentre rispondeva alla domanda deve avere pensato alla domanda che gli avevo posto deve avere pensato quello che tutti abbiamo sempre pensato e cioè che indicare per mera casualità 
In un’ottica di completa invenzione di un fatto 
Proprio quei gli unici giorni 
Va bene spendiamo qualche minuto 
Può proseguire pubblico signor presidente da Ascoli si comunico che si vede si sente ottimamente va bene 
Quindi Scarantino in una prima fase rispondendo ad una prima domanda dei pubblici ministeri in sede di controesame 
Dice sì mi sono inventato anche i giorni della presenza di Gaetano e Pietro Scotto quei due giorni li ho indicati a caso 
Poi 
Mentre rispondeva a tutte le domande sul punto siccome il soggetto è sicuramente rozzo sicuramente ignorante ma 
Dotato di quella sorta di furbizia 
Per cui cerca di 
Non entrare mai in difficoltà di trovare una giustificazione a tutto 
Che cosa fa 
Siccome chiaramente avverte che una casualità delle invenzione in questo caso sarebbe stata come veramente quasi una una sorta di 
Vincita al Superenalotto andare a indicare giusto giusto quei giorni in cui lo scotto era a Palermo 
E allora che cosa fa 
Si rende conto che questa sua 
Risposta questa sua giustificazione in realtà e indice del mendacio e di un mendacio volto a coprire i fratelli Scotto 
E alza a modo suo l’ingegno 
D’altra parte non poteva fallire proprio in quella parte di ritrattazione relativa ai fratelli Scuotto 
Relativa proprio a quelle posizioni processuali per le quali tanto solerte tanto intenso come dimostrano le intercettazioni in casa d’amore era l’interesse alla ritrattazione 
Scarantino alza l’ingegno 
E però siccome il soggetto è quello che cade in una in un ancora più clamorosa contraddizione in un ancor più evidente mendacio 
Afferma che queste dichiarazioni proprio con riferimento alla data riferita agli incontri al bar Badalamenti 
Sono state aggiustate proprio da questo pubblico ministero dottor Di Matteo nel corso degli interrogatori resi dallo Scarantino a Genova 
Allorquando dice Luís l’esigenza dell’aggiustamento sarebbe risultata dalla prospettazione dell’alibi di Gaetano Scotto 
Attestante la di lui presenza a Bologna 
In alcuni giorni di quel luglio novantadue e con esclusione dell’undici e del diciotto dodici 
Meno male che avete agli atti tutte le dichiarazioni di Vincenzo Scarantino 
Vi renderete conto da soli 
Che Scarantino ha parlato di questi incontri con pietre Gaetano Scotto 
E della collocazione temporale di questi incontri al sabato diciotto luglio e al sabato della settimana prima già a partire dai primi interrogatori 
Vi renderete conto 
Che è ritornato sul punto 
Ribadendo e precisando ulteriormente le date degli incontri coi Scotto ma ribadendole 
Nella tornata di interrogatori a me personalmente arnesi a Genova dal diciotto al venticinque settembre novembre del novantaquattro 
Vi renderete personalmente conto e lo potete fare attraverso la compulsazione degli atti ritualmente acquisiti dal primo processo 
Che per la prima volta la prospettazione dell’alibi della presenza a Bologna 
Viene fatta anche con la produzione di tabulati telefonici dalla difesa di Pietro Scotto Solone Luís io del mille novecentonovantacinque 
Ben dopo e dichiarazioni 
Fatte da Scarantino suini incontro con i fratelli Scotto 
Solo nel luglio del novantacinque così come del resto lo stesso Scarantino afferma di avere saputo attraverso la lettura dei giornali ed il commento riferito a quella lettura 
Asseritamente fattogli da personale del gruppo investigativo Falcone-Borsellino 
Ancora su Scotto Gaetano 
Lo Scarantino si è trovato in un in enorme insormontabile difficoltà 
Tanto da rifugiarsi improvvisamente nella solita facoltà di non rispondere 
Allorquando dopo aver affermato di averlo riconosciuto in un album fotografico soltanto perché aveva avuto occasione di furtivamente studiare lo stesso album fotografico in occasione di un precedente interrogatorio 
Gli è stato fatto notare che il riconoscimento fotografico 
Positivo di Gaetano Scotto in realtà avviene il ventinove giugno del mille novecentonovantaquattro e cioè nella prima occasione 
In cui non solo viene sottoposta ripeto per la prima volta la fotografia di Gaetano Scotto Allo Scarantino ma in assoluto si tratta della prima occasione nella quale viene sottoposto un album fotografico Lo Scarantino 
E allora 
In altra successivo udienza stavolta ottobre qui all’aula bunker di Caltanissetta 
Scarantino dopo aver avuto la possibilità di meditare 
Rendendosi conto dell’ennesima scoperta Bugia che aveva caratterizzato l’inizio della sua ritrattazione cambia versione 
E dice di avere riconosciuto lo scotto Gaetano soltanto in base alla circostanza oggettiva della somiglianza con il fratello Pietro 
Da Luigi ha visto di sfuggita in occasione dell’udienza preliminare del primo processo 
La corte ha acquisito anche quel fascicolo fotografico allegato al verbale del ventinove giugno 
E potrà da sola 
Rendersi conto della scarsissima verosimiglianza di questa peraltro tardiva versione 
Anche in relazione al numero particolarmente elevato di fotografie mostrate all’Oscar antine in quella sede 
Oltre che alla oggettiva difficoltà di cogliere in pochissime battute da una fotografia un’eventuale somiglianza con un soggetto peraltro visto di sfuggita dice Scarantino asseritamente in una sola occasione dell’udienza preliminare di un trasporto non solo dei detenuti all’udienza preliminare in in condizioni sicuramente 
Poco ideali la verità che Scotto Gaetano viene riconosciuto non per altro motivo ma perché Scala Intino lo conosceva bene perché così come voi me io illustrare prosegue la requisitoria la collega c’erano stati dei rapporti pregressi prima legati al traffico di stupefacenti e poi legati alla attività preparatorie della strage di via D’Amelio 
Ancora resterebbe da spiegare ma non vi voglio tediare più di tanto sul punto come avrebbe potuto fare Vincenzo Scarantino 
Ove non avesse riferito la verità 
Ad indicare nella Peugeot duecentocinque quindi in una macchina nell’effettiva disponibilità in quel periodo dei fratelli Scotto 
L’automobile a bordo della quale gli stessi si erano recati l’undici e il diciotto luglio del novantadue al bar Badalamenti della guadagna quindi avremmo una Scarantino  Che non è che ne ritrattare  Inventa tutto 
Ed ha la fortuna di indicare propri giorni in cui Scotto non era buono  Allora dice no allora me l’ha suggerito lei dottore Di Matteo viene clamorosamente smentito dalla cronologia dei fatti allora dice no ma io questo ho tirato a indovinare dette siccome somigliava Pietro Scotto che avevo visto per un attimo all’udienza preliminare ho detto che scritti era il fratello Gaetano 
E tira a indovinare pure la macchina e azzecca pure la Peugeot duecento i cinque 
I fatti si commentano da loro stessi 
Né mi si venga a dire sul fatto 
Della macchina 
Che ciò sarebbe ipotesi ricollegabile ad una conoscenza processuale degli atti del primo dibattimento 
Posto che quel dibattito in quel dibattimento forse se non ricordo male 
C’era una scheda che indicava tutta la disabile macchine nella disponibilità di Pietro Scotto e dei suoi familiari 
Ma attenzione Scarantino non ha non ASS 
Come 
E credo non di Gaetano mi faceva notare la collega ma in ogni caso io sto facendo proprio l’avvocato del diavolo perché proprio poi andare a pensare anche la più recondita delle soluzioni al problema ma non è una soluzione 
