Un misterioso uomo che parla di una borsa>La presenza di appartenenti ai Servizi Segreti, in via D’Amelio, a pochi minuti dalla deflagrazione, risulta anche da un’altra deposizione dibattimentale. Infatti, il Vice Sovrintendente Giuseppe Garofalo, in servizio alla Questura di Palermo, Sezione Volanti, arrivava sul posto appena cinque minuti dopo la deflagrazione e, dopo aver constatato che non c’era più nulla da fare per il Magistrato ed i colleghi della Polizia di Stato che gli facevano da scorta, aiutava i residenti nello stabile di via D’Amelio, soccorrendo forse anche la madre del Magistrato. Quando riscendeva in strada, il poliziotto notava, nei pressi della Croma blindata di Paolo Borsellino, un uomo in borghese, con indosso la giacca (nonostante il torrido clima estivo) e pochi capelli in testa. Alla richiesta di chiarimenti sulla sua presenza lì, l’uomo si qualificava come appartenente ai “Servizi”, mostrando anche un tesserino di riconoscimento: vi era persino un veloce e secco scambio di battute fra i due, sulla borsa di Paolo Borsellino. Infatti, l’agente dei Servizi Segreti chiedeva se c’era la borsa del Magistrato dentro l’auto blindata, oppure (addirittura) si giustificava per il fatto che aveva detta borsa in mano. Si riporta (come anticipato) uno stralcio della deposizione:
- P.M. Dott. PACI – Allora, nel 1992 lei prestava servizio?
- TESTE G. GAROFALO – Alla Volante, alla Sezione Volanti della Questura di Palermo.
- P.M. Dott. PACI – Ecco, che qualifica aveva allora?
- TESTE G. GAROFALO – Ero vice-sovrintendente ed ero al comando di un’unità operativa, di una Volante.
- P.M. Dott. PACI – Quindi era il capopattuglia.
- TESTE G. GAROFALO – Sì.
- P.M. Dott. PACI – Senta, da quanto tempo svolgeva servizio presso l’ufficio Volanti?
- TESTE G. GAROFALO – Eh, forse neanche un anno; non ricordo ora di preciso, ma penso che… di essere stato assegnato alle Volanti di Palermo il ’92 stesso, se non… se non erro, o il ’91, comunque un breve periodo. (…)
- P.M. Dott. PACI – Ho capito. Senta, veniamo al giorno della strage di via D’Amelio.
- TESTE G. GAROFALO – Sì.
- P.M. Dott. PACI – Lei era in servizio?
- TESTE G. GAROFALO – Sì, ero in servizio, ero sulla 32, sulla Volante 32.
- P.M. Dott. PACI – Il turno qual era?
- TESTE G. GAROFALO – E il turno era 13.00 – 19.00. La Volante 32 abbracciava la zona da Mondello, orientativamente, verso via Autonomia Siciliana, e quelle zone, insomma,
- limitrofe. Ricordo che… ora non…
- P.M. Dott. PACI – Certo. Allora, veniamo alla strage e al deflagrare della bomba. La notizia voi l’apprendete come?
- TESTE G. GAROFALO – Allora, noi l’apprendiamo via radio. Sul posto viene inviata subito la Volante 21, che era quella più… più vicina al… alla zona. Noi, come 32, eravamo nella zona di Mondello o comunque, insomma, nella nostra zona di competenza.
- P.M. Dott. PACI – Quindi nella zona di Mondello vi trovavate quando avete…
- TESTE G. GAROFALO – Sì, Mondello, sì, in quella zona lì.
- P.M. Dott. PACI – Ma avete sentito l’esplosione o…?
- TESTE G. GAROFALO – Allora, si è sentito un boato, solo che logicamente è stata inviata dalla Sala… da parte della Sala Operativa la Volante 21, che evidentemente era quella più vicina o comunque era quella di zona. Noi di fatto abbiamo deciso di… di avvicinarci verso… verso il luogo dov’era stata segnalata questa… questa esplosione. All’inizio, come prima notizia, era stata fornita dalla Sala Operativa un’esplosione di una bombola, qualcosa del genere, solo che, insomma, il… conoscendo i luoghi, insomma, orientativamente sapevamo che in quella zona lì vi era un obiettivo sensibile, che era evidentemente un luogo legato al dottore Borsellino, e quindi ho… ho invitato il mio autista ad accelerare la marcia.
- P.M. Dott. PACI – Senta, e dal momento in cui c’è stata questa segnalazione della Sala Operativa, o meglio, voi il boato l’avete sentito, quindi…
- TESTE G. GAROFALO – Sì.
- P.M. Dott. PACI – …prendiamo come punto di riferimento il momento in cui sentite l’esplosione e il boato. Al momento in cui arrivate in via D’Amelio quanto sarà passato?
- TESTE G. GAROFALO – Ma saranno passati cinque minuti, anche di meno, perché, insomma, era domenica, le strade erano sgombre, non c’era traffico, quindi di fatto è stata una… quasi immediato il nostro arrivo.
