Arrestate 22 persone, sequestrati beni.
Una maxi-operazione dei carabinieri contro la ‘ndrangheta è in corso tra il Piemonte e la Calabria: 22 le ordinanze di custodia cautelare eseguite, su ordine del gip di Torino. I carabinieri stanno anche facendo 40 perquisizioni e sequestri di beni.Le ordinanze di custodia cautelare eseguite dai carabinieri di Torino riguardano affiliati alla ‘ndrangheta ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illegale di armi, estorsione, ricettazione e altro. Ad alcuni degli arrestati sono stati sequestrati beni mobili e immobili del valore stimato di diversi milioni di euro.L’operazione condotta dai carabinieri, denominata ‘Colpo di coda’, riguarda le presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta nella zona di Chivasso (Torino), dove di recente quattro pregiudicati sono stati raggiunti da colpi d’arma da fuoco. In alcuni passaggi dell’ordinanza di custodia cautelare – spiccata dal gip Giuseppe Salerno su richiesta del procuratore aggiunto Sandro Ausiello e dei suoi sostituti Roberto Sparagna e Monica Abbatecola – sono riportati rapporti tra una locale cellula della ‘ndrangheta e il mondo politico della zona. L’anno scorso in Provincia di Torino furono arrestate 146 persone per concorso in associazione mafiosa nella cosiddetta operazione ‘Minotauro’. Successivamente furono sciolte per infiltrazioni mafiose le amministrazioni comunali di Leini, il cui ex sindaco Nevio Coral era tra gli arrestati, e Rivarolo Canavese. Il processo di primo grado, avvenuto con rito abbreviato, si è concluso con 58 condanne e 14 assoluzioni. Per altre 75 persone è in corso il dibattimento con rito ordinario.SEQUESTRATI BENI PER 230 MLN A DUE IMPRENDITORI – I Finanzieri del Gico del Nucleo di Polizia tributaria di Reggio Calabria, insieme a personale della Dia e carabinieri stanno eseguendo due decreti di sequestro emessi, su richiesta della Dda, dal locale Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione – nei confronti di due imprenditori reggini accusati di legami con la ‘ndrangheta. Il valore dei beni ammonta a 230 milioni di euro. Tra i beni sequestrati anche le quote societarie di due noti alberghi della zona.