Scarantino quel dibattimento non lo ha seguito sicuramente almeno fino al ventiquattro giugno del novantaquattro non è stata in grado di studiare negli atti ex sicuramente se no di gli atti che non lo riguardavano direttamente 
Un altro punto che nostro parere merita una sottolineatura in relazione all’evidente mendacio delle dichiarazioni in sede di ritrattazione 
è quello relativo alle propalazioni su Calascibetta 
Giuseppe e soprattutto alla analitica descrizione che di quella villa della villa di tettuccio Calascibetta Scarantino ha sempre fatto anche qui fin dal ventiquattro giugno del novantaquattro 
I termini della questione sono noti a tutti 
Altrettanto di elementi descrittivi forniti da Scarantino 
Sulla ubicazione della villa l’esterno della villa il cancello le modalità di apertura del cancello la struttura le entrate le porte 
Il salotto il tavolo la lunghezza e larghezza del tavolo la collocazione del frigorifero della villa di Giuseppe Calascibetta 
La  Situazione relativa ai villini più vicini a quello di Giuseppe Calascibetta e chi più ne ha più ne metta 
Vi ricorderete per esempio quanto Scarantino vi ha detto a proposito dei vicini di casa 
E della garanzia che da questo punto questi vicini di casa prestavano alle obiettive gente di minima riservatezza che dovevano sussistere per un luogo dove si tenevano riunioni e si perpetrarono comici 
Ma Scarantino  Dovendo rimangiarsi non solo tutto quello che aveva detto sulla riunione ma anche quello che aveva detto sugli omicidi 
E mi pare che aveva parlato di un omicidio di un occultamento di cadavere proprio nella villa di Calascibetta che cosa fa incorre ancora in una evidente ulteriore emenda in un evidente ulteriore mendacio 
Dicendo che a casa di Calascibetta 
Mi si era recato soltanto anni fa una massimo due volte di sfuggita permanendo vi solo pochi minuti 
Una volta per consegnare delle sigarette è un’altra volta forse se non ricordava male per ricevere un dono in dono 
E chissà poi perché in virtù di quali pregressi rapporti un cagnolino 
La domanda che mi pongo vi pongo e che a mio parere ha una risposta talmente scontata da non meritare in questa sede ulteriori esplicitazioni 
è quella se i particolari descrittivi 
Che hanno connotato le dichiarazioni di Scarantino sulla villa e sui interni della stessa 
Sono compatibili con quelle ulteriori dichiarazioni resse a partire dal quindici settembre per le quali Scarantino cercando di arrampicarsi sugli specchi 
Ha sostenuto di essere andato tanto tempo fa è solo per pochi minuti 
Chiaramente per motivi estranei ad ogni condotta illecita a casa di Giuseppe Calascibetta 
Riflettere tra voi e deciderete voi 
Se 
Uno che va soltanto per pochi minuti a consegnare delle sigarette nota e ricorda a distanza di tanti anni tutti i particolari riscontrati dei sopralluoghi che Scarantino c’aveva raccontato 
Sulla 
Villa di Calascibetta 
Ancora assolutamente non convincenti addirittura assolutamente smentita  è la versione di Scarantino  Che volendosi accreditare come soggetto del tutto estraneo non solo al protagonismo diretto nei fatti di mafia ma anche alle conoscenze sui fatti di mafia afferma 
Pagina centoquarantuno della trascrizione del quattordici ottobre novantotto 
Che la circostanza che Giovanni Brusca 
La Barbera e Santino Di Matteo erano stati a vario titolo i responsabili del danneggiamento e dell’incendio della casa di Orazio Abate in località villa Sciandra 
Era frutto di meno di mera invenzione 
Avete agli atti le dichiarazioni di Giovanni Brusca 
Di la Barbera di Santino Di Matteo 
Che vi confermano pur nel quadro che successivamente approfondiremo della loro affermazione di estraneità Allo Scarantino 
Di confermano però di essere stati irresponsabili di quel danneggiamento 
Che Scarantino avesse dato quella indicazione 
Ancor prima della missione dei predetti solo per mero caso 
E assolutamente non credibile 
Scarantino avesse appresso quelle circostanze come aveva detto nella prima fase della collaborazione 
Dai componenti della famiglia mafiosa della guadagna e proprio in un’ottica di comune appartenenza a quella famiglia è assolutamente plausibile e nel caso di specie corrisponde alla verità 
Un altro segmento delle dichiarazioni post quindici settembre Che appare palesemente falso
Come falsa è stata tutta la ritrattazione di Vincenzo Scarantino
è quello relativo alla dichiarata estraneità a Cosa Nostra e conseguentemente alla dichiarata estraneità ad ogni vicenda 
Concretizzata sì o non in rituali particolari relativa all’ingresso in Cosa Nostra 
Sull’argomento si è già dilungata la collega 
Chiaramente evidenziando la perfetta plausibilità delle dichiarazioni di Scarantino resse già nel corso del primo interrogatorio registrato 
In ragione della mutata prassi che Cosa Nostra a partire dagli anni Novanta ha utilizzato per l’ingresso dei suoi nuovi affiliati 
Al di là di questo in questa fase voi evidenziarvi laddove ce ne fosse ancora bisogno il clamoroso mendace di Scarantino in relazione alle domande poste gli già il quindici settembre da questo ufficio in sede di controesame 
Scarantino ha affermato di essersi inventato la qualifica di uomo d’onore riservato 
Ed anzi dopo dopo pochi minuti ha escluso di essersi espresso in quei termini affermando che l’aggettivo riservato era stato utilizzato dal dottor la Barbera 
In sostituzione di quello annunciato in realtà utilizzato da Vincenzo Scarantino 
Anche ciò è clamorosamente smentito dal materiale processuale 
Nella specie consistente nelle fonoregistrazioni di quell’interrogatorio del ventiquattro giugno 
Scarantino 
Riferendo 
La sua appartenenza alla famiglia della guadagna utilizza proprio il termine riservato e non annunciato 
Spiegando che tale qualifica gli fu attribuita in relazione alla necessità di non divulgare oltre il dovuto ed oltre gli angusti limiti territoriali di quel mandamento la circostanza stessa della sua appartenenza costano meno male signori della corte che ci sono le registrazioni di quello e di altri interrogatori 
Ci sono registrazioni di interrogatori 
Condotti da questo ufficio ben prima dell’entrata in vigore della normativa che solo dall’agosto del novantacinque come il presidente del giudice a latere ben sanno ha previsto come obbligatoria solo dall’agosto del novantacinque 
La registrazione degli interrogatori di imputati che si trovino a qualsiasi titolo in stato di detenzione 
è stato registrato quando ancora la legge non è prevedeva l’obbligo l’interrogatorio del ventiquattro giugno quello in cui è contenuto il nucleo essenziale delle dichiarazioni di Scarantino sulla strage 
Diventa veramente difficile consentitemi 
Crederà Scarantino nel momento in cui sostiene che già nel corso di quell’interrogatorio magistrati e funzionari di polizia procedettero irritualmente suggerirono argomenti risposte parti di risposte 
Diventa penso oltremodo difficile agli occhi di qualunque uomo di buon senso credere che chi in ipotesi voi a condurre un interrogatorio al di là e al di fuori delle regole imposte dalla legge 
Chi abbia la semplice consapevolezza della non perfetta genuinità delle dichiarazioni dell’interrogato 
Chi abbia la volontà di suggerire 
Si porti il registratore 
E vada documentare quell’atto con la fonoregistrazione lasciando quindi una traccia indelebile ed assolutamente fedele di quanto detto era accaduto 