- P.M. Dott. PACI – Quindi entro cinque minuti siete arrivati.
- TESTE G. GAROFALO – Sì, più o meno, cinque – dieci minuti, insomma, quello, i tempi erano quelli.
- P.M. Dott. PACI – Allora, senta, siccome nella sua deposizione, che si è svolta in due momenti, no? Lei ha già raccontato (…) e adesso lo racconterà alla Corte, che alcuni elementi poi lei li ricordò a seguito di un colloquio avuto con un suo collega.
- TESTE G. GAROFALO – Sì.
- P.M. Dott. PACI – Ecco, allora vorrei, innanzitutto, che lei esprimesse e riferisse alla Corte quello che è il ricordo di allora, poi parleremo di quello che le ha riferito il suo collega; però noi vorremmo che lei, per quanto capisco sia difficile, insomma, selezioni quello che è il ricordo di quella giornata, per come lei… Poi parleremo di quelli che sono gli elementi che poi il suo collega le ha rammentato. (…) Però questo in un secondo momento. In questo momento vorrei che lei riferisse alla Corte quello che è il ricordo visivo di quel giorno e dei particolari che lei ha, diciamo, memorizzato.
- TESTE G. GAROFALO – Niente, siamo arrivati sul luogo della… dell’attentato, ricordo che già era arrivata la Volante 21.
- P.M. Dott. PACI – Quindi quante pattuglie o uomini delle Forze dell’Ordine erano già presenti?
- TESTE G. GAROFALO – Allora, al momen… quando sono arrivato io, ho visto solo la Volante 21, ma potrei anche sbagliarmi, perché, insomma, la… la situazione emotiva era parecchio… parecchio pesante. Di certo la Volante 21 era già lì sul posto, quindi era un’auto con tre… tre agenti, tre poliziotti. Siamo arrivati noi come 32 e ci siamo resi conto di quello… di quello che era successo e abbiamo… abbiamo notato… abbiamo visto parecchie autovetture in fiamme e…
- P.M. Dott. PACI – Ecco, le autovetture erano in fiamme quando arrivate?
- TESTE G. GAROFALO – Sì, sì, sì.
- P.M. Dott. PACI – In particolare le chiedo: lei ha ricordo della vettura del dottor Borsellino?
- TESTE G. GAROFALO – Allora, non… non so se… abbiamo visto le due autovetture, le due… le due Croma blindate. Sì, le abbiamo viste, cioè le ho viste, me le ricordo. Di fatto l’attenzione è rivolta ai… alle persone, insomma, ai colleghi che erano morti, al dottore Borsellino, è stata quasi immediata, nel senso che ci siamo resi conto che, insomma, non… non c’era nulla da fare e… e quello che abbiamo deciso di fare… di fare sul momento era quello di aiutare le persone che si trovavano all’interno delle abitazioni che erano state devastate, perché oltre alla… all’impatto nel… cioè l’esplosione ha creato dei danni enormi sulle abitazioni che circondavano il luogo del… dell’attentato, e quindi io ricordo di essere salito insieme ad altri colleghi, ora non… non so se sono venuti insieme a me o sono partito da solo, siamo saliti all’interno dell’abitazione del… del dottore Borsellino proprio per vedere com’era la… se c’era bisogno di aiutare delle persone. I miei ricordi lì sono così, vaghi, io ho percezione di essere addirittura entrato a casa del dottore Borsellino e di avere preso la mamma del dottore Borsellino e di averla portata giù, però sono dei… dei frame, dei… dei flash di memoria. Questa, insomma, è la situazione.
- P.M. Dott. PACI – Lei ha notato, ha individuato persone, magistrati, persone conosciute? Insomma, se ha individuato volti in qualche modo conosciuti a lei o personaggi dell’entourage giudiziario.
- TESTE G. GAROFALO – Nell’immediato, quando siamo… quando siamo arrivati noi, non c’era nessuno evidentemente, perché il nostro è stato il primo intervento. Poi, con l’andar del tempo, si sono presentati sul luogo della…
- P.M. Dott. PACI – Sì.
- TESTE G. GAROFALO – …dell’esplosione parecchi personaggi noti: magistrati, Giudici.
- P.M. Dott. PACI – Sì, sì, sì, però, diciamo, nell’immediatezza, cioè quando lei arriva, trova solamente gli uomini della Volante 21?
- TESTE G. GAROFALO – Sì, sì, per come io ho dei ricordi. Poi c’è quella…
- P.M. Dott. PACI – Ci arriviamo. (…) Un attimo, volevo un attimo che focalizzasse, se è possibile, la memoria e l’attenzione su questi particolari: sullo stato delle vetture, delle due vetture blindate. Se lei è in grado di riferire qual era lo stato di queste vetture quando arrivate, cioè se erano ancora in fiamme, se c’erano dei focolai, se c’erano i Vigili del Fuoco.
