ONORATA LOMBARDIA

Onorata Lombardia: la vera capitale dei mafiosi

Docufilm sulle mafie al Nord, opera di quattro giovani studenti universitari.

 

 


Il progetto, realizzato da quattro giovani studenti universitari (Antonella Dargenio, Simone Vavassori, Alberto Tua, Eduard Andrei Huiala) è nato all’inizio del 2022 dall’idea di Simone Vavassori, al fine di celebrare i trentennali delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio, rispolverando le origini del fenomeno mafioso, ma concentrandosi soprattutto sulla situazione attuale delle mafie trasferitesi o nate nel Nord d’Italia.

L’obiettivo è raccontare la storia, la diffusione e l’attualità delle mafie nel territorio della Lombardia, un racconto volto a demistificare il preconcetto di regione immune alla criminalità organizzata. Il fenomeno ha per lungo tempo riguardato solo il Sud Italia, ma ormai, come attestano le recenti inchieste, si è diffuso e, soprattutto, si è saldamente radicato anche al Nord.
Tra i vari argomenti, il docufilm affronterà il tema degli “ecoreati”, una matrice di reati ancora nuova nel diritto penale italiano, ma che mai come oggi interessa i cittadini, sempre più sensibili alle questioni ambientali. Gli autori del prodotto, infatti, hanno voluto non tanto concentrarsi solo su problematiche già note, ma piuttosto addentrarsi in temi nuovi ed inesplorati.
“Onorata Lombardia” si sviluppa come il racconto della giornata di un ragazzo che una mattina decide di scoprire se e come sono radicate le mafie nella propria regione e, per avere risposte, incontra alcuni degli esponenti della lotta alla mafia lombarda.
I protagonisti, eccellenti professionisti nei rispettivi settori, sono Luigi Cornacchia (docente di diritto penale all’Università di Bergamo), Alessandra Dolci (direttrice della Direzione Distrettuale Antimafia), Marcello Capodiferro (Maggiore dell’Arma dei Carabinieri), Luca Bonzanni (saggista, giornalista de L’Eco di Bergamo e l’Avvenire e attivista di Libera), Gianni Barbacetto (scrittore e giornalista de Il Fatto Quotidiano), Francesco Breviario (presidente di Libera Bergamo), Sergio Cannavò (avvocato di Legambiente).
Il docufilm, attraverso le voci autorevoli degli intervistati, cerca di sensibilizzare il pubblico veicolando un messaggio di legalità e di cultura anti-mafiosa.
Il linguaggio è snello e agevole, così da illustrare con chiarezza gli obiettivi in modo semplice, ma non semplicistico. «Il progetto – sottolinea Antonella Dargenio – è il risultato degli sforzi di quattro giovani, perciò non ha alcuna pretesa di megalomania e cerca solo di raccontare i fatti così come sono stati e come sono, attraverso documenti e personalità di spicco. Si vuole quindi dare una visione tecnica e fattuale dello stato dell’arte, ma con un chiaro messaggio di civiltà e legalità intrinseco all’operato quotidiano degli intervistati».
«I destinatari del racconto – aggiunge Alberto Tua – sono soprattutto i più giovani, i quali non hanno memoria storica delle origini delle organizzazioni criminali mafiose in Italia. Ci si rivolge poi all’intera collettività, affinché si prenda coscienza dello stato attuale delle stesse organizzazioni sul territorio al netto del periodo storico che stiamo vivendo».
La visione del film sarà preceduta da un saluto introduttivo dell’assessora alla pace e legalità del Comune di Bergamo, Marzia Marchesi: “Credo sia importante svolgere un’azione continua di sensibilizzazione della cittadinanza sul tema delle mafie che, come sappiamo, non è più da tempo un fenomeno esclusivo di alcune aree del nostro paese. Mi fa piacere che questo avvenga attraverso una produzione cinematografica nata da studenti universitari che hanno inteso celebrare, con questo lavoro approfondito di racconto e denuncia, la memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che abbiamo il dovere di onorare quotidianamente con testimonianze di impegno in grado di raggiungere una platea ampia attraverso l’utilizzo di linguaggi efficaci e capillari, come certamente ‘Onorata Lombardia’ può fare” ECO DI BERGAMO 22.10.2022