Anche qui Scarantino a fronte delle domande scaturite da questa semplice costatazione ha vacillato 
Il quindici settembre molto baldanzoso rispondendo ad una nostra domanda affermava che il suo avvocato di allora l’avvocato Luigi Li Gotti 
Il ventiquattro giugno del novantaquattro gli aveva spiegato che la registrazione era dovuta all’entrata in vigore di una nuova legge 
Chi invece sappiamo che in quel momento non era stata neppure partorita dalla mente del legislatore 
Successivamente no ad una delle udienze di ottobre ha affermato di avere egli stesso 
Chissà per quale recondita ragione chiesto ai magistrati che erano venuti in fretta e furia di interrogarlo a Pianosa di registrare l’atto 
La verità e che Scarantino fronte della falsità delle sue dichiarazioni ritratto attori non riesce a trovare plausibili ragioni che in qualche modo le sostengano 
Si trova in difficoltà sulla questione delle indicazione di uomo d’onore riservato ed allora smentito dai fatti dice di essersi espresso con l’aggettivo annunciato 
Ed è smentito 
Si trova in difficoltà quando gli si chiede come avesse appresso dell’esistenza di questa categoria di uomini d’onore di selvatica e non sa trovare di meglio che rifarsi alla solita radio radicale 
Facendo riferimento alle dichiarazioni di Pasquale Di Filippo 
E di altri collaboratori 
Peccato che questi soggetti citati da Scarantino 
Come soggetti dei quali avrebbe appreso l’esistenza della categoria degli uomini d’onore riservati 
Hanno cominciato a collaborare 
In epoca di molto successiva 
Alla 
Propalazione di Scarantino agli interrogatori all’interrogatorio del ventiquattro giugno e novantaquattro nel quale Scarantino aveva già parlato di uomo d’onore riservato 
Allora si chiedeva Scarantino 
Per quale motivo nell’inventare tutto quanto afferiva al suo ingresso in Cosa Nostra avrebbe dovuto inventare proprio la circostanza di una combinazione riservata 
E Scarantino dice semplicemente 
Io ho inventato tutto 
Però 
Dice l’ho dovuto fare perché non riuscivo a farmi entrare nella testa 
La puntina reddito e la bruciati inanella Santina 
Di cui avevo sempre letto e sentito parlare ma non non lo potevo dire perché non non riuscivo a farmi entrare questo rituale 
In testa 
E allora signori della Corte  Vi immaginate voi  Una persona in grado di inventare come ha detto lui un racconto così circostanziato che va dal furto della macchina alle riunioni  Alle modalità circostanza del trasporto dell’autobomba alle vie percorse dal corteo di macchine da via Messina marine fino a via D’Amelio 
Vi immaginate voi una persona in grado di inventare tutto ciò 
Di ripeterlo anche in pubblica udienza sottoposto ad un’impressionante fuoco di fila di domande finalizzata a smontare nella credibilità vi immaginate uno di questi che sarebbe stato capace di inventarsi tutto questo 
Che non riesce però a farsi entrare in testa alla cerimonia di iniziazione rituale dell’uomo d’onore 
La verità è un’altra 
Ed è quella che oggi noi vogliamo dimostrarvi 
La verità è che Scarantino è un soggetto che non sarebbe neppure in grado di ritenere 
Nella sua memoria una filastrocca per bambini 
Di riferire anche una semplice vicenda neanche troppo articolata che non abbia realmente vissuto 
Se aveva riferito dell’uomo d’onore riservato 
E dell’ingresso irrituale così nell’organizzazione 
Era proprio perché riferiva solo quello che gli era stato detto quello che aveva provato quello che aveva sentito con le sue orecchie 
E non quello la cerimonia della bruciatura della Santina di cui aveva semplicemente ascoltato dalla televisione o saputo qualcosa dai giornali 
E questa considerazione signori della Corte che sto facendo in relazione ad un piccolo segmento 
Delle dichiarazioni di Scarantino 
Quella parte relativa alla sua affiliazione nel mille novecentonovanta voi ma dovette rapportare necessariamente al Complesso di tutte le dichiarazioni alla collaborazione con la giustizia estrinsecato essi dal giugno del novantaquattro al settembre del novantotto 
Voi siete convinti che Scarantino abbia potuto leggere così a lungo 
Il gioco riferendo anche a due diversi corti d’assise e da decine di avvocati una storia che non era vera 
Voi siete convinti vi potrete mai convincere di trovarvi innanzi ad un soggetto con capacità mnemoniche e di concentrazione tali da ripetere più volte 
Una storia così articolata così complessa così ricca di riferimenti a uomini e a cose che lo Scarantino nuova versione dice di non avere neppure conosciuto o di avere conosciuto soltanto di Fano di vista 
Signori giudici popolari e questo Scarantino 
Abolita 
Di inventare poi guarda caso i le sue invenzioni sono riscontrate 
No ma non solo di inventare ma di leggere per anni nella sua memoria 
Una storia così articolata e complessa quando invece poi lui stesso candidamente vi dice 
Io la cerimonia della Santina l’ho sentita l’ho letto sui giornali ma non non riesco neppure a fare entrare in testa quelle due parole che si pronunciano 
E quelle due cose che si fanno o che si facevano quando un uomo d’onore veniva affiliato a Cosa Nostra 
Io 
Non rinuncia a tutti gli imputati ne diamo atto a verbale possiamo anche disattivare televisori 
Io credo che il buonsenso comune ed una normale 
Capacità di valutare la personalità altrui ci consente di consenta di escludere questa possibilità 
Che Scarantino abbia per tanto tempo finto e solo ultimamente detto la verità 
Scarantino ha voluto accreditare l’ipotesi di pubblici ministeri e poliziotti che lo hanno indottrinato 
Continuamente indottrinato dolosamente istruito 
Giungendo al punto di falsificare le carte di giocare sporco pur di trovare dei finti colpevoli della strage giungendo al punto di manomettere nastri e registrazioni 
Su questo io non mi dilungherò eccessivamente per due ordini di ragioni in primo luogo perché ritengo che in questa sede non devo pronunciare 
Non dobbiamo pronunciare alcuna autodifesa 
Altri giudicheranno il nostro comportamento certo è 
Che quando il processo sarà finito quando le autorità competenti accerteranno 
E non potranno che farà altrettanto la perfetta correttezza di questi pubblici ministeri 
Nelle dovute sedi Vincenzo Scarantino quanti altri hanno riferito semplicemente adombrato dubbi intanto parlo per me sulla mia correttezza professionale perché 
Credo che altrettanto farà la collega questi soggetti saranno a loro volta chiamati a rispondere innanzi agli organi competenti per la riparazione certamente non solo e non tanto economica 
Della lesione che hanno provocato ho tentato di provocare a alla mia dignità di uomo e di magistrato ma questo non attiene al processo perché non 
Non infatti non non è in questa sede che vanno sviluppate le considerazioni su questo punto 
Però c’è una seconda ragione per la quale io non voglio dilungarmi eccessivamente sull’argomento ed attiene al merito delle accuse mosse da Scarantino circa l’asserito indottrinamento 
è di tutta evidenza che chiunque magistrato poliziotto avesse semplicemente voluto ho pensato di giocare sporco chiunque avesse avuto la consapevolezza della gestione di un chiamiamolo pentito da allevamento istruito per l’uso 
Non avrebbe condotto così tanti interrogatori 
Non avrebbe documentato gli stessi con la fonoregistrazione anche quando tale sistema non era obbligatorio 
Non avrebbe di propria iniziativa 