- TESTE G. GAROFALO – Quando siamo arrivati, le auto… c’erano dei focolai evidentemente, quello che ricordo parecchio bene era il fumo, cioè il fumo che scaturiva da… da quella zona.
- P.M. Dott. PACI – La domanda gliela devo fare, però lei deve capire la mia intenzione che è quella di cercare di, da un lato, ravvivare il ricordo, ma senza cercare di, diciamo, forzare il dato. Cioè mi rendo conto che, come dice lei, ci sono dei frame, ci sono dei particolari che sono importanti, sarebbe oggi importante capire. Quando lei arriva, ricorda se all’interno delle due vetture blindate c’erano delle fiamme? Se c’era un principio di incendio anche all’interno delle vetture.
- TESTE G. GAROFALO – No, non…
- P.M. Dott. PACI – Non è in grado di dare questa informazione?
- TESTE G. GAROFALO – Non mi pare che c’erano delle… delle fiamme all’interno delle… dei mezzi blindati.
- P.M. Dott. PACI – Dei mezzi blindati. Ricorda la presenza di personale dei Vigili del Fuoco?
- TESTE G. GAROFALO – Non… non nell’immediatezza.
- P.M. Dott. PACI – Non nell’immediatezza. Oltre a personale della 21 ricorda se c’era personale dei Carabinieri, personale…
- TESTE G. GAROFALO – Questo non… no, non lo ricordo, onestamente.
- P.M. Dott. PACI – …della Croce Rossa? Se già, insomma, c’era…
- TESTE G. GAROFALO – No, no, c’eravamo solo noi e la 21.
- P.M. Dott. PACI – Quindi, diciamo, il primo intervento è della 21.
- TESTE G. GAROFALO – E il nostro.
- P.M. Dott. PACI – E subito dopo arrivate voi.
- TESTE G. GAROFALO – Sì.
- P.M. Dott. PACI – Quindi la zona non è transennata.
- TESTE G. GAROFALO – No, no, è proprio…
- P.M. Dott. PACI – La visibilità?
- TESTE G. GAROFALO – E’ pessima, perché c’era fumo, c’era fuliggine, c’era un po’ di tutto, è una sorta di… un film da guerra, né più e né meno.
- P.M. Dott. PACI – Quando lei dice la visibilità era pessima, vuol dire che c’era una visibilità pari a un raggio di…?
- TESTE G. GAROFALO – No, ma non… non si può quantificare, perché le autovetture che sono state coinvolte non erano solo quelle delle… del dottore e della scorta, erano anche altre autovetture che erano parcheggiate nella zona, quindi i fumi, l’olio bruciato, quindi era un… non so neanche io come poterlo spiegare visivamente. Era… la visibilità… non siamo di fronte a una visibilità ridotta a causa di un banco di nebbia, siamo di fronte a un… a una zona di guerra, quindi fumo, si usciva da una zona dove c’era… non si poteva vedere, in altre zone non si vedeva, in altre zone non potevamo neanche respirare, cioè non… non c’era una netta non visibilità o una visibilità in alcune zone, era un misto di… di situazioni.
- P.M. Dott. PACI – Ho capito. Allora, tra i flash che lei ha di quel giorno (…) ricorda qualcosa? Oltre, appunto, a questa carneficina a cui lei assiste, ricorda qualcosa di specifico, di qualcosa che ha attirato la sua attenzione?
- TESTE G. GAROFALO – Questo è il… la situazione. Non ricordo, non riesco ad inserirlo in un… in un lasso di tempo preciso, se immediatamente prima del nostro arrivo… cioè se immediatamente dopo del nostro arrivo o dopo dieci – venti minuti, questo non… non riesco a capirlo, non riesco a ricordarlo; di fatto nella zona dove c’erano le macchine di via D’Amelio…
- P.M. Dott. PACI – Le macchine intende le blindate?
- TESTE G. GAROFALO – Sì, le blindate, le autovetture, insomma, tutte le… i mezzi danneggiati, comunque sul teatro dei fatti, diciamo così. Ho un contatto con una persona, ma questo contatto è immediato, velocissimo, dura pochissimo, perché evidentemente la nostra… il nostro intento era quello di mantenere le persone al di fuori della… della zona e quindi non fare avvicinare a nessuno, anche per un problema di natura… di ordine pubblico, perché c’era il rischio che altre autovetture… i serbatoi di altre autovetture potessero esplodere. E incontro questa… un soggetto, una persona, al quale… ecco, e questo è il momento, non riesco a ricordare se questo soggetto mi chiede della… della valigia, della borsetta del dottore o se lui era in possesso della valigia.
- P.M. Dott. PACI – Quindi c’è un riferimento alla valigia.
- TESTE G. GAROFALO – C’è un contatto, questo.
- P.M. Dott. PACI – Ecco, c’è un contatto con una persona.