“Onorata Lombardia”, il docufilm di quattro universitari bergamaschi racconta la mafia al nord

Proiettato giovedì all’auditorium di Piazza della Libertà a Bergamo. In sala ospiti illustri, compreso il magistrato antimafia Alessandra Dolci

Bergamo. È stata proiettata giovedì (20 ottobre) all’auditorium di Piazza della Libertà a Bergamo, la prima del docu-film “Onorata Lombardia – la vera capitale dei mafiosi”, nato da un’idea di quattro studenti della facoltà di giurisprudenza dell’Università degli studi di Bergamo: Simone Vavassori,Alberto Tua, Antonella Dargenio ed Eduard Huiala, volto a far conoscere l’agire della Mafia all’interno del territorio lombardo.
Per la realizzazione di questo documentario sono stati intervistati Alessandra Dolci, magistrato e coordinatrice della direzione distrettuale antimafia di Milano; Sergio Cannavò, avvocato di Legambiente; Luca Bonzanni, giornalista, saggista, ricercatore e attivista di Libera; Francesco Breviario, referente bergamasco di ‘libera contro le mafie’; Marcello Capodiferro, a comando del Noe di Brescia, combatte i fenomeni che danneggiano l’ambiente lombardo; Gianni Barbacetto, ha redatto numerose inchieste sui rapporti tra mafia e politica e Luigi Cornacchia, docente universitario. Tra gli ospiti della serata Marzia Marchesi, assessora alla pace e alla legalità di Bergamo, in cui prima della proiezione interviene sul significato del documentario
“Indagare e dimostrare che al Nord sono presenti le mafie, sollecitando i cittadini del nord ad essere cittadini vigilanti perché la mafia è facilmente presente nel nostro tessuto. Da luglio a dicembre 2021 nella bergamasca ci sono state 10 indagini andate a buon fine, hanno arrestato persone legate alla criminalità organizzata, a reati come traffico di stupefacenti, emigrati clandestini e tratta a fine della prostituzione. La mafia è silenziosa perché si adatta nel contesto in cui viviamo. Cosa possiamo fare noi? Noi possiamo scegliere se rimanere indifferenti e quindi creare quelle condizioni per cui la mafia riesce ad agire nel territorio e accettare soprusi come se fossero la normalità o scegliere di essere cittadini vigilanti e vivere secondo valori e principi espressi nella nostra costituzione”.
Corrado Del Bo’, docente di Filosofia del diritto, presso Università degli studi di Bergamo, interviene: “Il diritto fa qualcosa per combattere la criminalità organizzata, ma non basta ed è necessario che ci sia una vigilanza attiva da parte della cittadinanza. È necessaria l’educazione alla legalità”. Per ultimo parla Simone Vavassori, che spiega il significato dell’oggetto di scena della bicicletta, presente sotto il palco dell’auditorium “La bici da corsa rappresenta il viaggio alla legalità”.
Dopo è stato proiettato il docu-film, in cui gli intervistati hanno spiegato quali rapporti intercorrono tra un’impresa nascente e la mafia, quali danni provoca al nostro tessuto sociale e quali sono le differenze di operazione dei clan mafiosi all’interno del nostro paese. Ma non è la prima volta che a Bergamo viene affrontata questa grande tematica da un punto di vista ‘artistico’. È da ricordare che nel mese di febbraio 2022, sul palco del Teatro Sociale è andato in scena ‘Nel tempo che ci resta’ scritto e diretto da César Brie, uno spettacolo teatrale con funzione di tributo per gli eroi antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino; non si è trattato di un semplice documentario teatrale, ma è stato un esprimersi di amore, devozione e riconoscimento verso queste due figure che hanno dato la vita per una giusta causa, per aprire gli occhi al nostro Paese e far capire come, citando Peppino Impastato, ‘La mafia è una montagna di merda’.
Entrambi i documentari, dal punto di vista sia teatrale che cinematografico, vertono a far capire come non bisogna lasciare questo lavoro a poche persone considerate da noi supereroi, ma tutti devono farsene carico, perché è un veleno che rende marcia la nostra società dal punto di vista economico, giuridico, ambientale e culturale. Bisogna sempre informarsi, mai abbassare la guardia ed essere, citando Marzia Marchesi, cittadini attivi e responsabili. BERGMO NEWS 20.10.2022