GIOACCHINO GENCHI
L’anti vigilia di Natale del 1992 La Barbera viene trasferito con telex – senza che nessuno ne sappia niente – al Ministero, a disposizione. Gli viene tolta la stanza, la macchina, il cellulare, tutto. Io non riesco più a parlare con Parisi e mi accorgo da molte cose che sostanzialmente Parisi non esiste più, cioè nel senso che non ha più poteri.
Perché all’interno del Dipartimento della Pubblica Sicurezza il punto di riferimento è il Prefetto Rossi, allora vice Capo della Polizia. Parisi sarà poi tolto da capo della Polizia, qualche mese dopo. Siamo al 23 dicembre, la vigilia dell’arresto di Contrada… Questo decapita sostanzialmente le indagini…
La Barbera va a Roma, riesce ad avere un incontro con Parisi dopo diversi giorni. Parisi gli dice:“stai tranquillo, Arnaldo, tu sei tutelato. Genchi è tutelato, però purtroppo noi dobbiamo fare un passo indietro con l’arresto di Contrada.
La polizia deve togliersi. Non possiamo continuare.
Tutto deve passare in mano ai Carabinieri”. La Barbera torna da Roma, mi racconta questo, mi dice che i carabinieri avrebbero arrestato Riina con il colonnello Mori, quindi già sapevano prima della fine dell’anno, che Riina sarebbe stato catturato e noi avremmo dovuto fare un passo indietro. Io non sto, La Barbera non ci sta, noi non ce ne andiamo, noi lavoreremo in albergo, a casa, lavoreremo non so come, con le deleghe ad personam… Vengono a PalermoFausto Cardella e Ilda Boccassini, ci incontriamo, loro sono molto più incazzati di noi, avvertono proprio quello che è stato lo schiaffo che hanno fatto alle indagini.. I magistrati ci danno delle deleghe ad personam, Cardella e Boccassini… Noi notifichiamo le deleghe al Ministero dell’Interno. Il Ministero dell’Interno è costretto a prendere atto, perché il rischio sarebbe stato che l’indomani si andava in televisione e questa cosa usciva… Anche Tinebra devo dire che appoggiò questa scelta delle deleghe ad personam… Boccassini, Cardella, Petralia, tutti appoggiarono questa decisione.
Il Ministero fu messo con le spalle al muro. E, quindi, fu costituito il gruppo “Falcone-Borsellino”. Mi creda Presidente, che motivo c’era? Qual è l’esigenza di creare un ufficio nuovo quando ci sono gli uffici istituzionali? La genesi nasce dal cilindro di Parisi…