- TESTE G. GAROFALO – Con questa persona, al quale io chiedo, evidentemente, il motivo perché si trovava su quel… su quel luogo. Questo soggetto mi dice di essere… di appartenere ai Servizi.
- P.M. Dott. PACI – Ai Servizi?
- TESTE G. GAROFALO – Ai Servizi.
- P.M. Dott. PACI – Scusi, dice appartenente ai Servizi o dice SISDE, SISMI? Cioè la parola…
- TESTE G. GAROFALO – No, Servizi.
- P.M. Dott. PACI – La parola la ricorda qual era?
- TESTE G. GAROFALO – Ai Servizi.
- P.M. Dott. PACI – Ai Servizi.
- TESTE G. GAROFALO – L’ho lasciato andare perché sono sicuro, e questa è l’unica cosa di cui sono veramente certo, mi avrà mostrato dei documenti di riconoscimento.
- P.M. Dott. PACI – Quindi, ecco, questa era la domanda che le volevo fare.
- TESTE G. GAROFALO – Sì.
- P.M. Dott. PACI – Lei accerta che questa persona, dopo che si è presentata come personale dei Servizi, è accreditato, insomma, le mostra un tesserino, qualcosa?
- TESTE G. GAROFALO – Sì, perché altrimenti avrei perso più tempo con lui, nel senso che lo avrei accompagnato da parte, lo avrei… lo avrei preso e consegnato ad altri colleghi. Cioè, voglio dire, io avevo prestato servizio a Palermo anche in altri tempi, ero alla Mobile, alla Squadra Mobile, alla Sezione Omicidi, e non era una cosa al di fuori dal normale che in occasione di eventi delittuosi particolari si presentassero dei soggetti appartenenti a dei Servizi sul luogo di un omicidio, quindi, insomma (…) per noi era una cosa normale. Quindi, all’atto in cui io ho avuto contezza che questo soggetto fosse dei Servizi…
- P.M. Dott. PACI – Che effettivamente appartenesse ai Servizi di Sicurezza.
- TESTE G. GAROFALO – Ai Servizi, riscontrato cioè anche da un… dalla presentazione di un tesserino, io non ho più avuto contatti con quel soggetto, cioè non… la mia attenzione è stata… si è focalizzata su altri… su altre emergenze.
- P.M. Dott. PACI – Allora, detto che è una persona che lei incontra in prossimità del teatro (…) di questa azione di guerra, detto che si presenta come una persona appartenente ai Servizi e che le dà dimostrazione di questa sua appartenenza, la cosa che lei ha detto è che faceva riferimento alla borsa del dottor Borsellino. (…) Questo particolare adesso dobbiamo scavare.
- TESTE G. GAROFALO – E’ un particolare… io ribadisco, non so se lui mi abbia chiesto qualcosa sulla borsa o se io l’abbia visto in possesso della borsa o… o altre… altri particolari, perché, ripeto, è stata una frazione di secondi.
- P.M. Dott. PACI – Voglio capire questo: il riferimento ad una borsa, che è incerto, cioè se è stato oggetto di colloquio o se questo avesse una borsa, in riferimento alla borsa del dottor Borsellino, cioè che questa fosse la borsa che apparteneva al magistrato, qual è? Qual è l’aggancio?
- TESTE G. GAROFALO – E l’aggancio… i motivi per cui… allora, io ripeto, non… a distanza di tanti anni i ricordi si affievoliscono, poi un fatto così tragico comunque si tende a cancellare quelli che sono i ricordi legati a questi… a questi fatti. Ripeto, non… non so se lui mi abbia chiesto, tra virgolette: “La borsa del dottore Borsellino è all’interno della macchina”, oppure, tra virgolette, io gli abbia chiesto: “Cosa qui con la borsa in mano?” Oppure…
I sospetti del Sovrintendente di polizia
- P.M. Dott. GABRIELE PACI – Le posso leggere il passaggio che risale al 2005, quindi, diciamo, un periodo lontano dalla strage, ma sicuramente (…) più vicino nel tempo rispetto ad oggi. Su questo punto lei dice, dunque: “Relativamente alla borsa ho un flash che posso spiegare in questi termini: ricordo di avere notato una persona in abiti civili, alla quale ho chiesto spiegazioni in merito alla sua presenza nei pressi dell’auto. A questo proposito non riesco a ricordare se la persona menzionata mi abbia chiesto qualcosa in merito alla borsa o se io l’ho vista con la borsa in mano o comunque nei pressi dell’auto del Giudice. Di sicuro io ho chiesto a questa persona chi fosse per essere interessato alla borsa del Giudice e lui mi ha risposto di appartenere ai Servizi”.
- TESTE GIUSEPPE GAROFALO – E allora se ho riferito nel 2005 così, probabilmente sì, è…
- P.M. Dott. PACI – No, sostanzialmente è quello che ripete anche oggi. Le voglio chiedere se è in grado di attivare i circuiti della sua memoria per capire questo riferimento a una borsa, che era la borsa del dottor Borsellino, se deriva da una interlocuzione diretta con questo signore, cioè.
