Grazie da un ex mafioso. Ieri il nono anniversario dell’uccisione di Borsellino e della sua scorta testimonianza.
La sorpresa forse più gradita, nel giorno del nono anniversario della strage di via D’Amelie che costò la vita al giudice Paolo Borsellino ed alla sua scorta (Emanuela Loy, Agostino Catalano, Walter Cusina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina), è venuta dall’ignoto collaboratore di giustizia – a suo tempo pentitosi nella mani del procuratore di Marsala – che ha voluto rendere omaggio a Borsellino e ringraziarlo con una videocassetta dedicata «all’amico Paolo».
Il gesto è risultato molto toccante, anche perchè estraneo alla suggestione da protagonismo: l’ex mafioso, infatti, non rivela la propria identità ma si limita a ricordare «l’uomo che mi ha salvato la vita, mi ha consentito di cambiare, di farmi una famiglia».
«Se oggi vivo con una brava ragazza che mi ha dato amore e figli – racconta la voce incisa sulla scena di un mare sconosciuto – lo devo a quel giudice buono, a quell’uomo giusto».
La cassetta è stata fatta pervenire in forma anonima a un sacerdote di Palermo
Da LA STAMPA 20.7.2001