Fatto trascrivere e depositare quegli interrogatori 
Non avrebbe depositato agli atti anche le cassette che contenevano le registrazioni non avrebbe insistito perché tutto questo materiale fosse acquisito al fascicolo per il dibattimento nonostante iniziale diniego dei difensori 
Consentendo così alla Corte un controllo assolutamente totale e completo di tutto quel materiale procedimentale ancor prima che processuale nel quale si è concretizzata la storia processuale di Vincenzo Scarantino 
Solo un vero e proprio kamikaze avrebbe potuto agire secondo questi canoni processuali avendo la consapevolezza di avere in realtà prima ispirato e poi coartato la volontà del pentito 
Vincenzo Scarantino ha raggiunto ancora il colmo del mendacio quando ha affermato che già da molto tempo aveva maturato l’intenzione di ritrattare 
E soprattutto quando ha affermato che tale intenzione aveva manifestato ai pubblici ministeri e dalla corte 
Gli atti parlano chiaro 
Qualcuno forse ha suggerito a Vincenzo Scarantino di lanciare anche questi infamanti accuse nei confronti dei pubblici ministeri che avrebbero sostanzialmente ricattato Scarantino convincendola non ritrattare 
E pur avendo avuto dallo stesso la consapevolezza della di lui innocenza e della falsità delle sue dichiarazioni 
Qui Scarantino ha veramente raggiunto l’apice ha dato il meglio di se stesso nell’evidente intento di rivoltarsi nella maniera più violenta contro i pm 
Per fortuna 
Signori della Corte ci sono gli atti 
Dopo ogni richiesta successivamente alla sua audizione dibattimentale 
Dopo ogni richiesta del signor Scarantino di conferire con i magistrati della Procura per urgenti ragioni non meglio specificate 
Dopo ogni richiesta di volere ritornare in carcere 
Corredata dalla dichiarazione di non voler più continuare a collaborare concetto ben diverso rispetto a quello di volere di trattare 
Questi magistrati si sono sempre recati ad interrogare Scarantino 
Addirittura in qualche caso come quello del diciotto marzo e quello del due settembre novantotto 
Hanno registrato l’atto istruttorio del quale non era più obbligatori alla fonoregistrazione perché nel frattempo è intervenuta la scarcerazione di Scarantino e quindi la fonoregistrazione non era più obbligatorio 
Bene ogni volta 
Fino allo scorso due settembre 
Fino quindi a tredici giorni prima della clamorosa ritrattazione di Como 
Lo Scarantino non solo ha spiegato e avete agli atti le dichiarazioni che le ragioni del suo malessere erano esclusivamente connesse a questioni di natura prettamente amministrativa 
Signori della Corte ancora più prettamente economica 
Come vedremo tra poco con il Servizio centrale di protezione non solo ha fatto questo ma nel ribadire la sua ferma volontà di collaborare 
In queste occasioni ha continuato a rendere dichiarazioni ulteriormente indicativa del suo grado di inserimento nel tessuto di Cosa Nostra 
E delle conoscenze acquisite anche su fatti diversi dalla strage di via D’Amelio 
Ancora più palesemente falso e gravemente strumentale strumentale è una parola che ha un suo preciso significato 
E quanto dichiarato da Scarantino circa l’asserita preannunciata 
Volontà 
Che sarebbe stata estrinsecata alla corte di ritrattare 
Abbiamo visto quale contenuto assolutamente neutro è assolutamente diverso 
Da tutto ciò che potesse fare pensare ad una volontà dello Scarantino di rendere nuove dichiarazioni in questo dibattimento avesse la missiva fatte recapitare alla corte 
De e dalla stessa Corte correttamente acclusa agli atti dal dibattimento fin dal momento dell’arrivo 
Tutti sappiamo leggere e tutti vediamo che non c’era nessun preannuncia né di volontari ritrattazione né di volontari rendere dichiarazioni processuali innanzi a questa 
La verità 
La complessa verità sulla su questa vicenda della ritrattazione di Scarantino in parte dall’abbiamo già anticipata 
In parte signori dell’accordo con uno sforzo riepilogativo di non facile momento tenterò di rappresentarvi era di qui a poco 
Scarantino da sempre ha vissuto come abbiamo visto nei giorni scorsi comuni per proprio dramma la sua condizione di collaboratore 
In particolare per il fatto di aver dovuto accusare ed averlo dovuto fare soltanto in un’ottica di verità signori della Corte il cognato Salvatore Profeta 
Scarantino che è un emotivo un passionale fino all’esasperazione 
è un soggetto attaccato alla moglie da tutti i suoi familiari in maniera viscerale 
Ha dovuto sempre prima e dopo l’inizio della collaborazione 
Fare i conti con la consapevolezza che la sua posizione di collaboratore avrebbe necessariamente comportato la rovina dell’unità familiare e la ineluttabilità 
Di innumerevoli guai scaturenti da pronunce giudiziarie per la sorella Ignazia e per il cognato Salvatore in particolare 
Scarantino 
Come gli aveva spiegato ad esempio nel verbale del ventisei luglio novantacinque 
E come vi ha ribadito con le lacrime agli occhi nelle udienze dibattimentali del novantasette 
Aveva fin da prima della sua collaborazione subito dal suo ambiente familiare una infinita di più o meno sottili pressioni psicologiche 
Culminate con l’allontanamento della moglie e dei figli per indurlo 
Alla marcia prima non pentirsi poi alla marcia indietro alla ritrattazione che avrebbe riparato l’infamia del pentimento 
C’è un’altra cosa che vi volevo sottolineare Scarantino da sempre ha sofferto l’indubitabile 
è fortissimo notevolissimo passi indietro che le condizioni economiche su due e della sua famiglia avevano subito a seguito della collaborazione e della sottoposizione al programma di protezione 
Presidente se possiamo far fare per favore un po’di silenzio fuori dalla 
Sì sì e va be’ma il dovuto ugualmente 
Fastidioso 
Scarantino da sempre ha sofferto l’indubitabile è fortissimo passo indietro che le condizioni economiche sue e della sua famiglia avevano subito a seguito della collaborazione della sottoposizione al programma di protezione 
Vi ricordate 
Quanto Scarantino c’è ha detto su quanto guadagnava semplicemente intanto con il traffico di stupefacenti e ancor prima della sua affiliazione a Cosa Nostra che ci parlava di decine e decine di milioni di guadagni e illecito alla settimana 
Degli acquisto di beni immobili 
Anche fittiziamente intestati ad altri bene passato da questo regime ad un altro nel quale come qualsiasi povero Cristo doveva campare e far campare la famiglia con il sussidio mensile del Servizio centrale 
Scarantino ultimamente dove va a vivere con un sussidio doveva campare moglie e due figli lui che era abituato a spendere e spandere 
Con un milione ottocento mila lire al mese non avendo neppure la possibilità di integrare tale somma con prestazioni lavorative che per motivi di sicurezza più volte gli erano state negate non gli erano state utilizzate 
Da anni lo ha ammesso lui stesso aveva più volte è sempre invano tentato di ottenere sussidi speciali finanziamenti una tantum elargizioni particolari dallo Stato 
Signori anche qui una riflessione 
Lo Stato quello stesso Stato che ove consapevole di trovarsi di fronte ad un pentito costruito ad arte avrebbe avuto tutto l’interesse ad accontentarlo in tutto e per tutto 
No lo Stato aveva sempre risposto picche alle richieste economiche di Scarantino 
Provocando nello stesso ulteriori motivi di lagnanza e di depressione 
Scarantino continuava a vivere 
Con estremo disagio questa sua condizione di tra virgolette pentito povero 
