La rapina sulla A9 di stamane agli occhi del mondo del lavoro appare come una pericolosa spia sulla violenza delle organizzazioni criminali. Un rischio pesantissimo sulla comunità lariana, troppo esposta alla recrudescenza criminale anche a causa della crisi.
“La Cisl dei Laghi e quella comasca in particolare è vicinissima ai lavoratori della sicurezza di scorta ai furgoni portavalori, sottolineando la loro professionalità che ha evitato un vero e proprio bagno di sangue. Tuttavia questa rapina feroce, ben organizzata e realizzata da uomini professionisti del crimine, rivela una crescita costante della violenza, sottolineando così drammaticamente l’impennata dei reati predatori. Tale attività criminale drammatica espone ulteriormente la cittadinanza ad una dimensione di violenza sconosciuta finora, e questo la Cisl non può permetterlo. Como ha la fortuna di avere un Prefetto di grande esperienza e a lui chiediamo di convocare urgentemente una commissione allargata, sia sulla sicurezza e sia sul lavoro, e finalmente rivedere insieme un piano di governo del territorio, anche alla luce di questo ultimo episodio di violenza così teatrale” Gerardo Larghi, Segretario Generale Aggiunto della Cisl dei Laghi, allarmati per la violenza di stamane in autostrada.
“Il colpo sulla A9 non può essere letto solo come un fatto di cronaca nera, fortunatamente senza vittime, ma necessariamente sembra essere un segnale militare di una criminalità che cambia pelle. Poiché tali azioni organizzate, che portano nelle casse criminali tutti questi milioni, difficilmente possono essere eseguite senza l’accordo dei clan. Anche per questo serve un passo diverso, una rinnovata attenzione al territorio, più unità tra le forze investigative e le forze sociali, al fianco delle istituzioni” così fa eco a Larghi il direttore del Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco Alessandro de Lisi
COMO – Armati di fucili, alcuni malviventi hanno preso di mira un portavalori stamattina intorno alle ore 7,00. E’ accaduto sull’autostrada A/9 nei pressi di Como. I criminali, un commando armato, hanno sbarrato l’autostrada per svaligiare i due furgoni blindati, organizzati sugli spostamenti, i malviventi hanno agito senza alcuna esitazione.
Da una prima ricostruzione, sembra che fossero in 10 gli uomini che hanno agito e, dopo la rapina, sono scappati a bordo di tre auto.
Un’operazione al limite della perfezione, i malviventi hanno messo per traverso dei mezzi pesanti alle spalle dei due furgoni e poi hanno accerchiato i due mezzi a colpi di kalashnikov, gli agenti della sicurezza sono stati costretti ad uscire dai veicoli anche a causa di un fumogeno utilizzato dai criminali per simulare un principio di incendio.
Sul luogo, sono accorsila Polizia stradale, il 118, la Scientifica e la Squadra mobile di Como. Nessun ferito nell’incidente, ma intanto il traffico risulta essere paralizzato, sulla Milano-Laghi A/8-A/9, e chiusa l’autostrada all’altezza del bivio A/8-A/9 in direzione di Como e della Svizzera