Calunnia, disposto rinvio a giudizio per l’ex pentito Vincenzo Calcara

 

15 Gennaio 2022

La Giudice, Simona Ragazzi, del Tribunale di Catania, all’esito dell’udienza preliminare del 20 dicembre 2021, ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti dell’ex pentito Vincenzo Calcara, imputato  del delitto di calunnia e diffamazione aggravate e continuate, in danno del Dott. Gabriele Paci, all’epoca dei fatti magistrato in servizio alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta, e dell’Avv. Fabio Alfredo Trizzino, difensore legale dei famigliari del Giudice Paolo Borsellino.

La vicenda risale ai mesi di settembre e ottobre del 2020, quando l’imputato inviò più esposti e missive alla Corte di assise di Caltanissetta e a diversi organi istituzionali, accusando il Dott. Paci dei reati di abuso di ufficio, diffamazione aggravata, falsa testimonianza e favoreggiamento aggravato.

Calcara, nel corso del processo che vedeva imputato Matteo Messina Denaro per le stragi di Capaci e via D’Amelio, aveva chiesto più volte di essere sentito in merito alla strage di via D’Amelio, nel corso della quale persero la vita il Giudice Paolo Borsellino e i componenti della sua scorta, ma l’Ufficio del pubblico ministero, diretto dal Dott. Paci, ritenne di non dovere citare l’ex pentito tra i testi del processo, considerandolo inattendibile.

Da ciò l’accusa al Dott. Paci di aver tenuto condotte arbitrarie tese ad estrometterlo dal processo e di un suo “comportamento incomprensibile … tale da compromettere/’indipendenza, la terzietà ed imparzialità del magistrato, anche sotto il profilo dell’apparenza”, mostrando un interesse a screditare e diffamare lo stesso Calcara, ponendo in essere gravi irregolarità per la sua vicinanza all’ex sindaco di Castelvetrano, Antonio Vaccarino, accusato a suo tempo dall’odierno imputato

di essere uomo di vertice della famiglia mafiosa di Castelvetrano, oltre che partecipe di un’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.  

Con ulteriore missiva pervenuta alla Corte di assise di Caltanissetta, e anche questa  indirizzata a diversi organi istituzionali, Calcara accusava pure l’Avv. Trizzino – difensore costituitosi parte civile per conto di Manfredi, Lucia e Fiammetta Borsellino, al processo che vedeva imputato Matteo Messina Denaro quale mandante delle stragi “Falcone” e “Borsellino” –  di avere abusato nel sostituire l’Avv. Greco, precedente difensore, per tornaconti personali e per difendere il suo amico, il sostituto procuratore Dottor Gabriele Paci, di averlo diffidato dall’utilizzare il nome dei figli del Dottor Paolo Borsellino per sostenere le sue iniziative, e di averlo ritenuto inattendibile, in questo modo diffamandolo.

Calcara, è bene ricordare, già in passato ha subito condanne per diffamazione, mentre accuse di calunnia lo hanno visto prosciolto per avvenuta prescrizione.

Indicato – da decenni – in diverse sentenze e da più collaboratori di giustizia, quale soggetto assolutamente inattendibile e mendace, sulla bontà della sua collaborazione con la giustizia, e sulla sua credibilità, pesa negativamente l’aver taciuto il ruolo di Matteo Messina Denaro nella consorteria mafiosa trapanese, fin da quando l’ex pentito, nel 1991, iniziò a collaborare con l’autorità giudiziaria, proprio nel periodo in cui l’attuale boss latitante prendeva parte a incontri con i vertici regionali di “Cosa Nostra” per organizzare le stragi di Capaci e di via D’Amelio.

Soltanto nel corso dell’udienza dell’undici marzo del 2021, nel corso del processo tenutosi ad Agrigento a carico di Gian Joseph Morici, querelato dal Calcara con l’accusa di averlo diffamato, l’ex pentito, rispondendo domanda posta dal difensore dell’imputato, Avv. Santino Russo, dopo averne taciuto per trent’anni, ha dichiarato che quando – a suo dire – ricevette l’incarico da Francesco Messina Denaro di tenersi pronto a uccidere il Dott. Paolo Borsellino, era presente il figlio Matteo, e che questi era in perfetta simbiosi con il padre.

Non meno gravi le dichiarazioni dell’ex pentito, in merito all’aver compiuto almeno un omicidio per il quale non è mai stato indagato, rese, dinanzi al Giudice, Dott.ssa Micaela Raimondo, sempre su domanda dell’Avv. Russo.

L’udienza per l’apertura del dibattimento che vede imputato Calcara per aver calunniato e diffamato il Dott. Paci e l’Avv. Trizzino, è stata fissata davanti al Tribunale di Catania per 13 Ottobre 2022.

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