FIAMMETTA BORSELLINO: “Un Paese che vive nella menzogna non ha futuro, diamo un faro ai giovani”

"Un Paese che vive nella menzogna non ha futuro, diamo un faro ai giovani"

Cosa significa parlare di cose del passato per attualizzarle nel presente?
La lotta alla criminalità organizzata non ha cessato di esistere. Bisogna conoscere i percorsi, gli esempi, le idee, le buone prassi, dare una guida alle generazioni future. Anche le guerre pensavamo non potessero ritornare tra noi. Le organizzazioni criminali si adeguano ai nostri contesti. Dobbiamo dare un faro per il futuro, ai giovani, alle forze dell’ordine, a ciascuna persona per liberarsi. La memoria non è intesa in senso sterile. Non si è ancora fatta luce su tanti delitti. Tante sono le menzogne. Un Paese che vive nella menzogna non ha futuro.
Come reagiscono i giovani di fronte ad eventi tanto lontani nel tempo?
Gli incontri con loro sono magici. Questo prevede un’enorme preparazione, un percorso fatto con genitori ed educatori. Solo così avranno una potenza generativa nel bene e nel male. I giovani a questo punto parlano dei nostri come fossero i propri genitori. E’ un lavoro a 360 gradi. Fornisco per questo tanto materiale prima di ogni incontro. Si deve sempre parlare di mafia, ognuno deve fare la propria parte.
Ci permettiamo una domanda più personale. Quanto di suo padre c’è in lei?
Con i miei fratelli ci siamo nutriti di mio padre e di mia madre. Ci hanno dato un esempio formidabile. 19 anni con mio padre equivalgono a 10 vite con lui. Ci hanno educato entrambi alla vita e alla morte. Mio padre è sempre stato molto presente, nonostante il lavoro. Non so come abbia fatto. Erano i padri degli anni ottanta.
Ci salutiamo con un arrivederci a lunedì 11 a Pordenone. Gli incontri in presenza per lei sono molto importanti e per fortuna, sottolinea, ne ha potuti fare tanti.

Intervista tratta da  IL POPOLO 06/04/2022 di Maria Luisa Gaspardo Agosti


“Un Paese che vive nella menzogna non ha futuro, diamo un faro ai giovani”