- TESTE G. GAROFALO – Sì, probabilmente sì, perché, insomma, non…
- P.M. Dott. PACI – Sì. Cioè viene strano pensare che lei possa avere, così, autonomamente…
- TESTE G. GAROFALO – Esatto, sì.
- P.M. Dott. PACI – …correlato una borsa al fatto poi…
- TESTE G. GAROFALO – Del soggetto.
- P.M. Dott. PACI – …che questa appartenesse al Giudice.
- TESTE G. GAROFALO – Sì, probabilmente sì, cioè l’argomento era la borsa.
- P.M. Dott. PACI – Questo signore lei non l’aveva visto mai e non l’ha più rivisto?
- TESTE G. GAROFALO – No.
- P.M. Dott. PACI – Ma lei aveva, diciamo, rapporti, conosceva il personale del SISDE…
- TESTE G. GAROFALO – No, no. No, assolutamente no.
- P.M. Dott. PACI – …a Palermo, che lavorava a Palermo? Ha avuto mai contatti, rapporti?
- TESTE G. GAROFALO – No, no.
- P.M. Dott. PACI – Professionali intendo, con queste…
- TESTE G. GAROFALO – Mai con nessuno.
- P.M. Dott. PACI – Senta, di questa persona lei è in grado di dare una descrizione?
- TESTE G. GAROFALO – Allora, di questa persona ho dato una descrizione anche in passato, è una descrizione però molto… molto approssimativa, perché, ripeto, il contatto è stato immediato e il contesto in cui è nato questo contatto era un po’ particolare. Altezza media, carnagione chiara. L’unica cosa che mi è… che, insomma, mi ha incuriosito, mi ha… è stata cristallizzata nella memoria, è il fatto di… che questo soggetto indossava una giacca. Evidentemente una situazione un po’ particolare e strana, perché eravamo in estate e quindi non era consuetudinario notare una persona in giro con una giacca. Solo questo mi ha attirato… ha attirato la mia attenzione, per il resto a livello di… di riconoscimento o comunque di fornire delle indicazioni somatiche del soggetto, ricordo che era stempiato o comunque non aveva i capelli e…
- P.M. Dott. PACI – Quindi pochi capelli.
- TESTE G. GAROFALO – Sì, stempiato, pochi capelli. Poteva essere rasato, non… onestamente… però di fatto non aveva una chioma fluente.
- P.M. Dott. PACI – Fluente. Senta, l’inflessione, visto che ha avuto anche per breve tempo modo di parlare conquesta persona, ricorda se era un uomo (…) che si esprimeva in dialetto, che si…?
- TESTE G. GAROFALO – Non ricordo se si è… se ha parlato in dialetto o in palermitano o in… in italiano, non… non potrei dire, non potrei essere certo.
- PRESIDENTE – Ma qualche inflessione, ecco, la ricorda di qualche provenienza geografica?Indipendentemente dal fatto che fosse dialetto oppure…
- TESTE G. GAROFALO – No, no, Presidente.
- PRESIDENTE – …lingua italiana, qualche…
- TESTE G. GAROFALO – Presidente, i momenti erano così concitati che non… non ci facevi caso, cioè era una situazione troppo… troppo particolare. E ripeto, il… il contatto è stato velocissimo, breve, pochi…
- PRESIDENTE – Senta, questa forma di interessamento in qualche modo per la borsa del dottor Borsellino (…)lei ricorda se si concretò anche in qualche gesto?
- TESTE G. GAROFALO – No.
- PRESIDENTE – Cioè in che senso era interessato? Lo spieghi, se riesce a scavare nei suoi ricordi in modopiù preciso.
- TESTE G. GAROFALO – Non… l’argomento, ripeto, potrebbe essere quello legato alla borsa, però di fatto e ribadisco, non posso dire se l’ho visto con la borsa o se lui mi abbia chiesto della borsa. Sono momenti troppo…
- PRESIDENTE – Comunque ricorda se era una di queste due cose oppure se si trattava di qualcos’altro?
- TESTE G. GAROFALO – No, no. Era probabilmente della borsa.
- PRESIDENTE – Quindi riguardava la borsa.
- TESTE G. GAROFALO – Sì.
- PRESIDENTE – In qualche modo…
- TESTE G. GAROFALO – Collegato alla… alla borsa.
- PRESIDENTE – L’interesse, ecco, sì.
- TESTE G. GAROFALO – Sì.
- PRESIDENTE – E lei questa borsa la vide?
- TESTE G. GAROFALO – No.
- PRESIDENTE – Prego, Pubblico Ministero.
- P.M. Dott. PACI – Allora, un’ulteriore domanda, ispettore: quando lei vede questa persona, riesce a ricordare se il quadro che lei ha indicato quando è arrivato, e cioè quel fumo, le fiamme, è mutato o meno?
- TESTE G. GAROFALO – Quando ho il contatto con questa persona?
- P.M. Dott. PACI – Quando è in contatto con questa persona.
- TESTE G. GAROFALO – Probabilmente era il momento in cui noi eravamo già scesi dalle abitazioni e quindi, ovviamente, non immediatamente vicino (…) al nostro arrivo, sì. Probabilmente era un momento in cui i curiosi incominciavano a sopraggiungere, personale, giornalisti e…
- P.M. Dott. PACI – Senta, ma quanto è rimasto lei lì quel giorno?
- TESTE G. GAROFALO – In quel luogo?
- P.M. Dott. PACI – Sì.
- TESTE G. GAROFALO – Tutta la (…). Tutto il turno e probabilmente, se non ricordo male, fino a tarda ora.
- P.M. Dott. PACI – Senta, le mostriamo questa foto, ed è una foto che è depositata in atti e che riguarda, appunto, la presenza di un soggetto con in mano una borsa in via D’Amelio nei momenti successivi all’esplosione.
- TESTE G. GAROFALO – Sì.
- P.M. Dott. PACI – E’ in grado di fornire qualche…? Questa immagine è in grado di fornirle qualche delucidazione, di sollecitare qualche ricordo?
- TESTE G. GAROFALO – Questa è… sì, questa è una delle tante foto che mi hanno mostrato e ritrae l’ufficiale dei Carabinieri sul… sul teatro dei fatti. (…) Perché l’ho letto dopo e perché… E’ chiaro.
- P.M. Dott. PACI – Ecco, quel giorno l’ha visto quel signore?
- TESTE G. GAROFALO – No, no, non lo ricordo in quel momento.
- P.M. Dott. PACI – E la persona che lei… il ricordo che lei ha di questa persona, questo ricordo sfumato, ha qualche compatibilità con quella persona?
- TESTE G. GAROFALO – Con questo soggetto no, evidentemente.
- P.M. Dott. PACI – Assolutamente no.
- TESTE G. GAROFALO – Assolutamente no. Poi mi hanno fatto vedere parecchi filmati e… insomma, è stato notato questo soggetto, quindi l’ufficiale dei Carabinieri, insieme ad un altro soggetto, che orientativamente potrebbe essere…
- P.M. Dott. PACI – Va beh.
- TESTE G. GAROFALO – …insomma, questo…
- P.M. Dott. PACI – D’accordo.
- TESTE G. GAROFALO – Però, insomma, non…
- P.M. Dott. PACI – D’accordo, d’accordo. Senta, allora, parliamo del suo collega con cui lei ha poi parlato successivamente di questa vicenda, credo che si chiami ispettore…
- TESTE G. GAROFALO – L’assistente Migliore.
- P.M. Dott. PACI – L’assistente Migliore, sì. Allora, c’è, diciamo, un ulteriore scatto nel suo ricordo, no? A seguito di un contatto che lei ha con un suo collega.
- TESTE G. GAROFALO – Ecco, questo… questo piccolo particolare io… non è che lo ricordo. Di seguito ci siamo incontrati con… con questo collega, che fa servizio nella provincia di Ragusa, e…
- P.M. Dott. PACI – Che oggi fa servizio a Ragusa, ma un tempo faceva servizio…
- TESTE G. GAROFALO – Faceva servizio a Palermo, era sulle Volanti, non era sulle Volanti… sulla 32 e neanche sulla 21. (…) Ma se non ricordo male faceva servizio sulla Volante che si occupava della zona di Brancaccio, però potrei sbagliarmi. Logicamente abbiamo cercato di ripercorrere quello che avevamo vissuto in quel… in quel contesto.
- P.M. Dott. PACI – Perché anche lui intervenne in via D’Amelio, diciamo.
- TESTE G. GAROFALO – Lui… ovviamente tutte le autovetture sono state (…) dirottate sul luogo, anche se quel… anche le auto che non dovevano essere dirottate sono arrivate lì, perché evidentemente è una situazione troppo eclatante. E c’era pure lui. Ora, lui mi dice di… così, parlando, rivangando un po’ i… tra i ricordi, che io gli ho detto…
- P.M. Dott. PACI – Mi scusi (…) questo per farlo capire alla Corte (…) anche se è ben esplicitato nei verbali cheproduciamo, e cioè lei riceve l’avviso di…
- TESTE G. GAROFALO – Ho ricevuto una citazione, evidentemente un invito a presentarmi per essere nuovamente sentito e… logicamente parecchi colleghi che facevano servizio a Palermo in quel momento sono stati trasferiti con l’andare del tempo, uno di questi è il collega Migliore, che fa servizio al Commissariato di Modica.
- P.M. Dott. PACI – Quindi l’occasione è questa.