Ma soprattutto questa sua condizione di pentito sostanzialmente abbandonato dalle persone che costituivano i suoi affetti più cari 
Di pentito signori della Corte riflettete ci su questo 
Che ogni qualvolta paventava alla stessa moglie alla persona che aveva più cara di tutte le altre la possibilità di un dietrofront 
Con la conseguenza probabile conseguente sia le probabilità di tornare in carcere riceveva incoraggiamenti fare questo 
Vi ricorderete 
Una risposta di Scarantino all’ultima nostra domanda in sede di controesame 
In relazione alle lettere che lui scriveva per tornare in carcere perché non voleva più collaborare i si chiedeva dell’atteggiamento della moglie bene pure la moglie la persona alla quale Scarantino diceva di essere così attaccato indiceva tu con una mano e io con tutte e due mani 
Questa era la situazione di pressione nella quale viveva lo Scarantino pentito 
Pensate che triste condizione quella dello Scarantino abbandonato da tutti considerato un infame da tutti 
Apparentemente appunto ancora vicino ad una moglie che però quando il marito gli prospettava la possibilità di tornare in carcere rispondeva appunto testualmente Bari tu con una mano io con tutto il tour 
Questo è il contesto familiare che c’è dietro il tormento di un uomo che nella sua rozzezza ha comunque dovuto sopportare da quando ha iniziato a collaborare 
Tutta una serie di tentativi di ulteriore isolamento e scredita mento 
Pensate alla vera e propria campagna sull’asserita omosessualità improvvisamente venuta meno quando già le difese prefiguravano la svolta processuale di Como 
Una serie di tentativi di ulteriori solamente scritta mento che hanno messo a dura prova un equilibrio psicofisico dello Scarantino già in qualche modo difficile 
Ed allora è in questo contesto che a partire dalla primavera di quest’anno si è scatenata l’offensiva finale signor Presidente 
L’offensiva del stavolta doveva necessariamente andare a buon fine 
Poiché l’approssimarsi del termine del processo non ammetteva ulteriori ritardi del termine Dei processi di questo processo e del processo nei confronti di Scarantino stesso più tre in fase di appello 
L’offensiva viene scatenata in grande stile 
Non riguarda solo Scarantino ma cerca di coinvolgere ancor prima di Scarantino il collaboratore Francesco Andriotta 
Lo si vuole indurre con minacce dirette di ritorsione anche nei confronti dei familiari a ritrattare quelle dichiarazioni che finivano e finiscono per avere valenza di conforto significativo quelle di Scarantino 
Andriotta però reagisce in una maniera inaspettata 
Si rivolge alla G e da questa riferisce le minacce subite 
Condendo il raccolto con di particolari 
Legati alla necessità della nomina proprio degli avvocati Petronio scorso la 
E con gli altri particolari che questa corte 
Dovrà valutare con molta attenzione 
Andriotta parla viene sentito in dibattimento e attenzione a questo vi prego anche se la soia e l’attenzione comprensibilmente dopo qualche ora può calare spiega attraverso quali modalità i suoi suggeritori chiamiamoli suggeritori in realtà sono quelli che Ivan a fare la minaccia di morte 
Gli impongono di ritrattare 
Gli spiegano questi soggetti che Andriotta alla corte 
Alla quale avrebbe dovuto chiedere di essere nuovamente escusso per importanti dichiarazioni 
Avrebbe dovuto riferire di essere stato indottrinato 
Dal dottor la Barbera dalla dottoressa Boccassini prima 
E successivamente ulteriormente dolosamente ancora guidato indottrinato dai suggerimenti di questi pubblici ministeri di udienza 
Sono proprio le stesse modalità della ritrattazione che poi si realizza effettivamente con Vincenzo Scarantino 
Andriotta non ci sta e diviene a raccontare in tempi non sospetti signori 
Perché ancora non si aveva alcuna notizia dell’analoga manovra nei confronti di Scarantino 
Diviene a raccontare quel che stava succedendo 
Allora fallisce il tentativo di far cadere il quadro probatorio o di attenuarne la portata perché il quadro probatorio non è solo Scarantino e non è solandro Andriotta c’è Cancemi c’è Cannella 
Ci sono tanti altri collaboratori di giustizia ed elementi di prova obiettivi che lo suffraganee 
Fallisce il tentativo di attenuare la portata del quadro probatorio attraverso la ritrattazione di Andro di Andriotta 
E allora inizia la manovra per dare la spallata definitiva a quella già precaria stabilità di Vincenzo Scarantino 
Iniziano i contatti in larga parte ma sicuramente non in via esclusiva mediati dal fratello Rosario 
Iniziano le promesse si sviluppa una vera e propria trattativa avente ad oggetto principalmente la contro per partita economica 
Ma anche prestazioni di garanzie di tipo diverso per il futuro della moglie e dei figli per l’assistenza legale dello stesso Scarantino 
Siamo convinti anche per una garanzia d’incolumità fisica futura dello stesso Scarantino 
Per una garanzia di buon esito delle sue pendenze giudiziarie e di possibile revisione del processo per il quale Scarantino ha già subito condanna definitiva 
Vincenzo Scarantino stavolta si vede stretto assediato ancora di più sa che stavolta quella del confronto con il fratello Rosario e l’ultima occasione che gli si presenta per saldare il conto con gli ex i suoi amici 
Con i familiari che lo avevano emarginato con il cognato Salvatore Profeta ottiene quello che dovevo ottenere una prima consistente somma di denaro per garantire alla moglie ed ai figli la necessaria urgente assistenza economica la garanzia che come in effetti si verificherà la moglie avrà anche subito modo di lavorare in Germania 
Ottiene la garanzia di essere seguito appena assistito legalmente nella sua veste di ex pentito 
Riteniamo che qualcuno gli gli possa avere paventato la possibilità di un annullamento della condanna a diciotto anni di reclusione perché in fondo basata anche su prove che sarebbero ritenute false 
Ma al di là di questo Scarantino in fondo si fa i conti è giovane 
Già scontato almeno quattro dei diciotto anni inflitti 
Anche volendo considerare le altre condanne per il traffico di stupefacenti 
Può sempre immaginare che male che gli vada anche se non dovesse intervenire quella che può essere un’asta parte sua auspicata revisione del processo nei suoi confronti 
In ogni caso uscirà dal carcere prima di diventare vecchio e lo farà avendo riacquistato stavolta almeno nella sua mente l’affetto dei suoi familiari e il prestigio perduto con i suoi soldati 
Scarantino 
In fondo è un ingenuo pensa che con questa sua clamorosa scelta con il tempo Cosa Nostra i potrà perdonare quello che aveva fatto 
Il garantismo cono che Luís ed i suoi familiari non correranno più alcun rischio di acquisteranno l’originaria disponibilità economica e la disponibilità di quei beni di Palermo attualmente inutilizzabile 
In ultimo Scarantino il tredici settembre due giorni prima del confronto con Rosario incontra tutti i suoi familiari la moglie di profeta l’anziana madre che sarà appositamente da Palermo 
E di un clima di festa giardino parli ne abbiamo parlato 
Con riferimento alle dichiarazioni di donne riceve l’ultima definitiva spinta al passo che si accinge a fare 
Di questa riunione vi prego di ricordare però questa del tredici settembre noi non sappiamo la vincita Vincenzo Scarantino 
Che anzi fino a quando può la nega anche a fronte di precise domande del quindici settembre dell’avvocato Scott sola su eventuali incontri con la moglie di profeta in quel di Modena in queste riunioni non sappiamo dal prete 
Sappiamo per la fortunata diciamo così coincidenza di un uomo che ha avuto il coraggio di dire e di farlo inaspettatamente ciò che gli risultava 
Sappiamo dal prete tutto quello che vi ho già detto anche sulle dazioni di denaro a Vincenzo Scarantino come condizione essenziale della ritrattazione 
Vincenzo Scarantino quando egli si pongono domande su questi su questo versamento di denaro o sulle garanzie legali pretese per ritrattare 
Prima nega con sdegno e con rabbia quanto risultava questo ufficio sul 
E questo è il suo atteggiamento del quindici sette 
Poi nel corso di successive udienze dopo avere saputo della collaborazione del prete delle sue dichiarazioni del coinvolgimento del fratello Rosario in indagini di questo ufficio 
Non riesce a fare meglio 
Che avvalersi della facoltà di non rispondere in ordine a tutte le domande che gli vengono poste in merito a queste attività di induzione alla ritrattazione realizzata per il tramite del fratello Rosario 
Dalla riunione del tredici settembre 
Vincenzo Scarantino trae nuova linfa vitale e parte in quarta disegnando la sua ritrattazione proprio con la stessa identica impostazione che i suggeritori di Andriotta avevano già predisposto per quel collaboratore 
Sparare a zero su polizia e magistrati del pubblico ministero accusandoli di avere indotto preconfezionato falsi collaboratori e false dichiarazioni 
Riferire nell’affermare di essersi inventato tutto 
Tutto quello che è idoneo a gettare fango in genere sull’attività dei pubblici ministeri il cui lavoro l’addetto Scarantino è quello di costruire indovinelli 
Del corti che sono d’accordo con gli uffici di procura per incastrare condannare gli innocenti e che nei processi di mafia non danno spazio ai poveri avvocati difensori che vorrebbero semplicemente fare il loro dovere 
Ancora 
Scarantino getta discredito sulla polizia che comanda nelle carceri e predispone false prove 
Su gli avvocati sugli stessi collaboratori di giustizia e qui Scarantino si supera nel gridare la falsità di Brusca la Barbera Di Matteo Candura Andriotta e chi più ne ha più ne metta 
Tanto i pentiti parlano solo per compiacere i magistrati perché tanto dice Scarantino nuova versione più parlano e meglio è per loro 
Questa non è a nostro parere non può essere solo farina del sacco di Scarantino costituisce una riprova logica di una induzione ad una ritrattazione sicuramente falsa 
E prospettata 
Al solo scopo di provocare in un modo o nell’altro il crollo dell’impostazione accusatoria di questo processo 
Ecco perché signori della Corte Vincenzo Scarantino ritratta le sue dichiarazioni proprio a partire dal settembre di quest’anno 
Perché proprio in quel momento matura definitivamente il complesso iter e di induzione alla ritrattazione 
Perché proprio in questa fase la complessa articolata talvolta minacciosa talvolta suadente opera di persuasione giunge a completamento 
Vincenzo Scarantino tra le altre clamorose bugie che hanno caratterizzato le sue dichiarazioni del quindici settembre c’aveva detto che non aveva ritrattato prima perché aveva paura che i suoi figli andassero in mezzo ad una strada 
E che si era deciso a fare ora questo passo perché i suoi figli leggo testualmente adesso sono più grande che si sanno vestire da soli 
La risibili Italie questa giustificazione risulta palese dalla mera con stata azione che i figli Scarantino hanno rispettivamente dodici e dieci anni 
E che quindi se l’ormai ex pentito afferma di essere scelto che il suo ritorno al carcere non lascerai figli in mezzo a una strada 
Ciò lo può fare non certamente perché sono più grande ti metti a dodici a dieci anni non possono lavorare non possono tirarsi fuori dalle difficoltà economiche da soli da soli 
Ma questa 
Scelta del momento è fatta in relazione e di ragione alle garanzie alle promesse agli aiuti economici che vengono da altri 
Presidente mi consente cinque minuti di pausa perché adesso affrontiamo un altro argomento 
A 
Va 
Prego Pubblico 
La ritrattazione di Scarantino 
Le sue nuove dichiarazioni al quindici settembre in poi 
Ci hanno aiutato capire ulteriormente tante cose che forse prima avevamo 
Semplicemente intuito ma sulle quali non avevamo la possibilità 
Di un supporto probatorio concreto 
Mi riferisco essenzialmente all’ormai famoso contrastato tra le dichiarazioni di Scarantino da una parte e quelle di Salvatore Cancemi Santino Di Matteo Gioacchino la Barbera ed ancora successivamente Giovanni Brusca dall’alto 
Su questo argomento si è incentrata larga parte del istruzione dibattimentale 
Sono stati veramente versati fiumi d’inchiostro anche dalla stampa 
Alcune volte anche quasi con il sottile piacere di chi vuole sfruttare ogni occasione di contrasto tra dichiarazioni di collaboranti per più in generale condurre campagne animate dal sacro furore per screditare in generale la figura del collaboratore di giustizia e la valenza probatoria di ogni pentito ma questa è roba che non ci riguarda in questo dibattito 
Questa procura sì e per lungo tempo arrovellate da effettuando indagini 
Che sicuramente sono state condotte questo credo che possa essere riconosciuto da tutti a ritmo serrato 
E senza pregiudizio alcuno per individuare chi tra questi collaboratori stesse mentendo 
Di conseguenza cercare di capire le possibili cause del mentale 
Oggi 
Possiamo tranquillamente affermare che sul punto la presenza di Di Matteo Cancemi la Barbera e Brusca 
Alla riunione preparatoria di casa Calascibetta 
Scarantino ammettilo 
Del resto l’ammissione di responsabilità che il Cancemi affatto a partire dall’agosto del novantasei in ordine ad altre fasi 
Anche deliberative della strage di via da medio 
Poter indurre in realtà sinceramente ci aveva indotto 
Ad avvalorare le sue dichiarazioni quelle di Cancemi 
In contrasto con quelle di Scarantino 
E quindi indirettamente per trasposizione anche quelle egualmente contrastanti con la propalazione di Scarantino di Di Matteo e la Barbera 
Che motivo avrebbe avuto il Cancemi ormai reo confesso della strage 
Di negare ostinatamente un suo ulteriore protagonismo 
Estrinsecato usi in ipotesi soltanto con la ulteriore partecipazione ad una riunione prettamente ed esclusivamente organizzativa e preparatori 
Era quindi in un certo senso intuibile almeno a partire da questa data 
Della completa ammissione completa o comunque l’ammissione di responsabilità di cancelli 
Che Scarantino Vincenzo 
Dopo avere iniziato a collaborare 
Ed avere riferito tutte le sue conoscenze sulla strage 
Conoscenze che effettivamente riguardavano anche 
Quella riunione operativa casa Calascibetta della quale Scarantino ha avuto contezza attraverso lo stazionamento all’esterno del locale dove si teneva 
Quindi dopo avere iniziato a riferire secondo verità tutte le sue conoscenze sulla strage 
Aveva cercato da un certo momento in poi di introdurre un elemento il inquinamento in un tessuto probatorio costituito dalle sue dichiarazioni che era assolutamente sano perché veritiero 
Vedete dall’analisi cronologica delle dichiarazioni di Scarantino emerge un dato anomalo rispetto ad un’analisi dello stesso tipo condotta in relazione alle dichiarazioni di altri pentiti 
Normalmente 
E per esempio il caso di Salvatore Cancemi il collaboratore 
