Depistaggio sulla strage di via D’Amelio, il legale della famiglia Borsellino: «Di Matteo si crede “assolto”, ma è lo stesso coinvolto»

L’avvocato Fabio Trizzino nel corso della discussione per la parte civile costituita, ha menzionato anche magistrati Palma e Petralia, inizialmente accusati di calunnia

«Mi rendo conto che è un’affermazione forte e dolorosa – dice Trizzino – ma visto il contegno tenuto nel corso del loro esame, per quanto riguarda la dottoressa Palma e Petralia come indagati di reato connesso, e il dottor Di Matteo, noi diciamo che “per quanto loro si possano credere assolti, riteniamo che siano lo stesso per sempre coinvolti”, e lo dimostrerò nel corso di questa arringa la validità».
L’avvocato cita il testo di una canzone di Fabrizio De Andrè, “Canzone del maggio”, che recita: «Anche se il nostro maggio ha fatto a meno del vostro coraggio, se la paura di guardare, vi ha fatto chinare il mento, se il fuoco ha risparmiato le vostre Millecento, anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti». I giudici Annamaria Palma e Carmelo Petralia erano stato indagati dalla Procura di Messina per concorso in calunnia, sempre per la gestione del falso pentito Vincenzo Scarantino, ma il gip ha archiviato la loro posizione. Mentre Antonino Di Matteo, oggi consigliere del Csm, era stato il pm che si era occupato della prima inchiesta sulla strage Borsellino.

20 MAGGIO 2022 IL DUBBIO