22.8.2025 🟥 Di Pietro: “Borsellino ucciso per la maxi inchiesta che stava avviando: una “Mani Pulite siciliana”, perché le cosche mafiose stavano investendo miliardi nelle imprese edili al Nord».
- ANTONIO DI PIETRO: «Paolo Borsellino ucciso perché avrebbe voluto indagare su mafia- appalti»
- DI PIETRO: “Ero ai funerali di Giovanni Falcone. Paolo Borsellino mi si avvicinò…
- DI PIETRO: Falcone, Borsellino e il dossier appalti
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- Antonio Di Pietro: “Mani Pulite? Tutto è nato dalle indagini di Giovanni Falcone…”
- 16 luglio 1992 Confidente rivela che Borsellino e Di Pietro sono nel mirino
- Di Pietro a Palermo: “Falcone mi disse di controllare gli appalti in Sicilia
- Falcone, Borsellino e gli appalti di Cosa Nostra
DI PIETRO: Falcone, Borsellino e il dossier appalti “Falcone mi disse di controllare gli appalti in Sicilia” “Borsellino fu ucciso perché indagava sulle commistioni tra la mafia e la gestione degli appalti. L’indagine mafia-appalti fu fermata. Come accadde con Mani pulite”. Lo ha detto Antonio Di Pietro al processo d’appello sulla trattativa Stato-mafia davanti alla corte d’assise d’appello…
“Il Ros mi informò 2 giorni prima: stanno ammazzando Borsellino” Dopo la strage di Capaci e pochi giorni prima della strage di via D’Amelio, nell’estate del 1992, l’ex pm Antonio Di Pietro, fu informato “che doveva essere ucciso”. Lo ha detto lo stesso ex magistrato deponendo al processo sulla trattativa tra Stato e mafiaa Palermo. “Due giorni prima dell’omicidio di Borsellino il Ros mi informò: “guardate che stanno ammazzando Borsellino” e anche io dovevo essere ammazzato”.
“Borsellino ucciso per indagini su appalti” “Sono convinto che Paolo Borsellino fu ucciso perché indagava sulle commistioni tra la mafia e la gestione degli appalti. L’indagine mafia-appalti fu fermata. E dopo fu fermata ‘mani pulite’ attraverso una campagna di delegittimazione e di dossieraggio ai miei danni ordita su input di politici specifici che poi mi spinse a dimettermi dalla magistratura”
ANTONIO DI PIETRO “Ero ai funerali di Giovanni Falcone. Paolo Borsellino mi si avvicinò e mi disse: Tonì, facciamo presto, abbiamo poco tempo.”
In aula l’ex pm Antonio Di Pietro: “Falcone mi disse, controlla gli appalti in Sicilia. Borsellino mi confidò: bisogna fare presto”. Un pezzo della tangente Enimont arrivata in Sicilia, a Salvo Lima
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