No alle mafie, Cantù aderisce al Comitato 5 dicembre

 

 

Lotta alla criminalità organizzata, il Comune di Cantù ha aderito al Comitato 5 dicembre 2014, costituito nel 2017 dopo l’inchiesta “Insubria”.
“Quest’azione è solo l’ultima di un forte no alle mafie che la città ribadisce attraverso numerose iniziative, realizzate nelle scuole e nelle piazze anche in collaborazione con la Consulta per la Sicurezza e Legalità e il Centro Studi Sociali contro le Mafie Progetto San Francesco”, fa sapere l’amministrazione comunale.
“Nella nostra città non c’è spazio per fenomeni di stampo mafioso – ribadisce il sindaco Alice Galbiati – Questo fenomeno non è ancora stato debellato ed è necessario che tutto il territorio sia unito nel contrasto. Già da tempo non possiamo più parlare di infiltrazione: il termine che dobbiamo utilizzare è quello spaventoso di radicamento. Da qui nasce la volontà di aderire al Comitato 5 dicembre. Una decisione sentita da tutta l’Amministrazione Comunale”. ESPANSIONE TV 29.12.2022


Legalità, il Comune di Cantù aderisce al Comitato 5 dicembre

Galbiati: “Già da tempo non possiamo più parlare di infiltrazione, bensì di spaventoso di radicamento: da qui nasce la volontà di aderire



L’Amministrazione comunale di Cantù aderisce al Comitato 5 dicembre 2014, costituitosi nel 2017 a seguito dell’inchiesta Insubria.

Quest’azione è solo l’ultima di contrasto e sensibilizzazione alla lotta  alle mafie che la Città ribadisce attraverso numerose iniziative, realizzate nelle scuole e nelle piazze anche in collaborazione con la Consulta per la Sicurezza e Legalità e il Centro Studi Sociali contro le Mafie Progetto San Francesco.

Non ultimo, l’arrivo a Cantù, in piazza Garibaldi, della Quarto Savona 15, la Fiat Croma sulla quale persero la vita gli agenti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, di scorta al magistrato Giovanni Falcone e alla moglie, Francesca Morvillo, proprio quel lontano 23 maggio 1992, giorno della Strage di Capaci.“Sin dal Caffè Contro Le mafie del marzo 2019, la nostra Amministrazione è costantemente impegnata nel rimarcare un concetto fondamentale: Cantù dice NO alle mafie. Nella nostra Città non c’è spazio per fenomeni di stampo mafioso. Crediamo nell’importante lavoro della Magistratura e nell’impegno delle nostre Forze dell’Ordine. Ciò nonostante questo tremendo fenomeno non è ancora stato debellato ed ancora oggi è necessario che tutto il territorio sia unito nella lotta e nel contrasto – ha commentato il sindaco Alice Galbiati – Contrasto che passa anche dalle confische e dall’utilizzo per scopi sociali degli immobili requisiti. Già da tempo non possiamo più parlare di infiltrazione: il termine che dobbiamo utilizzare è quello spaventoso di radicamento.
Da qui nasce la volontà di aderire al Comitato 5 dicembre. Una decisione sentita da tutta l’Amministrazione comunale e che è il punto di approdo di un piano articolato, che passa dall’educazione delle nuove generazioni, dal racconto, dalla testimonianza forte e diretta, l’unica in grado di parlare davvero alle persone”.
Nel corso degli ultimi anni, in molti luoghi della provincia di Como, si sono verificati numerosi episodi riconducibili alla criminalità organizzata. Gli interventi delle Forze dell’ordine, che periodicamente mettono agli arresti numerose persone, sono un indicatore importante rispetto alla presenza territoriale delle mafie, ma rappresentano anche una testimonianza attiva del contrasto efficace in atto. 
Aderendo al Comitato di via Di Vittorio, Cantù intende rafforzare ed intensificare gli incontri formativi e gli eventi culturali finalizzati alla promozione della cultura della legalità. PRIMA COMO 29.12.2022

 

ANTIMAFIA – Il Comune di Cantù aderisce al Comitato “5 dicembre 2014”

CANTÙ – È con delibera di Giunta n. 249 del 28.12.2022 che l’Amministrazione Comunale canturina aderisce al Comitato 5 dicembre 2014, costituitosi nel 2017 a seguito dell’inchiesta Insubria.

Quest’azione è solo l’ultima di un forte NO alle Mafie che la Città ribadisce attraverso numerose iniziative, realizzate nelle scuole e nelle piazze anche in collaborazione con la Consulta per la Sicurezza e Legalità e il Centro Studi Sociali contro le Mafie Progetto San Francesco.

Non ultimo, l’arrivo a Cantù, in Piazza Garibaldi, della Quarto Savona 15, la Fiat Croma sulla quale persero la vita gli agenti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, di scorta al magistrato Giovanni Falcone e alla moglie, Francesca Morvillo, proprio quel lontano 23 maggio 1992, giorno della Strage di Capaci.

“Sin dal Caffè Contro Le mafie del marzo 2019, la nostra Amministrazione è costantemente impegnata nel rimarcare un concetto fondamentale: Cantù dice NO alle mafie. Nella nostra Città non c’è spazio per fenomeni di stampo mafioso. Crediamo nell’importante lavoro della Magistratura e nell’impegno delle nostre Forze dell’Ordine. Ciò nonostante questo tremendo fenomeno non è ancora stato debellato ed ancora oggi è necessario che tutto il territorio sia unito nella lotta e nel contrasto. Contrasto che passa anche dalle confische e dall’utilizzo per scopi sociali degli immobili requisiti. Già da tempo non possiamo più parlare di infiltrazione: il termine che dobbiamo utilizzare è quello spaventoso di radicamento. Da qui nasce la volontà di aderire al Comitato 5 dicembre. Una decisione sentita da tutta l’Amministrazione Comunale e che è il punto di approdo di un piano articolato, che passa dall’educazione delle nuove generazioni, dal racconto, dalla testimonianza forte e diretta, l’unica in grado di parlare davvero alle persone”, il Sindaco, avv. Alice Galbiati.

Nel corso degli ultimi anni, in molti luoghi della provincia di Como, si sono verificati numerosi episodi riconducibili alla criminalità organizzata. Gli interventi delle Forze dell’Ordine, che periodicamente mettono agli arresti numerose persone, sono un indicatore importante rispetto alla presenza territoriale delle mafie, ma rappresentano anche una testimonianza attiva del contrasto efficace in atto.

Aderendo al Comitato di via Di Vittorio, Cantù intende rafforzare ed intensificare gli incontri formativi e gli eventi culturali finalizzati alla promozione della cultura della legalità. IL CANTURINO 31.12.20222

 


 


CONSULTA SICUREZZA E LEGALITÀ  COMUNE DI CANTÚ 

CRIMINALITÀ ORGANIZZATA A CANTÚ 

MAFIA A COMO E IN LOMBARDIA

 

 

 


 

A cura di  Ramaccini Direttore Centro Studi Sociali contro le mafie – Progetto San Francesco