“Lombardia colonizzate dalle mafie, agli imprenditori conviene”

Dolci

 

La mafia “colonizzatrice” e le urgenze per il governo

Il tema scottante della presenza della criminalità organizzata in Lombardia, una regione “colonizzata dalle mafie”, come dice Alessandra Dolci, procuratrice aggiunta della Dda, in una lunga intervista concessa a Pino Nardi. Non più solo le vecchie “infiltrazioni”, dunque, ma una presenza ormai strutturale favorita anche, secondo la lucida analisi della magistrata, dalle collusioni accettate dagli imprenditori locali per trarne vantaggi economici. Ma le forze dell’ordine non sono sole nella lotta contro la ’ndrangheta e le altre mafie: a margine dell’intervista si evidenzia infatti l’impegno della diocesi attraverso le parole di Luciano Gualzetti (direttore Caritas ambrosiana, presidente della Fondazione San Bernardino e della Consulta nazionale antiusura) e di don Luigi Caldera (parroco a Cesano Boscone), cui si aggiunge l’appello che l’arcivescovo Mario Delpini rivolge alle comunità cristiane; con un ruolo attivo delle istituzioni sottolineato da Rosario Pantaleo (Commissione antimafia del Comune di Milano). Settembre 2022

Alessandra Dolci, procuratrice aggiunta e coordinatrice della Dda del capoluogo lombardo, intervistata sul numero di settembre de “Il Segno”, mensile della Diocesi di Milano

 

La mafia sta colonizzando Milano e la Lombardia, grazie anche a molti imprenditori che “ritengono conveniente fare affari con i mafiosi”. A dirlo è Alessandra Dolci, procuratrice aggiunta e coordinatrice della Dda del capoluogo lombardo, intervistata sul numero di settembre de “Il Segno”, mensile della Diocesi di Milano.

Una presenza “strutturale e sommersa”, testimoniata anche da alcune cifre che fotografano la distanza tra il numero ufficiale di denunce per ‘reati spia’ legati a fenomeni mafiosi, in netta diminuzione, e quanto si osserva sul territorio. Ad esempio, riguardo l’usura, tra il gennaio 2021 e il giugno 2022 i casi dichiarati in tutta la Lombardia sono stati appena 7. Eppure, solo nel primo semestre di quest’anno, la Fondazione San Bernardino ha ascoltato 94 persone vittime di usura.
Ingenti, inoltre, le somme di denaro finite nel mirino delle autorità giudiziarie: sono 503 i milioni di euro scoperti dalla Guardia di Finanza in Lombardia nel 2020 in indagini per riciclaggio e autoriciclaggio e 219 milioni di patrimoni illeciti rilevati in accertamenti antimafia, di cui 80 sequestrati e 31 confiscati.
“Mentre prima- afferma Dolci- parlavamo di infiltrazioni della criminalità mafiosa, soprattutto ‘ndranghetista, ora nel contesto del Distretto (la parte occidentale della Regione Lombardia, ndr) parliamo di vera e propria colonizzazione per una buona parte del territorio. È una criminalità che ha cambiato pelle”.
“Per noi- aggiunge la coordinatrice della Dda milanese- il termine infiltrazione è sbagliato perché dà l’idea di qualcosa di malvagio che si inserisce in un tessuto sano. Purtroppo il tessuto sano non c’è, non aveva gli anticorpi, non ha saputo respingerli. Quel che noi documentiamo nelle nostre indagini è che molti imprenditori agiscono secondo logiche di convenienza, quindi ritengono conveniente fare affari con i mafiosi”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it  

 

Diocesi: Milano, sulla rivista “Il Segno” la “Lombardia colonizzata dalle mafie”

 

La mafia sta colonizzando Milano e la Lombardia. Lo sostiene Alessandra Dolci, procuratrice aggiunta e coordinatrice della Dda, intervistata sul numero di settembre de “Il Segno”, mensile della diocesi di Milano. “Mentre prima parlavamo di infiltrazioni della criminalità mafiosa, soprattutto ’ndranghetista – afferma Dolci -, ora nel contesto del Distretto (la parte occidentale della Regione Lombardia, ndr) parliamo di vera e propria colonizzazione per una buona parte del territorio. È una criminalità che ha cambiato pelle”.
“Per noi il termine infiltrazione è sbagliato perché dà l’idea di qualcosa di malvagio che si inserisce in un tessuto sano. Purtroppo il tessuto sano non c’è, non aveva gli anticorpi, non ha saputo respingerli. Quel che noi documentiamo nelle nostre indagini è che molti imprenditori agiscono secondo logiche di convenienza, quindi ritengono ‘conveniente’ fare affari con i mafiosi”.
Una presenza “strutturale” e sommersa, testimoniata anche da alcune cifre riportate a margine. Ad esempio riguardo l’usura: tra il gennaio 2021 e il giugno 2022 i casi dichiarati in tutta la Lombardia sono stati appena 7; eppure solo nel primo semestre di quest’anno la Fondazione San Bernardino ha ascoltato 94 persone vittime di usura. 503 i milioni di euro scoperti dalla Guardia di Finanza in Lombardia nel 2020 in indagini per riciclaggio e autoriciclaggio e 219 milioni di patrimoni illeciti rilevati in accertamenti antimafia, di cui 80 sequestrati e 31 confiscati.
Dolci ricorda anche il ruolo attivo della Chiesa ambrosiana nel contrasto alle mafie. Già più di tre anni fa l’arcivescovo Mario Delpini ha scritto una lettera ai parroci invitandoli a intervenire in particolare sull’usura, quindi ha promosso incontri sul territorio ai quali ha partecipato anche la magistrata: “Un’iniziativa unica nel suo genere”, afferma. Dell’impegno della Chiesa ambrosiana parlano Luciano Gualzetti, presidente della San Bernardino, e don Luigi Caldera, decano di Cesano Boscone, che insieme a Buccinasco, Corsico, Assago e Trezzano sul Naviglio, è considerata una zona in cui la ’ndrangheta è molto radicata.

 SIR


 

MAFIA E ANTIMAFIA NEL COMASCO

 

CRIMINALITÀ ORGANIZZATA IN LOMBARDIA E NEL COMASCO