‘NDRANGHETA – Operazione “HOCUS POCUS” a COMO

 

La Provincia 1.5.2024

 

 

OPERAZIONE ANTIMAFIA A COMO – La Provincia 30.5.2024 

 

 

OPERAZIONE ANTIMAFIA A COMO La Provincia 31.5.2024

 

 

La ‘ndrangheta nel Comasco, la gerarchia nell’organizzazione e lo stipendio ai “dipendenti” ETV


AUDIO 


POLIZIA DI STATO

 

 

In un’operazione dei poliziotti della Squadra mobile di Como, coordinati dalla procura di Milano, sono state arrestate 30 persone accusate di narcotraffico, usura ed estorsione con l’aggravante del metodo mafioso.
Le indagini, condotte dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato hanno permesso d’individuare due gruppi criminali specializzati allo spaccio di stupefacenti, in particolare cocaina, marijuana e hashish, nelle province di Como, Varese e Lecco.Il primo gruppo attivo nella zona dell’Erbese, il secondo a cavallo tra le province di Como e di Varese nell’aerea della cosiddetta “Bassa Comasca”; questi ultimi strettamente legati ad ambienti criminali della ‘ndrangheta di Rosarno, Reggio Calabria.
Gli agenti hanno eseguito 25 ordinanze di custodia cautelare in carcere, ed ulteriori 5 ordinanze applicative degli arresti domiciliari, emesse dal tribunale di Milano, nei confronti di persone residenti in Lombardia, Piemonte e in Calabria.
Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante del possesso di armi, usura ed estorsione aggravati dal metodo mafioso. Gli indagati con l’autoriciclaggio di denaro sporco avevano acquistato locali pubblici e finanziato società intestate a prestanome, oltre ad aver indebitamente percepito finanziamenti con garanzia pubblica ottenuti attraverso presentazione di falsa documentazione contabile, contribuendo all’attività illecita con l’emissione di fatture fittizie per ottenere un mutuo di 700mila euro.
Gli indagati, forti della comune appartenenza e cultura ‘ndranghetista, non si facevano scrupolo ad usare violenza nei confronti delle vittime di usura che non restituivano i prestiti ricevuti: si sono accertate diverse estorsioni e prestiti usurari in danno di commercianti ed imprenditori locali.
Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 690mila euro in contanti occultati in un doppiofondo creato ad arte su un veicolo in uso al gruppo.
All’operazione di oggi hanno partecipato oltre alle Squadre mobili delle diverse provincie interessate con il supporto delle Sezioni investigative del Servizio centrale operativo (Sisco) anche i poliziotti del Reparto prevenzione crimine, squadre cinofile antidroga e antiesplosivo e il reparto volo di Malpensa.


 

SPECIALE COMO OPERAZIONE ANTIMAFIA – La Provincia 29.5.2024 – 1ª Parte

 

SPECIALE COMO OPERAZIONE ANTIMAFIA – La Provincia 29.5.2024 – 2ª Parte


Spaccio, usura, reati finanziari. I 30 arresti e il legame con la ‘ndrangheta. Le vittime non hanno denunciato

 

 

