Il Progetto San Francesco al Consiglio d’Europa per il Premio Giovanni Falcone.

 

Nota Stampa – Strasburgo

Nel cuore d’Europa, nella città che fu di Robert Schumann, Strasburgo in questi giorni di inizio novembre ospita il Forum Mondiale per la Democrazia. In questo contesto internazionale il Premio Giovanni Falcone è stato conferito al Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco, importante riconoscimento del Consiglio d’Europa ricevuto ex aequo alla Carovana Antimafia dell’Arci.
Il tema dell’edizione di quest’anno, in un quadro generale correlato agli obiettivi di sostenibilità del millennio pubblicati dall’ONU, è la necessità di una nuova influenza della società civile nelle scelte di programmazione politica dell’Unione.
Responsabilità sociale, nuova economia, influenza e partecipazione, lotta alla corruzione incorniciano gli impegni del Forum, tanto da far riconoscere anche nel PSF un partner affidabile per il lavoro nei territori europei. Il sindaco di Strasburgo, insieme alla giuria del premio hanno incontrato la delegazione italiana aprendo i lavori; una delegazione fortemente propositiva grazie alla presenza del sindacato, Marco Boveri e Roberto Bocchio della Filca Cisl, Andrea Zoanni e Giancarlo Debernardi della Fiba Cisl, dell’associazionismo sindacale più innovativo Fiba Cisl Social Life con il suo presidente Giacinto Palladino con Eros Tavernar.
“Questo nuovo percorso in Europa rafforza l’urgenza di una responsabilità sociale di tutti per la legalità e la programmazione economica sostenibile del mondo del lavoro. Occorre un nuovo modello sociale e civile capace di influenzare le scelte della politica degli Stati, operando attraverso patti di mutualità culturale nei territori. Rafforzare la bilateralità senza attendere gli applausi di un consenso solo di facciata, con perseveranza e umiltà, significa offrire un’ulteriore strumento sociale a tutela delle persone, dei lavoratori e dei cittadini. La corruzione, la mafie e l’eversione fiscale frenano lo sviluppo del Paese, in Italia occorrono grandi opere infrastrutturali di formazione e informazione,utili alla costituzione di ethic lobby preposte a pressare la politica a fare scelte a lungo impegno, sostenibili nei costi e nella concreta attuazione” così Battista Villa a Strasburgo, ricevendo con Alessandro de Lisi il riconoscimento di tanto lavoro e fiducia spesi in questi anni.
“Questo riconoscimento incoraggia gli sforzi verso un nuovo modello sociale e sindacale capace di influenzare le scelte sul credito e sul valore dell’economia e della finanza etica in relazione alla strutturazione della crisi: non più uno strumento solamente dedicato alla denuncia ed allo studio del fenomeno mafioso, bensì un elemento civile in grado di affiancare la promozione della responsabilità sociale e della contrattazione europea della partecipazione dei lavoratori e delle famiglie. Serve un welfare della fiducia, così evidente a Strasburgo dove associazioni, sindacati e operatori dell’informazione sostengono un nuovo patto civile con le amministrazioni locali”, così Giacinto Palladino partecipando alla cerimonia al Padiglione Josephine dell’Orangerie nella capitale europea.
Presente anche il sindaco di Cermenate, Mauro Roncoroni, primo comune italiano ad aderire al PSF: “siamo orgogliosi di partecipare a questa solenne e importante cerimonia di riconoscimento per il Progetto San Francesco, del quale condividiamo i fini culturali e ne riconosciamo il coraggio e la profezia civile. Vogliamo proseguire a sostenere questo percorso convinti che dovrà appartenere sempre più all’intero Paese e a tutti i piccoli comuni che, seppur tra mille sacrifici, credono in un’Europa solidale e popolare”.