Una delle figlie del magistrato trucidato in via D’Amelio 33 anni fa assieme alla sua scorta rivendica ancora una volta la necessità di fare chiarezza e di avere giustizia: “Basta depistaggi e errori giudiziari, anche se oggi tutto è più difficile non dobbiamo fermarci”
“La verità è un diritto irrinunciabile e la verità, su queste ferite collettive, appartiene a tutti”. Lo ha detto Fiammetta Borsellino, figlia di Paolo, il giudice ucciso con la sua scorta 33 anni fa in via D’Amelio. “E’ necessario per la crescita di questo Paese che si riesca a fare luce su quanto successo”.
La figlia del magistrato ha aggiunto: “Mai più depistaggi, mai più errori giudiziari, depistaggi ed errori che hanno compromesso la possibilità di trovare la verità. Tutto oggi è più difficile, ma non bisogna fermarsi, la verità appartiene a tutti e questo Paese ne ha bisogno se vuole crescere”.
AGI 19.7.2025