Nella prima fase della sua collaborazione 
Nel tentativo di sottrarsi almeno in parte alle possibili conseguenze giudiziarie delle sue conoscenze 
Spesso che cosa fa omette purtroppo avviene e l’esperienza processuale ce lo ha insegnato omette all’inizio di riferire la verità o tutta la verità 
Spesso l’esperienza maturata nei vari processi ce lo dimostra 
All’inizio il collaboratore mente anche certe volte per paura di non essere creduto 
Per paura di essere in qualche modo non supportato attraverso l’acquisizione di riscontri utili 
Nelle sue stesse dichiarazioni 
Ciò si verifica e anche l’esperienza di questo processo ce lo ha dimostrato con particolare riferimento a Salvatore Cancemi a Giovanni Brusca 
Soprattutto per quei soggetti che da sempre dotati di grande furbizia accortezza 
Quasi di se lei dire intelligenza sono abituati a valutare sempre e con molta attenzione 
Anche sotto il profilo del proprio tornaconto personale ogni passo che si accingono a fare 
Il caso di Scarantino signori della corte esattamente opposto 
Alla regola generale o meglio alla prassi generare generica di cui ho appena finito di far cenno 
Scarantino 
Lo abbiamo visto tutti 
è elemento poco incline alla prudente valutazione dei suoi passi 
E poco abituato a quel modo di procedere tipicamente mafioso per il quale una iniziativa 
Si assume solo se si hanno in qualche modo le spalle coperte 
Scarantino che era stato coinvolto in alcune fasi della strage di via D’Amelio 
Forse anche al di là delle sue precedenti intenzioni 
Di getto aveva deciso di liberarsi da quel terribile peso 
E di getto nelle prime nelle primissime dichiarazioni dei magistrati 
Aveva riferito pur con qualche logica ed involontaria incompletezza 
Ho imprecisione 
Aveva riferito tutto quello che il risultava per diretta conoscenza su quel fatto 
Lo aveva fatto nell’ottica liberatorie di chi stanco di sopportare quel terribile peso sulla coscienza aveva superato in quel momento superato 
Quelle fortissime remore che gli derivavano da un lato dalla consapevolezza di dover accusare il cognato 
E dall’altro dalle fortissime pressioni che aveva sempre dovuto subire fin dei primi tempi della carcerazione per evitare ogni possibile cedimento collaborativo 
Sono quelle stesse remore quelle stesse pressioni che hanno sempre caratterizzato tutti i comportamenti processuali e non di Vincenzo Scarantino dal sei ottobre del novantadue data del suo arresto ad oggi e che probabilmente continueranno a farne oscillare la volontà e la psiche tra due poli contrapposti da un lato l’esigenza di liberarsi la coscienza dicendo la verità 
Dall’altro quella di salvaguardare se stesso i propri familiari il proprio ambiente dall’onta dell’infamia e delle conseguenze di più che probabili ritorsioni 
E dalle conseguenze i più che probabili Fitoussi 
Ebbene in questo continuo oscillare tra le due esigenze contrapposte ad un certo punto della collaborazione 
Quando uscito da Pianosa ha comunque cominciato ad avere per la prima volta la consapevolezza della gravità del passo che aveva fatto collaborando con i giudici 
E la consapevolezza di quello che ciò avrebbe comportato per i suoi familiari 
Vincenzo Scarantino a un certo punto a come poi ha detto lui stesso come buttato una pietra 
Per cercare di paralizzare le conseguenze che dalle sue dichiarazioni sarebbero derivate 
Si è comportato nel modo tipico di chi prima agisce di getto e quindi inizia a collaborare dice tutta la verità 
E poi si rende conto solo successivamente delle conseguenze della sua azione 
Si è comportato nella tipica maniera di chi prima privilegia la spontaneità del comportamento il bisogno di liberarsi la coscienza 
E poi quando ha modo di pensare verificare quello che sta succedendo cedendo anche a pressioni esterne da remore psicologiche di segno contrario in qualche modo cerca di salvare il salvabile 
E allora cosa fa Scarantino 
A partire dal settembre del novanta 
Quattro settembre del novantaquattro ricordo bene comunque avete agli atti tutta la cronologia 
Del dichiarazioni di Scarantino 
Dopo avere parlato ampiamente di tutto quanto è a sua conoscenza sulla strage 
Riferisce inventando la la partecipazione di Santino Di Matteo Cancemi la Barbera alla riunione in casa alla città 
La sua coscienza in quel momento gli impedisce di ritrattare nei precedenti dichiarazioni 
Ancora non ha raggiunto la sua coscienza quel grado di inquinamento esterno 
Che nel novantotto solo nel novantotto porterà Scarantino la ritrattazione 
Ed allora Scarantino che fa 
Forse ispirato da altri però è un mio pensiero che devo ammettere sul punto non trova riscontri probatori 
Se non quello della cronologia del fatto che certe dichiarazioni intervengono quando interviene la possibilità del contatto con il suo nucleo familiare 
Dicevo forse ispirato da altri accusa di una cosa che sapeva non essere vera 
I tre collaboratori di giustizia che in quel momento venivano ritenuti più credibili più attendibili 
Anche e soprattutto in relazione al notevole apporto rispettivamente dato alla ricostruzione di alcune fasi del delitto di capaci 
In quel momento quando si rende conto uscito da Pianosa di quello che aveva fatto con le sue dichiarazioni combattuto tra due esigenze contrapposte Scarantino sostanzialmente sceglie di non scegliere 
Da un colpo alla botte 
Continuando a dire la verità 
Ed un colpo al cerchio aggiungendo con le accuse ai tre pentiti 
Un elemento di bugia che crede 
Possa portare ad un giudizio finale di completa inattendibilità anche della parte sana delle sue propalazione 
Scarantino chi sa se è un pensiero che mi viene in questo momento onestamente non non l’avevo neppure formalizzato negli appunti che ho preso per iscritto 
Mi sto dicendo che accusa qualcuno falsamente 
Abbiamo visto all’inizio di questa parte della requisitoria come da sempre 
Scarantino Rosario fosse a conoscenza del fatto 
Nonché fratello si fosse inventato tutto ma che nel mucchio aveva messo anche persone che non c’entravano 
Nulla aveva creato un inquinamento ad un ceppo sano delle dichiarazioni 
Comunque torniamo 
Alla considerazione che stavo svolgendo 
Scarantino quindi dà un colpo al cerchio e uno alla botte continua a dire la verità però accusa 
I tre pentiti introduce un elemento di Bugia 
Scarantino crede che così evitando la ritrattazione 
E così rimanendo in qualche modo in pace con la sua coscienza 
Possa però soddisfare in qualche modo il suo bisogno di salvare il cognato i familiari i suoi ex amici la sua stessa vita 
Scarantino riteniamo effettivamente nel corso della sua pur breve appartenenza a Cosa Nostra aveva conosciuta superficialmente Cancemi 
Aveva conosciute Di Matteo probabilmente anche Gino la Barbera 
Li aveva visti alla guadagna 
Ne aveva sentito parlare descrivere le gesta criminali dei suoi amici mafiosi della famiglia riguadagna della guadagna 
Aveva saputo ad esempio dell’episodio dell’incendio della casa di Orazio Abate proprio ad opera di Santino Di Matteo e Gino la Barbera 
Aveva saputo e quindi si riusciva a riferire con compiutezza di qualche traffico di stupefacente che coinvolgeva i tre 
Non sapeva altro ma accusava per i motivi che ho detto Cancemi Di Matteo e la Barbera di essere stati in quella casa in quella villa di cappuccio capaci 
I tre che invece non conoscevano neppure Scarantino 
E ciò signori della Corte perfettamente logico e comprensibile in quell’ottica assolutamente provata 
