Informare per formare, si può sintetizzare in queste tre parole l’attività che il Centro Studi Sociali contro le mafie – Progetto San Francesco svolge nel comasco dal 2010, in collaborazione con Prefettura, Magistratura, Forze dell’Ordine, Commissione Antimafia Regione Lombardia, Autonomie territoriali, scuole, associazioni ed enti che operano nel medesimo ambito. Il centro studi ha sede a Cermenate in una villetta confiscata alla ‘ndrangheta e intitolata all’avvocato Giorgio Ambrosoli.
L’immobile è stato reso agibile anni or sono dopo radicali lavori di ristrutturazione che hanno richiesto un investimento complessivo di oltre 100 mila euro. Una somma importante che il Progetto San Francesco ha raccolto esclusivamente presso soggetti privati e grazie alla collaborazione di ANCE, CNA e CISL.
Quale significativo riconoscimento per il lavoro svolto, nel 2014 il Consiglio d’Europa, in occasione del Forum Mondiale per la Democrazia svoltosi a Strasburgo gli ha assegnato il Premio Internazionale Giovanni Falcone.
Il nome di Falcone non è casuale d’altronde e ritorna nella storia del Progetto stesso: nel 2011 il PSF dedicò al magistrato defunto, ed alla presenza della sorella Maria, L’ALBERO FALCONE, piantata ai Giardini a Lago di Como.
L’8 aprile 2019 alla presenza di varie scolaresche, delle autorità civili e militari della provincia di Como e del Direttore della DIA, generale Giuseppe Governale, su proposta sempre del PSF la biblioteca comunale di Como è stata intitolata al giudice Paolo Borsellino. Quest’ultimo appuntamento ha offerto anche l’occasione per conferire alla dottoressa Fiammetta Borsellino, madrina dell’evento, il PIZZO contro PIZZO, il riconoscimento che il Centro Studi PSF assegna a persone che si sono particolarmente distinte nella promozione della legalità e che consiste in un originale distintivo realizzato dalle maestre canturine di ABC RICAMI E MERLETTI.
A corredo dell’intitolazione della Biblioteca è stata inoltre inaugurata la mostra “Tratti di Legalità” che sotto la qualificata guida delle loro motivatissime docenti, è stata realizzata dai ragazzi del Setificio P. Carcano e che è consistita in una originale carrellata di disegni stampati su scialli e foulards con a tema Paolo Borsellino, la strage di via D’Amelio e la mafia.
Un lavoro artistico particolarmente apprezzato anche dalla Presidente del Senato, Elisabetta Casellati in occasione della sua visita istituzionale in città.
Sempre con Setificio e in collaborazione con Confindustria Como e Confindustria Palermo, nel 2016 il Progetto San Francesco aveva realizzato la CRAVATTA e la COPPOLA della LEGALITÀ.
Sempre al fine di dare un senso concreto all’intitolazione della Biblioteca ad un magistrato vittima della criminalità organizzata, l’8 aprile 2019 è stata inaugurata La settimana della legalità che annualmente, in collaborazione con il comune di Como, si propone di coinvolgere le scuole comasche in incontri e dibattiti con gli studenti che avranno luogo presso la biblioteca. Nella villetta di Cermenate, invece, grazie al prezioso impegno delle ragazze e dei ragazzi dell’Associazione La Fenice, dal 2017 si svolgono anche attività di doposcuola laboratori artistici e creativi, destinate ai ragazzi dagli 11 ai 18 anni.
Oltre a La Fenice, in questo, luogo simbolo operano L’Associazione Carabinieri in congedo e L’associazione La Tenda che si occupa delle dipendenze di vario genere. Sul versante nazionale, il PSF collabora da molti anni in particolare con padre Antonio Garau, ideatore ed organizzatore, insieme all’Arcivescovado, del Premio Internazionale Pino Puglisi, il prestigioso riconoscimento che annualmente a Palermo è conferito a persone che si sono particolarmente distinte nel campo della legalità.
In occasione dell’anniversario triennale dell’8 aprile dell’intitolazione al dottor Paolo Borsellino della Biblioteca comunale di Como, pubblichiamo l’ARCHIVIO DIGITALE “PAOLO BORSELLINO”realizzato quale ulteriore contributo alla memoria del magistrato ucciso TRENT’ANNI fa in via D’Amelio insieme ai suoi agenti di scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Fabio Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina.