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Uno scoop avrebbe potuto fermare il gigantesco depistaggio attorno all’eccidio di via d’Amelio.
Il 26 luglio 1995, tre anni dopo la morte di Paolo Borsellino, Vincenzo Scarantino telefonò alla redazione di Studio Aperto e denunciò di essere un falso pentito, di essersi inventato tutto sulla strage Borsellino dopo le torture subite.
Ma poche ore dopo la messa in onda di quello scoop, durante il telegiornale di Italia Uno, la polizia sequestrò tutte le cassette in cui era contenuta l’intervista. E lo scoop scomparve.
Adesso, il documento è stato ritrovato casualmente negli archivi di Studio Aperto. (RepubblicaTV)