Dell’uomo d’onore importante che non conosce quello di altra famiglia di recente militanza ma che da quello può ben essere conosciuto anche semplicemente di nome di fama 
I tre dicevo affermano che non conoscevano neppure Scarantino 
Negano la loro partecipazione a quel 
Vi dico può dicevo poco fa che le dichiarazioni del quindici settembre di Scarantino hanno finito per suffragare quella che prima era una mera ipotesi una mera intuizione 
E che adesso secondo noi assume i connotati di un esperimento probatorio significativo e quindi sfruttabile 
Io mi permetto di leggervi alcuni passi di quella deposizione del quindici settembre 
Controesame del pm finalmente questo pm liberato dai dagli obblighi e derivano dalla legge di condurre l’esame senza domande suggestive fa una domanda che più suggestiva di così si muore Manta in controesame lo può fare 
Senta chi glielo ha suggerito di accusare Di Matteo la Barbera e Cancemi per cercare di salvare il salvabile e cercare così di diventare inattendibile 
Risposta di Scarantino 
Il dottor la Barbera 
Mi ha detto il dottor la Barbera c’era Cancemi c’era pure Di Matteo dimmi la verità perché tu mi nascondi qualcosa 
Scarantino afferma di avere voluto però gettare una pietra per essere smentito 
E quando gli si chiede 
Se in quel momento non avesse pensato che sarebbe stato più facile invece di accusare tre collaboratori di giustizia ritrattare quello che aveva detto nei confronti degli altri Scarantino non fa di meglio che risponde così 
No io non mi ricordo di queste cose non mi ricordo 
Signori della Corte noi crediamo che dalle stesse parole di Scarantino dalla stessa espressione i tavoli una pietra per essere smentito 
Potete trarre la prova del fondamento della nostra impostazione 
Così come ulteriore conforto viene dato da quelle risposte 
Ora assolutamente carenti 
Mi riferisco al Nord ricordo rispetto alla domanda sul perché non avesse ritrattato 
Ora palesemente false 
E mi riferisco all’indicazione del dottor la Barbera come suggeritore 
Magari in qualche modo inconsapevole delle accuse nei confronti di tre pentiti che erano ritenuti attendibili in primo luogo la con lo stesso funzionario di polizia che motivo aveva 
Anche nella logica 
Che io non accetto 
Ma del di un funzionario disonesto che volesse suggerire le dichiarazioni al collaboratore che motivo aveva il dottor la Barbera 
Di andare a coinvolgere falsamente coinvolgere tre collaboratori che gli avevano consentito 
A Luís prima ancora che a questo ufficio 
Di arrivare con le loro dichiarazioni anche a scoprire alcuni degli esecutori organizzatori mandanti della strage di Capaci 
Io 
Anzi noi 
In realtà 
Crediamo che la chiamata in correità dei tre pentiti rappresenta 
Il primo parziale in quel momento soltanto parziale 
Cedimento di di Scarantino a quelle istanze interne ed esterne psicologiche e materiali che lo porteranno infine a ritrattare falsamente tutte le sue dichiarazioni 
Questo del sei settembre mille novecentonovantaquattro 
è il primo momento in cui Scarantino con i fini che lui stesso ci ha spiegato comincia ad inquinare da se stesso la valenza della sua collaborazione 
Questa anche cronologicamente signori della Corte deve essere considerata una linea di discrimine 
Tra lo Scarantino pienamente genuino completamente genuino dei primi quattro cinque interrogatori 
E quello che inserisce un piccolo segmento in 
Ed è indirettamente un salvagente a quelli che invece aveva accusato veridica mente 
Certo poi direte voi 
C’è tutto il prosieguo c’è la dichiarazione dibattimentale ci sono i confronti 
Scarantino si trova quindi costretto e in tal senso regge il gioco ad insistere ed insiste in ulteriori interrogatori 
Insisterei drammatici confronti con i tre pentiti insiste nelle esposizioni dibattimentali 
è nel solco già tracciato resosi conto della incongruenza logica 
Delle sue dichiarazioni su Di Matteo e la Barbera con un quadro operativo che non prevedeva l’impegno esecutivo di uomini d’onore di quel mandamento chiama in causa nel corso degli interrogatori di novembre anche Giovanni Brusca 
Ancora non pentito inserendolo tra i partecipi a quella riunione in casa Calascibetta 
Brusca poi inizierà a collaborare e anche lì con le sue dichiarazioni negherà la veridicità di quella specifica chiamata di correo di Scarantino 
Attenzione ad una cosa però 
Io vi avevo detto parlando della ritrattazione di Scarantino che Scarantino non è certamente il soggetto in grado di reggere un falso gioco con false dichiarazioni per molto tempo 
Ma ve lo avevo detto in relazione a dichiarazioni estremamente articolate estremamente complesse che riguardavano più fasi della vicenda umana di Vincenzo Scarantino degli attuali imputati 
Vincenzo Scarantino sulla strage ha cominciato a parlare 
A partire da quella riunione dagli incarichi operativi dati dopo la riunione per finire con un protagonismo che termina alle sei e trenta vi pare sette del mattino a piazza leoni il diciannove luglio appare 
Vincenzo Scarantino vi ha riferito di omicidi gli ha riferito di un 
Antefatto di un criminali di un di una vita criminale vissuta assieme a questi altri soggetti articolatasi ed estrinsecata sì in diversi episodi 
Certamente non è in grado Scarantino di inventare regge il gioco su tutto questo di estremamente articolato e complesso Scarantino a un certo punto in poi lo abbiamo capito insomma ultimamente non siamo infallibili ma abbiamo sempre fatto di tutto per cercare di capire il perché di questo contrasto c’era spiegabile ho capito perché a un certo punto inserisce questa dichiarazione inquinata e inquinante 
Certo poi il gioco su questo non riesce a reggere in fondo di che cosa si tratta 
Lui Cancemi Di Matteo e la Barbera probabilmente ne abbiamo Miller di prove agli atti di conosceva veramente andato delle indicazioni che non possono essere frutto di mera invenzione 
Doveva semplicemente dire che assieme a quelli che c’erano veramente c’erano anche questi altri tre lo ha fatto lo ha fatto fino a un certo punto 
Io 
Mi avvio a concludere questa parte della requisitoria perché poi dobbiamo anche ritornare a ad altre fonti di prova a l’analisi di dichiarazioni di tanti altri collaboratori di giustizia 
Sul punto Scarantino e a seguito di questa disamina delle sue dichiarazioni post il quindici settembre 
Concludendo io voglio soltanto invitati quando andrete in camera di consiglio 
A discernere 
Anche e soprattutto in base ai diversi momenti in cui sono state rese le dichiarazioni di Scarantino che corrispondono a verità da quelli 
Che per i fini che ho tentato di rappresentarvi rappresento delle Bugie 
In estate su un l’acconto assolutamente vero e sincero 
Quello che dovete assolvere in ordine alla valutazione della complesso delle dichiarazioni di Scarantino ce ne rendiamo conto è un compito sicuramente difficile 
Ma altrettanto certamente siamo sicuri lo saprete affrontare con la necessaria capacità di analisi minuta e di discernimento 
Saprete sicuramente evitare di buttare il bambino come si dice insieme all’acqua sporca 
Saprete sicuramente distinguere nelle dichiarazioni di Scarantino il vero dal falso che è consistito Vito soprattutto ed essenzialmente anzi prima del quindici settembre esclusivamente nella chiamata di quelle quattro persone 
Scarantino Di Matteo la Barbera Cancemi e Brusca