- TESTE G. GAROFALO – L’occasione è quella. Ne abbiamo parlato, ho detto: “Senti, Michele – il nome è Michele – ma tu che cosa ti ricordi di questi fatti?” Anche perché con l’andar del tempo determinati fatti tendono a diventare una sorta di… non so neanche come spiegare, fino a un certo punto io pensavo che tutto quello che avevo visto era un sogno, un… un qualcosa di (…) di irreale; dal 2005 in poi incomincio a… a focalizzare e a cercare di ricordare, perché ovviamente vengo… vengo convocato e incomincio a fornire delle dichiarazioni. A seguito di quest’ultima…
- P.M. Dott. PACI – Scusi, lei prima non era stato mai sentito su questi fatti?
- TESTE G. GAROFALO – No, no, mai. Dal 2005…
- P.M. Dott. PACI – Il 2005 è la prima volta che lei viene sentito.
- TESTE G. GAROFALO – Sono stato la prima volta. Insomma, parliamo con questo collega e abbiamo cercato di capire, ho detto: “Ma tu cosa ti ricordi di queste… di questi fatti?” Perché i miei sono quelli legati a tutto quello che ho detto finora. E lui mi dice: “Sì, no, io mi ricordo che tu lì, sul luogo del… dell’attentato, mi hai parlato di questo… di questo fantomatico soggetto, di questo soggetto, del contatto che hai avuto e… di come eri sconvolto e…” Insomma, questo è quanto, non… Quindi rafforza ulteriormente la convinzione che…
- P.M. Dott. PACI – Lei non ricordava di aver parlato con il suo collega quel giorno?
- TESTE G. GAROFALO – No.
- P.M. Dott. PACI – E’ lui che le rammenta…
- TESTE G. GAROFALO – E’ lui che me lo ricorda, sì.
- P.M. Dott. PACI – Esattamente lo rammenta che cosa…? Cioè le dice di averlo incontrato quel giorno a via D’Amelio e sostanzialmente di essersi sfogato con lui a proposito di che cosa?
- TESTE G. GAROFALO – Sì, lui mi diceva di… che, insomma, da… io gli ho raccontato questo contatto con… con un soggetto appartenente ai Servizi sul posto, di come l’argomento era la borsa del dottore Borsellino e… e basta, insomma, questo sostanzialmente ricordo che mi dice.
- P.M. Dott. PACI – Senta, l’incontro con questo soggetto è stato un incontro, diciamo, sereno o è stato dato luogo a un contrasto?
- TESTE G. GAROFALO – Con chi?
- P.M. Dott. PACI – Sì, tra lei… non con il suo collega.
- TESTE G. GAROFALO – Ah.
- P.M. Dott. PACI – Con questo fantomatico soggetto che lei incontra a via D’Amelio. Cioè ci sono stati momenti di tensione?
- TESTE G. GAROFALO – Allora…
- P.M. Dott. PACI – Anche normali in quei frangenti.
- TESTE G. GAROFALO – Lo stato d’animo, insomma, era… era quello che era. No, è stato un contatto… duro, diretto, immediato, veloce, non… non potevamo perdere tempo, insomma, a… il nostro… il nostro obiettivo primario, la nostra… il nostro obiettivo era quello di salvare le persone che erano all’interno delle… degli stabili. Del resto i colleghi… non c’era più nulla da fare, insomma.
- P.M. Dott. PACI – Senta, aveva placche di riconoscimento questo signore?
- TESTE G. GAROFALO – No, no.
- P.M. Dott. PACI – Non aveva nulla che potesse, insomma, in qualche modo…
- TESTE G. GAROFALO – No, no, no.
- P.M. Dott. PACI – …se non evidentemente quella che poi è stata…
- TESTE G. GAROFALO – Altrimenti – ma questo vado per esclusione – non avrei… non l’avrei bloccato, non avrei avuto un contatto, perché se… se aveva una placca di riconoscimento, così come riporta l’ufficiale dei Carabinieri, non avevo motivo di… di chiedere che cosa facesse in quel… in quel momento lì.
- P.M. Dott. PACI – Quindi anche se non lo ricorda, la deduzione è, diciamo, conseguente.
- TESTE G. GAROFALO – Sì, è…
- P.M. Dott. PACI – Il fatto che lei gli abbia chiesto… che questo le abbia mostrato dei documenti di riconoscimento.
- TESTE G. GAROFALO – Sì.
- P.M. Dott. PACI – Perché altrimenti non gli avrebbe consentito di rimanere lì?
- TESTE G. GAROFALO – Altrimenti non gli avrei consentito di rimanere lì e altrimenti lo avrei preso e consegnato ad altri colleghi o comunque lo avrei allontanato dai luoghi, perché comunque in quel momento ogni persona si dirigeva su quel luogo e… e si metteva a girare tra…
- P.M. Dott. PACI – Senta, lei ricorda poi, ovviamente tra i tanti organi dello Stato che sono intervenuti quel giorno, naturalmente sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco.