Minacce: “A lui gli ho detto che se entro oggi non porta quello che deve portare, tuo fratello con i miei nipoti va da suo padre, da sua madre e da suo fratello”. Intimidazioni: “Vai a trovare i soldi se no ti ammazzo”. Ritorsioni: “Porta 5 litri di benzina che qua gli mandiamo tutto all’aria”. Violenza. “L’ho preso qua da terra e lo stavo strozzando. Lui ha visto che non scherziamo”.
Gli inquirenti contestano l’aggravante del metodo mafioso. E di nuovo un’indagine della polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, fa emergere la presenza sul territorio della ‘ndrangheta. L’operazione Hocus Pocus della squadra mobile della questura di Como è sfociata in 30 arresti, 25 in carcere e 5 ai domiciliari. Provvedimenti eseguiti dall’alba di oggi sul Lario e in tutta la Lombardia oltre che in Piemonte e in Calabria. Le accuse, a vario titolo, sono associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante dell’essere l’associazione armata, usura ed estorsione con l’aggravante del metodo mafioso, autoriciclaggio per aver riutilizzato i proventi dell’attività di spaccio per acquistare locali pubblici e finanziare società intestate fittiziamente prestanome, per avere indebitamente percepito finanziamenti con garanzia pubblica ottenuti attraverso presentazione di falsa documentazione contabile.
Lo spaccio era solo una delle attività dei gruppi criminali, accusati di reati finanziari, usura ed estorsioni. Società fittizie che hanno anche incassato illecitamente finanziamenti pubblici. Imprenditori in difficoltà intercettati dalla rete delle organizzazioni, pronte a fornire subito denaro anche in gran quantità a tassi fino al 10% alla settimana. Nella rete sono caduti commercianti e imprenditori locali soprattutto del settore tessile e delle calzature ma anche dell’ambiente delle auto. Ad oggi, agli inquirenti non risultano denunce. Anna Campaniello ETV


Spaccio, usura, estorsioni, 30 arresti della polizia di Como. Smantellate due organizzazioni criminali

Trenta arresti in un’operazione della polizia di Stato di Como Hocus Pocus. Colpite secondo gli inquirenti due organizzazioni criminali coinvolte in traffico di stupefacenti e altri gravi reati, che sarebbero legate alla ‘ndrangheta. Tra le contestazioni anche l’aggravante del metodo mafioso. Dall’alba di oggi, la polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, sta eseguendo 25 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 5 ai domiciliari, firmate dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Milano. Le ordinanze sono state eseguite in Lombardia, Piemonte e Calabria. Le accuse sono a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante dell’associazione armata, usura ed estorsione con l’aggravante del metodo mafioso, autoriciclaggio per aver riutilizzato i proventi dell’attività di spaccio per acquistare locali pubblici e finanziare società, intestazione fittizia, indebita percezione di erogazioni pubbliche, per aver ottenuto mutui attraverso fondi di garanzie per il tramite di documentazione falsa. Centinaia di agenti sono impegnati nell’operazione, condotta dal Servizio centrale operativo della polizia e dalla squadra mobile di Como. Coinvolti i poliziotti delle questure delle province interessate su tutto il territorio nazionale, con il supporto delle sezioni investigative del servizio centrale operativo, dei reparti prevenzione crimine, delle unità cinofile antidroga e antiesplosivo e del reparto volo. ETV NEWS 28.5.2024 ANNA CAMPANIELLO

 

Como, operazione antidroga che porta anche in Calabria Tra carcere e domiciliari 30 persone residenti pure in Lombardia e Piemonte

 

COMO Vasta operazione della Polizia di Stato in provincia di Como. Disarticolate 2 organizzazioni criminali dedite al traffico di stupefacenti e ad altri gravi reati. Contestata l’aggravante del metodo mafioso, 30 misure cautelari. La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia, sta eseguendo 25 ordinanze di custodia cautelare in carcere, ed ulteriori 5 ordinanze applicative degli arresti domiciliari, emesse dal gip presso il Tribunale di Milano, nei confronti di altrettante persone, dimoranti in Lombardia, Piemonte e in Calabria, indagate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante dell’associazione armata, usura ed estorsione con l’aggravante del metodo mafioso, autoriciclaggio per aver riutilizzato i proventi dell’attività di spaccio per acquistare locali pubblici e finanziare società, intestazione fittizia, indebita percezione di erogazioni pubbliche, per aver ottenuto mutui attraverso fondi di garanzie per il tramite di documentazione falsa. L’operazione, tuttora in corso, condotta dello Sco e dalla Squadra mobile di Como, sta coinvolgendo centinaia di investigatori delle Squadre Mobili di diverse province del territorio nazionale, con il supporto delle Sisco, dei Reparti Prevenzione Crimine, delle unità cinofile antidroga e antiesplosivo e del Reparto Volo. Ulteriori dettagli saranno forniti nel corso della conferenza stampa che di terrà alle ore 11 presso la Questura di Como. CORRIERE DI CALABRIA 28.5.2024