- TESTE G. GAROFALO – Ovviamente.
- P.M. Dott. PACI – Lei ricorda di attività svolta dai Vigili del Fuoco quel giorno a via D’Amelio, di attività sulle macchine, sulle blindate?
- TESTE G. GAROFALO – Le attività che ricordo erano quelle di… di spegnimento dei focolai di incendio e di mettere in sicuro ogni tipo di potenziale pericolo che poteva scaturire dall’esplosione di… di serbatoi di benzina.
- P.M. Dott. PACI – Queste macchine lei… faccio riferimento alle blindate.
- TESTE G. GAROFALO – Sì.
- P.M. Dott. PACI – Perché, diciamo, è la cosa che ci interessa. Ricorda se la macchina del dottor Borsellino era chiusa o aveva lo sportello aperto?
- TESTE G. GAROFALO – No, non… non lo ricordo, no. Probabilmente era aperto, ma non… non lo ricordo, no. Ma lo dico perché di solito le autovetture quando lasciano le personalità comunque rimangono con le porte aperte. (…) Però non… no, non… non potrei dare una risposta certa, vado per… per deduzione. Ma in quel momento non… cioè non ricordo materialmente se l’autovettura era chiusa o aperta, non…
- P.M. Dott. PACI – Sempre parlando poi con il suo collega, il suo collega le rammenta questo particolare, che le dice che c’era stato un incontro – scontro con questo… Cioè lui glielo definisce così, glielo ricorda così, le ha detto che c’era stato un incontro – scontro e che lei era molto arrabbiato. Questa cosa aveva una ragione e una spiegazione? Se a lei…
- TESTE G. GAROFALO – Era…
- P.M. Dott. PACI – Cioè ogni particolare che lei può riferire sulla…
- TESTE G. GAROFALO – Non era uno scontro, cioè nel senso…
- P.M. Dott. PACI – …sull’incontro con questa persona è importante. Cioè…
- TESTE G. GAROFALO – Va beh, è stato un incontro…
- P.M. Dott. PACI – …al di là di dirgli: “Lei chi è?” E questo le dice: “Guardi, sono dei Servizi e questo è il tesserino”, c’è stato qualcosa in più, qualcosa di…?
- TESTE G. GAROFALO – No, il…
- P.M. Dott. PACI – Il fatto che lei l’ha invitato ad andar via e quello è voluto rimanere. Insomma…
- TESTE G. GAROFALO – No, no, no, i toni sono duri perché lo stato d’animo era… era particolare, quindi probabilmente sono stato un po’ aggressivo, ma faceva parte del… del contesto e quindi (…). Ma non è stato né invitato ad allontanarsi, niente (…). Sarò stato un po’ duro, un po’… un po’ forte nel… nel mio modo di esprimermi, ma questo, insomma (…) lo sono di sovente così.
- AVV. REPICI – Senta, una precisazione mi interessava: lei ha fatto riferimento all’incontro con questo soggettoche si qualifica come agente dei Servizi e che lei poi verifica essere effettivamente, diciamo, tale. (…) Fino aquel momento, cioè fino a questo incontro, lei, dal momento in cui arriva lì in via D’Amelio, la sua mente, lasua attenzione era andata, anche solo con il pensiero, alla borsa del dottore Borsellino?
- TESTE G. GAROFALO – No, no, no. (…) Noi… il nostro interesse primario era quello di verificare se vi era rimasto qualcuno in vita e… e poi provvedere…
- AVV. REPICI – E dare soccorso.
- TESTE G. GAROFALO – E dare soccorso ai…
- AVV. REPICI – Questo è ovvio. Quindi, diciamo, nella sua mente l’attenzione alla borsa del dottor Borsellino arriva in concomitanza (…) con l’incontro con questa persona?
- TESTE G. GAROFALO – Sì.
- AVV. REPICI – A proposito della possibilità di riconoscere in qualche modo, nel corso delle sue audizioni,questa persona, lei ha detto: “Sicuramente non è quel capitano Arcangioli”, di cui alla foto che le è statamostrata.
- TESTE G. GAROFALO – No, lo… lo escludo.
- AVV. REPICI – Sì, sì, e questo l’ha già detto chiaramente. Poi lei ha detto: “C’era una possibile compatibilitàcon altro soggetto che in un video mi è stato mostrato vicino al capitano Arcangioli”. Ho capito bene?
- P.M. Dott. LUCIANI – Presidente, ci troviamo costretti a fare opposizione su questa domanda, che, come si sarà potuto notare, non è stata esplorata, essendoci in corso attività da parte di questo ufficio.
- PRESIDENTE – Va beh, allora su questo evidentemente lasciamo… per adesso soprassediamo. Eventualmente il Pubblico Ministero comunicherà il momento in cui queste attività saranno completate e sarà possibile, eventualmente, riprendere la deposizione del teste a questo scopo.