Armi, droga, usura e violenza: riecco la ’ndrangheta. Trenta arresti nel Comasco

I primi arresti sono scattati alle 3 di questa mattina. E anche se la Procura non contesta al momento l’associazione mafiosa per le persone coinvolte, il blitz della polizia in corso dall’alba di oggi finisce per colpire “l’humus ’ndranghetista” della nostra provincia. Tornando a mettere le manette ai polsi di mafiosi già condannati per l’operazione Infinito e usciti da poco dal carcere.

Gli agenti della Squadra Mobile di Como e del Servizio Centrale Operativo della Polizia stanno dando esecuzione a 30 ordinanze di custodia cautelare, di cui 25 in carcere, per altrettante persone accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante dell’associazione armata, usura ed estorsione con l’aggravante del metodo mafioso, autoriciclaggio per aver riutilizzato i proventi dell’attività di spaccio per acquistare locali pubblici e finanziare società, malversazione di erogazioni pubbliche, per aver ottenuto mutui attraverso fondi di garanzie per il tramite di documentazione falsa.
Blitz della polizia, le intercettazioni.
Tra le persone coinvolte anche pregiudicati per associazione a delinquere di stampo mafioso che, forti della comune appartenenza e cultura ‘ndranghetista, non si sono fatte scrupolo a usare violenza nei confronti delle vittime di usura che non restituivano i prestiti ricevuti.

L’origine dell’indagine

L’indagine nasce da un’attività antidroga della Squadra Mobile di Como, inchiesta nata con l’arresto per detenzione ai fini di spaccio di una 45enne di San Fermo nel dicembre 2019. Gli accertamenti successivi hanno permesso di accertare un collegamento tra quell’attività di spaccio e personaggi già condannati come affiliati alle locali di Erba e di Canzo nell’ambito del processo Infinito.
Gli investigatori sono riusciti a risalire a due gruppi criminali differenti, ma in qualche modo collegati con loro (almeno per quanto riguarda gli interessi sul fronte della droga) dediti all’acquisto, alla detenzione e alla cessione di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente (soprattutto cocaina e hashish): il primo attivo in particolare nella zona dell’Erbese, il secondo tra Cadorago, Turate e la provincia di Varese. Entrambi i gruppi sono risultati molto vicini ad ambienti ’ndranghetisti, in particolar modo il mandamento tirrenico e le cosche di Rosarno.
Per quanto riguarda il primo troncone, le indagini hanno fatto emergere una situazione di altissima tensione tra esponenti della locale di Erba della ’ndrangheta e di quella di Canzo per il controllo dello spaccio di cocaina nella zona. Un conflitto appianato grazie all’intervento di calibri da novanta dei clan direttamente dalla Calabria.
Nel corso dell’indagine sono emersi anche svariati reati di tipo economico-finanziario. Avvalendosi di diverse società di comodo, con intestazioni fittizie e prive di operatività, sono emersi svariati illeciti quali intestazioni fittizie di beni, formazioni fittizie di capitali sociali, emissione di fatture false. Una delle società in questione è stata utilizzata per ottenere un mutuo da 690mila euro garantito dal fondo di garanzia per le PMI istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Le risultanze investigative hanno portato anche all’emissione di un decreto di sequestro preventivo d’urgenza, già convalidato dal Gip del Tribunale di Milano.
Non mancano poi gli episodi violenti. Con imprenditori vittime di pestaggi e pesanti minacce per aver accettato di prendere in prestito, a tassi d’usura, denaro dalle figure di spicco di uno dei due gruppi criminali individuato dalla polizia. LA PROVINCIA – PAOLO MORETTI

MAFIA E ANTIMAFIA NEL COMASCO

 

CRIMINALITÀ ORGANIZZATA IN LOMBARDIA E NEL COMASCO